Creato da fragolinasweet_1985 il 12/09/2008
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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 26 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985
Foto di fragolinasweet_1985

Come finirà il derby di Milano?
Pareggio
Vittoria di misura del Milan
Vittoria di misura dell'Inter
Vittoria larga del Milan
Vittoria larga dell'Inter

VOTATE!!!!E se vi va lasciate un commento!!!!ciao

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 26 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985

La sfida Ancelotti-Mourinho
Milan-Inter è derby SpecialeNel posticipo il faccia a faccia tra due tecnici diversi in tutto, dallo stile alle macchine. Ma domenica cercheranno di essere tutti e due speciali. Sulla Gazzetta in edicola 6 pagine dedicate alla stracittadina. Zoom su Maicon e Pato

José Mourinho e Carlo Ancelotti.
José Mourinho e Carlo Ancelotti.
MILANO, 26 settembre 2008 - Le parole che non ci ha detto l’altro giorno, quando ha mandato incontro ai giornalisti il suo secondo Beppe Baresi, forse ce le aveva già dette altre volte. Perché per parlare, José Mourinho parla, e bene, in diverse lingue. Le usa per comunicare, spiegare, sferzare. Carlo Ancelotti si esprime in una lingua sola e di solito non litiga. Un giorno ha fatto una battuta su Mourinho, una sera ha mandato a quel paese i tifosi della Juve. Stop. Le parole sono cose e, insieme a altri dettagli, rivelano molto dei due allenatori che il derby mette di fronte.
FRASI - Mourinho è un polemista nato. Se l’è presa con Ferguson, Wenger, Benitez, Ranieri, Cruijff, tutti Special Colleague. Spesso risponde, qualche volta è lui a attaccar briga. Intanto le biografie di Mou si moltiplicano, mentre la bibliografia di Ancelotti è assai più scarna del suo palmares.
FAMIGLIA - Mourinho ha preso casa sul lago di Como, ma quando può scappa a Setubal, vicino a Lisbona, nella sua tenuta protetta da due guardie del corpo. La famiglia Ancelotti (due figli, come in quella di José) vive a Felegara, e il tecnico del Milan fa il pendolare, ignorando quasi sempre la casa di Milano. A volte preferisce fermarsi a dormire a Milanello. "Così sono più comodo".
GUARDAROBA E DINTORNI - A proposito di comodità, non si può dire che Ancelotti la perda nel vestirsi. Quando non ha la divisa del Milan, porta blouson di camoscio o panno e maglioni con lo scollo a V. Mourinho sembra nato con il cappotto addosso. I tabloid inglesi lo hanno beccato in felpa e cappellino di lana stile rapper solo una volta: stava andando in giro per Londra disperato a cercare la cagnetta Leya che lui stesso aveva fatto scappare di casa per non consegnarla alla polizia veterinaria. "Voi non potete immaginare che cosa abbiamo passato".
STATUS SYMBOL E NO - Ancelotti ha tre meticci in giardino e qualche problema con i cani l’ha avuto pure lui. Uno lo ha regalato ad amici perché mordeva persino quelli che facevano la consegna del pane: chi pensa che tale cane, tale padrone, è servito. Ancelotti porta il Rolex di acciaio con stemmino del Milan che Berlusconi ha regalato ai dipendenti. Guida un’Audi, auto aziendale. Mourinho qualche volta ha al polso un orologio da 213 mila euro e in garage tiene una Ferrari Scaglietti, anche se dice che la sua unica, vera auto è una vecchia Volvo cabriolet.
STILE - Mourinho ha scatenato il putiferio mandando in conferenza stampa il suo vice. Qualcuno ha ricordato che anche in Inghilterra amava «dare spazio ai collaboratori». Ancelotti ha bucato la conferenza stampa una volta sola dopo aver perso in amichevole a Lugano e lo stupore ha colto tutti, ma lo stupore non è putiferio. Mourinho passa la partita a prendere appunti, Ancelotti non ha mia scritto una riga: lo lascia fare a Filippo Galli e intanto stringe fra le mani un rosario-anello che gli ha dato uno dei fisioterapisti di Milanello. Mourinho a volte andava a Fatima e si indignava se dicevano che chiedeva aiuto per le partite importanti. Probabilmente un rosario in campo non gli piacerebbe.
INCROCI - Ancelotti e Mourinho si sono incontrati tre volte in amichevole, una in Supercoppa europea. Il bilancio: due successi Carlo, uno José, un pareggio. Quando contava, Ancelotti ha vinto grazie a un gol di Sheva che Mourinho a Londra teneva in panchina e lui, per ora, pure. Come direbbe Mourinho "Non raccontatemi il vostro film. Io stesso sono in un film". Magari con George Clooney.

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 15 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985
Foto di fragolinasweet_1985

OPPURE SE SIETE CON DUE MACCHINE,PER ESEMPIO VOI E DEGLI AMICI SE NON TROVATE PARCHEGGIO FATE COSI!!!!RISPARMIERETE TEMPO!!!

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 15 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985
Foto di fragolinasweet_1985

SE NON TROVATE PARCHEGGIO FATE COME LUI!!!

 
 
 

LE IMMAGINI PIù BUFFE!!!!

Post n°11 pubblicato il 15 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985

Oggi abbiamo anke una novità,ovvero inserire immagini divertenti,buffe  per farci 4 risate!!!

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 15 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985

Ancelotti: "Sto male
Ma ci riprenderemoAdriano Galliani ribadisce: "Carlo non si tocca". Il tecnico ammette le difficoltà, ma non ha il minimo dubbio: "Le cose siamo ancora nelle condizioni di metterle a posto, sono certo che ce la faremo"

Carlo Ancelotti quasi rassegnato a Genova. Ap
Carlo Ancelotti quasi rassegnato a Genova. Ap
GENOVA, 14 settembre 2008 - Carlo Ancelotti ha lo sguardo mortificato. Anche se Adriano Galliani ribadisce: "Carlo non si tocca; è del Milan". Ancelotti scava nei pensieri dei suoi ragazzi incapaci di reagire. A un certo punto, in piedi vicino alla panchina di Marassi, osservava impietrito al crollo della squadra: giocate prevedibili. Inutile urlare, dare consigli, ordinare cambi di marcia. Al fischio finale di Rocchi è filato via. Con un dolore forte dentro. "Mi sento male. E' normale. Guardando la classifica non ci sono alternative", ha esclamato dopo una lunga sosta negli spogliatoi. Ma ha rialzato immediatamente la testa: "Le cose però siamo ancora nelle condizioni di metterle a posto, sono certo che ce la faremo".
POCO TEMPO - Ancelotti non sottovaluta i problemi: "Oggi ho visto due partite: nel primo tempo abbiamo sofferto, nel secondo abbiamo spinto di più. Ma le condizioni non sono brillanti; abbiamo avuto poco tempo per lavorare insieme e questi sono i risultati".
NESSUN PROBLEMA - C'è chi lo punzecchia sul futuro. "Non devo chiarire niente - dice -; io sono l'allenatore del Milan. Non c'è stato proprio nulla. Anzi, la società mi è molto vicina; si preoccupano addirittura di tranquillizzarmi. Abbiamo più problemi di assemblaggio di altre squadre: dal 16 luglio ho avuto questa rosa a disposizione solo per quattro giorni, troppo poco». Ancelotti chiede tempo per ricostruire il gioco: "In questo periodo, anche se ci sono partite da disputare, lavoreremo ancora e penso che i problemi potremo risolverli. Problemi con la società? No, assolutamente nessuno, voci ne sono saltate fuori altre volte in questi anni. Io vedo un club che mi sta vicino e cerca di tranquillizzarmi. Naturalmente sono dispiaciuto, ma vado avanti a lavorare. Il resto non mi interessa. Sussurri dell'ambiente milanista? Non mi risultano. Se voi ne sapete più di me, potreste dirmelo", sentenzia senza alzare il tono della voce. Una costante del tecnico rossonero.
FIDUCIA - Nella sua scaletta ora c'è lo Zurigo. Poi l'inaspettato testacoda di campionato a San Siro contro la Lazio: domenica prossima nel posticipo serale. Ultima spiaggia no, ma poco ci manca. Alla ricerca della riscossa sperata. Ma restano le certezze di "Carletto": il Milan tornerà.

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 15 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985

Le pagelle di Alberto Cerruti
Zarate spinge in alto la LazioDomenica prossima testa-coda a San Siro fra la squadra di Rossi e quella di Ancelotti. Il Palermo targato Ballardini inverte la rotta: dall'1-3 con l'Udinese al 3-1 alla Roma. Altra rimonta (stavolta con vittoria) del Napoli di Hamsik e Maggio. La Juve si conferma la più in palla delle big

Pandev-Zarate, la coppia d'oro della Lazio. Ansa
Pandev-Zarate, la coppia d'oro della Lazio. Ansa
LAZIO 8,5 Vola contro la Sampdoria rimanendo in testa alla classifica, spinta da un gran gol di Zarate capocannoniere già a quota 3, e dal raddoppio di Pandev. E domenica prossima sfiderà il Milan a San Siro.

PALERMO 8 Dall'1-3 contro l'Udinese al 3-1 alla Roma, ecco la spettacolare resurrezione del Palermo. Voto alto, perché ha la forza di rialzarsi dopo il gol di Baptista, ritrovando quelli di Miccoli e Cavani. Ma la vera notizia è un'altra: la soddisfazione di Zamparini che elogia il nuovo allenatore Ballardini. Finchè dura...

NAPOLI 8 Un'altra rimonta contro un'altra grande e stavolta culminata con il 2-1 sulla Fiorentina, dopo l'1-1 contro la Roma. Con la conferma di Hamsik e dell'ottimo acquisto di Maggio, mediano goleador.

JUVENTUS 7,5 Sembra un carro armato che prima o poi ti schiaccia. Anche in rapporto agli avversari affrontati (Fiorentina e Udinese) è la grande che sta meglio, la rivale più pericolosa per l'Inter. Da applausi Amauri, al primo gol in campionato, da seguire De Ceglie a sinistra.

GENOA 7,5 Un anno fa debuttò perdendo 0-3 con il Milan, stavolta si rifà con un 2-0 persino stretto, per il gioco e le occasioni create. E con questo Milito farà tremare tutti, specie in casa.

ATALANTA 7,5 Prima l'1-0 al Siena, poi l'1-0 sul campo del Bologna che vale doppio, perché lascia la squadra del bravissimo Del Neri al comando. E se il palo non avesse respinto il tiro di Doni, la vittoria
sarebbe stata ancora più netta.

LECCE 7 Stravince 2-0 il confronto diretto con il Chievo. Le lezioni di Beretta incominciano a fare effetto e se la squadra manterrà questa concentrazione sarà difficile per tutti strappare punti a Lecce.

CATANIA 6,5 Regge a livello tattico il confronto con l'Inter che vince soltanto con due autoreti. Il merito è tutto di Zenga, che presenta una squadra compatta e ordinata con un unico difetto, perché con un uomo in più avrebbe dovuto osare maggiormente nella ripresa.

SIENA 6,5 Giampaolo batte il suo vecchio Cagliari, anche se corre qualche rischio. Dopo la brutta partenza a Bergamo, si vedono segnali di ripresa e il ritorno al gol di Calaiò fa ben sperare.

REGGINA 6,5 Ha la forza di non abbattersi dopo il vantaggio del Torino. E al di là del pareggio, è importante la crescita della squadra in grado di raggiungere un'altra salvezza grazie all'abilità di Orlandi.

INTER 6 Merita di vincere contro il Catania, ma ancora una volta fa troppa fatica a concretizzare la sua superiorità. E anche nella prima vittoria alla terza gara ufficiale (2-2 al 120' con la Roma, 1-1 con la Sampdoria), Julio Cesar incassa almeno un gol. Lavori in corso.

SAMPDORIA 5,5 Affonda troppo presto davanti a una bella Lazio, vanificando l'ottimo ricordo del secondo tempo contro l'Inter. E come contro i campioni d'Italia mostra di avere limiti in attacco.

BOLOGNA 5,5 Amaro esordio per la presidentessa Menarini, che perde due volte: la partita contro l'Atalanta e la possibilità di rimanere al comando della classifica. Niente drammi, però. Anche se nobile, il Bologna è una neopromossa. Proprio come la sua bella presidentessa.

FIORENTINA 5,5 Contro la Juventus aveva rimontato, stavolta si fa rimontare dal Napoli e non riesce nemmeno a difendere il pareggio. Le qualità ci sono, ma occorre maggiore cattiveria se si vuole crescere. E Prandelli lo sa.

TORINO 5,5 Non riesce a difendere il vantaggio e poi paga la presunzione di troppi giocatori favorendo la rincorsa della Reggina. Con l'aggravante della brutta reazione di Rosina che non gradisce la sostituzione, dando così ragione alle scelte dell'ex allenatore Novellino.

UDINESE 5 Contro questa Juventus sarà dura per tutti, ma la squadra di Marino perde senza giocare, mostrandosi troppo timida e rinunciarla. E quando si sveglia è troppo tardi.

CHIEVO 5 Brusco ritorno sulla terra dopo la vittoria all'esordio. Contro il Lecce non ci sono alibi e proprio questo preoccupa di più in prospettiva.

CAGLIARI 5 Ultimo a quota zero insieme con il Milan, ma non è una consolazione. Tradito da un guardalinee che annulla ingiustamente il gol della possibile svolta, ha però anche la colpa di divorare l'occasione dell'1-1 con Larrivey, prima di andare definitivamente kappaò.

ROMA 4 L'alibi delle assenze non regge, perché l'anno scorso aveva vinto spesso senza i migliori. Va in vantaggio, ma poi si fa travolgere dal Palermo. Se Doni è il migliore, vuol dire che la baracca scricchiola. Ribadiamo un vecchio concetto: Spalletti non può insistere con il 4-2-3-1 se non ha gli interpreti ideali.

MILAN 3 Maglia nera, anzi nerissima, della giornata e del campionato. Voto uguale al numero di Palloni d'Oro in campo: omaggio al passato pagato a caro prezzo, anche se la crisi è generale. C'era una volta un Milan giovane e forte. Adesso c'è una squadra che sembra l'Alitalia, a terra per mancanza di carburante.

 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 12 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985
Foto di fragolinasweet_1985

GP del Belgio, Hamilton penalizzato: che cosa ne pensate?

  • Giusto, l'inglese ha tratto un vantaggio nel sorpasso di Raikkonen
  • Sbagliato, l'inglese non ha commesso scorrettezze

LASCIATE UN COMMENTO DICENDO LA VOSTRA RISPOSTA E IL PERCHè!!! 

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 12 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985

Massa vince a tavolino
Ferrari contenta a metà

La direzione gara di Spa ha penalizzato Hamilton assegnando il successo al brasiliano. Stefano Domenicali: "Non commentiamo la decisione della giuria, ma siamo felici di questa vittoria. Siamo molto dispiaciuti per Kimi: aveva fatto una bellissima gara". La McLaren ha fatto ricorso

Felipe Massa e Lewis Hamilton insieme sul podio di Spa: in pista ha vinto l'inglese, a tavolino il ferrarista. Ap
Felipe Massa e Lewis Hamilton insieme sul podio di Spa: in pista ha vinto l'inglese, a tavolino il ferrarista. Ap
SPA (Belgio), 7 settembre 2008 - Clamoroso ribaltone nel GP del Belgio. Lewis Hamilton, vincitore sul traguardo, è stato penalizzato di 25" e dunque la vittoria è di Felipe Massa e della Ferrari. La decisione è stata presa dopo la visione dei filmati del sorpasso di Hamilton ai danni di Kimi Raikkonen nel penultimo giro del GP.
VANTAGGIO - Secondo i giudici l'inglese nel tagliare la chicane che precede il rettilineo d'arrivo ha tratto un vantaggio. È vero che ha restituito la posizione a Raikkonen sullo stesso rettilineo, ma siccome lo ha sorpassato immediatamente alla staccata ha tratto vantaggio dalla posizione e dunque si è meritato la penalità. In pratica per un attacco regolare avrebbe dovuto aspettare almeno un'altra curva, non avrebbe dovuto attaccare subito.
COMBATTUTO - Il responsabile della Gestione Sportiva della Ferrari Stefano Domenicali non ha voluto commentare la decisione: "Siamo contenti di questa vittoria ma preferiamo mantenere alta la concentrazione. Anche questa gara ha dimostrato che questo Mondiale sarà combattuto fino alla fine. Ho sempre detto che le gare non finiscono fino a quando non viene pubblicata la classifica ufficiale - ha detto - e qui ne abbiamo avuto la conferma. Come consuetudine della Ferrari, non commentiamo la decisione della Giuria. Dopo la gara siamo stati convocati dai commissari e abbiamo spiegato la nostra posizione. Siamo molto dispiaciuti per Kimi, che aveva fatto una gara bellissima e meritava questo successo, particolarmente in questo momento un pò difficile per lui". Domenicali sposta poi il mirino sul prosieguo della stagione. "Questo risultato ovviamente è molto importante per il nostro campionato: ora dobbiamo mantenere al massimo la concentrazione e prepararci al meglio per le prossime gare, a cominciare da Monza, dove correremo davanti ai nostri tifosi: avremo bisogno anche del loro supporto in un momento così delicato della stagione". Per la cronaca penalità anche a Timo Glock per sorpasso con bandiere gialle: l'ottavo posto e relativo punticino finisce a Webber.
APPELLO - La McLaren-Mercedes ha deciso di fare appello contro la decisione dei giudici di penalizzare Hamilton. La scuderia anglo-tedesca si è rivolta al tribunale d'appello della FIA, che si riunirà nelle prossime settimane. "Abbiamo studiato tutti i nostri dati e li mettiamo a disposizione dei commissari della FIA - ha fatto sapere la McLaren -. I dati mostrano che dopo aver tagliato la chicane, Lewis ha alzato il piede, perché era più lento di Kimi di 6 km/h. Dopo aver ceduto la testa a Kimi, Lewis ha riposizionato la sua macchina sulla destra e l'ha battuto in frenata. Dati questi fatti, non avevamo altra scelta che fare appello".
HAMILTON - Nella conferenza stampa post gara, prima del verdetto dei giudici, Lewis Hamilton aveva parlato della manovra che gli è poi costata la penalizzazione: "Gli ho lasciato la prima posizione - aveva detto l'inglese -, lui forse ha cercato di mandarmi fuori, ed ho tagliato per quello la chicane. Non avevo spazio, dovevo evitare di scontrarmi con lui. Mi sono messo subito dietro, poi ce l'ho fatta ad andare avanti, non ho fatto nessun grande errore".
 
 
 

Ecco a voi gli orari per seguire minuto per minuto la F1

Post n°5 pubblicato il 12 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985
Foto di fragolinasweet_1985

Monza, gli orari del GP
Questi il programma e la copertura tv del GP d'Italia di F.1, in programma domenica a Monza:

VENERDI
10-11.30 - Prove libere
14-15.30 - Prove libere
(diretta Sky Sport2 dalle 10)

SABATO
11-12 - Prove libere
14 - Qualifiche
(diretta Sky Sport2 dalle 11; Raidue dalle 13.45)

DOMENICA
14 - GP d'Italia
(diretta Raiuno e Sky Sport2 dalle 13.45)

 
 
 

La F1 non è da meno!!!

Post n°4 pubblicato il 12 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985

Kimi non ha le palle"
Hamilton surriscalda MonzaIl pilota della McLaren non ha mandato giù i 25 secondi di penalizzazione che gli sono costati il successo a Spa e attacca il ferrarista Raikkonen: "Se non ha coraggio, il problema è suo".

Lewis Hamilton, 23 anni, pilota della McLaren. Ansa
Lewis Hamilton, 23 anni, pilota della McLaren. Ansa
MONZA, 11 settembre 2008 - "Raikkonen? Non ha le palle per ritardare la frenata, frena troppo presto. Se non ha il coraggio è un problema suo ('If you don't have the balls to brake late then that is your problem' è la frase letterale in inglese, ndr). Non ha meno responsabilità di me per quello che è successo". L'atmosfera alla vigilia del Gran Premio di Monza si scalda sempre di più. Il pilota inglese della McLaren non ha digerito la decisione dei giudici al termine della gara di Spa che gli è costata il primo posto a favore di Felipe Massa e a Monza si prevede una corsa bollente.
RAIKKONEN - Anche il pilota finlandese della Ferrari in giornata è tornato sull'argomento più chiacchierato della settimana motoristica: su Hamilton il suo giudizio è sempre lo stesso. "Ci sono delle regole e vanno rispettate - ha commentato Raikkonen -. Noi piloti possiamo decidere solo come guidare. Lo stesso discorso vale per chi parla di steward professionisti. Io non voglio essere coinvolto in queste discussioni. La penalità poteva essere inflitta a Monza? Boh, chiedetelo a chi ha preso le decisioni. Certo se fosse stata scontata a Monza avrei avuto forse più possibilità di vincere. Le giustificazioni di Hamilton? Non mi preoccupa cosa dicono gli altri piloti".

 
 
 

QUARESMA?

Post n°3 pubblicato il 12 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985

Bè partiamo con un'articolo fresco fresco di giornata!!!Quaresma il nuovo acquisto dell'inter..che ne pensate?

Da donna posso dire che è un bel ragazzo ma in campo?come sarà?sarà bello da vedere mentre gioca,quanto è bello da vedere nelle fotografie?

Lo scopriremo questa domenica dato che MURINHO ha deciso di schierarlo in campo contro il Catania!!!!

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 12 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985

Scoprite Quaresma
"La trivela è la mia firmaIl portoghese parla della sua infanzia, del suo modo di fare calcio, del presente con l'Inter. Ecco uno stralcio dell'intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport che trovate oggi in edicola

Ricardo Quaresma è nato il 26 settembre 1983 a Lisbona. Ansa
Ricardo Quaresma è nato il 26 settembre 1983 a Lisbona. Ansa
APPIANO GENTILE (Como), 12 settembre 2008 - Segni particolari fuori dal campo, vari ed eventuali: il gitano Ricardo Quaresma ha capelli che sembrano usciti da un test tipo "modellare con il gel", due orecchini grandi come caramelle e un brillantino sul dente che luccica ogni volta che sorride, cioè spesso. Segni particolari in campo, uno su tutti (e gli altri a seguire): quel colpo l’hanno chiamato trivela e anche quella, come la sua, è una storia che parte da lontano. Da un luogo che ha il nome del vento e — unica volta in un’intervista di mezzora abbondante — costringe quel piccolo brillante ad affacciarsi su una smorfia che comunica malinconia, non gioia.
Dove e quando nasce il Quaresma calciatore?
"Avevo 7 anni, giocavo con gli amici in giardino, per strada, dovunque. Quartiere Casal Ventoso, posto poco raccomandabile: droga, delinquenza, violenza. Mi vede un osservatore del D.D.S., un club di Lisbona piccolo e soprattutto povero. Gioco lì meno di un anno, poi mi prende lo Sporting Lisbona e il resto, più o meno, si sa".
Non si sa bene quando nasce la "trivela", e come.
"Subito, a 7-8 anni. Avevo i piedi storti verso l’interno, molto più di adesso, e mi veniva da toccare il pallone così: sempre d’esterno e sempre con il destro, perché il piede sinistro per me può restare anche a casa. L’allenatore non ne poteva più e un giorno mi fa: 'Se calci un’altra volta in quel modo, ti mando fuori'. Un’azione dopo ero già nello spogliatoio, tristissimo. Lui voleva solo che migliorassi, ma poi si è rassegnato: quel colpo mi "usciva" e tuttora mi "esce" così, naturale. E senza bisogno di lavorare per migliorarlo".
Si è mai chiesto perché?
"Mah, forse perché ho una sensibilità particolare sull’esterno del piede: teoricamente è più difficile, lo so, ma invece a me viene più facile fare tutto così, anche il passaggio più banale".
Può essere un peso il prezzo, molto alto, del suo cartellino?
"Ogni giorno abbiamo responsabilità da affrontare: preferisco pensare che l’Inter mi ha scelto e mi ha dato questa opportunità, non a quanto ha dovuto pagare per farlo".
E il fatto che Mourinho, pur non avendola mai allenata, abbia insistito così tanto per averla?
"Non è un peso, semmai un orgoglio: lui, in Portogallo ma non solo, è visto come il miglior allenatore del mondo. Piuttosto, spero che non mi abbia voluto solo perché segnai un gol (marzo 2007, Chelsea-Porto 2-1, ndr) contro di lui...".

 
 
 

Presentazione!!!

Post n°1 pubblicato il 12 Settembre 2008 da fragolinasweet_1985
Foto di fragolinasweet_1985

Ciao a tutti!!!Da oggi grazie ad una mia iniziativa si apre un blog dedicato soprattutto allo sport...dove uomini e donne possono confrontarsi parlando di sport e molto altro!!!!

Vi aspetto numerosi eeeee chiaccheroni!!!

 
 
 
 
 

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