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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Giugno 2015

Antitrust, procedimenti su Vodafone, Wind, Tim e H3G per servizi ‘Premium’

Post n°14730 pubblicato il 30 Giugno 2015 da forddisseche

 

Antitrust, procedimenti su Vodafone, Wind, Tim e H3G per servizi ‘Premium’Nei precedenti provvedimenti del 13 gennaio scorso, le quattro società sono state sanzionate

Di:

Roma – L’Antitrust ha aperto quattro procedimenti di inottemperanza nei confronti di Vodafone, Wind, Tim e H3G per la fornitura agli utenti della telefonia mobile di servizi a pagamento (cosiddetti premium) non richiesti o richiesti inconsapevolmente, con l’addebito dei relativi importi sul credito dei consumatori. Nei precedenti provvedimenti del 13 gennaio scorso, le quattro società sono state sanzionate per aver adottato la pratica commerciale attraverso “omissioni informative ingannevoli e condotte aggressive”.

In seguito diversi consumatori, come si legge nelle delibere pubblicate nel Bollettino settimanale dell’Agcm, “hanno segnalato la reiterazione della pratica commerciale” oggetto dei provvedimenti. Al termine delle istruttorie che dovranno concludersi entro 120 giorni dalla data di comunicazione, l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato deciderà sull’eventuale irrogazione di sanzioni pecuniarie, a norma dell’articolo 27, comma 12, del Codice del Consumo.

Redazione Stato

 
 
 

Osservatorio Filippo: anche quest’anno tutti al mare a monitorare i delfini

Post n°14729 pubblicato il 30 Giugno 2015 da forddisseche

 

Osservatorio Filippo: anche quest’anno tutti al mare a monitorare i delfini"La domanda sorge spontanea: vogliamo un mare pieno di delfini o di trivelle?"

Di:

Il progetto dell’Osservatorio Filippo, avviato l’anno scorso in occasione del decimo anniversario della scomparsa del delfino solitario vissuto nel porto di Manfredonia, anche questa estate si occuperà del monitoraggio dei Cetacei nell’areale marino che va dal Golfo di Manfredonia alle Isole Tremiti.

Dal 1° Luglio ritorna in piena attività la pagina Facebook dedicata al progetto, nella quale potranno essere condivise le proprie segnalazioni. A gestirla si conferma il team di esperti: Guido Pietroluongo, medico veterinario cetologo esperto di impatti ambientali; Cristina Cerulli, biologa marina esperta di comunicazione scientifica; Michele Tomaiuolo, esperto informatico e Giovanni Simone presidente del Centro Cultura del Mare A.P.S. da sempre impegnato in prima linea per la difesa e la valorizzazione delle inestimabili risorse dell’ecosistema marino.

L’Osservatorio Filippo si avvale della consulenza scientifica del Prof. Nicola Zizzo della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari e del Dott. Vincenzo Prunella responsabile dello Jonian Dolphin Conservation.

Quest’anno però anche tante novità. Infatti, grazie all’innovativa App “Glance on Surface”, ideata appositamente da un team del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari con la collaborazione dello Jonian Dolphin Conservation, si potrà facilmente segnalare il proprio avvistamento direttamente con il proprio smartphone. Basterà scaricare gratuitamente la App per Android e si potrà offrire il proprio contributo di ricercatore amatoriale al progetto di citizen science.

Le segnalazioni quest’anno, a differenza di quello passato, saranno attive per tutto il mese di Luglio ed Agosto. Saranno distribuite a pescatori e diportisti, oltre che a disposizione di quanti interessati, anche schede di avvistamento da compilare per le segnalazioni. Attraverso le segnalazioni di cittadini e turisti l’anno scorso, nel solo mese di Agosto, furono registrati 7 avvistamenti di esemplari appartenenti alla specie Tursiops truncatus, i Tursiopi sono infatti delfini costieri che popolano da sempre l’areale garganico.

Durante tutto l’anno queste segnalazioni sono state costanti e hanno riguardato anche altre specie, come ad esempio la Balenottera comune. Tali dati sono stati oggetto di una dettagliata relazione scientifica curata proprio dai responsabili dell’Osservatorio Filippo. Un’altra novità è il gemellaggio con l’associazione Delfini Bizantini, un gruppo di ricerca
privato, patrocinato dall’università di Bologna, che studia la popolazione di tursiopi del nord Adriatico. Un modo per fare rete, una sinergia di intenti per divulgare un’educazione ambientale a difesa del “nostro” mare.

Il monitoraggio dei Cetacei, vere e proprie sentinelle del mare, rappresenta un’importante passo verso un futuro sostenibile finalizzato alla conservazione di questa preziosa biodiversità. Un dovere per le Istituzioni e per i cittadini a difesa del bene comune, fonte di inestimabili risorse, di turismo e di vita. L’areale garganico rappresenta una nicchia ecologica chiave per queste specie, che ancora non ricevono l’attenzione e la tutela che meritano. Da ricordare che proprio nel mese di Giugno sono stati emanati decine di decreti ministeriali in linea con lo “Sblocca Italia” per avviare il pericoloso iter autorizzativo per la ricerca di idrocarburi nel Mar Adriatico. Esporre e destinare l’ecosistema marino a questi rischi significa, in egual modo, autorizzare tutta una serie di impatti ambientali che si rifletteranno inevitabilmente anche sulla
salute pubblica.

La domanda sorge spontanea: vogliamo un mare pieno di delfini o di trivelle?

A cura del Centro Cultura del Mare A.P.S. Manfredonia

(Per informazioni e contatti: Pagina Fb: Osservatorio Filippo – osservatoriofilippo@gmail.com)

 

 
 
 

Giuseppe Di Monte: ‘Noi’ è il singolo dell’estate del cantautore pugliese

Post n°14728 pubblicato il 30 Giugno 2015 da forddisseche

 

Giuseppe Di Monte: ‘Noi’ è il singolo dell’estate del cantautore pugliese”Noi – spiega l’autore – racconta di un amore vissuto ai margini della spiaggia, un amore spensierato, sincero"

Di:

L’estate 2015 si colora di ‘Noi’ il nuovo singolo che porta la firma del cantautore pugliese Giuseppe Di Monte. Il brano disponibile su iTunes e in tutti i digital store, è interamente prodotto dall’artista con gli arrangiamenti affidati a Stefano Pallotti e Mauro Matteucci, che rispetto ai suoi precedenti singoli ‘Brividi’, Come un terremoto’ e molti altri, si è occupato per la prima volta, della realizzazione del videoclip.

”Noi – spiega l’autore – racconta di un amore vissuto ai margini della spiaggia, un amore spensierato, sincero, e allo stesso tempo ricco di tante belle cose ma anche di amicizia e racconti raccolti intorno ad un falò. ‘

Noi’ è accompagnato dal videoclip ufficiale, caratterizzato da un trionfo di colori ma anche da protagonisti insoliti. Il video racchiude a pieno la spensieratezza del brano e lo arricchisce con i personaggi originali che vi sono al suo interno. Le Barbie fanno da colonna portante al videoclip, regalando sorrisi agli “occhi” di chi le guarda, soprattutto ai bambini di un tempo, quelli che nella propria infanzia hanno goduto di questi giochi ormai sempre più rari, sostituiti dalla tecnologia. Per la prima volta l’artista pugliese, si è cimentato nella realizzazione del videoclip in totale autonomia, realizzando un video quasi interamente in stop motion con più di 14.000 mila foto in sequenza. Nel brano sono menzionati i miti che da anni accompagnano il percorso artistico del cantautore di San Nicandro, da Alex Britti a Lucio Battisti. Tante novità ci riserverà ancora Giuseppe Di Monte, prima dell’arrivo del suo disco d’esordio.

Ascolta il brano: https://soundcloud.com/giuseppe-di-monte/giuseppe-di-monte-noi

 
 
 

Vieste/ Ho smarrito il cane…aiutatemi!!

Post n°14727 pubblicato il 30 Giugno 2015 da forddisseche

Vieste/ Ho smarrito il cane…aiutatemi!! PDF Stampa E-mail
martedì 30 giugno 2015 ore 09:06
Smarrito nei pressi di via Tre Piccioni (zona stradone – Marina Piccola), un cane volpino chiaro, con collare arancione, risponde al nome Lessi.
Tel. 327/5718980

 
 
 

La Puglia sotto i riflettori della più grande tv turca

Post n°14726 pubblicato il 30 Giugno 2015 da forddisseche

 

La Puglia sotto i riflettori della più grande tv turcaLa troupe televisiva dopo la tappa barese con san Nicola, in Terralalanza, le orecchiette e la focaccia, sarà a Trani e al castel del Monte

Di:

Monte Sant’Angelo – Una puntata del programma televisivo “Welcome to..” dell’emittente turca World Travel Channel sarà interamente dedicato alle bellezze della Puglia. Le riprese cominciano domani 1 luglio a Bari e termineranno dopo un lungo giro della Puglia il 10 luglio. L’iniziativa è in collaborazione con il t.o. Italica turismo.

Welcome to è uno dei programmi più seguiti di World Travel Channel, la più importante tv turca che ha nella sua compagine azionaria anche alcuni importanti tour operator turchi. Niente sarà trascurato della Puglia: dai riferimenti alla storia e all’arte e quindi borghi, palazzi, cattedrali, castelli, alle bellezze naturali in particolari le spiagge e i parchi, fino alle curiosità della enogastronomia e della vita notturna.

La troupe televisiva dopo la tappa barese con san Nicola, in Terralalanza, le orecchiette e la focaccia, sarà a Trani e al castel del Monte, quindi Monte Sant’Angelo e le saline di Margherita di Savoia. Il 4 luglio sarà la volta di Polignano, Monopoli e le Grotte di Castellana. Proseguendo verso Sud l’area di Fasano, le dune e Ostuni. Quindi il Salento con Brindisi e Lecce, l’area archeologica di Rudiae e Castro.

Uno dei momenti più particolari sarà l’8 luglio la visita in barca a Taranto dell’area di coltivazione delle cozze e poi dopo un pranzo a base di piatti del mare la visita al castello aragonese; quindi Grottaglie e in serata Alberobello a cui dedicare la giornata successiva insieme alla visita di Locorotondo. Durante il tour non mancheranno la visita e le degustazioni in alcune masserie tipiche, vero must della Puglia.

 
 
 

Vieste- da domani in vigore l'Ordinanza Generale estiva

Post n°14725 pubblicato il 30 Giugno 2015 da forddisseche

Vieste- da domani in vigore l'Ordinanza Generale estiva PDF Stampa E-mail
martedì 30 giugno 2015 ore 13:02
Da domani 1° luglio entrerà in vigore l'ordinanza generale estiva (n.46 del 30 giugno 2015) per l'organizzazione della vita cittadina durante l'estate. Con l'arrivo della stagione turistica viene ripristinata l'isola pedonale e, contestualmente, le limitazioni relative al traffico veicolare ed alla sosta. Il testo dell'Ordinanza  è pubblicato sul sito web del Comune di Vieste, sezione Albo Pretorio.

Massima attenzione per gli automobilisti per la rimozione forzata dei veicoli, riattivata con l'isola pedonale. Analoga attenzione per gli orari e le strade interessate per ritrovarsi multati. L'Ordinanza introduce indicazioni, prescrizioni e riferimenti per la disciplina di numerosi aspetti della vita cittadina: dal commercio, all’apertura degli uffici pubblici, dalla nettezza urbana, alla viabilità.

Particolarmente nutrita è proprio la sezione del provvedimento sindacale riservata alla viabilità nel dettagliare la disciplina e la zonizzazione di parcheggi, le zone a traffico limitato, i sensi unici, l’apposizione di segnaletica specifica, i divieti di sosta ecc.

Il provvedimento sindacale generalizzato si rende opportuno per disciplinare soprattutto i capisaldi di quegli aspetti della vivibilità urbana che durante la stagione estiva subiscono una profonda alterazione a causa dell’incidenza data dall’arrivo dei numerosi (così almeno si spera) vacanzieri, con ovvie ripercussioni sui volumi di traffico, sull’affollamento dei litorali, sull’offerta e la domanda di commercio e di servizi, sullo svolgimento di attività di svago e di intrattenimento.

L’Ordinanza sindacale richiama e specifica anche aspetti disciplinati da atti di altre amministrazioni. Per quanto concerne le attività su spiagge e litorali e nell’area portuale, il provvedimento sindacale recepisce ed assicura ulteriore eco alle disposizioni contenute nella Ordinanza Balneare 2015 emanata dall’Assessorato al Bilancio, servizio Demanio e Patrimonio della Regione Puglia, o in atti dell’autorità marittima locale e comprensoriale.

Con l’entrata in vigore dell'ordinanza scatterà l’isola pedonale che interesserà le vie del centro dalle ore 20,00 alle ore 1,00.

E’ bene specificare che l’entrata in vigore dell’Ordinanza sindacale estiva non può intendersi derogatoria di norme vigenti, con particolare riferimento a quelle in materia amministrativa, urbanistica, ambientale, sanitaria e di tutela del territorio. Per fare un esempio, l’esercizio di attività di intrattenimento e svago nelle modalità specificate non ne altera la sottoposizione al rispetto delle normative sull’inquinamento acustico vigenti.

E’auspicabile la collaborazione di autorità, associazioni, cittadini, affinchè anche quest’anno la stagione estiva si svolga salvaguardando le esigenze di tutti: residenti e vacanzieri.

 

 
 
 

Diminuiscono le dichiarazioni e il gettito Iva in Puglia

Post n°14724 pubblicato il 30 Giugno 2015 da forddisseche

Diminuiscono le dichiarazioni e il gettito Iva in Puglia PDF Stampa E-mail
martedì 30 giugno 2015 ore 09:05
Diminuiscono le dichiarazioni e il gettito Iva in Puglia. E’ quanto emerge dalla terza indagine sui versamenti, realizzata dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Dipartimento delle Finanze. In particolare, l’anno scorso in Puglia, sono state presentante, per via telematica, ben 337.754 dichiarazioni Iva da parte di lavoratori autonomi, ditte individuali e società pugliesi. Rappresentano il 6,4 del totale nazionale delle dichiarazioni (5.297.987). Rispetto all’anno precedente sono state 2.876 in meno, pari ad una flessione dello 0,8 per cento (nel 2013 erano 340.630).

Il volume d’affari dichiarato è diminuito di circa un miliardo e mezzo di euro, pari ad una flessione del 2 per cento: da 76,8 miliardi a 75,3. Il totale degli acquisti e, in piccola parte, delle importazioni, risultante da 304mila dichiarazioni, si ferma a 57,7 miliardi (dato medio 189mila euro), in calo del 5,9 per cento rispetto all’anno precedente (61,3 miliardi).

La somma dei versamenti periodici, degli acconti e del saldo, risultante da circa 212mila dichiarazioni, fornisce l’ammontare dei versamenti totali che hanno superato i 2,2 miliardi, con una media di 10.726 euro.

Il valore aggiunto fiscale si aggira attorno ai 17,6 miliardi e mezzo. L’Iva di competenza, intesa come saldo tra Iva a debito e Iva detraibile, segna un rialzo del 7 per cento e supera un miliardo 752 milioni. L’imposta dovuta ha raggiunto i 2,4 miliardi, in calo di 12 milioni, pari allo 0,5 per cento in meno rispetto all’anno precedente; mentre quella a credito (quando la differenza tra Iva a debito e Iva detraibile risulta negativa) si è fermata a 659,9 milioni. Il totale dell’Iva dovuta è di 528 milioni; mentre quella a credito è di un miliardo 399 milioni.

Sono stati richiesti a rimborso 127 milioni, in calo dell’11,5 per cento, rispetto all’anno precedente (144 milioni). La richiesta è pervenuta da oltre duemila contribuenti, per una media di 59mila euro. Diminuisce il «credito utilizzato in compensazione nel modello F24» (cosiddetta compensazione orizzontale) che ammonta a 1,3 miliardi.

L’imposta sul valore aggiunto (Iva) nasce in Italia nel 1973: l’aliquota ordinaria è fissata al 12 per cento. Quattro anni dopo, nel 1977, è elevata al 14 per cento. Tre anni più tardi, nel 1980, è portata al 15 per cento e nel 1982 balza al 18 per cento. Dopo sei anni di stabilità, nel 1988, è innalzata al 19 per cento e il 1° ottobre del 1997 si arriva al 20 per cento. Il 17 settembre 2011, dopo circa 14 anni, l’aliquota ordinaria è incrementata di un altro punto (21 per cento). Oggi si attesta al 22 per cento.

«Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – evidenzia una cospicua flessione tanto del numero delle dichiarazioni IVA quanto del relativo volume d’affari. Si tratta di un segnale da non sottovalutare, rappresentativo di quanto il tessuto produttivo pugliese abbia subito la crisi in maniera drammatica e trasversale. Pesa, in particolare, la mancata ripresa del mercato interno, essenziale per garantire alle nostre imprese un adeguato livello di entrate.
D’altro canto – spiega il presidente – il clima economico è ancora profondamente incerto e ciò si ripercuote in maniera diretta sulla propensione alla spesa dei cittadini, ben lontana dai livelli di qualche anno fa.

È vero: alcune circostanze favorevoli quali il prezzo dei carburanti ed i tassi di cambio hanno consentito di controbilanciare questo deficit grazie a buone performance sul fronte delle esportazioni. È però altrettanto vero – conclude Sgherza – che solo il recupero del potere d’acquisto e la conseguente ripresa dei consumi interni possono consentire al nostro tessuto produttivo di superare definitivamente la crisi e contribuire a riavviare la macchina dell’economia regionale e nazionale».

 
 
 

Incendi boschivi: iniziata la campagna 2015 della Regione Puglia, 5 i livelli di pericolo

Post n°14723 pubblicato il 29 Giugno 2015 da forddisseche

Incendi boschivi: iniziata la campagna 2015 della Regione Puglia, 5 i livelli di pericolo PDF Stampa E-mail
lunedì 29 giugno 2015 ore 15:28
Proprio da domani anche in Puglia è preannunciato un aumento delle temperature con conseguente aumento del rischio incendi.

 

 E’ cominciata lo scorso 15 giugno e terminerà il 15 settembre prossimo, a meno di eventuali estensioni determinate dalle condizioni meteorologiche e ambientali, la campagna antincendio boschivo edizione 2015 della regione Puglia. Previsti cinque livelli di pericolo corrispondenti ad altrettante procedure diverse di intervento o lotta attiva. E questo il periodo di massima pericolosità. Proprio da domani anche in Puglia è preannunciato un aumento delle temperature con conseguente aumento del rischio incendi. Sempre dal 15 giugno è entrata in piena attività la Sala operativa unificata permanente, il servizio di Protezione Civile con sede nel vecchio aeroporto di Bari-Palese, che coordina e gestisce sul territorio regionale le attività di estinzione degli incendi boschivi. La Soup si avvale del supporto del Corpo forestale dello Stato, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, dell’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali (Arif), delle organizzazioni di volontariato, regolarmente iscritte all’elenco regionale, degli enti locali o funzionali. “Siamo pronti ad affrontare questa stagione”, spiega - Giuseppe Taurino, direttore generale dell’Arif. “Abbiamo affrontate situazioni ben più difficili negli anni passati”, aggiunge. “La Puglia, come è noto, è una delle regioni più a rischio ma abbiamo uomini e mezzi attrezzati a dovere per affrontare le emergenze. Ci auguriamo una azione di responsabilità da parte di tutti a vigilare perché, come è noto, la maggior parte degli incendi boschivi è di origine dolosa. E’ ovvio che la collaborazione di tutti i cittadini è necessaria”.
E sono proprio i responsabili della Sala operativa unificata, dopo la segnalazione dell’evento, a classificare il livello di pericolosità di un incendio per poi attivare la catena di comando e di controllo. Le classi di pericolo sono analizzate secondo codici predefiniti: codice Bianco (incendio inesistente, falso allarme); Verde (principio di incendio che interessa una superficie limitata ed è giudicato in sede di accertamento risolvibile dalla prima squadra intervenuta, oppure incendio radente di vegetazione erbacea non suscettibile a espandersi); Giallo (incendio di incolti, sterpaglia, stoppie con possibilità di espandersi a aree vicine, infrastrutture civili, abitazioni, viabilità. E ancora, Arancione (incendi di pascoli, macchia mediterranea, bosco, sottobosco); Rosso (incendi di bosco o di macchia mediterranea, soprattutto se costituititi da specie forestali a elevata infiammabilità come conifere e rimboschimenti, in condizioni di vento forte e temperatura elevata oppure di incendi di ogni genere che coinvolgano direttamente l’incolumità delle persone, delle infrastrutture civili o delle abitazioni per i quali è necessario ricorrere all’evacuazione. In rapporto al livello di pericolosità si attuano varie procedure di lotta attiva Al Livello 0 non si attiva alcuna procedura in quanto si tratta di incendio inesistente o falso allarme. Al Livello 1 c’è un impiego limitato di squadre e mezzi, perchè si tratta di un principio di incendio o di piccole dimensioni. Al Livello 2 l’incendio è di medie dimensioni e quindi va affrontato con l’intervento coordinato delle Forze Operative a terra. Al Livello 3 l’incendio è di dimensioni significative con minaccia per il bosco e/o per l’incolumità delle persone con pericolo per edifici, infrastrutture e reti di trasporto, tali da richiedere l’allertamento di mezzi aerei e richiesta di disattivazione delle linee elettriche. Al Livello 4 si tratta di incendio di elevate dimensioni e gravità con minaccia diretta per l’incolumità delle persone con pericolo per edifici, reti di trasporto, infrastrutture in genere; previsto l’intervento immediato di mezzi aerei di estinzione e attivazione di tutte le procedure per la disattivazione delle linee elettriche e altri servizi a rischio. La direzione delle operazioni di spegnimento degli incendi è affidata al Corpo Forestale dello Stato e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Le strutture preposte alle attività di antincendio del Corpo Forestale sono 11 per le province di Bari e Bat, 3 per la provincia di Brindisi, 15 per la provincia di Foggia, 4 per la provincia di Lecce, 7 per la provincia di Taranto. Il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (Cta)-aree protette può contare su Comandi di Stazione per l’Alta Murgia ad Altamura, Andria, Gravina in Puglia, Ruvo di Puglia: per il Parco del Gargano a Monte Sant’Angelo, Cagnano Varano, Peschici, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, Umbra, Vieste. Rafforzata la dotazione dei Vigili del Fuoco: 11 squadre in aggiunta a quelle ordinariamente in servizio in ogni struttura (3 per Bari-Bat; 2 per Brindisi; 2 per Foggia, 2 per Lecce, 2 per Taranto). Previsto il convenzionamento con 140 Associazioni di Volontariato distribuite su tutto il territorio regionale. L’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali (Arif) organizza sul territorio regionale le unità di avvistamento, pattugliamento e pronto intervento: a Foggia 36 presidi; a Brindisi 6; a Lecce 10; a Bari-Bat 19; a Taranto 12. Inoltre sono a disposizione 61 dotazioni Aib comunali e 2 di amministrazioni provinciali. A queste si aggiungono le dotazioni e i mezzi in possesso di aree naturali protette esistenti su territorio regionale. Infine esiste un Bollettino Regionale di previsione incendi boschivi pubblicato quotidianamente sul sito www.protezionecivile.puglia.it. Con la convenzione sottoscritta nei giorni scorsi fra la Regione Puglia e il ministero dell’Interno (Dipartimento Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile), e con il finanziamento disposto dalla Regione, il servizio di pattugliamento delle aree a rischio viene potenziato. L’elemento di novità quest’anno è il divieto assoluto di accendere le stoppie.

 
 
 

Deposito costiero gpl, per Wwf e CSN non è consentito da PRG Manfredonia

Post n°14722 pubblicato il 29 Giugno 2015 da forddisseche

 

Deposito costiero gpl, per Wwf e CSN non è consentito da PRG Manfredonia"Senza contare che all’interno del SIC-ZPS non è consentito trasformare, danneggiare e alterare gli habitat d’interesse comunitario"

Di:

Manfredonia – INTERVENTO del WWF e del Centro Studi Naturalistici di Foggia contro il progetto di un deposito costiero di GPL nel comune di Manfredonia della Ditta Energas S.p.A.

Le due Associazioni hanno indirizzato un circostanziato documento al sindaco del Comune di Manfredonia, all’Ufficio Parchi della Regione Puglia e per conoscenza alla Commissione di Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente e al Parco del Gargano nel quale si invita l’Amministrazione comunale di Manfredonia ad integrare in autotutela il Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) rilasciato alla Energas per i terreni interessati dal progetto in quanto privo di alcune fondamentali informazioni. Nel documento WWF e CSN ricordano, infatti, che nell’area dove si vuole realizzare il deposito GPL sono presenti il SIC “Valloni e Steppe pedegarganiche” e la ZPS “Promontorio del Gargano”. Sempre per lo stesso territorio, lo Stato italiano ha assunto precisi impegni con la Commissione europea per fermare il trend di progressivo degrado degli habitat e così archiviare la procedura d’infrazione comunitaria n. 2001/4156.

Tra gli impegni presi vi era la redazione e l’approvazione di un Piano di Gestione (PdG) dei SIC/ZPS afferenti il territorio comunale, avente natura giuridica vincolante per le successive trasformazioni di suoli. Tale PdG, composto da una serie di elaborati cartografici, da una relazione e da due regolamenti, è stato definitivamente approvato, in variante al vigente regolamento edilizio comunale, dal Consiglio Comunale di Manfredonia il 28.12.2009.

In definitiva, evidenziano WWF e CSN, il vigente PRG del comune di Manfredonia è composto anche dagli elaborati del Piano di Gestione che comporta quindi una ulteriore limitazione e precisazione alle norme (zonizzazioni, indici, modalità di intervento, ecc.) dello stesso Piano Regolatore. Ad esempio, il Piano di Gestione segnala sull’area interessata dal progetto proposto dalla Energas la presenza di un habitat di interesse prioritario per l’Unione europea che spesso occupa superfici molto ristrette ed è quindi soggetto ad un reale rischio di estinzione con la conseguente scomparsa anche delle specie che vi vivono.

In un recentissimo sopralluogo, effettuato in data 24/06/2015, è stata rilevata inoltre la presenza sull’area di numerosi esemplari di Grillaio (Falco naumanni) e Cicogna bianca (Ciconia ciconia). Senza contare, sottolineano ancora WWF e CSN, che all’interno del SIC-ZPS non è consentito trasformare, danneggiare e alterare gli habitat d’interesse comunitario, cambiare la destinazione d’uso colturale delle superfici destinate a pascolo, costruire nuove strade o ampliare quelle esistenti.

Il progetto della Energas prevede invece aree carrabili per un’estensione pari a 127.500 mq e volumi edificati per 7.500 mq., su un’area attualmente del tutto inedificata e priva di qualsiasi infrastruttura. Per WWF e CSN è di tutta evidenza che, a prescindere dagli esiti delle procedure di VIA/VAS in corso, la vigente pianificazione urbanistica del comune di Manfredonia, così come integrata dagli elaborati del PdG, non consente la trasformazione dell’area interessata dal progetto del deposito di GPL.

Per Maurizio Gioiosa, presidente del CSN, e Carlo Fierro, presidente del WWF Foggia: “È essenziale che il Comune di Manfredonia integri in autotutela il Certificato di Destinazione Urbanistica rilasciato alla Energas in quanto quello attuale non fa alcun cenno alla variante urbanistica di cui al Piano di Gestione dei SIC e ZPS approvato dal Consiglio Comunale di Manfredonia. Il rischio è di avviare una procedura basata su falsi presupposti che inevitabilmente comporterà futuri contenziosi. Si pensi, ad esempio, alla lunghissima vicenda di Punta Perotti a Bari, nata dal rilascio di un non completo certificato di destinazione urbanistica.”

(Foggia, 29.06.2015 – Centro Studi Naturalistici Foggia – WWF Foggia)

Focus progetto
focus deposito costiero gpl Manfredonia

 
 
 

Giunta regionale/ Di Gioia e Campo si contendono l'Assessorato all’Agricoltura

Post n°14721 pubblicato il 29 Giugno 2015 da forddisseche

Giunta regionale/ Di Gioia e Campo si contendono l'Assessorato all’Agricoltura PDF Stampa E-mail
lunedì 29 giugno 2015 ore 08:22
Ancora una settimana e il neo presidente della Regione Puglia Michele Emiliano formerà la sua squadra di governo. Al momento l'unica certezza è il numero degli assessorati: 7 (5 uomini e 2 donne), successivamente i posti potrebbero aumentare a 10  per effetto della probabile modifica dello Statuto che permetterebbe l'ingresso di 3 donne esterne. Altra certezza è che alla Capitanata spetterà un solo assessorato, quello all'Agricoltura. Incerto il nome di chi dovrebbe guidarlo. Nel totonomi sono inseriti Paolo Campo, l'ex sindaco di Manfredonia che dovrebbe spuntarla su Leo Di Gioia il più suffragato nella lista Emiliano sindaco di Puglia. Per il resto sono tanti i nomi che si fanno. Questi i più papabili: Antonio Nunziante e Gianni Giannini per l'area di Bari, Sergio Blasi, Totò Negro e Loredana Capone per il  Salento, Sabino Zinni per la Bat, Pino Romano e Fabiano Amati si dovrebbero contendere un posto a Brindisi. Resterebbe fuori l'area di Taranto, almeno in questa prima fase, anche se scalpita Michele Mazzarano.

 
 
 

Olio/ “Produttori: ora siamo più competitivi”.

Post n°14720 pubblicato il 29 Giugno 2015 da forddisseche

Olio/ “Produttori: ora siamo più competitivi”. PDF Stampa E-mail
lunedì 29 giugno 2015 ore 08:52
In arrivo più almeno due milioni di euro, con il nuovo piano olivicolo in favore del «vero» olio ita­liano.

La precisazione non è casuale, per combattere il livello di pirateria e, di con­traffazione esistente nel settore, governo e parlamento hanno varato una serie di norme (come il tappo antirabbocco obbligatorio nei ristoranti) per tutelare la. produzione olivicola nazionale e in particolar modo quella pugliese che produce il più alto quantitativo di extravergine nazionale. L'emendamento in favore dei 2 mi­lioni proposto dalla parlamentare fog­giana Colomba Mongiello (commissione Agricoltura della Camera) viene sot­tolineato con soddisfazione da una nota congiunta delle associazioni di categoria. «Un gioco di squadra - si legge nel comunicato - che premia l'intesa tra Parlamento, governo e unioni nazionali dei produttori di olio di oliva italiano». «L'emendamento presentato dall'ono Mongìello - rilevano Aipo, Cno, Unapol, Unaprol e Unasco - in commissione Agricoltura destina più risorse al set­tore olivicolo nazionale nell'ambito delle misure previste dal nuovo piano olivicolo nazionale. In tutto, e per ora, il piano eroga una somma 32 milioni di euro. Le risorse individuate - sotto­lineano ancora nella nota congiunta le cinque organizzazioni olivicole - sono solo un punto di partenza per ridare slancio al comparto che deve ora affrontare una nuova campagna olivicola dopo quella di scarso rac­colto della annata scorsa». L'obiettivo - puntualizzano Aipo, Cno, Unapol, Uriaprol e Unasco - è quello di assi­curare un sostegno al sistema di im­prese che fa qualità affinchè si possa finalmente affermare il concetto di qua­lità del vero Made inItaly sui mercati di tutto il mondo». Ora la speranza dei produttori è che l'approvazione in com­missione trovi conferma nei successivi passaggi parlamentari. «L'auspicio è che il voto della Commissione - rilevano a tal proposito le organizzazioni di categoria - venga confermato anche dall'Aula e che il piano olivicolo na­zionale divenga la tappa di un impegno che dovrà essere perfezionato e irro­bustito con i fondi dei rispettivi Piani di sviluppo regionale delle Regioni ed an­che nell'ambito della prossima legge di Stabilità. Due passaggi importanti in grado di attribuire maggior più peso alle nostre esportazioni di vero olio extra vergine di oliva italiano in tutto il mondo».

 
 
 

Manfredonia, ufficializzati i 7 nuovi assessori. I nomi

Post n°14719 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

 

Manfredonia, ufficializzati i 7 nuovi assessori. I nomiPresentazione lunedì 29 giugno, ore 12, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico

Di:

Manfredonia – IL sindaco Angelo Riccardi, dopo la conferma alla guida dell’Amministrazione per il quinquennio 2015-2020, ha nominato i componenti della nuova Giunta comunale. La Giunta è formata da otto persone: sette assessori, quattro volti nuovi e tre conferme, più il sindaco.

Zingariello Salvatore, 39 anni, assessore ai Lavori pubblici ricoprirà, inoltre, il ruolo di vicesindaco;
Armiento Annarita, 43 anni, assessora al Territorio e Ambiente;
Calabrese Sonia, 31 anni, assessora al Personale e Affari generali;
Cinque Carlo, 43 anni, assessore alle Risorse del territorio e Sviluppo economico;
La Torre Giuseppe, 42 anni, assessore alla Pubblica istruzione, Sport e Sicurezza;
Rinaldi Pasquale, 51 anni, assessore al Bilancio e Patrimonio;
Varrecchia Antonietta, 40 anni, assessora alla Solidarietà e Politiche giovanili.

La presentazione della nuova Giunta comunale avverrà alle ore 12 di lunedì prossimo, 29 giugno 2015, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico.

Redazione Stato

 

 
 
 

Manfredonia, ufficializzati i 7 nuovi assessori. I nomi

Post n°14718 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

 

Manfredonia, ufficializzati i 7 nuovi assessori. I nomiPresentazione lunedì 29 giugno, ore 12, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico

Di:

Manfredonia – IL sindaco Angelo Riccardi, dopo la conferma alla guida dell’Amministrazione per il quinquennio 2015-2020, ha nominato i componenti della nuova Giunta comunale. La Giunta è formata da otto persone: sette assessori, quattro volti nuovi e tre conferme, più il sindaco.

Zingariello Salvatore, 39 anni, assessore ai Lavori pubblici ricoprirà, inoltre, il ruolo di vicesindaco;
Armiento Annarita, 43 anni, assessora al Territorio e Ambiente;
Calabrese Sonia, 31 anni, assessora al Personale e Affari generali;
Cinque Carlo, 43 anni, assessore alle Risorse del territorio e Sviluppo economico;
La Torre Giuseppe, 42 anni, assessore alla Pubblica istruzione, Sport e Sicurezza;
Rinaldi Pasquale, 51 anni, assessore al Bilancio e Patrimonio;
Varrecchia Antonietta, 40 anni, assessora alla Solidarietà e Politiche giovanili.

La presentazione della nuova Giunta comunale avverrà alle ore 12 di lunedì prossimo, 29 giugno 2015, nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico.

Redazione Stato

 

 
 
 

“La rete delle cure palliative: aspetti assistenziali, sociali e spirituali”

Post n°14717 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

 

“La rete delle cure palliative: aspetti assistenziali, sociali e spirituali”Seguirà uno spettacolo di Danza Popolare

Di:

Martedì 30 giugno prossimo, presso il Laboratorio Urbano Culturale ‘Peppino Impastato’ di Manfredonia, alle ore 17, si terrà il Convegno “La rete delle cure palliative. Aspetti assistenziali, sociali e spirituali”, organizzato dalla Delegazione ANT (Associazione Nazionale Tumori) di Manfredonia.

Saluti delle Autorita’ Civili e Religiose
1) Introduzione alle Cure Palliative. Assistenza Domiciliare e Residenziale (Hospice) Inf. Prof. M. Vaira (Delegato ANT Manfredonia)
2) Stato dell’arte delle Cure Palliative: La Rete delle Cure Palliative. Dott. G. Ronga (Coordinatore Medico ANT Foggia)
3) I servizi territoriali per le Cure Palliative. La rete dell’utenza. Dtt.ssa L. Aversa (Coordinatrice Medico ADI ASL Manfredonia)
4) Il ruolo del Medico Medicina Generale nelle Cure Palliative. Dott. R. Sammarco (Medico di Famiglia)
5) La valutazione dei sintomi della fase terminale della malattia. Dott. A. Fabrizio (Medico ANT Manfredonia)
6) Terapia del dolore: farmaci della terapia antalgica nella pratica clinica. Dott.ssa S. Perna (Medico ANT Manfredonia)
7) Nutrizione e idratazione: appropriatezza prescrittiva nella fase terminale. Dott.ssa A. Potenza (Responsabile Servizio Dietologia Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza)
8) Emotrasfusione: Indicazione nella fase terminale. Dott. L. Di Mauro (Direttore Servizio Trasfusionale Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza)
9) Il ruolo dello psicologo nelle Cure Palliative. Dott.ssa M. Perrella (Psicologa ANT Foggia)
10) Il ruolo e la responsabilità dell’infermiere professionale nell’assistenza domiciliare. Dott.ssa. C. Troiano (Infermiera ANT Manfredonia)
Dott. D. Cotugno (Infermiere ANT Manfredonia)
11) Aspetti clinici, terapeutici e assistenziali in Hospice. Dott.ssa V. Lombardi (Responsabile Medico Hospice Monte S. Angelo)
12) Umanizzazione e assistenza spirituale nella fase terminale. Padre Aldo Camilliano (Cappellano Hospice Monte S. Angelo)
13) I diritti del malato oncologico nella fase di malattia. Dott. P. Balzamo, PhD (Dottore di Ricerca in Dinamiche Formative ed Educazione alla Politica)
Seguirà uno spettacolo di Danza Popolare con il Gruppo
“ FOLK SIPONTINO ” Dir. Artistico Tommaso Pellegrino

Modera: Anna Maria Vitulano – Giornalista Gazzetta del Mezzogiorno
TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA

 
 
 

Goletta verde a Peschici

Post n°14716 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

 

Goletta verde a PeschiciAl dibattito sono stati invitati i Sindaci e gli amministratori garganici, i consiglieri regionali e provinciali e le associazioni locali

Di:

L’8 e 9 Luglio prossimi “goletta verde” di Legambiente sarà a Peschici. Sono previsti due incontri pubblici in piazza durante i quali saranno trattati i temi dell’erosione costiera e quello delle estrazioni petrolifere in Adriatico. Al dibattito sono stati invitati i Sindaci e gli amministratori garganici, i consiglieri regionali e provinciali e le associazioni locali.

Leggi il resto dell’articolo, fonte: blog.rodigarganico.info

 
 
 

SIMONE ROTA, DALLE FILIPPINE A MANFREDONIA, CON RITORNO

Post n°14715 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

SIMONE ROTA, DALLE FILIPPINE A MANFREDONIA, CON RITORNO

Del 28 Jun 2015 in News, Sport

Su Simone Rota ci si può scrivere un libro e poi farci un film.Il bambino abbandonato a Paranaque, una città delle Filippine a pochi km da Manila, adottato da una coppia italiana ed arrivato nelle ultime ore del mercato di riparazione di gennaio 2006 a Manfredonia dalla Pro Sesto.7 presenze (un bel derby giocato contro il Foggia) e ritorno a Sesto San Giovanni. E poi?Esperienza a Lugano, ritorno nei pro italiani con Borgomanero ed Asti.Una sera di dicembre del 2013, arriva la svolta. Una squadra filippina, l’Fc Stallion, lo contatta su Facebook per andare a giocare lì. In una settimana, mette le sue speranze in valigia e parte, senza nemmeno un contratto certo. «La motivazione principale- confida Simone- era che volevo vedere il Paese dove ero nato».Nelle Filippine trova tutto quello di cui aveva bisogno, senza neanche saperlo. La Nazionale, intanto («Un’esperienza che non mi sarei mai sognato di fare»), ma molto altro. Per un mese e mezzo, vive da solo.Poi i suoi genitori gli danno un numero di telefono e lui si fa coraggio: va a visitare la missione da dove tutto è cominciato. Alcune  suore si ricordano ancora di lui, e lì tra i bambini abbandonati di Manila trova una pace inaspettata. La sua vita prende un’altra piega.Si trasferisce nel Centro, dove ancora adesso vive con le suore e 24 bambini. Torna in Italia quando sente la nostalgia per i suoi genitori, ma la sua vita è lì.«Stare con i bambini dà una grande soddisfazione, mi sento responsabilizzato. Si vede che avevo bisogno di questo. Non ho trovato da chi sono nato 30 anni fa, ma non sono venuto qui per questo».La sua giornata si divide tra allenamenti e pannolini. Alla giornalista racconta: «Mi alzo alle 4.45, gli allenamenti sono alle 6, poi fa troppo caldo. Verso le 10.30 torno alla missione. La cosa più difficile? Quando un bambino piange e non capisci perché! A Laguna, dove le suore hanno una pensione con 1.500 bimbi, ho appena aperto una scuola calcio». Sui muri della missione ci sono i poster di Simone. «Per i bimbi non sono un idolo, ma un fratello maggiore». E questo gli piace molto di più.

 
 
 

Puglia/ Falesia fragile e scempi edilizi 20 km di mare negato

Post n°14714 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

Puglia/ Falesia fragile e scempi edilizi 20 km di mare negato PDF Stampa E-mail
domenica 28 giugno 2015 ore 10:39
Dal Gargano a S. Maria di Leuca la mappa dei tratti di litorale vietati ai bagnanti. A Brindisi chiusi 14 stabilimenti su 20, a Porto Cesario e Gallipoli case sulla spiaggia.


 A soffrire di più è la costa salentina, quella che da Apani, 11 chilometri a Nord di Brindisi, arriva a Santa Maria di Leuca. E lo è principalmente la costa adriatica, che con i suoi lunghi tratti rocciosi è maggiormente esposta al rischio di erosione e sgretolamento della falesia. Di altri problemi, in questo caso dovuti alla mano pesante del­l'uomo, ci si deve invece preoc­cupare sulla costa ionica dove è l'abusivismo a impensierire e negare la bellezza del mare e delle spiagge a residenti e bagnanti. Anche l'estate 2015 si è aper­ta all'insegna di divieti, sequestri e polemiche. Da Nord a Sud, la natura e gli scempi ri­schiano di mettere a serio ri­schio un patrimonio di inesti­mabile valore che ha fatto della Puglia una tra le mete turisti­che più ambite d'Italia. Dei 960 chilometri di costa che circon­dano la regione non meno di 20 sono interdetti alla balnea­zione. Un calcolo preciso non è possibile, è possibile, però, una ricognizione dei casi che maggiormente preoccupano. A cominciare dall'estremo lembo del Salento, Finibus Ter­rae, lì dove mar Ionio e mare Adriatico si incontrano e mischiano le loro acque. Il caso più eclatante è quello del Ciolo, il suggestivo canalone sovra-­stato da un ponte dove la parete rocciosa è stata ricoperta con una rete metallica per evitare la caduta di frammenti di roccia. Sette chilometri di strada lito­ranea, dal Ciolo a Leuca, sono stati chiusi e l'accesso alla spiaggetta sottostante è stato vietato. Aveva rischiato la stessa sorte la marina di Melendu­gno, dove lo scorse anno, nel tratto da Torre Specchia a Torre Sant'Andrea, la Capitaneria di porto di Otranto aveva lasciato intravedere una estate di lidi e spiagge libere interdetti ai ba­gnanti proprio per il pericolo di crollo della falesia. Allarme poi in gran parte rientrato. Non è rientrato, invece, a Porto Mig­giano (Santa Cesarea Terme), in alcuni tratti della costa di Tricase e a Castrignano del Capo (Santa Maria di Leuca). Ri­manendo nel Leccese, sulla co­sta ionica si deve costantemen­te fare i conti con l'abusivismo edilizio. Quasi nessuno stabili­mento era in regola, la scorsa estate, con le autorizzazioni amministrative a Porto Cesa­reo, mentre è dell'altro ieri la notizia del sequestro di Punta della Suina, a Gallipoli, per abusivismo edilizio. Sempre nel Gallipolino, nella zona di­ Padula Bianca, un intero com­plesso edilizio preclude l'acces­so al mare. Sulla costa a Nord di Brindisi i gestori devono barca­menarsi tra falesia che si sbri­ciola e manufatti abusivi. Dei venti stabilimenti balneari da Materdomini ad Apani - un tratto di poco meno di 11 chilo­metri - solo sei hanno tutta la documentazione in regola per l'apertura. Risalendo verso Nord, è un'oasi felice la costa di Monopoli, mentre si ripropone il problema della falesia nella zo­na San Menaio del Gargano do­ve, però, i lavori di messa in si­curezza sono terminati un me­se fa. Sulla costa di Trani, più che alla falesia pericolante i problemi sono legati alla man­canza di accessi al mare, spesso impediti dalla presenza di ville e case. Costa bassa e sabbiosa quella del Tarantino dove non si registrano problemi partico­lari. E dove non ci sono né falesia né abusi edilizi, a rendere la vi­ta complicata ai bagnanti ci si mettono depuratori e scarichi fognari. È quanto accade a Tor­re Calderina, a un paio di chilo­metri da Molfetta, dove gli sca­richi di un depuratore hanno fatto naufragare il sogno di tra­sformare l'area in un'oasi protetta per gli uccelli migratori. La circostanza, però, non sem­bra impensierire più di tanto, almeno a giudicare dai tanti che la frequentano. Problemi di scarichi anche a Pane e Pomodoro, sul lungomare di Bari. Quando piove la fogna nera invade la condotta Matteotti del depuratore e immancabilmente scattano i divieti di balnea­zione. Un problema di paratie che non reggono la pressione dell'acqua.

F.M.
corriere del mezzogiorno

 
 
 

Storia/ Lo stato d'assedio sul Gargano

Post n°14713 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

Storia/ Lo stato d'assedio sul Gargano PDF Stampa E-mail
domenica 28 giugno 2015 ore 10:19
Che in ogni persona ci sia quell'anelito verso la libertà è più che giusto, l'interessante che questo nome non divenga sinonimo di egoismo, di alterigia o di libertinaggio.

Le imposizioni del despota, con lo strapotere, con i suoi favoritismi, con l'arbitrio e la tirannide non fanno altro che diffondere malversazioni, differenze, dissapori ed odio nella società. La prepotenza è non volere accettare, né capire il valore della convivenza civile. Ed è quello che succedeva a Vieste fra due gruppi di famiglie, che si rinfacciavano, oserei dire quotidiana­mente, le loro malefatte. Ambizioni, invidie, gelosie è prepotenze, ma più di tutto il pre­valere sull'altro sia nella vita privata che in quella sociale. Da una parte vi sono i Petrone e Francesco Cocla, dall'altra i Medina e i Nobile. Quale sia la vera causa di tanta inimicizia è tutta da scoprire, studiare e capire: possiamo solo ipotizzare che sia dovuta da interessi economici e dalla supremazia nel decuriona­to, ma non come promotori del brigantaggio. Anche l'Anonimo di Successe il Ventisette e Alfonso Perrone, redattore dei Memorandum, non facevano che accusarsi reciprocamente. Erano essi portavoce di due partiti? Le vicende ci rimandano con la memoria alla fine della II Guerra Mondiale (1939-43), quando, caduto il regime fascista" si doveva decidere di con­fermare la Monarchia o scegliere la Repub­blica e subito dopo optare per la Dc di Alcide De Gasperi o per il Pci di Palmiro Togliatti. Ed anche allora le piazze gremite di elettori, fi­nivano spesso col creare subbugli o addirittura tumulti. L'arrivo dei mille di Garibaldi itl, Sicilia prima e, nell’Italia meridionale dopo, costrinse Francesco II a riparare a Gaeta e questo creò senz'altro scompiglio, lotte e uc­cisioni in indiscriminate fra i sostenitori di entrambi, causate anche dal disciolto esercito borbonico, i cui soldati si dettero alla macchia, rifugiandosi fra terreni impervi, boscaglie fit­te e località difficilmente raggiungibili. Per poter sopravvivere ricattavano le famiglie più'facoltose e ostili al governo borbonico. Ed è quello che avvenne anche a Vieste il 27 Luglio 1861 con la morte di 9 cittadini, da parte dei cosiddetti briganti, chiamati, a quanto pare, da cittadini locali per vendette personali. Con l'annessione del Regno di Napoli a quello di Sardegna, l'esercito piemontese, invece di ri­correre ad un armistizio con i ribelli; ormai tacciati di brigantaggio, mise in atto quelle leggi marziali con indiscriminate fucilazioni. Esse invasero tutto il territorio dell'Italia Meridionale operando eccidi specie nella Basilicata. Il Gargano non fu esente da incursioni e scontri, molti di questi si verificano nel periodo 1860 -- 1865. Venne istituito lo stato d'as­sedio e si applicò senza misericordia la trista e funesta Legge Pica, che prevedeva per tutti quelli che si davano alla macchia la fucila­zione senza processo, la deportazione forzata in Sardegna dei familiari e dei sospettati ed anche la fucilazione a chi si recava in cam­pagna, senza autorizzazione, come avvenne per 18 innocenti pastori che stavano tosando le pecore in territorio di Rignano Garganico. I danni in agricoltura e per la pastorizia furono ingenti e la vita delle popolazioni di­venne quasi impossibi1e. Anche le attività amministrative incontravano difficoltà, perché molti galantuomini rifiutavano cariche nelle amministrazioni comunali. Infatti la repres­sione del brigantaggio divenne feroce e cieca da parte dell'esercito piemontese agendo con estremo rigore e con facili ed indiscriminate fucilazioni. E' anche vero come ho detto e scritto più volte che la guerra ai briganti era una guerra violenta e spietata, perché agli odi politici e sociali si aggiungevano le faide di paese con bassezze e vendette personalI e finivano col massacrare liberali innocenti cittadini e soldati sbandati. Era una guerra fratricida!

Matteo Siena
Presidente sezione Società di Storia Patria Gargano

 
 
 

Voglio Cantare Cultura e spettacoli

Post n°14712 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

Voglio Cantare
Cultura e spettacoli28 giugno 2015 12:41 nessun commento LETTURE: 68

Il coro dell’Istituto Comprensivo “Melchionda-De Bonis” debutta anche in Piazza

Dopo la manifestazione di beneficenza nell’Auditorium “Maria Pyle” presso la nuova chiesa di San Pio, Michele Longo e i piccoli cantanti dell’istituto Comprensivo “Melchionda-De Bonis” si esibiranno in Piazza Europa  martedì, 30 giugno.

Il progetto “Voglio Cantare”, voluto dagli insegnanti Pio Pazienza, Rosanna Amoruso e Raffaella Grifa, ha permesso agli alunni delle quarte e quinte della primaria e delle classi prima, seconda e terza della secondaria, di mostrare le loro abilità vocali cimentandosi con brani impegnativi e difficoltosi sotto la guida del Direttore Artistico Michele Longo.

L’evento canoro ha rappresentato la novità nell’ambito delle numerose attività programmate dall’Istituto Comprensivo “Melchionda-De Bonis” per l’anno scolastico che si è appena concluso, nelle quali tantissimi ragazzi hanno potuto esprimere al meglio le loro inclinazioni e potenzialità .

 
 
 

Vieste - I trabucchi tornano a vivere [Video]

Post n°14711 pubblicato il 28 Giugno 2015 da forddisseche

Vieste - I trabucchi tornano a vivere [Video] PDF Stampa E-mail
domenica 28 giugno 2015 ore 12:35

Alla baia di Molinella dimostrazione di pesca

Giovedì scorso dopo anni di inerzia delle istituzioni e conflitti tra le associazioni, i trabucchi storici di Vieste hanno rirpeso a vivere. La rinascita si è celebrata al trabucco di baia di Molinella a celebrare. Tanta la gente, soprattutto turisti, attratti dal fascino di queste imponenti macchine da pesca. Ora la Regione Puglia, oltre a tutelarli con un'apposita legge, li ha inseriti anche nel programma "Puglia Open Days". Da luglio a settembre l'associazione  "La Rinascita dei Trabucchi" organizzerà dimostrazioni di pesca al fine di divulgare e tramandare la storia di questi "giganti di legno". [VIDEO]

 
 
 
 
 

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