Sentimentalmente

2015...Auguri a tutti!!

 E se sta andando anche questo vecchio anno col suo carico di pene, di sofferenze, che sono state il companatico quotidiano  di molta gente nel mondo, soffocata dalle guerre, dalle persecuzioni religiose, dalla crisi economica che ha ridotto molto persone in povertà, costrette alla strada, a mendicare non solo un pezzo di pane, ma un pezzo di terra sulla quale poter almeno riposare quando la stanchezza ti impedisce di muoverti. Se ne va il vecchio anno con le sofferenze dei malati, di quelli che ce l'hanno fatta e di quelli che hanno lasciato questo mondo lasciandosi dietro tanta tristezzza, vuoti incolmabili che nessun nuovo anno potrà colmare. Se ne va il vecchio anno lasciandosi alle spalle il paese  Italia  allo stremo delle sue forze, con la chiusura stasera delle poche attività che sono ancora sul mercato nell'incertezza su quelle che saranno le possibilità di continuare a lavorare e dare lavoro, prosciugati i pochi fondi dallo Stato strozzino, guidato da politici che meriterebbero un anno da proletari veri,  nei loro abiti,  nelle loro case, coi loro portafogli, col loro terrore di aprire la buca delle letttere o del campanello del postino.  Per la prima volta mi dispiace salutare questo 2014, annus horribilis, e qui parlo per me stessa,poichè , per fortuna c'è ancora gente felice. Mi dispiace dirgli addio perchè  si porta via un pezzo della mia vita,  l'unica che è valsa la pena vivere, ma soprattutto perchè so che l'anno nuovo sarà  l'ennesima presa in giro di quegli auguri che continuiamo a farci tra  amici, conoscenti, persone che amiamo, auguri veri, sentiti, che nascono nel profondo del cuore, che vorremmo tanto si realizzassero, anche se in minima parte, ma che, nonostante le speranze che tutti continuiamo a nutrire, sappiamo che saranno solo l'ultimo tra i tanti  pacchi regalo che , scartati, risulteranno vuoti. Amici miei carissimi, grazie di esistere nel bene e nel male, vi abbraccio con tanto affetto  con l'augurio, forse probabile, che questo 2015 sia per tutti  meno difficile da vivere, con l'aiuto di Dio.

Una lettera...

Bewitched...

Cielo azzurro, terso dal freddo di queste giornate di fine dicembre, che chiudono questo anno col silenzio del mio cuore che  sa solo pensare, ricordare, ricercare nei suoi angoli quei momenti della mia vita che sono la mia storia d'amore.  Cominciata nel silenzio,  uno sguardo, una voce , parole  senza significato, ma che dicono tutto. E io, fra tanta gente ,smarrita , la primavera dentro, mentre fuori nevica, le strade sono deserte, la gente ha spento le luci,  ognuno coi suoi pensieri nel suo tepore. Una storia così che  non inizia con un c'era una volta, ma col caso del mio tempo, del suo tempo ed ha tutto da imparare. Quella sera mi hai sorriso, mi hai chiamata , hai messo un disco,hai preso la mia mano e mi hai portata via per sempre sulle note di Bewitched...  mentre tu sussurravi parole che non capivo,  e io non sapevo se ero sveglia oppure rapita da un sogno che  ricominciava sempre sulle stesse note, la voce di Ella Fitzgerald,  tu ed io in quella stanza abbracciati e gli altri avvolti da una nuvola, mentre io non penso, non sono capace più di pensare, i minuti sono gia organizzati da una regia invisibile,  mi muovo tra nuvole, sole, treni e stazioni che vogliono riportarmi alla mia realtà, ma tu mi parli ed io sono confusa, balliamo e  sorridi, mi abbracci e sorridi, una carezza e sorridi.C'è il sole che brilla sul mare dei tuoi occhi, un mare profondo in cui annego ogni tentativo di pensiero. E' inverno, fuori nevica, la gente dorme e noi
parliamo di estati, di attese, di anni a venire, di un sogno iniziato ma che non può ancora continuare.  Una storia iniziata e mai finita, perchè anche oggi è dicembre, fuori c'è il sole di tutte le nostre estati, il giardino coi fiori dell'inverno, il freddo che è la mia primavera,  Ella Fitzgerald canta Bewitched, e tu sei qui con me, lo so.. Capodanno sempre insieme... ricordi?!!!

La gratuità dell'amore...

"La felicità è amore,nient'altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Felice è dunque chi è capace di amare molto. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L'amore è il desiderio fattosi saggio; L'amore non vuole avere; vuole soltanto amare."

 Hermann Hesse

L'intelligenza..una malattia...

L'umanità, con tutta evidenza imperfetta, non ha ancora concluso il suo ciclo evolutivo. In un prossimo futuro, magari solo per comodità, i genitali dei due sessi saranno al posto oggi occupato dalla testa, e le bevute, sempre meno necessarie, le faremo sotto la cintura. Il che consentirà a giovani e meno giovani di incastrarsi a dovere senza preliminari romantici e senza quel defatigante armeggiare con cerniere lampo e bottoni. In altre parole, gli umani saranno in grado di stabilire quello che Forster chiamava "un semplice contatto" aspettando che scatti il verde al semaforo, in coda al supermercato, sulla panca di una sinagoga o di una chiesa. Tanto il brutale "fottere" quanto il più delicato "fare l'amore" lasceranno posto a frasi tipo "Oggi passeggiando per la fifth Avenue ho incrociato una bona pazzesca, e le ho dato una bella capocciata". "L'aspetto sorprendente di questa evoluzione culturale è che i luoghi proibiti dove si daranno convegno i peccatori (sbottonandosi la patta o calandosi le mutande per fare due chiacchere come si deve) non saranno più i bordelli, o casini che dir si voglia, ma le biblioteche, sotto costante minaccia di chiusura a opera della Buoncostume letteraria. E la nuova malattia sociale sarà l'intelligenza. Quando tutto questo accadrà, ricordati che per la prima volta lo hai letto qui".

Mordecai Richler, La versione di Barney

 E' la storia di Barney Panofsky, un produttore televisivo ebreo che  stende un'autobiografia per difendersi dall'accusa di aver ucciso il proprio miglior amico.
 Il libro è travolgente, irresitibile, ricco dell'umorismo nero di Barney: le pagine volano, si ride e si piange sulla  sua vita  che pare un film:  gioventù spensierata a Parigi ,vecchiaia canadese. In mezzo ci sono tre matrimoni: il primo finito con un suicidio (della moglie, scrittrice poi icona del femminismo), il secondo finito in tribunale (con l'accusa per Barney di aver ucciso il suo amico Boggie) e il terzo, con l'amata Miriam, finito per un tradimento (di Barney).
 Poi ci sono le sue passioni come i sigari, il mangiar bene , il bere, l'amicizia, l'hockey e la letteratura. E i suoi odi, soprattutto contro le femministe e gli ebrei osservanti. Parolacce e sberleffi, il politicamente scorretto come regola di vita sono il suo modo di affrontare questi argomenti. Sempre.
 Questo forse  è stata la molla del grande successo del libro ,in una società dove il politically correct è ormai una dittatura, le irridenti battute di Barney sono sembrate a molti ossigeno vitale, pura aria fresca.