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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 22/09/2017

UN FUTURO SENZA SMA? BASTA UN SMS AL NUMERO SOLIDALE 45521 L’APPELLO DI CHECCO ZALONE: #FACCIAMOLOTUTTI

Post n°20129 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

UN FUTURO SENZA SMA? BASTA UN SMS AL NUMERO SOLIDALE 45521 L’APPELLO DI CHECCO ZALONE: #FACCIAMOLOTUTTI 

 
UN FUTURO SENZA SMA? BASTA UN SMS AL NUMERO SOLIDALE 45521 L’APPELLO DI CHECCO ZALONE: #FACCIAMOLOTUTTI
 
 

Donazioni per salvare la vita a centinaia di bambini: nuovo farmaco accende la speranza.

 

#facciamolotutti. È l’invito a donare per sostenere i bambini affetti da
Sma, che hanno ritrovato la speranza grazie a Spinraza, il farmaco
salvavita in grado di inibire la patologia neuromuscolare che nella sua
forma più grave conduce alla morte. Da oggi (venerdì 22 settembre) fino al
9 ottobre l’associazione Famiglie Sma* lancia l’appello nazionale per
donare e continuare a sostenere il percorso sanitario avviato negli ultimi
mesi da 130 bambini, con incoraggianti risultati soprattutto nella fascia
0-6 mesi.

 

#facciamolotutti. Perché basta chiamare da telefono fisso o inviare un
sms al numero solidale 45521, per contribuire con 2 o 5 euro a
raggiungere tre obiettivi prioritari nella lotta alla SMA: ampliare il
target dei piccoli pazienti per la somministrazione della terapia;
reclutare e potenziare il personale medico specializzato; approntare centri
regionali dove effettuare il trattamento per via intratecale (la molecola
si assume tramite puntura spinale e prevede il ricovero in day hospital di
almeno 24 ore, con cinque iniezioni nei primi sei mesi).

 

«Per la prima volta nella storia dell’atrofia muscolare spinale è
disponibile un farmaco capace di migliorare il quadro clinico delle persone
affette – sottolinea la presidente di Famiglie SMA Onlus Daniela Lauro –
la ricerca scientifica effettuata in tutti questi anni ha portato i
risultati sperati: abbiamo bisogno del supporto di tutti per far sì che
questa severa malattia genetica possa finalmente non fare più paura.
Spinraza a dicembre del 2016 è stato approvato in America e a maggio di
quest’anno in Europa: adesso aspettiamo l’autorizzazione dell’Agenzia
italiana del farmaco per l’avvio della commercializzazione nel nostro
Paese».

 

#facciamolotutti. Parola di Checco Zalone, che con ironia e grande
sensibilità ha affrontato un tema sociale delicato e fino a poco tempo fa
perlopiù sconosciuto. Uno spot provocatorio che strappa un sorriso, che
commuove ed emoziona, senza quel pietismo che troppo spesso diventa
barriera architettonica. Un invito alla riflessione, che apre il dibattito
sulle cure innovative, scuotendo l’indifferenza e la diffidenza. «Checco
Zalone è straordinario – racconta la barese Anita Pallara, 28 anni, sulla
sedia a rotelle da quando ne aveva 3, psicologa e donna piena di energia,
affetta da SMA e da sempre in prima linea per far conoscere la malattia –
grazie al successo e ai risultati raggiunti con lo spot dell’anno
scorso (oltre
7 milioni di visualizzazioni e 250mila euro raccolti), siamo riusciti a
ottenere la distribuzione gratuita del farmaco, che ha dimostrato
concretamente di prolungare la nostra aspettativa di vita. I fondi della
campagna 2017 servono a non tardare l'avvio delle somministrazioni, perché
per alcuni bambini aspettare un mese può fare davvero la differenza».

 

#facciamolotutti. Per Mirko, per Jacopo, per Matteo. Per i 500 bambini
(potenziali destinatari del farmaco) che sarà possibile sostenere
attraverso le donazioni al numero *45521. Perché la vita è un diritto di
tutti. Questo è il più grande messaggio da inviare.

 
 
 

Vieste pronta ad accogliere la carovana del folklore

Post n°20128 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

Vieste pronta ad accogliere la carovana del folklore 

 
Vieste pronta ad accogliere la carovana del folklore
 

Benvenuta alla famiglia F.I.T.P e alla carovana del folklore. Di seguito i 25 gruppi folkloristici iscritti al mega raduno viestano, un programma ricchissimo per la 3 giorni garganica

 

ELENCO GRUPPI:

 

Pizzeche e Muzzeche (Puglia)

 

Coro venturini (Abruzzo)

 

Sa Sgabitzata (Sardegna)

 

A Cetta (Campania)

 

Gruppo Teatino (Abruzzo)

 

Spoletino (Umbria)

 

Orobico (Lombardia)

 

Gigetto del Bicchiere (Toscana)

 

Lerario (Abruzzo)

 

Lu Chicchiricchi (Basilicata)

 

Flumini Major (Sardegna)

 

Sammalindine (Abruzzo)

 

Miromagnum (Calabria)

 

I Tencitt (Lombardia)

 

Sirente (Abruzzo)

 

La Rondinella (Basilicata)

 

Laurianum (Campania)

 

Marta e il suo gruppo (Sardegna)

 

I Figli dell'Etna (Sicilia)

 

La Cucuma (Martche)

 

Gruppo Folk Caggiano (Basilicata)

 

La Cocolla de Moja (Marche)

 

Gregoriano (Campania)

 

La Vstsen (Puglia)

 

Sankofa Deans (Africa).

 
 
 

Vieste – “ITALIA E REGIONI”, QUESTA MATTINA IN MUNICIPIO LA PRESENTAZIONE DEL MEETING INTERNAZIONALE DEI GRUPPI FOLK [Video]

Post n°20127 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

Vieste – “ITALIA E REGIONI”, QUESTA MATTINA IN MUNICIPIO LA PRESENTAZIONE DEL MEETING INTERNAZIONALE DEI GRUPPI FOLK [Video] 

 
Vieste – “ITALIA E REGIONI”, QUESTA MATTINA IN MUNICIPIO LA PRESENTAZIONE DEL MEETING INTERNAZIONALE DEI GRUPPI FOLK [Video]
 
 

Da oggi e fino a domenica 24 settembre Vieste accoglie ii tanti gruppi folk della Fitp (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) per il 36esimo meeting del folklore “Italia e Regioni”. Questa mattina si è tenuta in Municipio la presentazione dell’evento alla presenza del presidente della Fitp, Benito Ripoli, dei dirigenti del gruppo folk viestano ospitante “Pizzeche & Muzzeche, del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e dell’assessore al Turismo, Rossella Falcone. Qui di seguito il report video della presentazione.

 
 
 

Vieste - D’ORA IN POI I CONSIGLI COMUNALI SARANNO… CON L’AUDIO

Post n°20126 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

Vieste - D’ORA IN POI I CONSIGLI COMUNALI SARANNO… CON L’AUDIO 

 
Vieste - D’ORA IN POI I CONSIGLI COMUNALI SARANNO… CON L’AUDIO
 

Installato un nuovo impianto audio nella sala consiliare  -----  

 

Le prossime sedute del Consiglio comunale di Vieste saranno finalmente… con l’audio. Finora infatti, e la cosa andava avanti da molti anni, nelle riunioni della massima assise comunale si riscontrava il cattivo funzionamento dell’impianto audio nella sala consiliare, il che non consentiva ai consiglieri di far sentire bene i propri interventi ed al pubblico all’esterno di ascoltare quanto si dibatteva in aula.

 

A questa situazione si è posto ora rimedio con l’installazione di un impianto auto ad alta tecnologia. Ora, infatti, saranno disponibili dei microfoni wire-less (sensa filo) di alta qualità con cui sarà anche possibile prenotarsi per gli interventi, facoltà che sarà gestita come prescrivono i regolamenti dal presidente dell’assemblea. Ovviamente c’è anche un nuovo impianto di amplificazione audio con relative casse acustiche all’interno ed all’esterno della sala. Essendo wire-less, i microfoni non resteranno più nell’aula consiliare e potranno essere conservati al termine delle sedute. Peraltro, per questa loro caratteristica, gli stessi microfoni possono essere usati anche nelle sale attigue. Un ultima, ma non minore funzionalità, è legata al sistema di ripresa video della sedute: ora ogni volta che sarà attivato un microfono in una certa posizione la telecamera andrà ad inquadrare proprio quell’oratore!

 

Ad occuparsi di questo progetto è stato il consigliere Sandro Siena, vice presidente del Consiglio comunale ed incaricato da sindaco Giuseppe Nobiletti per le tematiche dell’informatizzazione degli uffici e dei servizi e per la trasparenza (oltre che per l’efficientamento enegico). “Siamo riusciti a realizzare questa operazione che è sì tecnologica ma è soprattutto di informazione e di trasparenza verso i cittadini – ha commentato Siena - Avevamo preso un impegno e l’abbiamo mantenuto”.

 

L’impianto è stato fornito ed installato dalla stessa azienda che si è occupata del sistema di ripresa video, un’azienda che vanta impianti in importanti sedi istituzionali come il Senato della Repubblica.

 

 
 
 

Atletico Vieste - Dubbi e domande sulla strana sconfitta di ieri a Bitonto

Post n°20125 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

Atletico Vieste - Dubbi e domande sulla strana sconfitta di ieri a Bitonto 

 
Atletico Vieste - Dubbi e domande sulla strana sconfitta di ieri a Bitonto
 
 

L’Atletico Vieste esce dalla Coppa Italia perdendo per 2-0 sul campo dell’U.S. Bitonto, vanificando così il successo per 3-1 del turno di andata. Nulla di strano, fin qui, nulla di che meravigliarsi essendo questa una situazione già vista in competizioni che prevedono gare di andata e ritorno, compresa la Champions League. Ciò che lascia perplessi è come si è giunti a questo 2-0, considerando che per gran parte della gara i padroni di casa sono stati in inferiorità numerica (doppia per un’ora e tripla negli ultimi 17 minuti), tutte espulsioni avvenute col punteggio ancora fermo sullo 0-0.

 

Che la gara sarebbe stata nervosa, lo si capiva già dai primi minuti: al 20mo, infatti, l’esperto Manzari veniva espulso dal sig. Andrea Palmieri di Brindisi per aver colpito con una testata un giocatore avversario. I padroni di casa restavano in nove per i due cartellini gialli inflitti ad Aprile in appena 120 secondi (al 29mo e al 31mo).

 

Con i viestani in “doppio” doppio vantaggio, sia nel risultato e sia nel numero di giocatori in campo, si andava negli spogliatoi, dove succedeva ciò che solo chi c’era può sapere: l’unica informazione ufficiale che emerge dal sotto-tribuna è l’espulsione di mister Francesco Bonetti, allenatore dei garganici.

 

Nella ripresa arrivava anche il terzo cartellino rosso a carico dei giocatori neroverdi, questa volta con destinatario Terrevoli, per aver proferito frasi ingiuriose nei confronti di un assistente del direttore di gara. Le reti che consentono al Bitonto di passare il turno arrivavano a 5 ed a 3 minuti dal novantesimo.

 

La domanda che tifosi ed addetti ai lavori si pongono è: come mai, con appena 17 minuti più recupero da disputare, l’Atletico Vieste non sia riuscito a gestire le due reti di vantaggio, nonostante stesse giocando in 11 contro 8? Quante e (soprattutto) quali condizioni ambientali, qualora ci fossero state, potrebbero aver influito sugli ultimi minuti di gioco tanto da consentire al Bitonto di segnare ben 2 gol?

 

Ma la domanda più importante è: perché è stato espulso mister Bonetti mentre le due squadre stavano nel sotto-tribuna per l’intervallo? Chi conosce l’area tecnica dello stadio “Città degli ulivi” sa che per accedere al campo ci sono due possibilità: una immediata, tramite una porta a vetri, a pochi metri dagli spogliatoi delle due squadre e dell’arbitro, e una tramite un sottopassaggio da raggiungere percorrendo un lungo corridoio e due scalinate, una delle quali caratterizzata da due svolte che rendono invisibile ciò che avviene a chi non si trova in quel punto. Per raggiungere il terreno di gioco o per tornare negli spogliatoi viene sempre utilizzata la seconda possibilità, quella più lunga e tortuosa, in passato scenario di spiacevoli episodi, e luogo in cui è avvenuto ciò che ha comportato l’espulsione dell’allenatore viestano.

 

Quello che è successo lo sanno solo i protagonisti, ma resta comunque valida la domanda: come è possibile che una squadra esperta nella categoria come l’Atletico Vieste abbia potuto prendere 2 gol negli ultimi minuti nonostante stesse giocando in 11 contro 8?

 
 
 

“Manicomio” Gino Lisa/ Un passo indietro. L’Europa riduce i contributi. Le somme per la pista

Post n°20124 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

“Manicomio” Gino Lisa/ Un passo indietro. L’Europa riduce i contributi. Le somme per la pista erogabili fino al 75%, la Regione voleva il 95. 

 
“Manicomio” Gino Lisa/ Un passo indietro. L’Europa riduce i contributi. Le somme per la pista erogabili fino al 75%, la Regione voleva il 95.
 

La provincia di Foggia non rientra tra le «aree remote» dell'Unione europea, quelle che in materia di finanzia­menti pubblici possono otte­nere il 20% in più sull'inve­stimento massimo erogabile del 75% in materia di aiuti di Stato. La - commissaria alla Concorrenza, Vestager, ri­sponde così all'on. Elena Gen­tile che aveva presentato un'interrogazione. La Regione, come si ricorderà, ipotizzava di poter chiedere all'Ue l'ero­gazione fino al 95%· dei 14 milioni già disponibili, ora la quota di cofinanziamento pri­vato sale da 550mila euro a circa 3 milioni. Sarà più difficile per gli imprenditori privati intervenire. Porreca: “Aeroporti di Puglia non ha scuse eroghi il cofinanziamento o ne risponderà”.

 
 
 

VIA ALLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2017 - sabato 23 - domenica 24 settembre -

Post n°20123 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

VIA ALLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2017 - sabato 23 - domenica 24 settembre - 

 
VIA ALLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2017 - sabato 23 - domenica 24 settembre -
 

Sabato 23 e domenica 24 settembre 2017, al Castello svevo angioino di Manfredonia e al Parco Archeologico Santa Maria Maggiore di Siponto sono in programma le Giornate Europee del Patrimonio 2017 con il progetto "Cultura e Natura. Un binomio da conoscere, curare e difendere”. Incontri e dibattiti con la cittadinanza e con la comunità scolastica, avranno lo scopo di sensibilizzare al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico della città.
Sabato mattina, a partire dalle ore 9:00, appuntamento presso la sala “Torre Annunziata” del Castello dove i relatori Nunzio Tomaiuoli, già Soprintendente della Puglia, Antonello D’Ardes, storico locale e Claudio Grenzi, docente di Design all’Accademia di Belle Arti di Foggia, approfondiranno la genesi e lo sviluppo architettonico del Castello in rapporto con il mare. Con la stessa chiave di lettura analizzeranno le opere di arte antica e contemporanea del Parco Archeologico. Interverranno Alfredo de Biase, Direttore del Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia e del Parco Archeologico di Siponto, Angelo Riccardi, Sindaco di Manfredonia, Gaetano Centra, Presidente dell’Ordine degli architetti PPC Foggia, Innocenza Starace, Assessore all’ambiente del Comune di Manfredonia e Maria Aida Episcopo, Dirigente USP di Foggia.
Domenica, dalle ore 9:00 alle ore 12:00, dopo una prima fase di sensibilizzazione, associazioni e volontari si adopereranno per la pulizia del fossato del Castello svevo angioino di Manfredonia e del Parco Archeologico di Siponto. Inoltre, alle ore 09:00 è prevista la celebrazione della Santa Messa presso la Piazza d'Armi del Castello di Manfredonia.
Sia sabato 23 sia domenica 24 settembre saranno in programma visite guidate gratuite dalle 15:00 alle 18:00 nel Parco Archeologico a cura di Valentina Sapone.
Le Giornate Europee del Patrimonio 2017 sono promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e, al Castello di Manfredonia e al Parco Archeologico di Siponto, sono organizzate in collaborazione con l’Agenzia del Turismo e con il Comune di Manfredonia e dedicate all’architetto paesaggista Mauro Masullo. Sarà possibile seguire le Giornate Europee del Patrimonio 2017 anche sui social con gli hashtag #GEP2017, #culturaenatura, #culturaèpartecipazione o sul sito internet beniculturali.it
Orari di apertura
Castello svevo angioino di Manfredonia Parco Archeologico di Siponto
23 settembre dalle ore 9:00 alle ore 23:00 23 settembre dalle ore 12:30 alle ore 24:30
24 settembre dalle ore 9:00 alle ore 13:00 24 settembre dalle ore 8:30 alle ore 21:30
Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia, Corso Manfredi, Manfredonia
Parco Archeologico Santa Maria Maggiore di Siponto, Viale G. di Vittorio, Manfredonia
tel. 0884 587838
Pagina Facebook: Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia e Parco Archeologico di Siponto

 
 
 

Migliaia di pellegrini per la veglia di S. Pio. Da domani e per tutta la notte per il 49° anniversario della morte del frate

Post n°20122 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

Migliaia di pellegrini per la veglia di S. Pio. Da domani e per tutta la notte per il 49° anniversario della morte del frate santo. 

 
Migliaia di pellegrini per la veglia di S. Pio. Da domani e per tutta la notte per il 49° anniversario della morte del frate santo.
 

I primi pellegrini sono arrivati ma il grosso è previsto tra oggi e domani quando inizieranno le celebrazioni per la festa di S. pio e per il 49° anniversario della morte del frate santo. Grande attesa per la veglia notturna che accompagna da sempre la preghiera nel santuario a S. Giovanni Rotondo.

 
 
 

DALLA CAPITANATA ANCORA ALLARME SUD

Post n°20121 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

DALLA CAPITANATA ANCORA ALLARME SUD 

 
DALLA CAPITANATA ANCORA ALLARME SUD
 

Ne parliamo troppo poco!
Quasi fosse il frutto di una nebulosa visione onirica e non la cruda, sprezzante, altezzosa realtà con la quale fare i conti. Da meridionali, spesso rassegnati, quasi perduti in un’identità labile, spesso indecorosamente rinnegata.
E non ci indigniamo mai abbastanza!
Quasi che il sentimento di abbandono, ottenuto con la copertura di una classe politica inutilmente eletta, non sfiori il fulcro della nostra “solitudine” sociale, del nostro isolamento arcaico, della nostra anima migrante ricca di antichi splendori culturali di cui la «nazione» del Sud è depositaria e le nuove generazioni destinatarie mancate.
A quando una riflessione sul nostro divenire?
Spaziando la mente volutamente nei suoi infiniti e tortuosi labirinti, scorrono le immagini del contadino che straziato ma fiero, ai fianchi ripidi della montagna ha sottratto piccoli pezzi di terra, aspra e dura, per non consegnare la prole al distacco dal suolo natio e che, passando dal regno dei Borbone a quello dei Savoia, non riesce a definire chiaramente cosa ci abbia guadagnato il suo Sud, giunto ora all’altare sacrificale del federalismo.
Ed è una domanda che rimbalza dalla Sicilia alla Basilicata, dalla Calabria alla Campania, dalla Terra di Otranto alla Terra del Lavoro, al di qua e al di là del Faro, seguendo un’onda che unendo le mille solitudini si increspa e diventa lunga e alta, quasi minacciosa.
I rintocchi delle campane annuncianti nuove elezioni imminenti ci obbligano a destarci dal torpore, riportandoci alla realtà cruda, toccando l’orgoglio ferito, sussurrando verità troppo a lungo velate, ripresentando un quesito antico ma attuale: quale patto scellerato, inaccettabile, i nuovi candidati premier stanno perpetrando ai danni e contro il Sud?
A chi dovrebbe affidare il Sud l’alto compito di governare il proprio territorio dopo 156 anni di politiche nefaste?
In un contesto nel quale il leghismo padano, non prova nemmeno più a nascondere il suo connaturato e sfrenato antimeridionalismo , il suo naturale egoismo territoriale, il suo razzismo non più solo strisciante, la sua incolta e immatura intolleranza ideologica. Un leghismo che ha saputo costruire dal nulla una falsa «questione settentrionale», riuscendo dagli anni Novanta in poi a dividere profondamente, ad ottenere un’Italia contro l’altra, un Nord a spese di un Sud, una Padania ancora «efficiente» e ricca, un Meridione misero e sottosviluppato.
Ed è così che i servizi pubblici essenziali della scuola, della formazione, della sanità, dell’ordine pubblico, e le infrastrutture, già in piena fase critica, stanno subendo un tracollo pauroso con servizi pubblici da paese sottosviluppato, quasi da terzo mondo.
Mentre l’economista pugliese Gianfranco Viesti, dalle pagine del quotidiano “L’Attacco” del 12 settembre, snocciola dati e statistiche che fanno male: «Al Sud sono venute a mancare negli ultimi anni, tanto la spesa ordinaria in conto capitale [...], quanto la spesa della politica nazionale di coesione territoriale [...] la spesa per interventi nazionali finalizzati allo sviluppo del Mezzogiorno, che si aggirava intorno allo 0,8 per cento del Pil italiano negli anni Settanta, è progressivamente scesa, fino allo 0,47 per cento negli anni Novanta, allo 0.33 per cento nel primo decennio del nuovo secolo e allo 0,15 per cento del 2011-2015... ».
È ancora e sempre l’ora di colpevolizzare lombrosianamente «sic et sempliciter» le nostre debolezze? Dal clientelismo al nepotismo, dalla corruzione alla cementificazione del territorio, dal cinismo delle imprese all’incapacità cronica di una classe politica mai nostra e all’altezza, dallo sviluppo distorto, casuale, caotico, disordinato alla criminalità invasiva. E basta?
Tra silenzi e insensibilità, si aprono degli spazi anche per la Capitanata: la «Rete Spac» (Sistema produttivo agricolo Capitanata) del volenteroso e caparbio Michele Lauriola e il blog «Lettere Meridiane» dello stimato e prezioso Geppe Inserra invitano a non arrendersi, a confrontarsi, a unire le forze, a riprendere i contatti con i nostri giovani emigrati, ricchi di competenze e professionalità.
Un tentativo per non sprofondare nel baratro, per tracciare un solco nella direzione della rinascita unendo il mondo delle associazioni, del volontariato, della cultura, delle imprese.
Occorre sostenerlo! Perché non scatti l’ora della rabbia impotente, della critica feroce, della rivendicazione assolutoria, della difesa “ad libitum”.
Per non perdere, anche e persino, la nostra credibilità.

 

Michele Eugenio Di Carlo

 
 
 

“Corteo storico delle apparizioni di San Michele” Grande è la partecipazione dei montanari all'evento

Post n°20120 pubblicato il 22 Settembre 2017 da forddisseche

“Corteo storico delle apparizioni di San Michele” Grande è la partecipazione dei montanari all'evento, tante sono le iscrizioni da parte di interi nuclei famigliari, gruppi di amici e singole persone, che intendono prendere parte alla Sacra Rappresentazione 

 

Di:

 
 

Domenica 24 settembre 2017 a Monte Sant’Angelo andrà in scena la settima edizione del “Corteo storico delle apparizioni di san Michele Arcangelo”, il suggestivo evento rievocativo che da anni costituisce l’anteprima della Festa Patronale.

 

La manifestazione, promossa dall’Associazione culturale “Insieme Per” con la collaborazione dei Padri Micheliti del Santuario di San Michele Arcangelo (patrimonio UNESCO) e con il contributo del Comune di Monte Sant’Angelo, è uno degli appuntamenti annuali più attesi dalla comunità montanara e garganica, richiamando altresì l’attenzione di molti partecipanti da ogni parte del Sud Italia.

 

Verso l’imbrunire oltre trecento figuranti in costumi storici e tre carri scenici sfileranno nel popolare corteo per le vie principali della città dell’Arcangelo per culminare nella scenografica drammatizzazione degli episodi fondativi del culto di San Michele sul Monte Gargano.

 

“Il Corteo che proponiamo non è la classica rievocazione storica, bensì un vero e proprio ‘dramma sacro’ rientrante nel filone delle ‘Laude Drammatiche’ medievali – spiega Michele Picaro, Presidente dell’Associazione ‘Insieme Per’, ideatrice e organizzatrice dell’evento, che aggiunge – L’evento è un ‘mix’ di storia e mito, di fede e tradizione, di spettacolo e cultura, che lo rende unico nel panorama delle manifestazioni rievocative”.

 

Grande è la partecipazione dei montanari all’evento, tante sono le iscrizioni da parte di interi nuclei familiari, gruppi di amici e singole persone, che intendono prendere parte alla Sacra Rappresentazione.

 

“Il corteo storico è ormai diventato uno dei grandi eventi della nostra Città e del nostro territorio.” – dichiara Pierpaolo d’Arienzo, Sindaco della Città di Monte Sant’Angelo, che aggiunge – “E’ una iniziativa che racconta la nostra storia, la nostra identità, il nostro immenso patrimonio e a cui la comunità cittadina è molto legata”. “E’ un evento al quale non può mancare il sostegno dell’Amministrazione comunale, – continua d’Arienzo – anche perché è divenuto un appuntamento di forte richiamo per i tanti turisti, non solo pellegrini, che ancora affollano il Gargano in questo periodo di inizio autunno”.

 

Per P. Ladislao Sucky, rettore del Santuario di San Michele, “Il corteo è riscoprire le radici della nostra storia di fede attorno alla figura di San Michele, è un popolo in festa che partecipa ad un atto corale di devozione verso l’Arcangelo”.

 

Ogni anno il Corteo, pur nel rispetto della tradizione, presenta novità nella sceneggiatura della Sacra Rappresentazione.

 

“L’edizione 2017 sarà caratterizzata dai pellegrini, dalla presentazione di un nuovo inno a San Michele e da nuove scene coreografiche”, – fanno sapere gli organizzatori – “Anche quest’anno, accanto ai tradizionali quadri scenici musicali delle tre apparizioni ci sarà la drammatizzazione dei passi biblici che si riferiscono all’Arcangelo Michele. Il tutto terminerà con la recita dell’atto di affidamento all’Arcangelo da parte della massima autorità cittadina”.

 

Due i momenti della manifestazione: alle ore 18.30 il Corteo partirà da Piazza Giovanni Paolo II e attraverserà Via Tancredi, Corso Vittorio Emanuele, Via Reale Basilica e Piazza Carlo d’Angiò.
Alle ore 20.00 invece, in Piazza Beneficenza, la Sacra Rappresentazione delle Apparizioni di San Michele Arcangelo.

 

(A cura di Arcangelo Palumbo, Monte Sant’Angelo)

 
 
 
 
 

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