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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 06/02/2017

Vieste/ Festeggiato il 1° compleanno de LA V'STSEN

Post n°18400 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Vieste/ Festeggiato il 1° compleanno de LA V'STSEN 

 
Vieste/ Festeggiato il 1° compleanno de LA V'STSEN
 
 

Compie il primo anno l'Associazione Culturale Serenata alla Tarantella con gruppo Folk La V'stsen. Un anno speciale per i componenti dell'Associazione, pieno di gioie e difficoltà. Difficoltà che si possono superare solo collaborando tutti insieme, perciò si può definire "gruppo". LA V'STSEN nasce il 5 Febbraio 2016 con 6 membri, e inizia il suo percorso partecipando al festival "I Padri del Folklore" a Ravenna, dove hanno presentato la canzone "Giacumin". Una tarantella con simpatici doppi sensi. Il successo del pezzo ha contribuito a rinvigorire i membri del gruppo Folk, così da confezionare una stagione estiva con ben 27 spettacoli, oltre ad altri tre fuori la nostra città. Fiore all’occhiello dell'Associazione sicuramente l’organizzazione del grande evento, che si speri diventi un appuntamento fisso della stagione estiva viestana, la “SERENATA ALLA TARANTELLA”. La manifestazione ha tenuto la sua prima edizione il 18 agosto scorso sulla spiaggia di Pizzomunno con un grande riscontro di critica e pubblico. L’evento, divenuto imperdibile, non solo per l’ascolto e i balli della nostra tradizione ma anche per la partecipazione di gruppi provenienti dai vari paesi garganici. L’auspicio è che l’amore e la passione per la nostra cultura continui per i componenti dell'Associazione e rimbalzi alle nuove generazioni.

 
 
 

Parco Gargano/ Successo per la giornata mondiale delle zone umide

Post n°18399 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Parco Gargano/ Successo per la giornata mondiale delle zone umide 

 
Parco Gargano/ Successo per la giornata mondiale delle zone umide
 
 

In tanti hanno scelto il Lago di Lesina e l’Oasi Lago Salso per celebrare la giornata mondiale delle zone umide organizzata dal Parco Nazionale del Gargano. Una giornata che ricade il 2 febbraio, data in cui è stata firmata la Convenzione di Ramsar che identifica le più importanti aree umide del mondo, ma che è stata celebrata nel weekend con visite guidate, gite in barca, passeggiate a cavallo, laboratori di educazione ambientale, reading di scrittura creativa e musica.
Sabato 4 febbraio la sala del Centro Visite di Lesina era gremita di giovani, gli studenti dell’Istituto Comprensivo e i ragazzi dell’associazione “Una mano amica”, che hanno parteciperanno con attenzione alla conferenza sul valore delle zone umide per il territorio. Oltre ad essere dei veri serbatoi di biodiversità, le zone umide sono luoghi di grande bellezza, l'ideale per gli appassionati di escursionismo e birdwatching. Ecco perché ieri in tanti hanno scelto il Lago di Lesina per una piacevole escursione in barca e l’Oasi Lago Salso per trascorrere una giornata a diretto contatto con la natura e con tutte le sue bellezze. Lo hanno fatto camminatori, appassionati di mountain bike, famiglie, boy-scout e associazioni di portatori di diverse abilità. A dimostrazione di come si possa fare di una zona umida anche un contenitore di inclusione sociale. Ieri, grazie al supporto di esperti in ippoterapia, giovani con disabilità sono saliti per la prima volta un cavallo, mentre ragazzi che hanno dovuto abbandonare il percorso scolastico hanno presentato ufficialmente la Compagnia dell’Oasi con un reading di scrittura creativa da cui è emerso un grande amore per questa terra.
Una terra ricca di tradizioni il Gargano. Di qui la scelta del Parco del Gargano di omaggiare in questa giornata due simboli per eccellenza, Antonio Facenna, il giovane allevatore di Carpino morto per salvare i suoi animali durante l’alluvione che colpì il Gargano nel 2014 e Antonio Piccininno, lo straordinario interprete della musica popolare garganica. Entrambi sono stati ricordati con le tarantelle garganiche suonate dai giovani eredi di zì Antonio, i Traditional Sound System di Carpino.

 
 
 

Rodi/ Un Musical sulla vita di S. Teresa di Calcutta… per dire grazie al nostro parroco don Michele Pio Cardone

Post n°18398 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Rodi/ Un Musical sulla vita di S. Teresa di Calcutta… per dire grazie al nostro parroco don Michele Pio Cardone in occasione del suo 20°anniversario di sacerdozio. 

 
Rodi/ Un Musical sulla vita di S. Teresa di Calcutta… per dire grazie al nostro parroco don Michele Pio Cardone in occasione del suo 20°anniversario di sacerdozio.
 
 

Il 25 Febbraio alle ore 19.00 presenteremo alla nostra Comunità Parrocchiale il Musical di "Madre Teresa", di Michele Paulicelli e Piero Castellacci. Il musical racconta la vita di Madre Teresa attraverso i suoi pensieri, le preghiere, la sua gente e la sua vita con particolare riferimento agli aspetti più semplici e umili: l'amore per i poveri, il valore nella diversità fra gli uomini, il suo sorriso gioioso nell'affrontare i problemi più gravi dell'esistenza. La storia tradotta in musica prende le mosse dal momento in cui Madre Teresa abbandona congregazione di Loreto, fino a Calcutta. Da lì, affronta le malattie, la fame, le povertà e l'incontro-scontro con le autorità religiose locali. Il musical non ha la pretesa di rappresentare la storia di Madre Teresa romanzata, ma intende donare in semplicità, alla nostra parrocchia alcuni sentimenti "cantati, ballati e mimati" della vita di una piccola grande donna. L'idea, dunque, nasce dal coro parrocchiale della Chiesa Madre Parrocchia San Nicola di Mira. Non siamo ballerini, attori, cantanti; ma siamo accomunati dalla forte passione per la musica, che diventa preghiera. Abbiamo voluto dedicare questa semplice rappresentazione al nostro Parroco don Michele Pio Cardone, in occasione del suo 20°anniversario di ordinazione sacerdotale. Un modo semplice di dire grazie a lui per suo operato nella nostra Comunità e nella nostra città. Con l'augurio che la vita di Madre Teresa sia per lui e per tutti noi un esempio di vita da imitare.

 

Maria Grazia Di Lella

 
 
 

Manfredonia, “Al carro” (Foto) FOTO DI COPERTINA-Carnevale 2012-Allestimento carro allegorico capannone

Post n°18397 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Manfredonia, “Al carro” (Foto)

Di:

 

Manfredonia. Quando suonava l’ultima campanella della settimana, il sabato pomeriggio, il primo pensiero era quello di correre a casa e mangiare il più in fretta possibile perché dopo, finalmente, saresti andato “al carro”. Come si fa a spiegare questa parola? Potrei banalmente dirvi che è quel posto dove nei mesi precedenti al carnevale si costruiscono i Carri Allegorici. Ma non renderei giustizia ad un micro universo racchiuso in quelle alti pareti grigio fumo.

Finito il caffè si correva subito a vestirsi con gli abiti che usavi ogni volta, sempre gli stessi, quasi come fosse un rituale, una celebrazione. Vecchi vestiti che non usavi più, inguardabili, e per questo pronti alla lotta, a qualsiasi cosa. Si partiva in macchina, io, mio padre, mio fratello e mio cugino. Cominciavamo il tour di reclutamento degli altri amici, casa per casa. Sembra di sentirlo ancora adesso quel profumo di plastica e polvere della nostra vecchia Opel Astra bianca. La chiamavamo “l’ambulanza”. Era provata da anni di carico e scarico di ogni genere di materiale. Dentro era sempre piena di polvere. Ma quell’odore è cannella al naso. La radio sempre accesa, i primi sfottò, l’attesa, si ripartiva.

E quell’aria, quel sole di gennaio, timido. Sulla strada, dove sorge la Basilica di Siponto, una luce calda, indefinibile, lume soffuso nella notte, sole che bacia gli spigoli. Quella luce, il rossore di quei tramonti ci avvolgeva, finivo per perdermici. Si entrava nel grande cancello, sballottati dalle mille buche ed eravamo li, pronti. Nella mia testa un’attesa continua, di riscoprire ogni singolo anfratto, ogni singola strada, ogni singolo particolare. E così li dentro. Arrivavamo sempre per primi, sempre con gli occhi all’insù per guardare il lavoro fatto precedentemente. I miei occhi esplodevano, curiosi di ciò cha era cambiato dal sabato precedente.

Si arrivava nei bagni adibiti a spogliatoio e ci si infilava delle grosse tute da lavoro bianche, da imbianchino. Erano enormi, che sembravi d’essere uno strano incrocio tra un infermiere ed un imbianchino. L’odore. Sempre lui. L’odore dei ferri tagliati dal flex, il suo rumore stridulo. L’odore della colla, la sua consistenza gelatinosa, il suo appiccicarsi ovunque. Sui capelli, sulla tuta, in faccia, sulle mani. Mani nude spaccate dalla morsa di quella colla. L’odore della carta, da mischiare con la colla. Montagne di piccoli pacchi di carta. Alla postazione l’intramontabile Michele Popò, macchina inarrestabile pronta a sfornare centinaia di fogli di carta e colla da distribuire alle nostre mani. Mani che strappavano e appiccicavano, dando una forma, levigando, come accarezzare il volto d’una donna, come massaggiare un dolore. L’odore della pittura, che brucia le narici ma da cui non riesci a staccarti. Quello insopportabile del lucido. La pistola ad aria compressa per le sfumature di colore, e il suo rumore, spruzzo soffice.

Tutt’attorno un casino fatto di ferri, cartoni, polistirolo, schizzi di pittura e di colla, vecchi pupazzi, stampi in gesso, cartacce, polvere che cercavi di sistemare ma che un minuto dopo ritrovavi esattamente come prima. Peppino il “u chepecandire” a coordinare tutte le operazioni, cabarettista mancato, teatrante nella vita quotidiana. Un funambolo capace di tutto, in continuo movimento, sempre pronto a farti uno scherzo, a prenderti in giro con le parole, ad imbrigliarti con le sue mani. Anima del capannone. Mio padre sempre concentrato, eppure pronto ad esplodere in un sorriso.

Tutto immerso in una valanga di suoni e di rumori. Qualcuno che chiama da lontano, il tintinnio d’un ferro che cade, lo strepitio del flex e quello strano rumore della saldatrice, quella che potevi sentire e mai vedere per non bruciarti gli occhi. Ti infilavi dentro la pancia di ferro, salivi in alto a goderti il panorama, ti arrampicavi su un ponteggio, in bilico su una tavola di legno per poter coprire ogni centimetro di quell’ammasso di ferro. Quante schiene provate, quanti mani screpolate, quanti capelli gelatinati dalla colla. Quante risate.

Tutto immerso in un esilarante atmosfera. Si lavorava duro, per tantissime ore al giorno, eppure non ne sentivi il peso, eppure ti rimaneva quel sorriso. Un gruppo di amici che lavora sodo, che si scontra, ma che alla fine sorride. Ridere era la nostra benzina, ciò che motivava tutta quella fatica. Farlo insieme era il vero motore.

A sera, ci riunivamo tutti attorno ad un tavolo, attorno ad una grande cena preparata da un amico, da uno sponsor. Arrivava Paolo, carico di ogni meraviglia, urlando a destra e a manca con il suo esilarante fare burbero. Si mangiava, si beveva, si scherzava, si rideva. A crepapelle, rimanendo quasi senza fiato. La giornata era quasi finita. Un altro po’ di lavoro e si tornava a casa. Addosso, quell’odore. Di ferro, di colla, di carta, di sudore impastati in un’unica soluzione, ad impregnare quei vestiti, a rompere il tepore di casa. L’odore del carro.

Troppo da dire, poco spazio, poco tempo per poterlo fare. Mi ci vorrebbe un libro per raccontare tutto, per restituirne il giusto valore. Il peso d’un pezzo d’anima, la mia, quella di mio padre, dei nostri amici, di un bimbo che guarda col naso all’insù un grande ammasso di carta. Il peso dei nostri sogni, in mezzo all’avidità di chi ce li ha strappati.

Rifacendo quella strada, oggi, passerò davanti a quel capannone, ma non mi fermerò. Darò sfogo ai miei ricordi, poi li seppellirò di nuovo, per non starci troppo male.

Perché alla fine le ferite sono di chi sogna, di chi ama, di chi ha passione. In mezzo alla schifosa indifferenza di chi non sa sognare, di chi non sa amare, di chi sceglie per noi.

A cura di Andrea Trotta, Manfredonia 06.02.2017

***LE FOTO ALLEGATE ALL’ARTICOLO SONO DI FRANCO RINALDI


 
 
 

Proroga bonus alberghi 2017: presentazione delle domande e regole.

Post n°18396 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Proroga bonus alberghi 2017: presentazione delle domande e regole. 

 
Proroga bonus alberghi 2017: presentazione delle domande e regole.
 

Il Ministero dei Beni Culturali, per consentire un maggior supporto tecnico-amministrativo agli utenti, ha prorogato la scadenza per la compilazione delle domande per chiedere il bonus alberghi , mentre il click day è stato programmato dalle ore 10,00 di domani, martedì 7 febbraio, fino alle ore 16,00 di mercoledì 8 febbraio.
Molto in sintesi, sono agevolati: interventi di ristrutturazione edilizia, eliminazione barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica e spese di acquisto mobili destinati alle strutture oggetto di lavori agevolati. Il credito d’imposta si applica fino a una spesa massima di 200mila euro e si utilizza in compensazione tramite F24.
Il riferimento normativo per il bonus è il decreto legge 83/2014, mentre il provvedimento di prassi è il decreto ministeriale 7 maggio 2015.
Rimangono a disposizione dei contribuenti i due indirizzi di posta elettronica, già precedentemente comunicati: per problemi relativi al procedimento si può scrivere a taxcreditriqualificazione@beniculturali.it e per problemi tecnico-informatici è attiva la casella procedimenti@beniculturali.it.

 
 
 

A S. Giovanni Rotondo “taglia code” per i pazienti. Prenotazioni on line con il giorno, l’ora esatta e il codice per la visita

Post n°18395 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

A S. Giovanni Rotondo “taglia code” per i pazienti. Prenotazioni on line con il giorno, l’ora esatta e il codice per la visita. 

 
A S. Giovanni Rotondo “taglia code” per i pazienti. Prenotazioni _n line con il giorno, l’ora esatta e il codice per la visita.
 

Niente più code in ospedale di S. Giovanni Rotondo. È infatti attivo già da dicembre il servizio «Zeroat­tesa», che sta permettendo agli utenti del poliambulatorio di annullare il tempo di attesa necessario per accedere alla registra­zione dell'impegnativa delle prestazioni am­bulatoriali. L'innovativo servizio messo a disposizione dei pazienti è frutto della col­laborazione tra l'IRCCS «Casa Sollievo della Sofferenza» e Xidera, azienda specializzata nella fornitura di sistemi integrati hardwa­re-software che automatizzano e ottimiz­zano i flussi di accesso a strutture affollate. Il funzionamento di «Zeroattesa» è sem­plice basta collegarsi, fino al giorno pre­cedente al proprio arrivo, al sito https://ze­roattesa.operapadrepio.it ed inserire il proprio indirizzo di posta elettronica. il si­stema propone quindi all'utente la scelta della prestazione a cui accedere. La scher­mata successiva permette dj scegliere il giorno e la fascia oraria in cui recarsi allo sportello. A completamento della procedu­ra, il sistema invia via e-mail l'ora esatta in cui presentarsi e il codice alfanumerico che verrà visualizzato sui display del Poliam­bulatorio. A questo punto l'utente potrà re­carsi agli sportelli del Poliambulatorio an­che pochi minuti prima della prenotazione e prestare attenzione alla chiamata del pro­prio codice sui display. Allo" sportello basta presentare la -mail stampata o la schermata dello smartphone con il codice. È possibile richiedere fino a tre bigliettini elettronici e annullare la prenotazione di cui non si ha più bisogno. Il servizio «Zeroattesa» è l'ultima delle innovazioni dell'IRCCS Casa Sollievo della" Sofferenza pensate per semplificare l'accesso del paziente alle prestazioni. Già nel 2016, per far fronte all'incremento del numero di chiamate e per ridurre i tempi di attesa telefonica, è stato potenziato il contact cen­ter Unico Prenotazioni. Inoltre, la modifica dell'assetto organizzativo degli sportelli di accettazione ha reso possibile la registrazione della prestazione e il conte­stuale pagamento, superando di fatto la necessità della doppia fila. Il nuovo servizio si inserisce in un processo di rinnovamento già portato al potenziamento del center center del CUP, all'installazione di un nuovo sistema elettronico di gestione delle attese e alla possibilità di richiedere copia della propria cartella clinica via web. Dal luglio scorso, inoltre, è attivo il nuovo sistema di gestione delle attese: nuovi totem emettitori di biglietti, con grafica intuitiva e nuovi display di chiamata, che facilitano l'individuazione della propria coda in base al codice colore. Il sistema permette anche di attuare politiche di ottimizzazione dei flussi e delle code per ridurre al minimo le attese. Un'ulteriore innovazione riguarda la possibilità di richiedere copia della cartella clinica via web, in aggiunta alle già previste modalità di consegna a mano o tramite spe­dizione postale. La consegna web si è ri­velata un notevole vantaggio per i pazienti che evitano di recarsi in ospedale per il ritirò della copia cartacea e non devono sostenere costi di spedizione.

 
 
 

La Puglia spreca ogni anno 310mila tonnellate di cibo, 76 kg a testa, nonostante la crisi. Nella giornata contro lo spreco

Post n°18394 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

La Puglia spreca ogni anno 310mila tonnellate di cibo, 76 kg a testa, nonostante la crisi. Nella giornata contro lo spreco alimentare, Coldiretti lancia la sfida alla Regione: “subito una legge, gli strumenti ci sono”. 

 
La Puglia spreca ogni anno 310mila tonnellate di cibo, 76 kg a testa, nonostante la crisi. Nella giornata contro lo spreco alimentare, Coldiretti lancia la sfida alla Regione: “subito una legge, gli strumenti ci sono”.
 

Ogni pugliese getta nella spazzatura, ogni anno, 76 chili di cibo. Cioè, 310mila tonnellate di prodotti che conserviamo in dispensa o in frigorifero vanno a finire nella pattumiera. Solo in questa regione. Nella giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare promossa dal Ministero dell’Ambiente, è Coldiretti a fotografare il cortocircuito su scala locale.
Certo, qualcosa inizia a cambiare, complice anche la necessità di stringere la cinghia: il 56 per cento delle famiglie fa la spesa in modo più oculato, magari direttamente dal produttore con l’acquisto di cibi più freschi che durano di più; il 34 per cento ha ridotto le dosi acquistate; il 27 per cento utilizza quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento presta più attenzione alla data di scadenza.
Resta, però, l’abisso dello sperpero. E si annida soprattutto in casa: gli sprechi alimentari si rivelano per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l’8 per cento nell’agricoltura e per il 2 per cento nella trasformazione.
Per questo Coldiretti ritiene urgente l’approvazione della legge regionale apposita, dopo quella nazionale entrata in vigore il 14 settembre scorso e che prevede appositi strumenti per favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, di prodotti farmaceutici e di altri prodotti.
Dal riuso degli avanzi in cucina alla richiesta di ‘agribag’ negli agriturismi e al ristorante, per portarsi a casa quello che resta. Ma per evitare che il cibo arrivi in discarica, tra l’altro aumentando anche gli impatti ambientali, c’è un ruolo nuovo da riconoscere al mondo agricolo, perché recuperi e doni alle persone bisognose i prodotti ritirati dalla vendita per assenza di domanda o per eventuali danni da eventi meteorologici o rimasti invenduti a causa di errori nella programmazione della produzione aziendale.

 
 
 

Convegno sul 279° Anniversario della morte di Giannone.

Post n°18393 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Convegno sul 279° Anniversario della morte di Giannone. 

 
Convegno sul 279° Anniversario della morte di Giannone.
 

A Ischitella con il patrocinio del Comune il 17 febbraio un convegno per ricordare l’anniversario della morte dell’illustre studioso. L’appuntamento è alle ore 18,30 presso la villa comunale d'Ischitella davanti alla statua di Pietro Giannone.

 

Interverranno come relatori.

 

L'avv. Giandiego Gatta,vice presidente del consiglio regionale che porterà i saluti della Regione Puglia.
Il prof Pasquale Corsi prof. Presidente di storia patria per la Puglia e docente di Storia Medioevale all'Università di Bari che tratterà il seguente tema: Vicende Medioevali nell'opera del Giannone.

 

Il Prof. Michele Eugenio di Carlo scrittore e socio di storia patria : Galliani e Giannone due garganici,due storie.

 

Ins. Matteo Siena Presidente di Storia patria per il Gargano Nord : Approfondimenti su una sorella del Giannone sposata a Vieste.

 

Sac. Agricola Francesco : Riscoperta del Giannone come cristiano.

 

Laganella Giuseppe, scrittore-giornalista parlerà del cognome originario del Giannone e di alcuni documenti inediti sullo stesso.

 

Interventi : Prof.ssa Teresa Rauzino socio di storia patria e scrittrice garganica relazionerà su Ischitella " patria del Giannone nel contesto socio-culturale garganico del Seicento e settecento.
Sarà presente il commissario Vivola del Comune d'Ischitella.

 
 
 

Vieste/ Il monito di mons. Castoro: “Basta sangue sulla città”. Dopo gli omicidi il presule lancia un appello alla Comunità

Post n°18392 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Vieste/ Il monito di mons. Castoro: “Basta sangue sulla città”. Dopo gli omicidi il presule lancia un appello alla Comunità a riprendersi i propri destini. 

 
Vieste/ Il monito di mons. Castoro: “Basta sangue sulla città”. Dopo gli omicidi il presule lancia un appello alla Comunità a riprendersi i propri destini.
 

«Un oltraggio alla sa­cralità della vita e alla dignità della persona». Con queste parole l'arci­vescovo di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo Michele Ca­storo interviene con un comunicato sugli ultimi fatti di sangue di Vieste. L'arcivescovo rileva che i «due omi­cidi che hanno insanguinato la città sembrano non voler fermare la ca­tena di odio e di vendetta che da qualche anno sta ferendo e oltrag­giando la nostra amata Vieste». Tali tragici eventi, «uniti ad altri episodi di inaudita violenza accaduti in anni non molto lontani, evidenzia il pro­sule, hanno scosso le nostre coscien­ze e raggiunto Un livello che non possiamo più tollerare». Per mons. Castoro, «quando l'ordine sociale, la legalità e la sicurezza delle persone sono compromesse, noi come cristiani e come cittadini sia­mo chiamati a prendere posizione, a far sentire la nostra voce e a de­nunciare tali fatti che sono un at­tentato non soltanto contro singole persone ma contro l'intera vita della comunità. Di fronte a chi fa ricorso alla violenza, noi opponiamo - con­tinua il presule - i valori del Vangelo e della ragione che sono valori con­divisi dall'intera comunità, cioè i valori del rispetto, della dignità, del­la legalità, dei diritti e della con­vivenza pacifica». Da qui deve na­scere l'impegno di tutti, ciascuno nel proprio ambito, «affinché non pre­valga la paura e l'indifferenza. In primo luogo, dobbiamo togliere manovalanza a questi criminali occu­pandoci più da vicino dei nostri giovani che spesso per loro sono un vero bacino di reclutamento, approfittan­do di situazioni di precarietà eco­nomica e di disagio sociale. In se­condo luogo dobbiamo evitare di cedere ai loro ricatti e ai loro metodi violenti, non lasciando soli quanti, a causa di difficoltà, sono caduti nella loro rete».
«E' arrivato il momento -dice l'ar­civescovo - in cui Vieste ritrovi la propria unità, la propria coesione sociale, la propria identità di città turistica e di mare, la propria storia di città onesta e solidale, che non segue il mito di una ricchezza soltanto materiale ma anche spirituale, culturale e sociale, religiosa e cri­stiana, che mentre rispetta e tutela la bellezza del creato, che ammiriamo nel nostro incantevole paesaggio na­turale, sa anche difendere e tutelare la dignità di ogni uomo, di ogni persona fatta a immagine di Dio». E conclude: «Carissimi fratelli e so­relle, riprendiamoci la nostra città. Non scoraggiamoci nel fare il bene. Non sentiamoci soli e non lasciamo solo nessuno. Soprattutto, con noi è il Signore che ama i giusti e condanna i violenti. La Madonna di Merino volga su di noi il suo sguardo materno e ci riservi un futuro di se­renità e di pace».

 
 
 

Basket - Sconfitta in casa la Bisanum Viaggi più brutta di sempre

Post n°18391 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Basket - Sconfitta in casa la Bisanum Viaggi più brutta di sempre 

 
Basket - Sconfitta in casa la Bisanum Viaggi più brutta di sempre
 

Brutta sconfitta per la Bisanum Viaggi Sunshine Basket Vieste, battuta in casa con 14 punti di scarto dal Basket Francavilla. Ricordare una prestazione dei viestani più brutta di quella odierna è veramente difficile: la squadra è apparsa senza mordente, costantemente in ritardo ai rimbalzi ed eccessivamente fallosa sui tiri dalla media e lunga distanza.

 

Assente ancora Funderburke per un problema fisico, coach Desantis ha potuto schierare nuovamente Nick Neal, dopo un paio di mesi di assenza per un problema ai legamenti del ginocchio; l'americano era costretto a giocare per tutti i 40 minuti (tranne gli ultimi secondi costretto ad uscire per 5 falli) a seguito della partenza di Francesco Cota, il play che lo ha sostituito nel ruolo di regista, trasferitosi in settimana all'Udas Cerignola.

 

Primo quarto equilibrato, concluso sul 14-13 per i viestani, avaro di spunti di cronaca ad eccezione di uno scontro sotto il tabellone che metteva ko capitan Simeoli fin dopo l'intervallo lungo. Nel secondo periodo partivano meglio i padroni di casa che riuscivano ad allungare nel punteggio (22-15) grazie ad 8 punti consecutivi di Dragna (2 triple e un canestro da sotto il tabellone dopo uno splendido assist “no look” di Paggi). Il rientro in campo di Menzione e, soprattutto, di Knezevic, consentivano agli ospiti di cambiare ritmo e di ritornare in vantaggio a fine quarto con Dority (tripla e canestro con fallo non sfruttato) e con lo stesso Knezevic, anche lui da dietro la linea dei 3 punti. Le due squadre andavano all'intervallo sul 32-33.

 

Nel terzo quarto la squadra viestana combinava la frittata, applicando sistematicamente schemi che prevedevano la soluzione dalla media e lunga distanza, in una giornata in cui tutti i tiratori avevano le polveri bagnate; impietose le statistiche: 0 su 9 da 3 (nell'intera partita solo 3 su 23), 1 su 6 da 2, appena 6 punti realizzati in 10 minuti, con 2 canestri nati da penetrazione e appoggio.

 

Sul versante opposto crescevano Dority e Knezevic (a fine gara a referto risulteranno rispettivamente 37 e 18 punti) che si rendevano protagonisti in alcune giocate chiave, come quando il secondo salvava una palla apparentemente destinata a finire a fondo campo, servendo il primo che da posizione centrale metteva la tripla; o quando l'americano vinceva la sfida col suo connazionale Neal, stoppandolo al momento del tiro; oppure nell'ultima azione prima della sirena, quando Knezevic rubava palla nella propria metà campo ed andava a schiacciare indisturbato dalla parte opposta.

 

Il successo permette al Francavilla di raggiungere i viestani al settimo posto a quota 22, nel bel mezzo di un gruppone composto da 9 squadre racchiuse in appena 4 punti, tra il quinto e il terz'ultimo posto. Nulla è ancora deciso, quindi, nella composizione dei raggruppamenti per play-off e play-out con sette giornate ancora da disputare. La prima si giocherà giovedì e sarà il recupero del turno non disputato ad inizio gennaio per i problemi di viabilità causati dalle abbondanti nevicate di quei giorni; per la Bisanum Viaggi Vieste ci sarà da affrontare l'ostacolo Diamond Foggia (20 punti) in trasferta. Palla a 2 alle ore 20:30.

 

Bisanum Viaggi Sunshine Basket Vieste – Basket Francavilla 58-72

 

Bisanum Viaggi Sunshine Basket Vieste: Neal 13, Bertona 4, Paggi 13, Dragna 12, Simeoli16, Gatta, Lauriola, Vieste, Hoxha, Pietrafesa. Coach Francesco Desantis

 

Basket Francavilla: Menzione 5, Calò 4, Mazzarese D. 2, Dority 37, Knezevic 18, Mazzarese M. 4, Carnesi 2, Iaia, Di Punzio, Eletto. Coach Alessandro Di Pasquale

 
 
 

Eccellenza - Secondo successo consecutivo per l'Atletico Vieste

Post n°18390 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da forddisseche

Eccellenza - Secondo successo consecutivo per l'Atletico Vieste 

 
Eccellenza - Secondo successo consecutivo per l'Atletico Vieste
 

L’Atletico Vieste batte l’Unione Calcio Bisceglie bissando il risultato con cui in settimana aveva vinto a Noicattaro, e supera l’ipotetica soglia salvezza, fissata a 32 punti. Il gol su rigore di Rocco Augelli ha permesso a mister Bonetti di vincere la sua prima partita in casa da quando ha preso il posto di Franco Cinque sulla panchina viestana. Dal “Riccardo Spina” esce sconfitta una squadra esperta e mai doma, formata da giocatori di livello come il portiere Musacco, Bartoli, Cossu, Piperis, Sangirardi, Pascual, Moscelli e Ventura.

 

Erano proprio gli ospiti ad avere la prima occasione al nono quando Quacquarelli dalla tre quarto destra lanciava in area per la testa di Pascual la cui deviazione costringeva Innangi ad un decisivo intervento in angolo. Rocco Augelli rispondeva con un tiro sul primo palo bloccato dall’estremo difensore ospite, e con un colpo di testa che scavalcava Musacco, ma con la bandierina del secondo assistente ben alta a segnalare la posizione di fuorigioco. Dall’altra parte, Cossu mandava alto di testa su azione di calcio d’angolo.

 

Alla mezz’ora spettacolare azione dei viestani con Lucatelli (ottima la prova del viestano classe 2000) che crossava per Triggiani che si esibiva con una plastica rovesciata dall’altezza del dischetto del rigore, ma senza sorprendere Musacco che bloccava senza problemi.

 

Al 37mo giungeva il gol che deciderà la gara: lo metteva a segno Rocco Augelli dal dischetto, ma gran parte del merito va a Matteo Triggiani, bravo a conquistare palla a metà campo e a puntare l’area dove, una volta entrato, veniva atterrato da Bartoli. Il sig. Palumbo della sezione di Bari non aveva esitazione ed indicava il dischetto, ammonendo il difensore biscegliese.

 

Discesa di Compierchio (impossibile da fermare negli “uno contro uno” anche oggi) all’ottavo della ripresa, e cross per Triggiani che ritentava la sforbiciata ma questa volta non trovava il pallone. Al decimo mister Zinfollino toglieva dal campo Quacquarelli per Ventura che, 3 minuti dopo, dal limite cercava la via del gol ma il tiro era troppo centrale e non impensieriva Innangi. Anche Rocco Augelli tentava la soluzione dalla distanza, ma anche in quel caso il portiere non si faceva sorprendere. Gli ospiti spingevano per cercare il gol del pari ma lasciavano scoperti varchi importanti su cui si lanciavano i padroni di casa: al 19mo, infatti, la combinazione Silvestri, Triggiani, Kouame consentiva a quest’ultimo di servire in area Rocco Augelli che mandava clamorosamente alto da buona posizione. Sempre l’autore del gol sciupava una ghiotta occasione, tenendo egoisticamente la palla in un “tre contro tre” per poi non trovare la via della porta, ignorando la presenza dei compagni di reparto in posizione centrale.

 

Zinfollino mescolava le carte mandando in campo Di Pierro per Pascual e Mastropasqua per Piperis. Al 23mo il baby Dattoli dal fondo crossava per l’inossidabile Moscelli la cui rovesciata finiva di poco al lato. La pressione ospite aumentava e approfittava del calo fisico dei padroni di casa per metterli alle corde. Mister Bonetti metteva in campo forze fresche sostituendo Lucatelli, Partipilo e Triggiani con Potenza, Gallo e Milella.

 

Al 43mo il Bisceglie aveva una doppia chance per pareggiare: Mastropasqua scodellava al centro dell’area per Sangirardi che di testa riusciva ad indirizzare verso la porta, ma un guizzo felino di Innangi serviva a lasciare inviolata la propria porta. Sul susseguente corner l’occasionissima capitava sui piedi di Ventura che a pochi centimetri dal palo colpiva clamorosamente male il pallone, mandandolo lontano dallo specchio. Nei 4 minuti di recupero Musacco abbandonava la propria porta per dare il proprio apporto in attacco, ma senza raccogliere frutti.

 

Il triplice fischio consegnava ai viestani i tre punti e la certezza della salvezza: l’obiettivo di inizio stagione veniva raggiunto con ben 9 giornate di anticipo, un autentico miracolo per una società che in estate rischiava di ricominciare dalla seconda categoria. Grande merito va dato ai presidenti dell’Atletico Vieste Lorenzo Spina Diana, Michele D’Aprile e Michele Prencipe, a tutti i dirigenti, ai tecnici e ai giocatori che hanno accettato di restare a Vieste nonostante fossero note le difficoltà con cui si è dato il via alla stagione. Poco importa, oggi, che il successo sul Bisceglie ha confermato la squadra al quinto posto, lasciando aperto uno spiraglio per disputare i play-off: oggi c’è da festeggiare l’avvenuta salvezza, da domani si tornerà a pensare alla vetta e a preparare la gara di Novoli.

 

Sandro Siena

 

Atletico Vieste – Unione Calcio Bisceglie 1-0

 

Atletico Vieste: Innangi, Lucatelli (20st Potenza), Partipilo (35st Gallo), Silvestri, Sollitto, Caruso, Augelli R., Kouame, Triggiani (39st Milella), Colella, Compierchio. A disposizione Terbeshi, Santoro, Pafundi, Saani. Allenatore Francesco Bonetti

 

Unione Calcio Bisceglie: Musacco, Dattoli, Asselti, Bartoli, Cossu, Piperis (29st Mastropasqua), De Mango, Sangirardi, Pascual (20st Di Pierro), Moscelli, Quacquarelli (10st Ventura). A disposizione Albano, Monopoli, Salomone, Vispo. Allenatore Girolamo Zinfollino

 

Arbitro il sig. Carlo Palumbo della sezione di Bari, assistenti Michele Colavito di Bari e Daniele De Chirico di Molfetta

 

Rete: 37pt R. Augeli  su rigore

 

Ammoniti: Innangi (V), Sangirardi, Bartoli, Moscelli, Mastropasqua (B)

 
 
 
 
 

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