Creato da freeibrahim il 28/04/2008
Libertà per Ibrahim
Blog di sostegno alla campagna per la libertà e contro l'espulsione di Abdellatif Ibrahim Fatayer
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Lunedì, 23 giugno 2008
C'eravamo sentiti abbandonati e invece abbiamo ricevuto il conforto, concreto e dolcemente inaspettato del Forum sociale campigiano, che ha versato nella cassa di solidarietà per Abdellatif 300 euro!
A tutti loro grazie infinite, ne avevamo davvero bisogno.
Ma ogni iniziativa di solidarietà deve rendersi visibile, uscire dal silenzio. Solo così è possibile vincere questa battaglia, con la visibilità e l'unità, uscendo dalla paura e dalla rassegnazione o, peggio, dal settarismo e dall'opportunismo. Per questo invitiamo quanti si sono stretti intorno ad Ibrahim, anche solo con una firma, a contattarci (ibrahim65_1@libero.it), a far sentire la propria voce, a rompere il silenzio dei media intorno a questa solidarietà. Questa non è una battaglia in difesa dell'"ex dirottatore dell'Achille Lauro" o contro gli americani o contro gli israeliani (alcuni di loro ci hanno espresso solidarietà ma non hanno voluto che se ne parlasse per paura). Questa è una battaglia per il rispetto dei diritti umani e questo messaggio deve venir fuori prima che accada l'irreparabile. Lottare contro l'espulsione di Ibrahim vuol dire lottare contro un'ulterione ingiustizia verso tutti i profughi, al di là dei calcoli di natura politica di questo o quello Stato, di questa o quella organizzazione.
Ma ogni iniziativa di solidarietà deve rendersi visibile, uscire dal silenzio. Solo così è possibile vincere questa battaglia, con la visibilità e l'unità, uscendo dalla paura e dalla rassegnazione o, peggio, dal settarismo e dall'opportunismo. Per questo invitiamo quanti si sono stretti intorno ad Ibrahim, anche solo con una firma, a contattarci (ibrahim65_1@libero.it), a far sentire la propria voce, a rompere il silenzio dei media intorno a questa solidarietà. Questa non è una battaglia in difesa dell'"ex dirottatore dell'Achille Lauro" o contro gli americani o contro gli israeliani (alcuni di loro ci hanno espresso solidarietà ma non hanno voluto che se ne parlasse per paura). Questa è una battaglia per il rispetto dei diritti umani e questo messaggio deve venir fuori prima che accada l'irreparabile. Lottare contro l'espulsione di Ibrahim vuol dire lottare contro un'ulterione ingiustizia verso tutti i profughi, al di là dei calcoli di natura politica di questo o quello Stato, di questa o quella organizzazione.
E' UNA QUESTIONE DI UMANITA'
PER IBRAHIM LIBERTA'!
PER IBRAHIM LIBERTA'!
AVVERTENZE
La nostra è un'informazione Partigiana, perchè siamo al fianco degli uomini e delle donne che resistono all'oppressore e lottano per la propria libertà. Se un popolo è oppresso, umiliato, sfruttato, è giusto che si ribelli. Lo è ancor di più se viene quotidianamente sterminato. La resistenza del popolo palestinere non può pertanto chiamarsi terrorismo, semmai patriottismo. Poiché la propaganda sionista e imperialista detiene il controllo delle coscienze attraverso media, siti internet ecc. abbiamo dovuto fare un'attenta selezione degli articoli pubblicati nella rassegna stampa, tagliando, dove necessario, falsità ed approssimazioni forcaiole e correggendo, ove possibile, gli errori. I tagli e le correzioni sono indicati tra parentesi quadre.LA NOSTRA INFORMAZIONE CORRETTA
E' dire:
E' dire:
Che Abdellatif Ibrahim Fatayer non ha ucciso Leon Klinghoffer;
Che ha pagato carissimo quel tragico errore come tutti i componenti del commando;
Che gli obbiettivi del commando erano militari, non civili;
Che il sequestro dell'Achille Lauro non fu pianificato, ma deciso in una manciata di secondi dai 4 feddayn presenti sulla nave in quel momento, dopo essere stati scoperti;
Che pertanto Abu Abbas e Kaled Hussein, condannati entrambi all'ergastolo per quell'operazione, non ne erano in realtà responsabili, dato che non si trovavano sulla nave a dover decidere in fretta e furia di cambiare la propria missione perché scoperti.
Che ha pagato carissimo quel tragico errore come tutti i componenti del commando;
Che gli obbiettivi del commando erano militari, non civili;
Che il sequestro dell'Achille Lauro non fu pianificato, ma deciso in una manciata di secondi dai 4 feddayn presenti sulla nave in quel momento, dopo essere stati scoperti;
Che pertanto Abu Abbas e Kaled Hussein, condannati entrambi all'ergastolo per quell'operazione, non ne erano in realtà responsabili, dato che non si trovavano sulla nave a dover decidere in fretta e furia di cambiare la propria missione perché scoperti.
Khaled Hussein si trova ora a scontare l'ergastolo nel carcere di Benevento, la Guantanamo italiana, anch'esso nel mirino della CIA, che lo vorrebbe morto.
Abu Abbas è stato catturato dagli americani ed è morto dopo 2 mesi di detenzione nel carcere di Abu Ghraib, dove la cupola dell'amministrazione USA, riunita nel "consiglio delle torture della Casa Bianca", ordinava e definiva nei dettagli gli "interrogatori severi".
Abdellatif Ibrahim Fatayer è ora rinchiuso nel lager di Ponte Galeria, dove c'è molto più controllo che a Voghera (evidentemente nei c.p.t., i cellulari vengono lasciati proprio per controllare meglio i detenuti!) e rischia, con l'espulsione, di seguire il destino di Abu Abbass.
D'altro canto l'FBI ha dimostrato di interessarsi molto al "futuro" di Ibrahim, quando si è presentata nella sua cella a interrogarlo e non certo perché gli USA gli vogliono bene.
Lo accoglierebbero a braccioli di sedia elettrica aperti!
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Appello per la cittadinanza adottiva per Ibrahim
Cercasi cittadin@ italian@ solidale per adottare Ibrahim. Sembra un'impresa impossibile ma vogliamo provarci ugualmente, per scongiurare l'espulsione e/o la detenzione a vita in Italia del compagno palestinese. Non si richiede patrimonio né condizioni economiche agiate e stabili, solo cittadinanza italiana e un'età superiore ai 61 anni. Per contatti e informazioni scrivere a freeibrahim@libero.it
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht
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