Creato da forsesei il 20/10/2005

cazzari

cazzeggio che passione...

 

 

Post N° 293

Post n°293 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da forsesei

BUON ANNO E ...

..AUGURI A TUTTI ... TUTTI QUELLI QUI SOTTO E QUELLI DI CUI NON HO FOTO ...MA SOPRATTUTTO AUGURI SINCERI DI BUON ANNO A TUTTI VOI CHE SBIRCIATE IL MIO BLOG!!!

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BOLOGNA...

Post n°292 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da forsesei

.. IN GIRO X BOLOGNA... BELLA MA PROPRIO BELLA...

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ANCHE A NATALE...

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Post N° 291

Post n°291 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da forsesei

La felicità è un modo di vedere. (Ojetti). 

"non c'è strada che porti alla felicità: la felicità è la strada"

..ma esiste una mappa tra le infinite mappine della vita???

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Dopo questa ouverture... con una mia foto del week-end... è aperto il dibattito: ma cosa è veramente la felicità? .. Oscar Wilde diceva "la felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha..." poi esistono tante frasi e tanti sono quelli che si sono cimentati nella definizione e nella identificazione di questa sensazione... e allora sarà un qualcosa di obiettivamente definibile ..o no?

 
 
 

RISATE DI NATALE!

Post n°290 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da forsesei

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Babbo Natale va nella stalla per preparare le renne per consegnare i regali e trova tutte le renne a gambe in su'.

Corre a chiamare il veterinario, che entra nella stalla ed esce dopo dieciminuti.

Babbo Natale controlla e le renne sono tutte a posto, e chiede al veterinario:

"ma come ha fatto?"

e il veterinario:"ho dato semplicemente una pastiglia!", "e che pastiglia?" chiede Babbo natale

"Volta-renn.."

 
 
 

GIORNATA GRIGIA

Post n°289 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da forsesei

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Senza speranza di tornare indietro abbiamo alle spalle una via sigillata...ma davanti tante strade da percorrere.

"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore.Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità."Alexis Carrel premio Nobel per la Medicina 1912

 
 
 

Post N° 288

Post n°288 pubblicato il 04 Dicembre 2006 da forsesei

LASCIATEMI SOGNARE!!! 

BELLISSIMO... GUARDATE QUESTO ...

...TORNERETE ANCHE VOI A SQUOLA

...ALMENO X CINQUE MINUTI!!!

7 IN CONDOTTA

 
 
 

16 MAGGIO 1969...

Post n°287 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da forsesei

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Post N° 286

Post n°286 pubblicato il 29 Novembre 2006 da forsesei

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Qualcosa Arriverà

Voglio 'o mare,
'e quatto 'a notte miezzo 'o pane
e si cadesse 'o munne sano,
je nun me sposto
e resto 'a sotto a mo' guardà.
Voglio 'o mare,
cù 'e mmura antiche e cchiù carnale
a vita 'o ssaje ce pò fa male
e per sognare poi qualcosa arriverà.
Tanto nun passa nisciuno
e nisciuno ce pò guardà
te voglio bene
e ghià stasera 'o ssaje
nun tengo genio 'e pazzià
e 'o suonno se ne và.
Voglio 'o mare
pè chi fa bene e chi fà male
pè chi si cerca e va luntano
e per sognare poi qualcosa arriverà.
Tanto nun passa nisciuno
e nisciuno ce pò guardà
te voglio bene
e ghià stasera 'o ssaje
nun tengo genio 'e pazzià
e 'o suonno se ne và

 
 
 

DANTE... PARLA D'AMOR

Post n°285 pubblicato il 28 Novembre 2006 da forsesei

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De gli occhi de la mia donna si move

De gli occhi de la mia donna si move
un lume sì gentil che, dove appare,
si veggion cose ch'uom non po' ritrare
per loro altezza e per lor esser nove:
e dè suoi razzi sovra 'l meo cor piove
tanta paura, che mi fa tremare
e dicer: "Qui non voglio mai tornare";
ma poscia perdo tutte le mie prove:
e tornomi colà dov'io son vinto,
riconfortando gli occhi paurusi,
che sentier prima questo gran valore.
Quando son giunto, lasso!, ed è son chiusi;
lo disio che li mena quivi è stinto:
però proveggia a lo mio stato Amore.

Ne li occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch'ella mira;
ov'ella passa, ogn'om ver lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,
sì che, bassando il viso, tutto smore,
e d'ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
Aiutatemi, donne, farle onore.
Ogne dolcezza, ogne pensero umile
nasce nel core a chi parlar la sente,
ond'è laudato chi prima la vide.
Quel ch'ella par quando un poco sorride,
non si po' dicer né tenere a mente,
sì è novo miracolo e gentile.

..E INFINE PAOLO E FRANCESCA

"[...]

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui della bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.

Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense".
Queste parole da loro ci fur porte.

"[...]

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancilotto come amor lo strinse:
soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi che mai da me non fia diviso,

La bocca mi baciò tutto tremant.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
Quel giorno più non vi leggemmo avante".

Dante Alighieri
dalla
Divina Commedia Canto V, Inferno

 
 
 

Visione di insieme...

Post n°284 pubblicato il 27 Novembre 2006 da forsesei

...al lunedi'...

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..non guardare il tratto bianco ma il suo insieme...

 
 
 

MERCOLEDì ORE 13.00

Post n°283 pubblicato il 22 Novembre 2006 da forsesei

LUNEDì è PASSATO... 

SI INTRAVEDE IL WEEK END..

FORSE...

NEL FRATTEMPO FACCIAMOCI UNA RISATA...

..E' GRATIS!!!

Due amiche d'infanzia, dopo alcuni anni di matrimonio, riescono finalmente a convincere i rispettivi mariti a lasciarle uscire a cena da sole, per ricordare i vecchi tempi. Dopo una serata divertentissima nel loro ristorante preferito, ma soprattutto dopo due bottiglie di vino... e qualche amaro, escono dal ristorante completamente brille. Nel viaggio di ritorno entrambe, certamente per aver troppo bevuto, vengono colte da un impellente stimolo... non sapendo, per l'ora tarda, dove andare a fare pipì... una ha un'idea:
Entriamo in quel cimitero: certamente non c'è nessuno! E l'altra: - OK!
Entrano...la prima si leva lo slip fa la pipì, si asciuga con lo slip, e lo butta... La seconda vede la scena e, riflettendo sul fatto che indossa un capo firmato molto carino, si leva lo slip e se lo mette in tasca, fa la pipì e strappa un nastro da una corona per asciugarsi.
L'indomani il marito della prima chiama l'altro:
Carlo non puoi capire cosa è successo. Il mio matrimonio è finito!
Perché?
E' tornata completamente ubriaca alle 2 di mattina e senza mutande! L'ho cacciata di casa!
Mario, ma non è nulla. Tu non sai che cosa ha combinato la mia!!! Non solo era ubriaca e senza mutande... ma aveva anche una coccarda rossa infilata tra le chiappe con scritto: "Non ti scorderemo mai. Giulio, Ignazio, Pino, e tutti gli amici della palestra."

 
 
 

LUNEDI'

Post n°282 pubblicato il 20 Novembre 2006 da forsesei

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...LuNedì!!!

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ANDAR PER SAGRE...

Post n°281 pubblicato il 18 Novembre 2006 da forsesei

SI INCONTRANO PERSONE STRANE...

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 LUOGHI STRANI...

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E PERSONAGGI...

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...17...17...17...17...17...

Post n°280 pubblicato il 17 Novembre 2006 da forsesei

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Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
      
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Pablo Neruda

 
 
 

LE MIE FOTO...

Post n°279 pubblicato il 13 Novembre 2006 da forsesei

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IL MIO WEEK END...

Post n°278 pubblicato il 11 Novembre 2006 da forsesei

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CAZZARI DI NAPOLI...

Post n°277 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da forsesei

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Non permettiamo uomini che le nostre terre diventino luoghi di camorra, diventino un'unica grande GOMORRA DA DISTRUGGERE!
Non permettiamo uomini di camorra, e non bestie, uomini come tutti, che quello che altrove diventa lecito trovi qui la sua energia illecita, non permettiamo che altrove si edifichi ciò che qui viene distrutto.
Create il deserto attorno alle vostre ville, non frapponete tra ciò che siete e ciò che volete solo la vostra assoluta volontà.
Ricordate.
Allora il SIGNORE fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco; egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti delle città e quando cresceva sul suolo.
Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro e diventò una statua di sale. (Genesi 19, 12-29)
Dobbiamo rischiare di diventare sale, dobbiamo girarci a guardare cosa sta accadendo, cosa si accanisce su Gomorra, la distruzione totale dove la vita è sommata o sottratta alle vostre operazioni economiche.
Non vedete che questa terra è Gomorra, non lo vedete?
Ricordate.
Quando vedranno che tutto il suo suolo sarà zolfo, sale, arsura e non vi sarà più sementa, né prodotto, né erba di sorta che vi cresca, come dopo la rovina di Sodoma, di Gomorra, di Adma e di Seboim che il SIGNORE distrusse nella sua ira e nel suo furore, Deuteronomio 29,22).
Si muore per un si e per un no, si dà la vita per un ordine e una scelta di qualcuno, fate decenni di carcere per raggiungere un potere di morte, guadagnare montagne di danaro che investirete in case che non abiterete, in banche dove non entrerete mai, in ristoranti che non gestirete, in aziende che non dirigete, comandate un potere di morte cercando di dominare una vita che consumate nascosti sotto terra, circondati da guardaspalle.
Uccidete e venite uccisi in una partita di scacchi il cui re non siete voi ma coloro che da voi prendono ricchezza facendovi mangiare l'uno con l'altro fin quando nessuno potrà fare scacco e ci sarà solo una pedina sulla scacchiera. E non sarete voi.. quello che divorate qui lo sputate altrove, lontano, facendo come le uccelle che vomitano il cibo nella bocca dei loro pulcini. Ma non sono pulcini quelli che imbeccate ma avvoltoi e voi non siete uccelle ma bufali pronti a distruggersi in un luogo dove sangue e potere sono i termini della vittoria.
E' giunto il tempo che smettiamo di essere Gomorra...
Lettera ai camorristi di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra nel 1994 da Gomorra di Roberto Saviano
 
 
 

IL CONCORSO:

Post n°276 pubblicato il 14 Ottobre 2006 da forsesei

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L'OFFESA PIU' COLORITA...

- Tua mamma era stitica... c'ha messo nove mesi per fare uno stronzo!

- E' uscito meglio pinocchio con una sega che te con una scopata!

- E' più facile che la statua del Nettuno in piazza a Bologna cominci a scoreggiare piuttosto che tu capisca qualcosa!

- FAI TARMENTE SCHIFO CHE QUANNO T'HANNO PARTORITO NUN ERI TU CHE PIAGNEVI, MA TU' MADRE!

- Il tuo cervello e' cosi' piccolo che quando due idee si incontrano devono fare manovra.

- Vuoi farti la plastica al viso? ma è come cambiare le piastrelle del bagno: il cesso rimane cesso!

- Non ti mando a fare in culo perchè sei così puttana che equivalerebbe ad augurarti buona fortuna!

ORA TOCCA A VOI...

...dai il tuo contributo.. ingolfiamo questo post x intero.. che poi ci puo' essere utile per inviarlo tutto al destinatario del momento!!!

(Detto famoso per i napoletani):

 ... tu nun si manc' o suror mmieze e pacc' re cavall e bellumunno ngoppe a sajut' e capemont' quann portn e megl' muort e chi t'e' muort...

oppure:

..puòzz' ave' 'n ' ora e petriata 'int a 'nu vico astritto e ca nun sponta; farmacie chiuse e miédeche guallaruse (devi essere aggredito in un vicolo senza via di scampo. farmacie chiuse e medici senza voglia di lavorare)

IL PERCHE' DI QUESTO POST: ..‘a vita è nu ‘muzzeche (la vita è un morso), na’ sciuscata ‘e viento (un soffio di vento...) liev't o' sfizio primm'e murì....

LA DIFFERENZA TRA OFFENDERE CON IL CUORE E UN VAFFANCULO è LA STESSA TRA "Pernacchio e pernacchia":
«Il primo è lo sberleffo forte o debole, lungo o corto, ma sempre solerte e costruttivo , insomma maschio; la seconda è uno sberleffo molle e pigro, tumido e sdraiato, come un’odalisca sui tappeti, insomma è femmina».
(Eduardo De Filippo - L’oro di Napoli)...

 
 
 

FERITI NOI...

Post n°275 pubblicato il 03 Ottobre 2006 da forsesei

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Ci sono cose al mondo che non possono essere sentite... perche' non dette.

Ci sono cose che non possono essere ascoltate... perchè mai uscite dall'animo umano.

Molte volte i silenzi ci dicono piu' delle parole... altre quei silenzi possono portare a fratture senza rimedio.

La comunicazione e' fondamentale.. ma ancor di piu' la comprensione.

Io stesso a volte non riesco a comprendere.. a volte ad ascoltare.. altre volte nemmeno ad udire...

A volte dimentico l'essenziale.. a volte solo il superfluo.. ma che importa se poi esiste una volonta' tenace di riuscire.. di esistere dentro un altro essere che ti aiuta e ti sorregge nelle tue dimenticanze? ...a volte "l'altro" pero' e' come te stesso e forse e' qui' l'intoppo grave... 

La fiducia del rapporto divino.. quello oltre ogni barriera fisica e mentale.. oltre ogni pregiudizio o male interpretazione... la certezza di una relazione simbiotica, capace di leggerti dentro e reagire al tuo posto nei momenti di sopravvivenza... forse questa e' la vera  trappola...  Una strada a doppio senso.. in cui a volte si confonde Roma con Londra... uno di fronte all'altro ..entrambi sulla stessa corsia ma in due sensi opposti di marcia... Ci si scontra e ... feriti sempre piu'... mai piu' ci si incontra...

 
 
 

...un film come un altro ...ma non x me...

Post n°274 pubblicato il 03 Ottobre 2006 da forsesei

Lei dormiva e non lo ha visto.. io purtroppo si... ma alla FINE forse e' solo una cavolata di film...

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TI ODIO, TI LASCIO, TI..

(il titolo non ci azzecca una mazza con il film!)

Si tratta di una commedia romantica anticonvenzionale che segue il viaggio (talvolta doloroso, spesso comico) verso il disfacimento e la distruzione di una prima solida relazione amorosa. I protagonisti (Brooke e Gary) lasciano che un litigio, apparentemente insignificante, subisca un’escalation fino ad andare fuori dal loro controllo e si ritrovano improvvisamente – dopo due anni insieme – davanti alla scelta tra amore e separazione

Il film si apre con una serie di scatti che immortalano la vita felice dei giovani Gary Grobowski e Brooke Meyers: lui fa la guida su un bus turistico mentre lei lavora in una galleria d’arte, il tutto nella meravigliosa cornice di Chicago; ed anche in questo caso siamo lontani dalle numerose commedie romantiche, indissolubilmente legate alla città di New York.

Ma una volta rientrati a casa, iniziano i problemi: le liti scaturiscono dal nulla e gli stili di vita, nonché le aspettative dell’uno e dell’altra, sembrano del tutto inconciliabili. Lentamente assistiamo alla rovina di un rapporto, e l’efficacia della sceneggiatura fa sì che le ragioni di Brooke sembrino rispecchiare quelle di tante donne che si lamentano della scarsa attenzione di fidanzati e mariti, mentre la superficialità di Gary, unita alla sua ingenuità, lo assimila a milioni di uomini cui torceremmo volentieri il collo.

Ma come si può arrivare a “scoppiare”? Il problema sembra stare nella incapacità di mantenere attivo un vero dialogo. “Non ci si parla più… se non delle cose pratiche quotidiane.. e si diventa dei “noti sconosciuti”:

Insomma, se prima le nostre attenzioni erano tutte per lui o per lei, nella coppia consolidata le cose cambiano. Sarà forse colpa dell’abitudine ma, di fatto, “Si dà l’altro per “scontato”, si perdono le piccole attenzioni romantiche..”

Ma la tensione tra due coniugi può essere alimentata anche dall’orgoglio personale (“Quando non si sa più chiedere scusa, fare un passo indietro, abbassare le armi”: lo pensano soprattutto gli uomini … sarà perché le donne sono abituate a farlo e se decidono di non farlo più…?)

In questa commedia esilarante e sorprendentemente sincera, i due protagonisti arrivano a rendersi conto che, nelle faccende di cuore, la vittoria non consiste nell’essere l’ultimo ad abbandonare il campo, ma nell’imparare quando abbassare le armi.

Invece, la pellicola non fa altro che mostrarci un uomo e una donna che litigano per i motivi più futili (i piatti da lavare, gli acquisti da fare), dietro i quali ovviamente si nascondono ragioni e problemi ben più profondi.

In pratica: ci si conosce ed innamora, le cose vanno benissimo e poi… male. Nelle commedie romantiche alla fine tutto si chiarisce e risolve e lascia intravedere che poi “vissero per sempre felici e contenti”. Sembra facile. Però, nella realtà, cos’è che può fare veramente la differenza? Se è certo che una buona relazione è capace di attraversare momenti facili e difficili, e in questo sta forse - più concretamente - l'essere "felici e contenti", qual è il segreto che cosa fa "buona" la relazione anche nel tempo (a parte una reale affinità di coppia, che è alla base di ogni relazione duratura)?

Per vivere lungamente e serenamente insieme bisogna guardare nella stessa direzione ma non stare troppo appiccicati.

“Quanto suggerisce Gibran: "siate uniti, ma non troppo vicini; le colonne del tempio si ergono distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro".”

“Saper fare, quando occorre, un passo indietro; accantonare l'orgoglio...”:

Non è il problema più importante ma è certo vero che nella nostra società in molti scordano il detto “tra moglie e marito, non mettere il dito”. il successo di una coppia anche nel tempo dipende quindi dalla capacità di “Non lasciare che "terzi" (amici, ex, parenti) siano troppo presenti, magari anche con i loro consigli”.

MA ALLA "FINE" L'IMPORTANTE NON SONO I CONSIGLI SPICCIOLI E LE PAROLE MAI O TROPPO DETTE... MA SEMPLICEMENTE IL SAPERE ASCOLTARE L'ESSENZA DEI PROPRI SENTIMENTI.. O NO? 

 
 
 
 

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