Ciao a tutti,
questo è il mio primo messaggio. Mi presento.
Mi chiamo Vanni Lo Palco e faccio il Comandante in Alitalia Express.
Ho creato questo blog per tentare di far conoscere a quante più persone possibile il mio punto di vista sulla crisi del gruppo ALITALIA e sulle sue cause.
E' diventato un luogo comune lamentarsi in tutti i modi dell'Alitalia, prendersela con chi ci lavora, ed ora fare il totofallimento.
Vorrei ricordare, solo per un attimo, che la compagnia di bandiera è stata una gloria nazionale, e che il trasporto aereo, in questo paese disteso sul mare ed attraversato da una dorsale montuosa impervia, costituisce un asset strategico.
Detto questo occorre subito chiarire che l'ultima grande azienda pubblica, è già troppo tempo che dell'azienda non ha più nulla.
E' terreno di scorribande di politici (di tutti i colori) e del peggior sindacato, quello che protegge rendite di posizione, fannulloni e gli amici degli amici.
Ogni governo che si è succeduto negli anni (e ci sono stati anni che di governi ne avevamo di media due all'anno) imponeva l'assunzione di centinaia di persone, portando la compagnia ad essere quella che, al mondo, aveva in assoluto più personale di terra in rapporto al numero degli aeroplani ed al personale navigante.
A questo si aggiunga che gli amministratori delegati nominati negli anni, e soprattutto quelli degli ultimi anni, non hanno mai espresso alcuna strategia industriale, dovendo utilizzare tutte le energie possibili per saziare le fameliche richieste di coloro che li avevano nominati, o che potevano avere influenza su coloro che li avevano nominati.
Ci si è trovati, paese che ha più concittadini all'estero che in Italia, che possiede le più grandi ricchezze artistiche del mondo ed un patrimonio paesaggistico che non ha pari , a vedere quasi scomparire il network intercontinentale, per concentrarci sul breve e medio raggio dove, guarda caso, bisogna contrastare la concorrenza delle low cost. Battaglia impossibile. E' stato cioè fatto esattamente il contrario di quello che andava fatto, e non è necessario essere degli esperti per avvedersene.
A ciò bisogna aggiungere che le società di gestione degli aeroporti contribuiscono in ogni modo ai bisogni di tali società, mentre l'Alitalia paga ogni toccata, di diritti di atterraggio, enormemente di più di qualsiasi aereo della concorrenza.( il caso della SEA è emblematico, prima briga per evitare gli effetti del decreto Burlando, ottenendo che Linate rimanga aperta, nonostante gli impegni presi, poi sviluppa Orio al serio, elargendo contributi alla Ryanair, provocando l'abbandono di KLM, che preferisce pagare una enorme penale ad Alitalia, piuttosto che impegolarsi in un dramma, che poi è quello che ha portato la compagnia di bandiera al fallimento, e poi fa anche causa, decisa a succhiare fino all'ultima goccia di sangue alla mucca che non ha più latte, e tutto con la benedizione di tutta la classe politica nostrana)
L'azienda Alitalia, sempre grazie alla politica, non è libera neanche di scegliersi i fornitori dell'acqua minerale e della coca cola, perchè anche questi devono essere indicati dalla Casta, pagando tutte le forniture una media del 20% in più delle altre compagnie.
Tutto questo avviene in un paese che, per il mercato del traffico aereo, è il più ricco d'Europa.
Il sogno di chiunque gestisca una compagnia aerea è quello di riempire gli aeroplani, i nostri super manager tagliano le linee spiegandoci che si perdono soldi. Ma se riescono a perdere soldi con gli aeroplani pieni, perchè allora non ritornano alla terra, dalla quale veniamo tutti? C'è ancora bisogno di braccia per l'agricoltura, in questo Paese.