MEMORIE DI UNA GEISHAIl cuore muore di morte lenta. Perdendo ogni speranza come foglie. Finché un giorno non ce ne sono più. Nessuna speranza. Non rimane nulla. Area personale- Login
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Messaggi di Giugno 2012
Post n°735 pubblicato il 26 Giugno 2012 da gameplayer
Tag: il mio quotidiano
Un solo giorno e sarà il giorno… Domani come ogni anno verrà e come sempre l’umor nero e la tristezza s’impadronisce di me… Come sempre la tradizione è rispettata , c’è sempre qualcosa che non va… Ho discusso con una persona a me cara in maniera speciale e a quanto pare il contrasto non è stata superato. Pazienza non mi sentirò in colpa per avergli detto quel che pensavo. Già da ieri mi fanno pressioni, per una cena di sabato, “devi mandare gli sms” … Ma faccio orecchie da mercante, non mi importa, inviti per cosa, per l’ennesima cena del sabato sera al solito posto, mi atterrisce solo l’idea… Non c’è bisogno di inviti, chi vuole sabato verrà … Mi chiedono cosa voglio per regalo, non ho desideri, non ho idee per la prima volta non voglio nulla, non mi piace nulla… Sono stanca dentro, tutto è silenzio in me. Il mio cuore è muto… e mi chiedono di parlare, di dire, di sorridere ed essere felice, arranco emotivamente come arranco con i miei piedi stupidi e doloranti, con quella ferita con cui sto cercando di scendere a patti, con quel senso di instabilità che non avevo e che ora invece sento, che mi impedisce di fare le cose che amo di più in maniera libera, che mi fa cercare con gli occhi la maledetta stampella che sola mi da sicurezza… Limitata in tutto, non posso neanche indossare le mie amate scarpine estive, i miei sandalini, le mie infradito carine…senza la voglia di vestirmi, truccarmi… tanto per indossare un paio di birkenstoke nere o infradito di plastica, possono bastare anche dei pantaloncini e magliette… Non ho voglia di nulla e per la prima volta non mi sentirò in colpa di non avere voglia di nulla e per sabato … farò finta di niente. E domani manterrò le mie promesse, perché le ho sempre rispettate… E quelle rose , che non avrò più … Papà mi manchi …
Post n°734 pubblicato il 21 Giugno 2012 da gameplayer
Nuova corsa notturna dal veterinario, nuove angosce che si rinnovano e quel pensiero che tengo in un angolino ancora una volta presente e vivo. Lo so me lo dicono tutti , ha 13 anni è malandata, ma è la MIA Luna, il mio meraviglioso cagnolone, e quando dico mio lo dico nel senso più profondo del termine, un appartenenza dell'animo, una simbiosi fatta di un amore totale reciproco, di una dedizione completa l'una per l'altra; appaiate nel dolore, sempre presenti occhi negli occhi. Ho retto io la coda necessariamente mozzata per un maledetto tumore mentre la operavano,o nelle altre operazioni, asciugando il suo sangue... io ci sono sempre stata, io ci sarò sempre con lei. Ma non vengo capita, quando dopo l'angoscia desidero solo riposare e dormire, quando cerco conforto in amiche che come me hanno animali e possono capire mentre ricevo solo indifferenza... Ma cosa ne sapete di quel peso sul cuore mentre la guardo dormire, con quell'occhio ormai andato, quando la stringo a me, desiderando un per sempre per noi, sapendo che ogni volta ci salutiamo e conquistiamo un nuovo giorno insieme, che ne sapete delle volte che con il suo muso ha asciugato le mie lacrime, che testimone dei miei dolori mi ha afferrato per i denti e tratto fuori dall'oscurità .... E ancora sola mi ritrovo a non essere capita, nella presunzione invece di sapere tutto di me... Ma se non mi ascoltate come fate a conoscermi?? Stamattina ha mangato un po' ... va bene così, si è anche rotolata nell'erba e va anche meglio.
Post n°733 pubblicato il 16 Giugno 2012 da gameplayer
Ciao piccola Grigia, anche tu te ne sei andata sul ponte dell'Arcobaleno... Chi dice che i gatti vanno a morire lontano non dice il vero, sei venuta da me, nel tuo rifugio per morire in pace... Ed io ti ho trovata, là dove sempre stavi, a goderti il fresco sotto la palma. Serata triste, ormai il numero dei miei piccoli amici è ridotto ad unità, non più decina... E senza di te la mia vita è più triste. Ciao Grigia ... aspettami che ci ritroveremo...
Post n°732 pubblicato il 15 Giugno 2012 da gameplayer
Alcune canzoni arrivano come un pugno nello stomaco, perché ti svelano, perché mettono a nudo quella parte di anima che tenevi accuratamente nascosta.
IL COMICO (SAI CHE RISATE ) CESARE CREMONINI
Sono stato anche normale,
Post n°731 pubblicato il 12 Giugno 2012 da gameplayer
Oggi ho bisogno di te, della tua voce che come una soffice e calda coperta mi si avvolge intorno per darmi sollievo, calore e consolazione… D’altronde è stato sempre così, eri l’unico che arrivava a lenire le mie pene infernali con il tuo canto che arrivava dritto all’anima.. Perché… questo non lo so… ma è sempre stato così A volte è difficile aver pazienza, attendere il momento giusto, quello del destino, quello che sai essere inevitabile… Come spesso è difficile trovare il sorriso, affrontare quello che ci accade con quello spirito positivo che si dovrebbe avere. Sprazzi di una vita che non ho vissuto e che non ho capito… sprazzi duna me che lotta per uscire, fiaccata dai colpi della vita, sprazzi inaspettati di una bella persona che quasi mi piace... La maturità quanto ci illumina a volte, io che ho passato una vita a combattermi, a non volermi bene e a non piacermi, mi guardo con indulgenza e quasi mi faccio un occhiolino, complice di me stessa. Io che cerco di scendere a patti con l’idea di non esserci stata per una cara amica, chiedendomi se mi era stato nascosto, o io non avevo visto.... Chiedendomi come rimediare come avvicinarmi ancora a lei, forse sono io che sento male, che non sono in sintonia, ma improvvisamente sento che le persone che sento più vicine non mi vogliono bene, che mi guardano come se le avessi deluse… Pazza… forse.. o chissà … E mi domando sempre perché non l’ho saputo, perché non l’ho capito…
Post n°730 pubblicato il 02 Giugno 2012 da gameplayer
Scrivere nella mia notte amica... scrivere di un tempo che non ho capito, di un riposo forzato che mi fa sentire prigioniera, scrivere di lacrime che solo la notte lascia libere… Scrivere chiedendomi che senso abbia farlo, scrivere perché la tensione si attenui, perché per un attimo mi senta consolata dalle stesse mie parole. Sono prigioniera a causa di una frattura che mi ha portato anche in ospedale per essere operata , visto che avevo frantumato un metatarso… Quindi prigioniera della convalescenza e inoltre devo subire la presenza di un ferro che fuoriesce dal mio piede… che serve a tenere insieme le mie ossicine sparse qua e là. Una caduta stupida , delle mie che però stavolta ha fatto danni. Non voglio pensare all’operazione che ho subito in anestesia locale per precisa scelta (mia e del chirurgo, un amico di provata fiducia) meglio dolore piuttosto che un ago nella schiena. Ma roba passata, sono a casa e lascio trascorrere i giorni, alternando momenti di forte sconforto ad altri di rassegnata apatia. Ho finito il progetto a scuola, neanche il diavolo mi avrebbe tenuto lontano da quelle classi e devo dire che il rischio corso è stato ripagato dai ragazzi. Non c’è dubbio, mi sento viva quando sono là…ogni fatica provata viene dimenticata. Purtroppo ho anche salutato un mio piccolo amico, il mio Lamentino, che purtroppo stavolta non son riuscita a salvare, mi sono dovuta arrendere ad una malattia più forte di me, ma non ho mancato, le mie carezze con le mie lacrime l’hanno accompagnato. Umore nero, umore triste è cominciato il mese che odio di più e che prima amavo tantissimo, promessa dei estati magnifiche, mese del mio compleanno, mese in cui, oggi 5 anni fa la mia vita finiva, cominciando il grigio infinito della mia esistenza; finiva su quella strada e in quell’obitorio dove la scintilla del mio cuore, il mio meraviglioso papi mostrava tutta la sua fragilità umana, e sul quale ho riconosciuto tutte le ferite che l’hanno portato alla morte, una morte che non avrà mai un colpevole… Una morte che ha spezzato anche la mia vita portandomi via per sempre il mio sorriso e lasciandomi sola in balia di questa tempesta infinita. Il mio silenzio, i miei “va tutto bene” il sorriso per il mondo, e quella placida tranquillità che mi richiedono, la mia vita è questo, anche se ogni tanto qualcuno va oltre…e non si lascia incantare dal mondo fiabesco che creo… e leggono la tristezza dei miei occhi e la fatica di quel sorriso. Devo diventare più brava.
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