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Creato da consumerofdreams il 05/09/2014

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the invisible (part 2)

Post n°2 pubblicato il 06 Settembre 2014 da consumerofdreams

Ero sempre stato un ragazzo spensierato, uno di quelli che hanno avuto sempre tutto dalla vita senza però lasciaare spazio a presunzioni. Una bella casa, una bella vita, due genitori presenti, un'istruzione degna di questo nome; insomma avevo sempre ricevuto attenzioni tali da garantirmi solide basi per una vita piena eppure in qualche modo dentro di me avvertivo l'assenza di qualcosa e, prima che qualcuno possa pensare che io abbia vissuto una vita troppo materiale e quindi avessi la cosiddetta "sindrome da carenza di affetto", posso assicurare al 110% che i miei genitori non perdevano tempo nell'ostentare quanto amore e ammirazione provassero nei miei confronti. Addirittura talvolta avevo la sensazione che Melinda, mia sorella maggiore, e Paul, il mio fratellino più piccolo, quasi mi odiassero per questo.

Ricordo ancora quel 10 luglio di tanti anni fa, impossibile da dimenticare. era forse il giorno più caldo di tutta una vita, di quelli in cui l'aria era così pesante che quasi la riuscivi a vedere, il sole picchiava forte e l'asfalto del mio vialetto ne rifletteva l'intensità a tal punto che potevi friggerci le uova per tutto il vicinato. ricordo che Melinda e Paul giocavano a mosca cieca  fuori in giardino come solo due ragazzini nel pieno della giovinezza sapevano fare, le loro risate fragorose rimbombavano nell'aria sembrava che il resto del mondo fosse sparito, inghiottito nella profondità di un buco nero ed io assieme ad esso, in quell'istante erano loro due da soli e non importava che io ero lì che quasi a forza tentavo di inserirmi in quello che sembrava essere un perfetto duo perchè loro erano lì a non pensare ad altro che a loro stessi egoisti come non mai. a pensarci ora forse non avrei dovuto fare quello che ho fatto ma in quel momento non ci vedevo più, corsi da mio padre con un passo incalzante di chi non può perdere tempo e mi lamentai con lui dell'accaduto. Subito mio padre si cimentò in giardino dove; ancora ignari di ciò che sarebbe accaduto, Paul e Melinda si gustavano deliziati quel po' di brezza che si era fatta viva come un vecchio amico ritrovato. non mi ricordo eattamente come andarono le cose dopo, ricordo però con chiarezza che non mi parlarono per due settimane come se avessi inflitto loro la peggiore delle torture ma allora avevo solo 8 anni non avrei mai potuto capire.

 
 
 
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