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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

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Messaggi del 16/04/2015

I gender studies...

Post n°2531 pubblicato il 16 Aprile 2015 da g1b9
 

I "gender studies", nati negli anni 70 all'interno dei movimenti femministi americani, alla tradizionale divisione tra "maschi" e "femmine" oppongono quella tra "sesso" e "genere": il primo è costituito dal corredo genetico, il secondo è una costruzione culturale. Per questo, nelle scuole in cui vengono applicati, i bambini e le bambine sono invitati a scambiarsi i vestiti o dedicarsi a giochi in cui lo stesso mestiere è svolto da uomini e donne, come il casalingo e la casalinga. Lo scopo: combattere la discriminazione di genere. In Italia l’educazione alla diversità di genere nelle scuole è al centro di un dibattito spinoso, ancora senza una via d’uscita. L’Unar (l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) ci prova un anno fa, realizzando dei libretti contro gli stereotipi sulle donne e sugli uomini da distribuire nelle classi, ma quando è tutto pronto il Ministero dell’Istruzione blocca il progetto. Pesa anche l’ostilità della Chiesa e delle associazioni dei genitori. Per il presidente della Cei Angelo Bagnasco c’è il pericolo che le scuole si trasformino in “campi di rieducazione e indottrinamento”. Proprio ieri Papa Francesco si è espresso contro la teoria di genere ritenendola “espressione di frustrazione”. Bisogna partire da una definizione per capire di cosa stiamo parlando, quella di studi di genere (o gender studies), che distinguono due aspetti dell’identità di una persona: il sesso, che costituisce il suo corredo genetico (gonadi, ormoni sessuali, strutture riproduttive interne, genitali esterni) e distingue tra l’essere maschio/femmina; e il genere, cioè la costruzione culturale, sociale e psicologica che si innesta sui caratteri biologici e connota l’essere uomo/donna. I due concetti non sono contrapposti né intercambiabili.  In pratica, secondo i teorici, maschi e femmine si nasce mentre “uomini” e “donne” si diventa. L’orientamento sessuale, quindi, non sarebbe definito dal sesso: le persone possono innamorarsi di una persona di sesso diverso, dello stesso sesso o di entrambi. Un approccio che viene percepito come pericoloso oltretevere. Per questo motivo la possibilità che i gender studies arrivino sui banchi di scuola mette in allarme le gerarchie ecclesiastiche, anche se nei sistemi scolastici di diversi Paesi Ue questo approccio è stato adottato come strumento per contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale . La Chiesa teme una destrutturazione della famiglia tradizionale per rendere la società liquida e più facilmente manipolabile (e dunque controllabile) alla stregua di persone assoggettate a consumatori-oggetti.Infatti è giusto domandarsi se esista un diritto a diventare genitori o se il diritto genitoriale (diritto fondamentale della persona) sia limitato esclusivamente al diritto già insorto di potere essere e fare il genitore e che un tale diritto non possa spingersi sino a pretendere di divenire genitori. Alcuni credono che la parità (e dunque la piena uguaglianza) debba consumarsi nell’ambito della differenza tra i sessi o tra le diverse identità sessuali, riconoscendosi e rispettandosi l’un l’altro. La diversità è dunque un valore e non un disvalore. Un valore che va preservato perché la straordinaria ricchezza e varietà della vita è fondata sulla biodiversità, e dunque è modellata sul concetto stesso di diversità .

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da un articolo di Chiara Daina  e altri del Fatto Quotidiano

 

 
 
 

Un camaleonte sorprendente ...

Post n°2530 pubblicato il 16 Aprile 2015 da g1b9
 

 

Bellissima esibizione di un camaleonte speciale



 

 

Chameleon - impressive creation - Fine Art Bodypainting by Johannes Stötter

 

 
 
 
 
 

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Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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