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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 01/12/2016

DALLE MACERIE UN PRESEPE

Post n°17857 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

DALLE MACERIE UN PRESEPE


Clicca per Ingrandire Rocco Michele Panella, artista rodiano, realizza su suggerimento del parroco don Michele Pio Cardone un presepe artistico per la Parrocchia Chiesa Madre San Nicola di Mira in Rodi Garganico (foto del titolo, ndr) in ricordo delle vittime di Amatrice e del terremoto che ha colpito tutto il Centro Italia. La particolarità di questo presepe e che è stato creato con alcuni pezzi delle case crollate ad Amatrice donati al parroco da una sua amica, che viene in estate a trascorrere le vacanze a Rodi Garganico e purtroppo ha perso la casa, quella dei genitori e dei nonni nel terremoto del 24 agosto. Nel Presepe di Panella (foto 1 sotto) viene rappresentata anche la visita che Papa Francesco ha fatto ai terremotati (foto 2). La costruzione è stata eseguita esclusivamente lavorando il legno d’ulivo, creando in ogni pezzo paesaggi differenti.

Tutti i componenti del Presepe sono stati realizzati a mano (mattoni, tegole e altri oggetti in miniatura). La novità di quest’anno è, come si scriveva, l’utilizzo di alcuni pezzi delle case crollate ad Amatrice. Un presepe per chiedere a Gesù Bambino il dono della speranza, per chi è caduto, per chi si sente sommerso, per chi ha paura, per chi semplicemente arranca giorno dopo giorno, per chi sa dove andare e desidera arrivarci, per chi non ha più una casa. Un presepe particolare per ricordare a noi che la vita è nelle mani di Dio e non dimenticare la tragedia dei terremotati. Un presepe realizzato per non dimenticare le vite spezzate di chi non ce l’ha fatta a resistere al sisma, ricordare che anche Gesù Bambino quando è nato non aveva una casa e vedere in questi giorni di Natale che Lui ha voluto soffrire come noi fino a spezzarsi, fino al dono supremo. Nel Presepe viene rappresentata anche la visita che Papa Francesco ha fatto ai terremotati.

Se pensiamo alle origini del presepe il nostro primo pensiero va a quella lontana notte del 1223 in cui San Francesco d'Assisi volle rappresentare la nascita di Gesù Bambino, riproponendo ai fedeli riuniti per ascoltare la sua parola, la scena della grotta di Betlemme, in una piccola chiesetta a Greccio. Fu il primo presepe vivente e la tradizione si è ripetuta nei secoli arrivando fino ai giorni nostri: numerosissime sono infatti in Italia e nel mondo le rievocazioni della Notte Santa. La raffigurazione della Natività ha però origini ben più antiche, infatti i primi cristiani usavano dipingere o scolpire le scene della nascita di Cristo nei loro punti di incontro (ad esempio le Catacombe romane) poi, quando il Cristianesimo poté essere professato fuori dalla clandestinità, tale usanza continuò e scene con Giuseppe, Maria e il Bambino andarono ad arricchire le pareti delle prime chiese. Si trattava di affreschi, rilievi e graffiti. Per vedere le prime statue dobbiamo attendere la fine del 1200 e per lungo tempo tale tradizione è rimasta prerogativa delle chiese e delle comunità religiose.

Perchè le statue vengano prodotte in scale più piccole e conoscano la propria diffusione in tutte le case bisogna attendere il 1700. È Napoli (allora facente parte dei domini borbonici e al centro di fitti scambi commerciali con Spagna e resto d'Europa) a essere considerata la culla della diffusione dell'attuale presepio. Il tradizionale presepe napoletano era ed è costituito da statuine con un'anima in ferro imbottita, la testa in terracotta e i vestiti in stoffa. Prendendo spunto e ispirazione da qui dunque, ogni popolo, ogni artista hanno utilizzato i materiali più disparati, più congeniali o più facilmente reperibili. Basti pensare che nella stessa Italia incontriamo tante tipologie di presepe: da quello napoletano alla cartapesta leccese, alla terracotta in altre zone della Puglia, alla cartapesta e al gesso della Toscana, al legno del Trentino solo per citarne alcune. Per non parlare poi dell'ambientazione che solitamente rispecchia il territorio e la cultura di chi li realizza, o meglio un mix tra questo e quanto si legge nei Vangeli, soprattutto nei cosiddetti vangeli apocrifi.

Per intuire l'importanza dell'ambientazione e della scenografia è sufficiente guardare in ogni casa, in ogni presepe, la trasformazione che ha interessato la rappresentazione della nascita del Bambin Gesù. La rappresentazione della Natività del Presepe dedicato alle vittime del Terremoto del Centro Italia è quella classica, con la grotta, i pastori, la Madonna e San Giuseppe che stanno vicino al Bambinello. Sono presenti nel Presepe una serie infinita di personaggi e figure: pastori, zampognari, commercianti, e venditrici, viandanti. Ma la cosa che lo rende bello e affascinante è l'insieme di personaggi con il proprio significato. Da non dimenticare la fase della progettazione e della costruzione. Il parroco don Michele Pio Cardone è fiero del lavoro svolto ed è pronto a far vedere questa vera e propria opera d'arte a tutti i fedeli. Il Presepe sarà possibile visitarlo nella Parrocchia Chiesa Madre San Nicola di Mira dal 4 dicembre al 2 febbraio 2017 tutte le mattine dalle 8,30 alle 12,30 e i pomeriggi dalle 16 alle 19.

Concetta Padalino



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Manfredonia, Cosimo Severo “Il Teatro non si fa da soli ma con il pubblico” (VIDEO)

Post n°17856 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

Manfredonia, Cosimo Severo “Il Teatro non si fa da soli ma con il pubblico” (VIDEO) Si è parlato di bambini al teatro: “Sono il pubblico più attento, perché non hanno peli sulla lingua"  

 

Di:

 

 

Manfredonia. Incontro con Cosimo Severo, drammaturgo, regista e fondatore della Bottega degli Apocrifi, compagnia che gestisce il Teatro Comunale Lucio Dalla di Manfredonia. Si è parlato di bambini al teatro: “Sono il pubblico più attento, perché non hanno peli sulla lingua né tempo da perdere, e dialogano con lo spettacolo vivendolo assieme agli attori.”

 

Del sogno (realizzato) di “contaminare” gli adolescenti con l’amore per il teatro e fare della Capitanata e di Manfredonia un luogo di produzione teatrale. Di come è necessario, tuttavia,
continuare a seminare e costruire ulteriori ponti, per rendere la Capitanata un luogo “più aperto possibile”, in un sud che ancora arranca e rende più faticoso, a volte quasi impossibile, fare progetti culturali, specie a lungo termine.

 

Infine una piccola curiosità “pratica” a pochi giorni dall’inizio della stagione di prosa 2016/2017. Come nasce una stagione teatrale?

 

(A cura di Annapina Rinaldi, Manfredonia 30.11.2016)

 
 
 

Dal Gruppo Scout Vieste1 l’invito ad accogliere la Luce della Pace domenica 18 dicembre presso le Parrocchie

Post n°17855 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

Dal Gruppo Scout Vieste1 l’invito ad accogliere la Luce della Pace domenica 18 dicembre presso le Parrocchie durante la celebrazione della S. Messa dei Fanciulli. "Ci troverete subito, dopo la S. Messa nella villa comunale fino alle ore 12.00". 

 
Dal Gruppo Scout Vieste1 l’invito ad  accogliere la Luce della Pace domenica 18 dicembre presso le Parrocchie durante la celebrazione della S. Messa dei Fanciulli. "Ci troverete subito, dopo la S. Messa nella villa comunale fino alle ore 12.00".
 
 

STORIA DELLA LUCE DELLA PACE DA BETLEMME

 

Nella chiesa della Nativltà a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall' olio donato a turno da tutte le cristiane della Terra. La tradizione nasce dall' iniziativa natalizia di beneficenza "Lichts in Dunkel – “Luce nel buio” - della Radio-Televisione ORF-LAndestudio Oberoesterreich di Linz. Nell' ambito di tale iniziativa sono raccolte offerte spontanee con cui si vuole aiutare bambini invalidi, emarginati sociali, ma anche stranieri bisognosi, come ad esempio i profughi. Poco prima di natale un bambino, giunto appositamente dall’Austria, accende un lume attingendo la fiamma dalla lampada perenne della grotta di Betlemme che poi porta a Linz con un aereo della linea austriaca. Dal 1986 gli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scutismo, l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana. Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della “Luce della Pace” tramite i gruppi Scout. La Luce della Pace arriva in Italia già nel 1986. La Luce della Pace va diffusa a più gente possibile: ricchi e poveri, colti e ignoranti, bianchi e neri, religiosi e atei... La Pace è patrimonio di tutti e la Luce deve andare a tutti. Si vorrebbe che la Luce della pace arrivasse in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non vedono Speranza e futuro nella vita. L’occasione della distribuzione può essere occasione di Buone Azioni: fare compagnia a chi è solo, visitare gli ammalati dar da mangiare a chi ha fame...anche il carcere è un posto ove la pace va portata! Costruttori di Pace. La parola "pace" ci richiama alla mente immagini di serenità, di tranquillità; la pace richiede invece impegno e tenacia. Quale migliore occasione ci offre la "Luce di Betlemme" per farci costruttori di pace . Ognuno può dare alla Luce della Pace significati diversi, ma deve dare identico valore. La Luce della Pace non ha solo un significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici, morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede.

 

Sarebbe bello vedere la luce ardere dietro ogni finestra di ogni casa garganica, come succede in altri paesi, è un segno di pace che vogliamo condividere con tutti voi.

 
 
 

Vieste/ Natale di solidarietà il 10 dicembre presso Parrocchia S. Maria delle Grazie

Post n°17854 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

Vieste/ Natale di solidarietà il 10 dicembre presso Parrocchia S. Maria delle Grazie 

Vieste/ Natale di solidarietà il 10 dicembre presso Parrocchia S. Maria delle Grazie

 
 
 

Auto: le scatole nere diventano obbligatorie

Post n°17853 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

Auto: le scatole nere diventano obbligatorie 

 
Auto: le scatole nere diventano obbligatorie
 
 

Nel ddl Concorrenza è stata inserita un’importante novità che riguarda molto da vicino il tema della sicurezza automobilistica. La Commissione Industria del Senato ha approvato un emendamento che vincola il Governo a rendere obbligatorio l’uso della scatola nera sui mezzi di trasporto. Indipendentemente dal fatto che si tratti di mezzi pubblici o di mezzi privati.
Cosa significa in termini pratici? In sostanza, il Governo viene obbligato ad introdurre una norma che trasformi la famosa scatola nera da facoltativa in obbligatoria. Entro un anno dalla data di approvazione del testo, la norma dovrebbe essere obbligatoria senza alcun onere per l’automobilista: il dispositivo e l’installazione stessa dell’apparecchio saranno erogati in via del tutto gratuita O almeno così sembra.
In questi mesi Consiglio dei Ministri lavorerà a stretto contatto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e con l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Infine, servirà anche il parere vincolante del Garante per la Privacy. Non è la prima volta che il Parlamento o il Governo dimostrano particolare interesse nei confronti delle scatole nere: sono diverse, infatti, le leggi che in un modo o nell’altro hanno sempre provato a spingere l’uso di questi dispositivi sulle auto circolanti in Italia. Ma è evidente che con l’approvazione di questa nuova norma, non ci sarà più alcun bisogno di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uso della famosa scatola nera in quanto renderà questo dispositivo obbligatorio.

 
 
 

Vieste/ Il Gruppo Folkloristico Pizzeche & Muzzeche ricorda Sante Ruggieri giovedì 8 dicembre

Post n°17852 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

Vieste/ Il Gruppo Folkloristico Pizzeche & Muzzeche ricorda Sante Ruggieri giovedì 8 dicembre con uno spettacolo di "Beneficenza".... 

 
Vieste/ Il Gruppo Folkloristico Pizzeche & Muzzeche ricorda Sante Ruggieri giovedì 8 dicembre con uno spettacolo di "Beneficenza"....
 

Il 4 novembre 2012 una data che tutto il tuo gruppo ricorderà .....esattamente 4 anni fa' ci hai lasciato l’amico Sante. Sempre nel nostro cuore.
Ciao Campione .....balla con noi❤️
Amici, parenti e conoscenti sono invitati tutti!!!
Il ricavato fondi verrà donato a bambini viestani con problemi di salute.

 
 
 

Pugliapromozione l’infornata di cariche

Post n°17851 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

Pugliapromozione l’infornata di cariche 

 
Pugliapromozione l’infornata di cariche
 

Oggi è commissariata, presto avrà un presidente e tre direttori. E sono previsti pure dei comitati.
Il futuro del turismo in Puglia passa da un'informata di incarichi. Puglia365 sarà presen­tato in giunta, e prevede una rivoluzione nell'organigramma dell' agenzia che si occupa del set­tore. Perché in Pugliapromozio­ne entreranno una serie di nuove figure, Quattro al posto di uno: se ora è nelle mani di un commissa­rio straordinario - Paolo Verri - presto avrà un presidente “scelto fra figure professionali ricono­sciute, con esperienza plurienna­le" e tre direttori - operativo, amministrativo, strategico - oltre a un comitato di indirizzo e a uno scientifico. È un piano che è passato da una serie di 18 incontri sul territorio, così come si sta facendo in queste settimane con il Piiil, strumento analogo applica­to però alla cultura, e che dovreb­be delineare le strategie per il de­cennio che porta fino al 2025. La partecipazione collettiva è una formula che ha voluto lo stesso Michele Emiliano, come "Visione strutturale per la Regione".

 
 
 

Agroalimentare, in Puglia biodiversità da tutelare

Post n°17850 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

Agroalimentare, in Puglia biodiversità da tutelare 

 
Agroalimentare, in Puglia biodiversità da tutelare
 

Anche per la Puglia, che con circa 500 varietà agrarie, tra orticole e vegetali, è un’isola felice di biodiversità da tutelare, si potrebbe immaginare «una ricerca genetica pubblica, con risultati maggiormente accessibili da parte degli agricoltori, tenendo conto dei sistemi legislativi nazionali in materia». Ad immaginare questo tipo di ricerca, è il presidente Slow Food Italia, Gaetano Pascale, oggi a Bari per parlare con gli studenti della facoltà di Agraria dell'Università, di biodiversità e sistemi locali del cibo.
«Biodiverso è, tecnicamente, la presenza - spiega Pascale - di tutte le forme di vita sul pianeta. Slow Food in particolare si impegna e si occupa di produzioni alimentari, dalle razze vegetali a quelle animali, che sono le più a rischio perché sottoposte a spinta produttiva, mutamenti ambientali ed erosione genetica». In Puglia, come in altre parti del mondo quindi «se la biodiversità diventa strumento diffuso nelle mani degli agricoltori - continua il presidente Slow Food - anche il prezzo delle produzioni potrebbe scendere; e ben venga il miglioramento genetico se rispetta la sicurezza alimentare, il reddito agricolo e la tutela della biodiversità».
Il cerchio si chiude, ma «L'auspicio sarebbe - aggiunge il genetista agrario dell'Università di Bari Luigi Ricciardi - poter andare avanti nel valorizzare le produzioni a livello locale pensando nello stesso tempo a incrementare la produttività e se per farlo entro tempi meno lunghi si possono utilizzare, alla luce del sole, metodologie innovative, ben vengano».
Intanto in Puglia, a detta dei genetisti agrari, il progetto Biodiverso sta permettendo di raccogliere le varie caratterizzazioni di varietà genetica delle specie orticole per metterle in futuro a disposizione di un'agricoltura sostenibile.

 
 
 

La nuova sanità di Emiliano in Puglia…e in Capitanata

Post n°17849 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

La nuova sanità di Emiliano in Puglia…e in Capitanata 

 
La nuova sanità di Emiliano in Puglia…e in Capitanata
 

Una rete ospedaliera più efficiente e un’organizzazione territoriale in grado di soddisfare le esigenze sanitarie e socio-sanitarie dei pugliesi. La Giunta regionale ha approvato oggi il Piano di riordino ospedaliero e la nuova organizzazione dell’Aress, che si trasforma in Agenzia regionale Sanità e sociale. Gli obiettivi sono quelli di migliorare la capacità assistenziale degli ospedali pugliesi e, nel contempo, la capacità della nostra regione di programmazione, ricerca e rapporti internazionali tramite l’Aress. Gli ospedali per malati acuti diverranno qualificati a gestire su base provinciale tutte le patologie ad oggi presenti sul territorio, con particolare attenzione alla rete delle emergenze. Verrà ulteriormente irrobustita l’azione delle due aziende ospedaliere universitarie (Bari e Foggia) e degli Irccs pubblici (Oncologico di Bari e De Bellis di Castellana) con la collaborazione ulteriore dell’Irccs di San Giovanni Rotondo.
La rete territoriale, invece, soddisferà le esigenze dei pugliesi che presentano patologie croniche consentendo il loro trattamento nei territori di residenza, differenziando in questo modo chi ha un bisogno urgente da chi invece deve essere controllato e monitorato con periodicità. Analogamente la rete territoriale affronterà le tematiche legate all’infanzia e all’età evolutiva nei territori di residenza, sviluppando anche il ruolo di hub dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari. La riorganizzazione della rete ospedaliera consentirà di superare le inefficienze attuali e concentrare risorse economiche strutturali e professionali in modo più adeguato alla nuova realtà assistenziale
La riconversione della rete ospedaliera e l’efficientamento della rete territoriale che portano benefici a tutte le province pugliesi, consentirà un migliore investimento delle risorse e il recupero di oltre 30 milioni di euro che la Giunta regionale ha deciso di destinare all’area di Taranto per incrementare ulteriormente la capacità assistenziale e della prevenzione delle patologie oncologiche attuali e attese nell’area. L’area di Taranto avrà il suo Polo oncologico: l’Ospedale Moscati ne diverrà il riferimento e sarà dedicato esclusivamente alle patologie oncologiche, con la collaborazione del’Irccs oncologico di Bari per accelerarne l’operatività e, nel contempo, realizzare una sinergia utile a tutta la Puglia. Nella Provincia di Taranto l’attuale offerta di posti letto è pari a 884. Con la delibera di Giunta di febbraio (n. 161/2016) si ipotizzava di aumentarli a 1067. La Giunta regionale, con la programmazione odierna, accogliendo le proposte e le richieste dei cittadini e recependo quanto emerso nel dibattito in Consiglio regionale, li porta a 1081 con un incremento del 22% rispetto alla dotazione attuale.
La dotazione complessiva della ASL di Foggia vede un lieve decremento di disponibilità (- 38 pl), ampiamente compensato dal contestuale aumento di posti letto presso gli Ospedali Riuniti (+134 pl). Come in altri territori, infatti, la programmazione regionale ha puntato sul rafforzamento degli ospedali di II livello per la qualificazione dell’assistenza ospedaliera. Questo ha comportato una ridistribuzione dell’offerta per disciplina tra i due ospedali di I livello e l’ospedale di base e la previsione di un presidio a tutela della popolazione dei Monti Dauni. L’ospedale di San Severo vede tuttavia un lieve incremento nella dotazione di posti letto (+13 pl), in virtù dell’introduzione delle seguenti discipline: – Neonatologia (+ 6 pl) – Oncologia (+ 4 pl) E il potenziamento della lungodegenza (+12), della nefrologia (+2), della psichiatria (+ 3), della terapia intensiva (+2). Nell’ospedale di Cerignola, si registra la disattivazione della nefrologia, ma anche la attivazione della neonatologia (+4) e della riabilitazione funzionale (+14), nonché il potenziamento della terapia intensiva (+4). L’ospedale di Manfredonia vede sostanzialmente confermata la propria dotazione in termini di discipline, con l’eccezione della pediatria che viene disattivata ma anche della riabilitazione funzionale che viene invece prevista (+ 28 pl). L’ospedale di Lucera perde la psichiatria – il cui reparto era comunque già allocato presso gli Ospedali Riuniti – ma vede un incremento del reparto di lungodegenza. Scheda Ospedali Riuniti
Viene prevista l’attivazione della cardiochirurgia (+ 12 pl) e della chirurgia vascolare (+ 10 pl). Inoltre vengono potenziate le seguenti discipline Cardiologia + 17 Chirurgia Generale +4 Chirurgia Vascolare +10 Gastroenterologia +7 Geriatria +4 Grandi Ustionati +3 Malattie Infettive e Tropicali +4 Medicina Generale +22 Neonatologia +4 Neurochirurgia +2 Odontoiatria e Stomatologia +2 Oncologia (con posti letto) +4 Ortopedia e Traumatologia +2 Ostetricia e Ginecologia +6 Pediatria +5 Psichiatria +15 Recupero e Riabilitazione funzionale +16 Reumatologia +1 Terapia Intensiva +14 Terapia Intensiva Neonatale +1 Unità spinale +5 Urologia +8

 

 

 
 
 

Foggia/ Prefettura, siglato protocollo d'intesa per la prevenzione criminalità tabaccai

Post n°17848 pubblicato il 01 Dicembre 2016 da forddisseche

Foggia/ Prefettura, siglato protocollo d'intesa per la prevenzione criminalità tabaccai

Il prefetto di Foggia Maria Tirone e il Presidente provinciale della Federazione Italiana Tabaccai, alla presenza dei responsabili provinciali delle Forze dell'ordine, hanno sottoscritto in Prefettura il 'Protocollo d'intesa per la prevenzione della criminalità nelle rivendite di generi di monopolio'. Prefettura e FIT favoriranno un interscambio di informazioni sui fenomeni legati alla criminalità, promuoveranno iniziative e corsi per diffondere la cultura della legalità presso rivenditori di generi di monopolio, l'utilizzo di sistemi di difesa passiva, in particolare videosorveglianza e sistemi antirapina, collegabili alle sale e centrali di Polizia di Stato e Carabinieri nonché l'adozione di sistemi di pagamento elettronici, come mezzi alternativi all'uso del denaro contante. Obiettivo dell'accordo è quello di potenziare ulteriormente l'attività di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali in danno dei rivenditori di generi di monopolio e dei clienti, contribuendo ad assicurare un più esteso e penetrante controllo del territorio, in funzione preventiva.

 
 
 
 
 

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