Creato da lemke il 03/11/2005
Si, ho ceduto anch'io...tanto questo blog non lo legge nessuno, quindi tanto vale riempirlo di cose che non hanno importanza se non per me... Se vi piacciono, bene, se non vi piacciono, francamente, potete anche andare a farvi fottere. Fammi un'altra domanda.

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PARTE 3: PERCHE' UN BESTIARIO?

Post n°19 pubblicato il 19 Aprile 2006 da lemke
 

Perché noi, agli occhi di ci guarda, siamo bestie.

Non tanto bestie nel senso suino o bovino del termine, ma bestie fantastiche, mitologiche, in grado di compiere veri e propri prodigi, nel bene e nel male…esattamente come nei bestiari medioevali, la nostra appartenenza ad una categoria piuttosto che ad un’altra sarà vista da chi abbiamo di fronte come una fonte di speranza o di sciagura!

 E visto che dal punto di vista sentimentale, possiamo fare finta di niente, ma non abbiamo un atteggiamento molto differente da quello dei pellegrini medioevali, sempre in cerca di segni del destino in grado di schiarire il nostro futuro, ma convinti che la catastrofe non sia solo immanente, ma anche inevitabile, siamo anche ben disposti a credere ad un mondo di fiabe, popolato da fate e streghe, diavoli e santi, sirene e penelopi, grifoni e liocorni, Biancanevi e principi azzurri…

La nostra vita sentimentale è una continua ricerca del sacro Graal, de “la persona” in grado, con la sua sola presenza, di dare una risposta semplice ed immediata a tutti i nostri turbamenti e debolezze. L’araba fenice “che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa…”, il levitano di Hobbes, il “mr Goodbar”…l’”ammmore vero” (con tre m) che trasforma i fiumi in miele e le nuvole in zucchero filato

Così come i pellegrini medioevali erano intimamente convinti che nell’aldilà vi fosse una giustizia divina e che quindi il bene fosse, alla fine, sempre ripagato, anche noi crediamo che il bene (che immancabilmente coincide con quello che NOI desideriamo) e l’amore vero (che immancabilmente è quello che NOI proviamo) siano destinati, magari dopo mille peripezie, a trionfare.

Lo sappiamo perché ce l’hanno detto alla TV, nei film, nei romanzi: i buoni vincono, magari dopo sofferenze di ogni tipo, ma vincono.

Ed il fatto che fino ad adesso la vita ci abbia regalato solo malattie innominabili, qualche chilo di troppo, lavori improbabili e molto meno sesso estremo di quanto avremmo desiderato, non è altro che un caso, una sfortuna o una serie di prove a cui il destino ci sottopone.

Perché prima o poi riusciremo a schivare i basilischi, che prima ti pietrificano con lo sguardo e poi ti sbranano, le sirene, che ti seducono e ti portano alla rovina, i demoni tentatori, le streghe con le loro malie e troveremo il nostro principe azzurro o la nostra fata!

E alimentiamo la nostra fiducia perché sappiamo che qualcuno l’ha già trovato… e poco male se, a ben vedere la cosiddetta “fata”, ci pare più che altro una strega che sta rimbecillendo il nostro amico o se il “Principe Azzurro” in realtà ci pare noioso, superficiale e molto propenso a provarci con qualunque donna gli passi nel campo visivo…in fondo la felicità è un concetto relativo.

Un’ultima nota: esistono altri due animali mitologici, che saranno costantemente citati: Dio Siffredi e Selen Levi Montalcini.

Dio Siffredi è l'ex della vostra fidanzata, quello perfetto, quello che lei, sotto sotto, non ha dimenticato mai... Ha l’onnipotenza e la bontà di Dio, ma con le arti amatorie ed il fisico di Rocco Siffredi. Sa fare TUTTO. Schioccando le dita, riesce a diradare le nuvole e trasformare la gita di pasquetta, nata sotto i peggiori auspici meteorologici, in un grande successo, Riesce a far sentire sessualmente famelica anche la donna più frigida (“ma con LUI avevo di questi problemi”…mai sentita come frase?), ma è anche dolce, tollerante e protettivo (“LUI  non mi ha MAI chiesto una COSA simile!?”, “Con LUI non ho MAI litigato su queste cose”).

Inutile dire che, casomai finiste col conoscerlo, lo troverete insignificante, superficiale…in altre parole un coglione. Ma non posso che ripetere che la bellezza è negli occhi di chi guarda…

L’equivalente femminile del Dio Siffredi è la Selen Levi Montalcini: la donna perfetta, bella come una modella, disinibita come una pornostar, intelligente, colta, arguta, intonata ed anche (magari) di ottima famiglia.

La cosa curiosa è che questo genere di persone, sono chiamate dagli uomini “Donna Perfetta”, mentre se proveniente da voce femminile, il nome si trasforma in “Troia”, a volte condito con coloriti aggettivi qualificativi come “Troia viziata”, “Troia presuntuosa”.

Curiosa bizzarria della grammatica italiana che nessun manuale di linguistica mi ha mai saputo motivare a dovere….

 
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