Creato da Franzhi il 13/06/2006

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4.Slimer tarocco e ... fine

Post n°66 pubblicato il 22 Maggio 2008 da Franzhi
 

Però, deve essersi reso conto anche lui che sono tutti uguali, è per questo, credo, che delle volte, per variare l’effetto dell’impatto visivo, si aiuta con la bomboletta spray nera, come sul muro fuori di casa mia. Scarabocchia delle frecce, dei simboli che sembrano il mirino di un’arma quando cerca il suo obiettivo, o altri che ricordano quattro quadrati piccoli senza un lato, uniti a formare un quadrato più grande. L’effetto non è un gran che, ma almeno spezza la monotonia di tutti questi adesivi colorati che attacca in serie qua e là.
Quand’ero piccolo la mia mamma mi diceva sempre che c’erano delle persone maleducate in giro, che fanno cose che non si dovrebbero fare, buttano le immondizie fuori dai cestini, bestemmiano, bevono, fumano, sporcano. E mi elencava tutte le cose che le mamme provano ad insegnare ai loro figlioletti.
E che cosa vuol dire sporcare? Avevo chiesto una volta. Per me sporco voleva dire cacca, fango, immondizia. Tornare a casa da calcio con le scarpe inzaccherate e camminare sul tappeto del salotto, quello era sporcare.
Beh, ci sono tanti modi si sporcare, mi aveva risposto lei. Per esempio, attaccare i chewingum sotto i banchi a scuola, sparare le palline di carta sui muri usando le penne, bic, imbrattare i muri… e che cosa vuol dire “imbrattare” mamma?
Hai presente sul muro della villa quel tizio che ha scritto “Sonia ti amo, perdonami” ecco, quello è un muro imbrattato, sporcato senza motivo, spero solo che sia servito a migliorare una vita di coppia, aveva poi continuato tra sé e sé.
E chissà a cosa servono quei simboli rompicapo che Gianluca accompagna ai suoi adesivi rossi. All’inizio pensavo a una specie di gioco della settimana enigmistica che non è riuscito a risolvere, come quelli che si fanno con gli stuzzicadenti, del tipo, fa in modo che il contenuto del bicchiere rimanga lo stesso muovendo solo due stecchini. Probabilmente la soluzione gli premeva così tanto che deve aver pensato una cosa di questo genere, io vi abbellisco la città con i miei adesivi, ma voi, in cambio, mi aiutate a risolvere questo indovinello, che non mi da pace!
Mia mamma credeva di essersela cavata, con la sua spiegazione sull’imbrattare, ma questa faccenda mi interessava assai. E poi mamma quanti altri modi ci sono di sporcare? Avevo chiesto, sapendo di avventurarmi in un campo minato, ma desideroso di mettermi alla prova con un adulto, giusto per vedere sino a dove potevo reggere la mia spavalderia.
Beh, per esempio, fare la pipì senza alzare la tavoletta, pulirsi la bocca sulla tovaglia, attaccare le figurine dei calciatori dove non si dovrebbe… come sempre, aveva cercato esempi calzanti, smontando la mia aria da curioso supponente, e poi aveva sottolineato quel “non si dovrebbe” in maniera particolare, tanto che temevo alludesse a qualche mia marachella e mi erano subito venuti in mente i pattini, sapevo che a lei Slimer non piaceva tanto.
Sì ma io il mio Slimer l’ho attaccato per coprire uno striscio, mamma! Avevo cercato di difendermi.
Certo, in questo caso hai fatto bene, mi aveva detto lei. Hai, potremmo dire, “abbellito” i tuoi pattini dove si erano rovinati. Non sarebbe stato lo stesso se avessi appiccicato il tuo Slimer sul tuo banco di scuola, o sulle piastrelle del bagno, o in giro per le strade…che poi, tra l’altro, gli adesivi sono anche difficili da staccare, aveva sbuffato sollevando le borse della spesa.
Già, sono difficili da staccare soprattutto se li metti uno sopra l’altro, penso adesso, immaginando un bello Slimer tarocco, sopra ad ognuno degli adesivi rossi di Gianluca, e chissà se mia mamma avrebbe qualcosa da ridire.

FINE

 
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