Creato da francescozizzi il 25/05/2010

FRANCESCO ZIZZI

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Alessandro Profumo verso la presidenza di Mps. Con lui Fabrizio Viola nuovo Direttore Generale

Post n°276 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da francescozizzi

(Alessandro Profumo)

Alessandro Profumo è ormai vicinissimo a diventare il prossimo presidente del Monte dei Paschi di Siena. Nel nuovo piano di governance dell'istituto senese, che vedrebbe l'incarico di Fabrizio Viola come Direttore Generale al posto di Antonio Vigni, dimissionario agli inizi del 2012, che comunque ha dato la sua disponibilità all'interno dell'asset per ricoprire nuovi incarichi in seno a Montepaschi. Viola, invece, è stato già Direttore Generale di Banca Popolare di Milano per 4 anni (2004-2008) prima di essere nominato amministratore delegato della Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Viola è alle prese con il nuovo piano industriale, sostenendo che "l'operazione porti all'allargamento dell'azionariato e che sia stabile". Dunque sull'asse Profumo-Viola avverrà la rinascita di Montepaschi, con il ritorno sulla scena finanziaria dell'ex amministratore delegato di Unicredit, già vicepresidente e membro dell'Abi, attuale consigliere d'amministrazione Eni, che non sarà il futuro gestore della banca, ma il suo possibile incarico di Presidente, unito alla diluizione dal 50,1% a circa quota 33-34% dal primo azionista di sempre Fondazione Montepaschi, assume significati importanti.

(Fabrizio Viola, nuovo Direttore Generale Mps)

Un cambio di azionariato importante, ancora non si ha l'esatta ufficialità, ma entrerà con il 15% il fondo di private equity Clessidra, magari non sarà solo, ma avrà una posizione assai rilevante nella nuova governance, che dal Monte è partner in AM Holding, leader del risparmio gestito, che ha rilevato quote di una Fondazione schiacciata dai debiti e dalle pendenze, per un ammontare di 920 milioni. L'incognita per Profumo è rappresentata dall'inchiesta Brontos, per la quale il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio del banchiere assieme ad altri 20 manager per dichiarazione fiscale fraudolenta. Da parte sua, Profumo si dichiara "estraneo alla vicenda", convinti che a Siena riesca a dimostrare la propria estraneità ai fatti. Attualmente, il problema da risolvere è quello di una Fondazione piena di debiti, che cerca un acquirente che possa tirarla fuori dalle sabbie mobili, un investitore che possa garantire l'acquisto del 15% di quote messe in vendita dalla Fondazione. A metà marzo scadrà la moratoria concessa alle 12 banche creditrici, quindi bisognerà trovare una soluzione. E quindi Clessidra sembrerebbe in vantaggio rispetto alla Equinox, società d'investimento ubicata in Lussemburgo. La Fondazione scenderà al di sotto del 50% per risolvere la trattativa con le banche creditrici per la scadenza della moratoria. La banca attende sempre il piano di rafforzamento del patrimonio, circa 3,2 miliardi di rafforzamento richiesti dall'Eba, che non prevede aumento di capitale, attualmente monitorata dall'autorità europea e poi a Marzo dal Consiglio Europeo. 

 
 
 
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