Un blog creato da GDTeo il 18/03/2007

Lost In The Ozone

Mi sono perso nei miei pensieri. Era un territorio non familiare.

 
 
 
 
 
 

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L'APPUNTAMENTO ADOLESCENZIALE (parte 2)

Post n°59 pubblicato il 11 Novembre 2007 da GDTeo
 

Si parla dell' adolescenza come del periodo più bello della vita, di un coacervo di ricordi meravigliosi, di sogni emozionanti e di momenti divertenti, ovviamente solo se NON la si è vissuta...

 

Nella puntata precedente il nostro impavido ha cercato in tutti i modi (eccetto quelli che non comportavano una perdità quasi totale del proprio amor proprio) di ottenere un appuntamento. Ora, avuto il numero della ragazza che, mossa da una pietà e da uno sprezzo del pericolo senza pari, ha combinato da sola un appuntamento... Per il fine settimana... al pomeriggio.

Sembrava iniziato quel leggero tratto pianeggiante che porta ad una discesa serena e priva di pericoli, con il nostro "eroe" che già pensava a rilassati episodi casalinghi: Lui, Lei e i loro quattro bambini Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello a mangiare la pizza... Ma una frase sconvolge tutto.

"Dove andiamo... Decidilo Tu!"

Al "decidilo", anzi, alla fine del terzo puntino di sospensione, il nostro amico entra in una fase comatosa, una via di mezzo tra la folgorazione sulla via di Damasco e l'indigestione di pizza quattro formaggi con wurstel e salamino piccante.

Urge riunire gli stati generali... Quel manipolo di impavidi che, vuoi per casualità, vuoi per sfortuna assoluta e di matrice divina, hanno affiancato il nostro affezionatissimo per tante imprese... i suoi cosidetti AMICI, alcuni di loro lo resteranno per sempre, altri verranno allontanati con fare sdegnato e altri saranno declassati a "conoscenti" dopo episodi disdicevoli di natura promiscua... breve descrizione dei soggetti tipo, con analisi dei loro consigli:

L'AMERICANO: Personaggio all'apparenza originale sia per quanto riguarda i vestiti che per quanto riguarda i gusti... In realtà, sotto le magliette di Harvard e i maglioni del baseball, si nasconde un caso patologico. Un essere fermamente convinto di vivere negli USA, più precisamente in una cittadina della California, dove gioca nella squadra di Football, esce con la reginetta del ballo e stà litigando con il padre per ottenere una cadillac decappottabile per il suo sedicesimo compleanno... Fermamente anticomunista e pro armi, ritiene che il nucleare sia alla base della civiltà e che la soluzione di ogni problema passi per un'esplosione.

Il suo consiglio:"Non c'è posto migliore del Drive In sulla 45esima che và ad Albany, L'ingresso costa solo due dollari e si possono mangiare le migliori ali di pollo della California... La cosa importante è che tu le chieda di venire al ballo con te, anche se sarà difficile, perchè si dice che abbiano già litigato per lei Fonzie e Dawson e che sia la ex di Jhon W. un tizio strano che si dice venga dal Texas."

MISTER GIOCO DI POLSO: All'apparenza un normalissimo ragazzino, gentile e sempre sorridente, con dei curiosi occhiali molto spessi... Il pomeriggio, nel buio della sua stanza, rivela la sua vera natura... Campione nazionale di Onanismo con un ottimo secondo posto a livello internazionale, dove è stato surclassato solamente dal giapponese Eichici O. l'indiscusso recordman con l'ineguagliabile primato di di 60 al minuto 8cosa è meglio non dirlo). Per questo soggetto esistono due categorie di ragazze, quelle "VERE", con la curiosa abitudine di stare sempre vestite... e quelle "VERAMENTE VERE", che sono reperibli solo su carta o su pellicola, che non conoscono l'uso degli (inutili) indumenti e che risolvono tutti i problemi, dalla parcella dell'idraulico alla crisi ad un tavolo di conferenza sulla pace in medioriente, nello stesso modo, forse triste e surreale, ma sicuramente efficace... Un soggetto che culminerà la sua vita sposando la pagina centrale di playboy "Luglio del '92" in una cerimonia celebrata da Hugh Hefner, che dalla TV mostra la sua villa per un documentario.

Il suo consiglio:"Portala in giro, fate una tranquilla passeggiata... Ad un certo punto fingi di svenire, lei, per rianimarti, inizierà a massaggiarti e (ovviamente) a spogliarti a quel punto arrivo io, vestito da dottore e per consolarla inizio a frustarla con lo stetoscopio... Quando interviene il gorilla tu salvala e portala nel bagno di un aereo, non può fallire!!"

IL DEMOCRISTIANO: Questo è, non solo all'apparenza, un normalissimo ragazzo... del 1950. Non conosce l'uso del computer, del telefono e delle lampadine. Và in chiesa al sabato e alla domenica mattina, porta fuori la spazzatura e fà i compiti tutto il giorno, interrompendo solo per una buona fetta di pane, burro e zucchero. Crede che il muro di Berlino non sia mai caduto e vive in un limbo fatto di tremendi Pepponi e affettuosi Don Camillo. Non conosce alcun tipo di musica, ma pensa che sia prodotto del diavolo. Il culmine della sua vità sarà la sconvolgente rivelazione della differenza maschio/femmina e della conseguente doppia funzione dell'unica parte del corpo che NON PUO' toccare su ordine della madre chiesa.

Il suo consiglio: "Dopo la funzione domenicale, presentati alla sua famiglia con una giacca, un cravattino blu e un posto da impiegato comunale. Chiedi al padre la mano della sua figlia prediletta e combinate la dote... Poi non ti resta che aspettare che la cicogna porti il vostro primogenito... Se, disdicevole fretta diabolica e lussuriosa, vuoi vederla in illegale concubinaggio, l'unica è andare in chiesa il sabato, alla messa dei giovani, ma non rivolgerle nè la parola nè lo sguardo, è peccato."

Adesso sì che il nostro eroe sà come fare.

IMPAVIDO PENSIERO: "Allora, chiederò a suo padre il permesso di portarla in un bagno di un aereo diretto al drive in, con la funzione religiosa proiettata al posto dei film, una volta arrivati le parlerò della dote e dei sui obblighi di rianimatrice, tenendo la pistola a portata di mano per il duello con Jhon W. e ricordando di non coprire lei di fronte alla telecamera in modo che si veda il rosario. Portare la gabbia per il gorilla, ma tanto ci pensa il dottore... Con lo stetoscopio mi pare."

Ovviamente il pensiero che il posto non sia importante e che l'essenziale sia conoscersi a vicenda, per poter capire cosa si desidera, l'uno per l'altra non sfiora nemmeno il nostro campione. E, se in una notte di gelo e di dubbi, questo pensiero si facesse avanti sarebbe scacciato da una serie di preghiere al DIO DELL' APPUNTAMENTO PERFETTO... Una sorta di incrocio tra un manager di successo della New York anni '90 e un sedicente guerriero unto d'olio (nella foto, un esempio)... Un gran figo... mi han detto.




Alla prossima con il tremendo svolgimento della battaglia tra il bene e il "bene un pò più sfigato".

 
 
 

L'APPUNTAMENTO ADOLESCENZIALE (parte 1)

Post n°58 pubblicato il 04 Novembre 2007 da GDTeo
 

first dateNel "giorno di vecchiaia che uno ha" ci si ritrova a pensare al passato e a rimpiangere la giovinezza... poi il pensiero cade sull'adolescenza e si lascia perdere.


Da giovani è peggio.

Voglio parlare di un episodio chiave dell'adolescenza, il PRIMO APPUNTAMENTO.

Partiamo dall'inizio, descrizione del protagonista:

"Maschio, apparentemente vivo, di età stimata tra i 13 e i 15 anni (con punte di 27), intelligenza ancora dislocata nell' area pelvica (sede originaria), fisicamente inappetibile, mentalmente instabile, emotivamente sicuro della propria incapacità e meccanicamente impreciso (ma stà di fronte o di sotto? Ha i denti?), cartello "torno subito" inserito nella scatola cranica."
Teo pensiero: Mi ricorda qualcuno...

Il nostro eroe è interessato ad una ragazza, una normalissima ragazzina, carina, con gusti prettamente adolescenziali e con un cervello "non pervenuto". Frase tipo del soggetto: "Ma NOOOOOOO, i Backstreet Boys (Blue/Finley/Take That/cazzonesò) sono i più grandi della terra, chi lo conosce De Andrè!!!".

Il problema è che anche la più normale delle quattordicenni al nostro caparbio protagonista sembrerà così:

"Donna, anzi, Angelo della Morte, in grado di creare e distruggere con un gesto della mano o una parola... Se tu le vai bene allora tu sei bene, Se le vai male allora sei merda. Il suo potere deriva dalla custodia della porta della felicità, della fonte del calore, dell'antro di giovinezza... Una cosa che nella mente del povero malcapitato è un incrocio tra una conchiglia, un collina al contrario e un dado da 12 per la riparazione di aerei... Ma sopratutto è una che SA' (cosa? Mistero della Fede)"

Inoltre i film insegnano che è una che non ci stà...

Non ci stà per cosa?

Per niente. Il nostro eroe, con una solida cultura forgiata da anni e anni di film adolescenziali d'oltreoceano, crede (anzi, sà) che una ragazza, VA' CONVINTA ad uscire e che, una volta fuori, stà all'uomo cercare, con favolosa astuzia e sprezzo del pericolo, il contatto fisico... Contatto che sarà sempre una vittoria, sia che esso sia un bacio che toglie un pò della polvere decennale dalle labbra, una carezza, o, più probabilemente, un sonoro calcio nei testicoli con sollevamento e separazione dei tanto amati gioielli (ragazze mie, non fà male, di più)...

Il pensiero che ad una ragazza possa far piacere il contatto, o che lei stessa lo cerchi per prima, è solo una patetica ERESIA che và punita secondo il rituale della santa madre chiesa (di Chuck Norris).

Con queste premesse, capirete che il chiedere un appuntamento non è cosa facile, e che il nostro eroe preferirebbe piuttosto un'operazione a cuore aperto fatta dal macellaio sotto casa.

Le strategie con cui "convincere" la malcapitata (perchè lei non ci stà, ovviamente) possono sembrare all'apparenza casuali, ma non lo sono mai... ne scrivo alcune:

LETTERA D'AMORE: Il nostro eroe, come un romantico stilnovista, scrive al buio della propria stanza una lunghissima lettera, dove, in un orgia di complimenti, umilia tutto sè stesso, utilizzando frasi che, nella sua mente "delicata", funzionano, tipo: "Ti prego, concedimi un appuntamento, ti falcerò il prato, ti farò i compiti, ti farò uscire con un altro..."; o anche "Sò che non ti merito, ma dammi una possibilità..."; o la migliore " Se ci tieni alla vita della nonna presentati alle fontanelle alle tre di sabato, sola e disponibile..." (e questa, devo dire, funziona..)

FURTO DI NUMERO DI CELLULARE: Il nostro condottiero riesce, con l'astuzia, la sagacia o tramite servili promesse fantozziane, ad estorcere il numero di telefono della malcapitata da qualche suo amico. Iniziano una serie di messaggi anonimi: "Ciao, sono un ammiratore segreto, rimango tale finche non sò per certezza e tramite la firma di un contratto che ci stai..." oppure "Ciao, forse mi avrai notato, o forse no, non mi espongo spesso, anzi, non mi avrai notato di sicuro..." oppure, la più gettonata, un SMS con sù scritto "Pronto è la salumeria Marconi?... Scusi, ho sbagliato numero" (da nostalgici dei tempi cupi, quelli del telefono fisso).

UTILIZZO DELLA CUGINA: Strategia all'apparenza sicura...all'apparenza. L'impavido si rivolge alla (creduta) fidata cugina, ogni impavido ha una cugina e ogni cugina di impavido è sempre migliore amica della malcapitata... E' matematico. Alla cugina il nostro eroe chiede di combinare un appuntamento, raccomandandosi ossessivamente, con un discorso le cui parole chiave sono "discrezione", "serenità" e "se non vuoi non fà niente, è una cosa buttata lì per caso, non ci ha pensato molto". Il discorso della cugina all'amica avrà le seguenti parole chiave "innamorato", "disperato", "arrapato" e "vibratore bifallico a tre velocità".... Giusto un pelo diverse.

Ovviamente il presentarsi, fare due chiacchiere e chiedere di uscire con un semplice "Se sei libera sabato, ti và di andare..." è considerata un'offesa alla razionalità della SCIENZA DELL' APPUNTAMENTO... E come tale punita con l'espulsione dalla comunità scientifica.


La "scelta del posto", la "vestizione e profumazione del guerriero" e lo "svolgimento della battaglia" alle prossime puntate, se avete voglia di sapere come và a finire...
 
 
 

PEZZI DI METALLO...SOLO PEZZI DI METALLO

Post n°57 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da GDTeo
 

Le riflessioni che partono dal caso, da una notizia all'apparenza insignificante o da un pensiero stupido, sono quasi sempre le più profonde... a quanto pare.

Ero in un pub a Torino, di fronte ad una dolcissima, bellissima e tutti gli altri "issima" ragazza (visto che leggi il blog ) e, visto il suo arruolamento, per il quale mi complimento e sono felice per lei, parlavamo di tecniche di addestramento militare.

Discutendo sull'uso del tiro a segno si parlava di come i soldati italiani fossero molto più addestrati dei tanto citati Marines americani, che andavano al poligono solo per ricevere la licenza, e non due ore al giorno come i "nostri".

Strane connessioni mentali mi hanno fatto porre la cosidetta "domanda dello stupido" (o del creduto da tutti stupido, ne parlerò poi), le ho chiesto quanto costa una singola pallottola...

Mi ha detto che dovrebbe costare all'incirca 20 centesimi... sì, 20 CENTESIMI.

La notizia mi ha lasciato incredulo.

Mi sono documentato, ho letto su vari siti dei prezzi di pallottole e devo dire che il prezzo medio non è 20 centesimi... ma 21.

Adesso da buon "stupido" mi chiedo il perchè.

Non riesco a capire, le pallottole vengono usate per uccidere, una pallottola può spazzare via una vita in un decimo di secondo, può mutilare, rovinare famiglie, paesi e nazioni... E costa così poco?

Sò che è stupido chiederselo, per la legge del mercato è solo un pezzo di metallo, che, per quanto lavorato ha un valore materiale di poco superiore a qualche centesimo, sò che per la legge della domanda e dell'offerta non può avere un prezzo maggiore, che NON E' LOGICO dargli un prezzo maggiore.

Ma non capisco comunque... La Monnalisa è una tavola di legno con dei colori sopra, la Tour Eiffel è una ammasso di acciaio, il Colosseo è un edificio in argilla, eppure non sono considerati solo questo dalla gente, e, ovviamente, hanno ragione.

Ma una pallottola no, può essere messa in un fucile e sparata in testa ad un bambino ma sarà sempre un pezzo di metallo, costerà sempre 20 centesimi.

Nel film "Bowling For Columbine" è inserito un intervento del comico Chris Rock, lo cito a memoria (perdono Chris):

"Non serve un controllo delle armi, ma un qualche controllo delle pallottole... Ogni pallottola dovrebbe costare 5000 dollari... 5000 dollari per pallottola, lo sai perchè? Perchè se una pallottola costa 5000 dollari non ci saranno più vittime innocenti. La gente ci pensa prima di sparare se una pallottola costa 5000 dollari...E ogni volta che sparano a uno la gente dirà: Deve aver fatto qualcosa... Cavolo! Gli hanno infilato ben 50.000 dollari di pallottole nel culo!"

Con questo intervento è diventato uno dei miei comici preferiti... Ma non è questo il punto.

Il fatto è che sono d'accordo... una pallottola può fermare una vita, e QUALUNQUE vita vale più di 20 centesimi. Di fronte ad una vita interrotta sono pochi anche 5000 dollari a colpo.

Ora, sò che questo discorso è fuori dalla cosidetta "logica", che una pallottola in sè è davvero solo un pezzo di metallo, e che oltretutto l'uso sbagliato viene pagato a suon di anni di carcere (in teoria)... Sò che sarebbe impossibile invertire questa tendenza ed andare contro gli interessi delle Lobbies di commercianti d'armi... Sò che sarebbe impossibile anche solo rendere credibile questa proposta... Ma devo dirlo, è più forte di me.

Mi vergogno di vivere in un mondo dove uno strumento, fabbricato PER UCCIDERE (anche un paio di forbici può farlo ma non è costruito apposta), costa così poco.

Perchè le pallottole questo sono, strumenti di morte, avessero un libretto di istruzioni reciterebbe più o meno così: "Prendete il prodotto, inseritelo nell'apposita arma da fuoco, puntate e uccidete chi più vi aggrada." Non credo che ci siano dubbi sulla loro natura...

Mi vergogno profondamente di un mondo dove una vita umana vale, alla prova dei fatti, molto meno di un PEZZO DI METALLO.

 
 
 

NORMALI vs. SPECIALI

Post n°56 pubblicato il 25 Ottobre 2007 da GDTeo
 

CHIARIMENTO: Ho riletto questo post dopo un pò di giorni... Mi sono accorto di aver sbagliato ad esporre il mio pensiero. Quello che voleva essere un "post provocazione" è diventato un post di accusa. Non penso che ci siano persone speciali e persone stupide, ma persone che FANNO le speciali e persone che FANNO e stupide. Il mio post voleva invitare coloro che non utilizzano al meglio i blog a impegnarsi e a capire quale immenso strumento di comunicazione esso sia, non a dire che ci sono intelligenti e stupidi e che gli stupidi devono stare zitti... il mio concetto è l'esatto CONTRARIO. Sulla base di questo rinvio la discussione ai commenti. Grazie a tutti.



Ci vogliono chiudere... ebbene sì.

Visto che parlano tutti di questa legge ne parlo anch'io... Non faccio il copia incolla del post petizione che gira in rete, lo trovo un'iniziativa lodevole, certo, ma mi volete spiegare a che serve una petizione su internet per gente che internet non sà nemmeno cosa sia?

Se avessero saputo cos'è un blog avrebbero evitato tutto questo... Se avessero saputo che il 99.9% dei naviganti ha uno spazio su internet (chi non ha lo space di msn?) non si sarebbero neanche sognati di mettersi contro milioni di persone.

Sembra che vogliano farsi odiare, tra proposte (fasulle) di ripristino della leva militare e di blocco di libertà di opinione, manca solo promettano il ritorno dello Ius Primae Noctis, dell' Ordalia e di Andreotti presidente del consiglio per cadere più in basso. Fortunatamente queste sono solo esagerazioni... forse.

Tornando ai blog... Mi piacerebbe un REPULISTI.

Sì, l'ho detto, e ora lo motivo.

A volte ripenso a com'era internet solo qualche anno fà, la stragrande maggioranza degli utenti erano persone che vi entravano per parlare, incontrarsi e interagire con lo scopo di sopperire alla carenza di contatto con le persone "reali".

Internet era un RIFUGIO.

Un posto dove tutte le persone che non riuscivano ad esprimersi (per i più svariati motivi, non parlo solo di NERD) avevano la possibilità di mettere nero su bianco il loro pensiero e di confrontarlo con altri, trovare e scambiare informazioni senza dover chiedere permesso, senza dire "scusate" o "per favore".

Certo, qualche testa coronata c'era anche allora, ma rappresentava una sparuta minoranza... Personalmente stavo iniziando a sperare che le cose continuassero così.

Adesso internet e, di riflesso anche la blogosfera, riflette appieno la popolazione "reale"... In chat non si può più parlare di argomenti seri... mi ricordo che una volta , quando avevo un problema col PC, entravo in una chat specifica, chiedevo in giro e la gente rispondeva, perchè si usavano davvero le stanze tematiche... adesso la chat è uno strumento per segaioli 13enni con un tempo di connessione totale che potrebbe essere usato per misurare la durata media dell' orgasmo maschile.

Parlando dei blog, il 90% fà schifo, senza mezzi termini.

Ok, lo sò che ognuno è libero di fare ciò che vuole, di usare il proprio spazio come meglio crede e di pubblicare ciò che ritiene importante secondo il suo punto di vista... Ma non me ne frega niente.

Il blog è l'unico strumento con cui possiamo far sentire la nostra VOCE.

E' un diario, una pagina in cui si può vivere e rivivere la propria vita, esprimere i propri pensieri, esporre le proprie opere... insomma, differenziarsi dalla massa, riuscire a parlare senza stare a pensare se puoi offendere qualcuno, senza aver paura di non sembrare un "bravo ragazzo"... Cazzo, un posto per essere sè stessi... Per mostrare ciò che si ha dentro.

Il fatto è che qualcuno, a quanto sembra, non ha dentro NIENTE.

Lo sò, lo sò... dovrei dire che ogni persona ha la sua storia da raccontare, una opinione da difendere, le sue leggerezze e profondità...e altre stronzate simili. Ma, siamo seri, se uno utilizza il più grande strumento di comunicazione della Terra per mettere le foto di un profumo, di un calciatore e di quattro gatti del cazzo... NON HA NIENTE DA DIRE.

E allora che stia zitto, lasci parlare chi può, chi riflette, si informa, esplora sè stesso e gli altri, chi ha una propria VOCE...

Certa gente deve capire che il suo posto non è qui. Che il suo mondo è FUORI.

Fuori potrà tornare a lamentarsi per le tasse e poi non farsi fare lo scontrino, potrà lamentarsi degli immigrati senza ricordarsi che lo era suo nonno, potrà parlare di cattiva educazione e poi lasciare i figli di fronte alla TV per ore...

Potrà fare la persona NORMALE...

O BANALE, che dir si voglia.

PS(1): Ovvviamente non ce l'ho con i diari on line, l'introspezione personale è tutta un'altra cosa, e complimenti a chi ci riesce...

PS(2): Introspezione non è il dire che si stà male perchè non si è trovato il paio di scarpe che si cercava.

 
 
 

PAURE ARTIFICIALI VENDESI

Post n°55 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da GDTeo
 

Le nostre paure sono sempre usate contro di noi, ma, a volte, vengono usate in un modo talmente stupido che diventa possibile accorgersene.

Ne ho avuto conferma quando l'ho vista.

Parlo della pubblicità dove un groppuscolo di donne, decisamente appartenenti alla categoria delle "Melatirus Uncasinus", dicono frasi del genere:

"Noi del comitato della lotta alla gravità (e noi maschietti subito a pensare al seno) sappiamo come la perdita di un singolo capello può essere fatale! Ruina (non Ruini, di meno) disperazione e morte colgano colei che osi far cadere con indifferenza un suo capello! Che l'angoscia attanagli l'animo di chi non si "protegge" con il nostro shampoo! Che gli si sfacci la casa, che la malattia li impedisca!!"

Ok, mi sono lasciato un pò andare, ma c'è da dire però che dopo la prima frase (fino a fatale, o sinonimo di uguale impatto, non ricordo esattamente) si susseguono una serie di filmati, che mostrano donne intente a mascherare con una disperata goffaggine la caduta di un capello,esatto, la caduta di un solo, fottutissimo capello.

Tutto questo per sponsorizzare un NonRicordoCosa che dovrebbe combattere la caduta dei capelli femminili.

Paura di perdere i capelli, ma sempre PAURA.

Ricordo ancora una vecchia pubblicità, dove, per reclamizzare delle caramelle "particolarmente utili per l'alito", si mostravano scene di persone che venivano respinte solo perchè non sapevano di menta. Ricordo anche quella dove un signore, in coda per entrare a teatro viene colto da un attacco di dissenteria, corre al bagno, ma è occupato, cerca aiuto, ma non può rivelare il suo male... tutto perchè non ha preso due pillole del cazzo.

La paura, in tutte le sua accezioni viene usata quotidianamente per spingerci a comprare. Il sentimento che ci rende umani, l'unico grande sentimento di cui è capace l'uomo viene costantemente manipolato per profitto... E potere.

La paura muove i consensi, basti pensare che c'è gente che crede davvero che un gruppetto di islamici (definiti così dai media per non chiamarli sauditi, il perchè è ovvio) armati taglierini è riuscito a far cadere i simboli del potere americano, senza l'aiuto di nessuno. La paura ha anestetizzato le menti e le ha preparate ad una reazione...non ovviamente ad una RIFLESSIONE.

La reazione alla paura è l'appoggiarsi a chi ha la CERTEZZA.

Agli occhi del pauroso, la certezza è appannaggio del "presidente di guerra", e quindi giù a bombardare paesi "sconosciuti" per motivazioni che vanno dal ridicolo al palesemente falso...Ma la certezza è anche, per restare più sul terra terra, della pubblicità.

La pubblicità vende certezze. Dà soluzioni a problemi "insormontabili", indirizza verso la "felicità", senza dire però che questi problemi li ha creati lei e senza spiegare che gli oggetti materiali non potranno mai sciogliere le paure interiori... Ovviamente senza ammettere di essere la causa di queste paure irrazionali e, apparentemente, irrefrenabili.

Dopo anni di pubblicità c'è gente convinta che la coca cola sia la bibita più bevuta perchè è la più buona, che l'alito deve sapere o di menta o di liquirizia e che i capelli devono essere sempre lunghi, morbidi e se non lisci, almeno "ricci perfetti".

Paure folli perchè inconsistenti e indotte, si ha paura di cose alle quali non si dovrebbe neanche pensare.

La domanda che mi pongo sempre è: "A cosa porta tutto questo?"

Dopo decenni di pubblicità e manipolazione da "strategia della paura" siamo ancora in grado di riconoscere le cose che dovremmo realmente temere? Siamo ancora in grado di reagire quando i nostri veri bisogni vengono attaccati?

Non lo sò, vorrei trovare una conclusione positiva, ma non ci riesco... Spero solo di avere ancora, da qualche parte, la forza per reagire, nel caso si presentasse qualcosa di cui avere davvero paura, ma temo che sia difficile... A volte credo che la consapevolezza non basti per sconfiggere queste PAURE ARTIFICIALI, il cui germe si pianta dentro l'anima ben prima che la razionalità e lo spirito critico vi nascano... Spero solo di sbagliarmi...

PS: Questa riflessione è nata dopo che hanno assegnato il nobel per la pace ad Al Gore, un uomo di cui ho molta, molta, molta...paura.

 
 
 

TELEFONO AMICO

Post n°54 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da GDTeo
 

"Ciao, complimenti per il blog, ho letto ke aiuti gente, senti se ti và... E Ke ho questa tipa qua... La Zuppi, cioè lei viene da noi e ci fà a me e alla Macci, che volete da Fabry? Dovete stare apposto!! Ke minchia Fabri è quello figo del Itis, Kazzo si fà a non stargli vicino, Ke poi quella zoccola viene da noi, e tipo non se l'è neanKe fatto... ma che crede, di averci la ragione lei?? Io se Fabry voglio di farmelo e Ke me lo faccio... Come posso fare questo problema??? Grazie, Kiss Kiss!! TVTTTTTTUKDERJB!!!"

Prima di iniziare... SCUSATEMI, questa non è nient'altro che un riassunto di ciò che mi arriva in messaggeria da quando ho pubblicato questo post.

Da allora, ogni giorno, anche se piove, nevica o anche se dal cielo arriva un invasione di alieni a cavallo di draghi che lanciano lupi contro i vermi (cit.), io mi trovo roba di questo tipo in messaggeria.

E' tutto inutile.

Sono inutili le risposte educate, in cui spiego che non sono uno psicologo, che non sono, nè sarò, nè voglio essere un salvatore dell'umanità.

Inutili anche le risposte arrabbiate (anzi, decisamente incazzate) in cui dico che ho dato la mia disponibilità, inizialmente, perchè i problemi erano grandissimi, insormontabili per una persona sola.

Inutile dire che poi la mia disponibilità si è trasformata in sincera amicizia, quando ho scoperto di avere di fronte delle persone davvero fantastiche.

E' davvero tutto inutile, sembro essere diventato una specie di servizio reclami, più che un call center un TELEFONO AMICO.

Non mi arrabbio perchè mi contattano, non mi arrabbio perchè insistono e non mi arrabbio nemmeno quando se ne vanno, mandandomi a quel paese perchè a dir loro "non sono stato gentile e comprensivo come credevano".... E dovevo , secondo loro.

Mi arrabbio solo per una cosa.

Tutte, ma dico tutte, le persone che hanno bussato alla mia porta da quel dì, NON AVEVANO PROBLEMI.

Si lamentavano delle normali difficoltà della vita, come farebbero con un convivente al ritorno dal lavoro, ma li spacciano per problemi seri, addirittura alcuni li ritengono sullo stesso livello di orrori come la BULIMIA e l'ANORESSIA, dicendo, senza il minimo pudore: "Se hai aiutato lei, devi aiutare anche me, i problemi sono problemi!"

Non credo.

In questo periodo, di lunghe (e davvero belle) telefonate, chattate su messanger, ecc...Mi sono state insegnate tante cose.

Tutti questi insegnamenti si sono concretizzati in una singola decisione, forse banale, ma che ritengo importante... Ho cancellato la parola PROBLEMA dal mio vocabolario.

Datemi un lavoro urgente da fare, una ruota sgonfia il sabato sera, un tamarro che cerca di provocare e io parlerò di CONTRATTEMPI (Se poi un tamarro osa sfidare davvero un bestione di 1.96 m per 90 kg parlo anche di pazzia  )

Datemi una fidanzata un pò troppo "aperta" con gli altri, un figlio con i lineamenti del postino e un capo che ama il suono che fà di un gatto a nove code sulla mia schiena e parlerò di PICCOLI FASTIDI.

Datemi un inondazione, le prove che il papa è davvero il "buono" della vicenda, fate vincere le elezioni agli 'ISTI, e cancellate tutti i pezzi Metal della Terra, e io parlerò, magari con un pò, ma proprio solo un pelo di fastidio di... LIEVI DISAGI.

Ma non riuscirò mai più a parlare di problemi dopo aver intravisto un mondo dove ciò che ti nutre diventa ANGOSCIA condita da senso di colpa, dove la morte è chiamata AMICA. Un mondo sorvegliato dalla Dea PERFEZIONE , obiettivo ultimo, parametro esteriore ed interiore, riferimento di persone talmente prese (e perse) nella sua ricerca, che non riflettono sul fatto che NON bisogna  cercarla, perchè NON ESISTE.

Scusatemi, ma dopo aver, per fortuna, solo intravisto questo, non parlerò mai più di problemi.

Perchè non ne ho, e voi, pensandoci seriamente, NE AVETE?

 
 
 

Post n°53 pubblicato il 09 Ottobre 2007 da GDTeo
 
LIKE A "MINATOR"

Rompo le scatole a voi tutti con un post inutile.

Teo non è sparito, non ha dimenticato il suo blog nè ha perso la voglia di scrivere.

Sono pieno di cose da dire, pieno di argomenti da affrontare e da esporvi, per suscitare una qualche reazione, magari diversa dal:

"Sono d'accordo, che bravo, adesso passa dal mio blog e commenta il mio post sui gatti, che se non vedo un commento in più svengo."

Il problema è che in questo periodo non sono stato in grado di scrivere. Ogni volta che mi mettevo al pc non riuscivo a descrivere le idee che apparivano chiare nella mia mente.

Il mio non è un "blocco dello scrittore", nè un calo di abilità narrativa.

La mia è STANCHEZZA. Pura e semplice stanchezza, niente di filosofico o trascendentale, la mia vita và bene e la mia "vita" qui dentro và altrettanto bene...

E' stanchezza nel senso più fisico del termine.

Il 90% dei miei post sono stati scritti dopo giornate lavorative di 9 ore...

In queste ultime 2 settimane sono state di 11 ore... 11 ore piene, davvero. Troppo anche per me, per ora...

Tra 2 o 3 giorni mi sarò abituato... e tornerò... POCO MA SICURO.

Nel frattempo girerò per i vostri blog... a riempirvi di commenti!

Una virile pacca sulla spalla ai maschi e un bacio alle ragazze...

Il Vostro Rompiscatole Preferito

PS: conoscendomi, scrivo già domani...


 
 
 

"SOLO" UNA CURA

Post n°52 pubblicato il 30 Settembre 2007 da GDTeo
 

A volte si pensa che, se una cosa la dicono tutti, o è vera o ha un fondamento di verità.


A volte i giornalisti, i politici, gli "opinionisti", gli esperti... cioè i nostri "TUTTI" si sbagliano.

Parlo di una discussione che ha riguardato fatti come la strage di columbine e l'eccidio compiuto da Cho Seng Hui poco tempo fà... Parlo dei dibattiti sulle CAUSE della violenza.

Analizzando i motivi alla base di varie stragi, compiute perlopiù da giovani, si cerca sempre di trovare un FATTORE SCATENANTE, un elemento negativo che travia e seduce i giovani, che li porta dall'essere Candidi Angioletti Della Mamma Che Mangiano Tutto all'essere delle specie di demoni, rappresentanti in terra del male assoluto, assassini senza un plausibile motivo.

Io NON SO cosa può causare tutto questo... I giornalisti non lo sanno... ma sono CONVINTI di sì.

Tra le varie influenze demoniache sui giovani, viene sempre, e dico SEMPRE, citata la musica METAL.

Questa musica violenta, oscura e complessa... Con un seguito di gente vestita di nero... abbastanza nota per essere conosciuta vagamente da tutti e abbastanza per essere additata come "male assoluto" in maniera, secondo loro, plausibile... E la gente, ignorando cosa sia il metal e, ovviamente, TEMENDO ciò che NON CONOSCE, è sempre pronta a scagliarcisi contro.

Ora io di cose ne sò poche... Ma da quando ascolto metal, che io ricordi, non ho mai commesso un omicidio, bevuto sangue di vergine (se non consenziente) o ululato alla luna dopo aver sbranato un villaggio di timorati di dio... Adesso che ci penso.. pensieri cattivi non me ne vengono più proprio DA QUANDO ascolto Metal.

Il metal è una CURA... Non LA CURA.. Ma una delle più importanti.

Non l'unica, non la più efficace forse, ma una cura. Non la causa della degenerazione di ragazzi "per bene" ma una cura... Un elemento per il raggiungimento di un equilibrio che può far diventare persone migliori, non intendo "migliori" nel senso di piccoli e mediocri democristiani stile pubblicità delle merendine, ma persone VERE, con passioni e emozioni forti, senza costrizioni e senza paura di dire quello che pensano.

ESEMPIO PRATICO:

Prendiamo un ragazzino, somministriamogli una dose di televisione non inferirore alle 6 ore giornaliere, riempiamolo di sogni pieni di ragazzine che si innamorano perdutamente di lui, di amici sinceri e numerosi, di futuri lavorativi ricchi e meravigliosi... insomma di sogni PUBBLICITARI.

Adesso facciamolo arrivare ai 16 anni... togliamo il telo e... sotto non c'è niente! Facciamogli vedere come questi sogni non sono per lui, diamo agli ALTRI la vita che credeva spettasse a lui... Ah, già che ci siamo... Mettiamogli di fronte quelli che questa vita la POSSONO VIVERE.

Inizia a capire... Si rivolge alla TV, suo faro negli anni giovanili...Ma non è cambiata con lui, è ancora piena di LORO... dei FELICI... creature aliene e inspiegabili, sono OVUNQUE...

Diamogli da ascoltare Gigi d'Alessio e Max Pezzali ("il cammino dell'età" e "lo strano percorso" possono andare)... Circondiamolo di FELICI...

La prima domanda che fà è "Dov'è la mia pistola?"

Ma adesso facciamo i buoni... Facciamogli conoscere il Metal.

Diamogli dei gruppi composti da REIETTI come lui, dei testi che parlano di perdita e di rabbia e della musica che lo scuote da dentro, che lo rivolta fino ad estrarre tutta la RABBIA dal suo corpo.

Avremo un ragazzo, se non felice, SFOGATO... Senza energia negativa... ma con la CONSAPEVOLEZZA del male... Cosa che, a mio parere, è la condizione base per non ricorrere alla violenza.

Grazie al metal, ma anche grazie ai libri e ai film horror, parole brutte, come SUICIDIO, non passano per la testa di molti giovani, o meglio... non ci PASSERANNO MAI PIU'.

 
 
 

RITORNO ALLA LUCE

Post n°51 pubblicato il 24 Settembre 2007 da GDTeo
 

Non sono sparito.

Non ho avuto molto tempo, e, quando ce l'avevo, non ho avuto voglia, preso com'ero dal commiserarmi per situazioni sentimentali incasinate e amicizie alla deriva...

Ma ora è tutto risolto...

Non è cambiato nulla rispetto a ieri, tutti i problemi sono stazionari, o meglio, in attesa di discesa... Ma CHISSENEFREGA.

I miei problemi sono passati in secondo piano, sempre di più, fino a sparire da due settimane a questa parte...

Perchè?

Ho conosciuto una persona che i problemi li ha (forse, aveva) davvero, che ha visto la vita sfuggirle, scapparle dalla bocca per finire nella tazza del cesso...

Una ragazza che soffre (ha sofferto, quanto vorrei poter già dire così) di BULIMIA.

Dopo 4 anni di abisso... Ha detto BASTA.

E, con quella forza che solo la disperazione può dare, con un'energia che mai crederesti possa uscire da un corpicino così piccolo, ha reagito. Ha visto le due vie di fuga, da una parte la guarigione e dall'altra... LA MORTE.

Sì, la Morte, senza giri di parole... la Morte che ti prende lentamente, in un gioco che solo all'inizio credi volontario, una danza che tùrbina sempre più forte... fino a che sembra impossibile fermarla.

Il problema non è scegliere una delle due strade, è RICONOSCERLE.

Non è facile guardare la morte, fissarla negli occhi e mandarla a FARSI FOTTERE.

Non è facile dopo una settimana, figurarsi dopo 4 anni.

Ma lei proprio questo stà facendo, da sola ha trovato quella forza, quell'aura di energia che prima era solo desiderio... che ora è speranza... ma che presto sarà REALTA'.

Dopo che si esce da malattie del genere non si superano le difficoltà della vita... LE SI TRAVOLGONO.

Si diventa un fiume in piena, straripante di ottimismo e di energia... o meglio, ci si rende conto di quello che si è SEMPRE STATI.

Ho la fortuna di esserle vicino in questo periodo... Ho visto per la prima volta l'ombra di problemi veri e tutto ha avuto senso.

Non ci si può lasciar innervosire, sconfortare e spaventare da piccoli problemi... Niente deve frenare la nostra potenza interiore... Dobbiamo amarci, e godere della vità con intensità...

CAZZO, la felicità è sempre vicina, sempre a portata di mano, basta essere convinti della sua esistenza... E' sempre lì... ANDIAMOCELA A PRENDERE!

Cara S... Non ci sono parole per ripagarti di tutta l'energia che mi hai donato, ne userò una sola, forse la più banale di tutte, ma, per una volta nella vita, ho compreso appieno il suo significato... GRAZIE.

 
 
 

COMPARSE

Post n°50 pubblicato il 17 Settembre 2007 da GDTeo
 

Ci sono persone che si amano, persone che si odiano, persone che si apprezzano e persone che... diciamo... si IGNORANO.

Sono le cosidette COMPARSE.

Possono essere i compagni di classe il cui nome ci sfugge, quando tiriamo fuori le vecchie fotografie; persone che vediamo tutti i giorni e con cui non scambiamo mai due parole; oppure dei vecchi parenti di cui a malapena si sà il nome... Tutti possono essere comparse in senso RELATIVO.

Ma la domanda che mi martella è un'altra... esistono comparse in senso assoluto? Cioè... ci sono persone che sono comparse per TUTTI?

Persone a cui la vita ha affidato un ruolo marginale, destinate a mirare invano il cuore altrui... Distorsioni nei ricordi... Facce in cui non si vede nulla.

Persone destinate non solo a non essere amate... ma anche a non suscitare mai negli altri un qualunque genere di sentimento, negativo o positivo che sia.

OMBRE nelle menti della gente, che non possono sperare di occupare un posto nel loro cuore.

Io sono convinto che esistano.

Che ci siano persone destinate, a causa dei mezzi che la natura gli ha dato, a non realizzare mai... Nè i propri sogni, nè quei risultati che gli altri danno per scontati, come il formare una famiglia e fare dei figli.

Mi chiedo cosa succede, quando le comparse scoprono il loro destino, quando capiscono di non avere LA FORZA...

Perchè lo capiscono, lo capiscono sempre.

Magari la verità è scoperta dopo un evento particolare, davvero sconvolgente... Ma penso che la consapevolezza li segua passo dopo passo, in attesa di rivelarsi. Una certezza che come una larva divora lentamente il cuore... L'impossibilità di essere amati si tramuta in INCAPACITA' DI AMARE.

Che possono fare?

Ci sono cure, una su tutte il Metal... Ma le cure solitarie non bastano, a volte gli eventi sembrano accelerare e le comparse possono autoindursi ad azioni avventate, necessarie, secondo loro, per essere finalmente dei PROTAGONISTI.

Azioni che sono dettate da un odio che, sembra impossibile, è frutto di un amore immenso che non ha potuto esprimersi.

Si resta comparse quando il proprio cuore è troppo grande per essere apprezzato dagli altri.

Quando si ha tanto amore da donare e nessuno che vuole riceverlo... Forse perchè nessuno è più in grado di amare davvero, in questo mondo di calcolatori...ELETTRONICI E NON.

Eric Harris e Dylan Klebold, due ragazzi che hanno fatto una scelta sbagliata... da non confondere con le mie comparse... loro sono troppo STUPIDI per esserlo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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MOTORHEAD - LOST IN THE OZONE

I am a drifter on a hungry empty sea
There is no one on earth to rescue me
The winter storms they freeze me
Summer burned alive
I can't remember when another soul passed by
Marooned and stranded, on the Islands of the Damned
There is no one on earth to take my hand
There is no voice to speak, no soul for company
The sun goes down like blood into the Western Sea

Alone and dying, and a thousand miles from home

I know I never was so broken and alone
I searched the sky for God, shivered to the bone
Drowned in sorrow, Lost in the Ozone

No hand for me, abandon me

Wash over me, watch over me, drowned forever
Alone and crying, and a thousand miles astray
Alone upon the cruel sea, forsworn and cast away
I turned my face to god, but his face was turned away

Lost in the Ozone, nothing left to say

Lost in the Ozone, nothing left to say
Nothing left to say, nothing left to say
Wash over me 
 
 
 
 
 
 
 
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