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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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   Nel mio blog utilizzo  immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright;  qui sono usate con scopo culturale , divulgativo  e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.

 

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Messaggi di Giugno 2015

The leap second...stanotte!

Post n°2661 pubblicato il 30 Giugno 2015 da g1b9
 

 

 Un minuto di 61 secondi. Non è assurdo e non è fantascinza, succederà davvero nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio. Quello che in inglese si chiama "leap second", cioè "secondo intercalare" è un aggiustamento deciso presso l'Osservatorio del tempo di Parigi. Qui viene monitorato il moto rotatorio della Terra e contemporaneamente corretto l'orologio atomico a cui fanno riferimento tutti gli altri orologi del mondo. 24 ore e un secondo: così il 30 giugno ci regala un po' di vita in più

Il tempo della natura, che corrisponde al ritmo di rotazione della Terra, infatti, non è perfetto come l'orologio atomico, perché può essere influenzato da fenomeni atmosferici, maree e terremoti. Ad esempio nel 1978 il terribile sisma in Iran provocò un salto di rotazione tale da allungare di un secondo il giro del Pianeta attorno al proprio asse. Ogni tanto, quindi, la Sfera che abbiamo sotto i piedi ruota più lentamente e così i nostri orologi vanno adattati, aggiungendo il secondo intercalare. 

 L'operazione viene concordata tra l'International Earth Rotation and Reference Systems Service (Iers) e l'Osservatorio del Tempo di Parigi, e può avvenire anche abbastanza spesso: dal 1976, di secondi, ne sono stati aggiunti ben 26. Quasi mezzo minuto in più di vita spalmato in quarant'anni, che a pensarci bene non è così poco: in mezzo minuto si può prendere una decisione importante, evitare un incidente, decidere di partire o restare, perdere dei soldi alla roulette russa. E tantissime altre cose. 

 Ma lo sbalzo temporale, per noi impercettibile, potrebbe rivelarsi pericoloso per i sistemi informatici: l'ultima volta che fu aggiunto un secondo intercalare, nel 2012, alcuni sistemi tra cui LinkedIn andarono in "crash". Quest'anno Google si è premunita, programmando i suoi contaminuti in modo da aggiungere pochi millesimi al secondo spalmati su tutta la giornata, per evitare lo spettro del "bug" che manderebbe in tilt i sistemi di mezzo mondo. Per questo motivo da qualche tempo si protrae una disputa fra Usa e Inghilterra: mentre i primi sono contrari all'aggiunta del secondo intercalare, i secondi - in pieno stile british - rimangono fedeli al calcolo del tempo in base al momento in cui il sole oltrepassa il meridiano di Greenwich. 

 Secondo gli studiosi però l'aggiustamento, per quanto complesso, è inevitabile: senza potremmo ritrovarci, in un futuro lontanissimo, a cenare a mezzanotte o andare a dormire alle sei di mattina.

 fonte TGCOM

 

 
 
 

Le parole mute...

Post n°2660 pubblicato il 29 Giugno 2015 da g1b9
 

“Incespicare, incepparsi
è necessario
per destare la lingua
dal suo torpore.
Ma la balbuzie non basta
e se anche fa meno rumore
è guasta lei pure. Così
bisogna rassegnarsi
a un mezzo parlare. Una volta
qualcuno parlò per intero
e fu incomprensibile. Certo
credeva di essere l'ultimo
parlante. Invece è accaduto
che tutti ancora parlano
e il mondo
da allora è muto.”


—  Montale

 

    La nostra è o dovrebbe essere l'epoca della comunicazione, eppure mai come ora il linguaggio giunge misero, scarno, oppure volutamente imbellettato per creare confusione. Mai come ora è difficile comprendersi, come se la gente fosse sorda, muta.  Mai come ora trovo attuale " Incespicarsi, incepparsi  è necessario per destare la lingua dal suo torpore" , usando male le parole in frasi senza costruzione alcune, per cui l'incomprensione del pensiero  scuote l'uditore e lo  spinge a chiedere  spiegazione, creando un piccolo discorso. Dovremmo tutti balbettare per farsi notare, eppure anche il balbettio è ormai accettato nelle sua eccezione, che a lungo è stato problema di imbarazzo.  Penso che ci siano studiosi del costume che si occupino di questo problema, se la gente  ha sempre più difficoltà a farsi capire, oppure non vuole più capire per vivere solamente la solitudine dell'individualismo, che ti fa interagire soltanto tramite la tecnologia. Mai come ora la gente è costantemente in comunicazione,  le parole viaggiano a milioni creando tanta e tale confusione, che il mondo ne è sommerso. Tanto tempo fa ci fu il Verbo che parlò all'umanità intera, dicendo  tutto quello che sarebbe stato utile per il bene di tutti, lo disse in ogni modo al fine di essere compreso dai più sapienti e dai più umili, esemplificò il suo parlare. Nessuno  lo capì perchè il suo linguaggio apparteneva ad un altro mondo. Da allora ognuno  parla una lingua propria, con la pretesa di essere capito in un mondo  disinteressato , che si comporta  allo stesso modo. Ora il mondo è muto, tra miliardi di parole che si perdono nel nulla, rigorosamente catalogato!!

 
 
 

...quando meno te lo aspetti...

Post n°2659 pubblicato il 28 Giugno 2015 da g1b9
 

 

... vorrei sapere chi, chi l'ha inventata la stupidaggine del "quando meno te lo aspetti".
Quando meno te lo aspetti non succede un bel  niente.
Quando meno te lo aspetti non esiste,è una bufala, di quelle grosse , da sottolineare. Infatti c'è sempre qualcosa da aspettare.

Aspetti l'autobus, per andare all'università. E quando sei all'università, aspetti che passino in fretta le  ore di lezione.
Aspetti di essere grande abbastanza per prendere la patente.
Aspetti di trovare un lavoro. E poi aspetti di tornare a casa dal lavoro, per abbracciare i tuoi figli.
Aspetti il fine settimana, e una serata  con gli amici.
Aspetti i saldi.
Aspetti lo stipendio.
Aspetti la prossima puntata dell'ennesimo telefilm che si interrompe sul più bello.
Aspetti di fare sei al super enalotto.
Aspetti che  latua squadra vinca lo scudetto.
Aspetti che la ruota giri.
Aspetti che si chiuda la porta, così che possa aprirsi il portone.
Aspetti che la giustizia faccia il suo corso ( inutilmente).
Aspetti che passi la tristezza.
Aspetti che arrivi la gioia.
Aspetti l'Amore.

 Ma non è vero che l'Amore arriva quando meno te lo aspetti. L' Amore arriva quando sei pronto ad accoglierlo, quando non hai bisogno di stare con nessuno per essere felice, quando sei in equilibrio con te stesso, in compagnia di te stesso, ed allora acquista assai più valore la persona con la quale decidi di condividere la tua vita. Non siamo fatti per stare da soli. Siamo stati creati per essere in due. Siamo fragili frammenti di anima. Piccoli, microscopici pezzi di un antichissimo specchio che ci riflette solo per metà.

Aspettiamo l'incastro perfetto. E inganniamo l'attesa con infiniti incastri imperfetti.

C'è sempre qualcosa da aspettare.

 

 
 
 

Stranezze...in Amazzonia..

Post n°2658 pubblicato il 27 Giugno 2015 da g1b9
 

 

 

In Amazzonia capita spesso di vedere gruppi di farfalle colorate svolazzare attorno a tartarughe , che sostano lungo la riva di un fiume. Questo perchè esse bevono le lacrime delle tartarughe, una insostituibile fonte di sale per le farfalle che sono erbivore.

 Tutto questo è molto carino... ma perchè le tartarughe piangono?

Stamattina  posso darvi la risposta, me l'ha regalata ,nel suo commento la mia amica Virgola, e chi, se non lei,  Ninfa del mare,avrebbe potuto farlo, lei, che ascolta il mare come pochi, che scambia le sue emozioni con lui, e le trasmette ai suoi lettori, come la magia del mare !!! Grazie cara!

Le tartarughe marine piangono in continuazione ma non perchè sono tristi. Il motivo è un altro. Quando mangiano ingoiano una gran quantità d'acqua e di sale. Lacrimando abbondantemente e in continuazione espellono il sale e i liquidi in eccesso.

 
 
 

Matisse, che non avevo mai visto... per una piacevole sorpresa!!!

Post n°2657 pubblicato il 27 Giugno 2015 da g1b9
 

 

E' veramente meraviglioso come Internet ci porta il mondo in casa,  un click ti apre le porte di luoghi, che mai potremmo visitare. Amo ogni forma di arte, non c'è periodo storico che escluda a priori, tuttavia ho una spiccata predilezione per la pittura moderna,quando per essa intendo tutto quello che va oltre i grandi  classici della pittura. Se non tutti, ma i principali Musei del mondo sono state le prime tappe durante i miei viaggi.  Lì trascorrevo sempre il tempo, che mio marito dedicava al lavoro oppure ai suoi impegni sportivi, ho visto di tutto e di più, ma ci sono centinaia e centinaia di dipinti di celeberrimi pittori sparsi per il mondo, in  piccole città, in Stati molto lontani, oppure in case private.  Senza la passione di studiosi che li cercano e li catalogano, senza   Internet mai avrei appagato così tanto la  mia continua curiosità.  Oggi mi sono persa nei colori di  Matisse.  La serie di quadri che ho trovato oggi non li avevo visti mai.

 

CLICK   il dipinto per vedere Matisse

 

Il Fauvismo è un movimento pittorico francese, nato a Parigi nel 1905 e sciolto nel 1907, i cui principali esponenti sono: Henri Matisse, Andrè Derain, Maurice de Vlaminck. Il termine "Fauves" fu utilizzato per la prima volta nel 1905 dal critico francese Louis Vauxcelles, per sottolineare, in senso spregiativo, l'uso "selvaggio" del colore di alcuni pittori che esponevano in quell'anno le loro opere al Salon dè Automne, a Parigi.  Fu il primo dei grandi movimenti d'avanguardia dell'arte europea nel periodo di sperimentazione, che si ebbe tra la fine del XIX secolo e la prima guerra mondiale,e,in pochi anni portò polemicamente alle estreme conseguenze i germi di rinnovamento, che incominciavano ad apparire  nelle precedenti esperienze artistiche di pittori come Paul Gauguin e Vincent Van Gogh.L'esperienza del Fauvismo fu di breve durata, già verso il 1907 poteva dirsi conclusa, ma l'influenza da esso esercitata sulla storia dell'arte fu importantissima e persistente. La figura più importante del gruppo  fu Henri Matisse che usò colori vividamente contrastanti fin dal principio. Nei suoi dipinti  si nota la violenza dei colori, l'assenza di ombre e luci con una prospettiva appena accennata.  I valori più importanti sono per Matisse la libertà e la immaginazione nell'uso e nelle scelte degli elementi che concorrono a formare la composizione, secondo l'insegnamento del loro maestro Gustave Moreau:

 

"Non credo alla realtà; né di quello che vedo né di quello che tocco, ma unicamente a quella del mio sentire interiore."


 
 
 
 
 

RELATHIONSHIP

Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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