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Straordinaria Spazzatura

Post n°284 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da LivinginFortaleza
 

Non avevo capito nulla... L'anno scorso, uscita dalla mostra dell'artista Vik Muniz a Fortaleza, uno degli eventi artistici dell'anno, era rimasta incantata, estasiata dalla sua originalità, dalla capacità con cui questo artista brasiliano, fra i più quotati al mondo, rendeva arte la quotidianità, l'oggetto e il materiale più banale o impensabile...Lo ha adorato sin da subito ma non avevo capito quasi niente. Soprattutto non avevo compreso, perchè non sapevo, la storia che c'era dietro alcune sue opere.A distanza di mesi eccomi in una sala di cinema a vedere il film "Lixo extraordinario" (Waste Land) e finalmente ho capito la forza di quell'idea.

locandina del film

 Il titolo, che in italiano risulterebbe "Spazzatura straordinaria", è quello di un film documento, che narra l'avventura, davvero straordinaria, che ha legato Vik Muniz ad un gruppo di raccoglitori di rifiuti, per il riciclaggio, di una delle più grandi discariche del mondo, Jardim Gramacho a Rio de Janiero.

L'artista racconta della sua infanzia, porta lo spettatore fra le strade del quartiere periferico molto popolare e, ai suoi tempi, assai pericoloso,  apre la umile casa dei suoi genitori, fà vedere il luogo dove lavorava (un supermercato).. concludendo che anche lui se fosse stato meno fortunato poteva finire a lavorare in discarica. Non si vergogna di dire che è nato povero, lui che adesso è multimilionario..Forse è proprio perchè ha lavorato tanti anni  a scaricare i rifiuti del supermercato che ha pensato alla discarica.

Vik ci si reca, si presenta ai raccoglitori, gira tra le montagna di spazzatura, osserva e fotografa alcuni di loro, ne individua un gruppo, persone che lo hanno particolarmente colpito, per la loro curiosità, per la loro personalità e sensibilità e per la storia della loro vita.. Tutte vite difficili, cariche di dolore, con poca o nessuna possibilità di riscatto e cambiamento. E proprio a questo punto che Vik Muniz, forse con un pizzico di arroganza, come affermerà lui stesso nel filmato, si presenta .. un deus ex-machina, una chance.. per uscire da quell'inferno maleodorante.

Bellezza gitana (Magna)

C'è Suelem, bella ragazza di 18 anni, sola con già due bambini da mantenere.. lavora qui da quando aveva 16 anni, con gli occhi lucidi afferma che si è già prostituita ma preferisce Gramacho alla strada, fra tanti pericoli e la tentazione della droga. C'è Tião, il giovane, sensibilissimo, presidente della cooperativa dei raccoglitori,che ambisce a migliorare la vita sua e degli altri compagni, c'è Irmã, cuoca orgogliosa che fra montagne di spazzatura ha allestito un "ristorante" e si è abituata alla puzza, alla sporcizia.. sembra una guerriera Masai..fierissima..

Marat (Tião)

Fiero del suo lavoro è anche Valter, non più giovane, mitica figura del Gramacho, che con il sorriso sulle labbra ed uno sguardo penentrante spiega quanto è orgoglioso di essere uno spazzino..un sorta di guru indiano che dispensa motti e poesie, morirà di cancro ai polmoni pochi mesi dopo e tutti continuano a sentire ancora la sua mancanza. Poi c'è Iris, sguardo dolcissimo con occhi nocciola che ad ogni emozione piange.. piange quando racconta che si è innamorata di un camionista ma che costui, sposato, se ne è andato e non tornerà più da lei, piange quando pensa al suo bambino morto, di cui anche se non possiede neanche una fotografia, ricorda ogni minimo dettaglio..E poi c'è Zumbi, ragazzo nero grande e grosso con catenona al collo, che ama la lettura e sogna di aprire una biblioteca..ed infine c'è Magna, che confessa candidamente che piuttosto che andare a rubare sulla spiaggia di Copacabana, ha deciso, per  mantenere i figli, di lavorare qui.. sì, quando torna a casa puzza incredibilmente, ma i soldi se li guadagna onestamente.

Donna che stira (Isis)

E' questo piccolo gruppo sul quale Vik si concentra ed inizialmente pensa solo ad un reportage fotografico. Col passare dei giorni e addentrandosi sempre più nella loro realtà, conoscendoli sempre più pensa : ma perchè non provare a cambiare qualcosa ? perchè l'arte, per una volta, non può essere usata per cambiare la vita delle persone ? e se proprio non riesce a cambiarne la vita, può cambiarne la visuale, la mentalità, la testa ? Vik ci prova, tra dubbi e paure..paura di innescare un meccanismo che potrebbe anche danneggiare il gruppo.. timore di promettere qualcosa che non riuscirà a mantenere, paura di prospettare una rinascita a persone che sono fragili come il cristallo...

Decide di assumersi questa responsabilità ed inizia a fare realizzare loro, sotto la sua guida e le sue indicazioni, delle gigantesche riproduzioni di foto -che poi Vik Muniz fotografa dall'alto- in cui loro sono i protagonisti, autori e soggetti al medesimo tempo.. A poco a poco si crea amicizia, solidarietà, coesione fra il gruppo ed alla fine nessuno vuole più tornare, finita questa esperienza, a lavorare in discarica.. qualcosa è cambiato in loro.. hanno visto davanti a sè una vita diversa.. è un momento importantissimo e irreversibile..non si sentono nè artisti, nè modelli ma vogliono provare a staccarsi dalla spazzatura, vogliono provare a ricominciare in un altro modo, vogliono tentare di realizzare i loro piccoli sogni..Vik ha fatto il miracolo..

Lo spettatore percepisce tutto ciò gradatamente man mano che le scene si succedono.. e la commozione cresce.. da una piccola onda diventa un cavallone..  delicatezze,  affermazioni,  gesti che non si possono descrivere, devono essere visti. Una di queste opere viene battuta all'asta a Londra e venduta. Successivamente avviene la conscrazione ufficiale, davanti alla stampa e al mondo intellettuale carioca, con la mostra al Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro. Abiti freschi di bucato, un leggero trucco, i capelli fatti, le scarpe buone .. il gruppo, giunto dalle baracche del Gramacho (fatte di pezzi di cartone e lamiera) è intervistato, fotografato... conosce la sconosciuta dimensione dell'essere sotto i riflettori.

Valter dos Santos

E' fatta..niente più rifiuti.. anche se è proprio dai rifiuti che si sono riabilitati.. ed infatti la saggia Irma dirà proprio questo ai suoi figli e  nipoti.. "sono stata una vita tra la spazzatura ed adesso sono diventata famosa in tutto il mondo solo per questo.. " L'ultimo atto di Muniz sarà quello di andre a salutare e trovare i membri del gruppo e di consegnare loro, affinchè non dimentichino, una copia del loro quadro,

 loro perchè sono le loro facce e i loro corpi ad essere immortalati e loro perchè lo hanno realizzato con le loro mani, ammonticchiando rifiuti ad arte. Ma io penso che Isis Rodrigues Garros, José Carlos da Silva Baia Lopes (Zumbi),Sebastião Carlos dos Santos (Tião), Valter dos Santos, Leide Laurentina da Silva (Irmã), Magna de França Santos e Suelem Pereira Dias non se lo dimenticheranno mai. Adesso la loro vita è finalmente normale. 

Il film, diretto da  Lucy Walker ha vinto numerosi premi internazionali ed è stato candidato all'Oscar come Miglior Documentario. E' stato definito ipnotizzante e vigoroso : lo è..

http://www.wastelandmovie.com/index.html


 
 
 
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