SPASMI DI VITA

Post N° 33

FELICE 2008 A TUTTI VOI 

Post N° 32

BUON NATALE A TUTTI

Post N° 31

DON BENZI

L'ultimo
intervento di don Oreste Benzi prima di morire«Chi non rimane
sconvolto, addolorato, sdegnato venendo a conoscere ciò che il giovane
romeno ha fatto alla povera Giovanna Reggiani?....I funzionari della
polizia romena con i quali collaboriamo nel rimpatrio delle giovani
romene da noi liberate (nel 2006 ne abbiamo riportate in patria 60) ci
dicono: "i lupi feroci siete voi italiani. Voi oggi in Italia sbranate
più di 30.000 ragazze romene, metà sono bambine. Siete voi che
foraggiate, mantenete i criminali romeni che le sfruttano e le tengono
schiave con almeno duecento milioni di euro all'anno di guadagno. Sono
i vostri maschi italiani che pagano i delinquenti romeni. Noi dobbiamo
chiedere perdono alla signora barbaramente massacrata. Ma voi dovreste
stare in ginocchio tutto l'anno perché massacrate le nostre bambine. Siete
voi italiani delinquenti che chiamate i nostri delinquenti romeni, e i
vostri delinquenti sono molto, ma molto di più dei nostri"».

Post N° 30

IL CONTADINO


Il contadino si chinò
sopra le zolle attonite,
eviscerando dalle profondità consuete
un sentimento antico, immortale.
Gli strumenti del mestiere
danzavano
tra le sue dita smunte, consunte
dal logorio contemplativo
di una voluttà immemore.
Fu lacerato dal dubbio
della sua vile celerità,
sporcata
dalla vivace ebbrezza
della semina estinta.
Infine si alzò,
cogliendo, gli occhi al cielo,
la drammatizzazione filosofica
dei suoi trucidi affanni.
Quel giorno
compiva settant'anni!

Post N° 29

AUTOSTOP DAI FANTASMI

Questa è una storia vera che ancora si racconta in alcune città del sud.
"Qualche anno fa, in una tenebrosa notte autunnale, un tale era fermo sul bordo della strada facendo l'autostop. Era il 2 novembre.
Dopo molto tempo (ancora non si era fermato nessuno) si venne a trovare in mezzo a una tormenta. Improvvisamente, vide avvicinarsi un'auto nera delle pompe funebri: si avvicinava lentamente e si fermò proprio di fronte. Non si fece pregare: salì nell'auto e chiuse la portiera. Dopo essersi accomodato sul sedile, si girò e notò con terrore che non c'era nessuno al posto di guida. L'auto ripartì lentamente. Il tale era sopraffatto dal terrore, che aumentò quando notò che l'auto si stava dirigendo verso una curva a gomito. Iniziò a pregare chiedendo perdono dei peccati. Improvvisamente, poco prima della curva, una mano tenebrosa entrò dal finestrino del posto di guida, afferrò il volante e sterzò, poi scomparve. Il terrore divenne panico quando cominciò a udire distintamente dei sospiri ovattati che venivano da dietro: si voltò ma vide solo una bara. Sopraffatto dalla paura, aprì di scatto la portiera e si gettò fuori, iniziando a correre verso il paese più vicino. Si diresse al bar e, tremante, chiese un cognac. I presenti gli chiesero che cosa gli fosse successo e lui raccontò la sua orribile esperienza. Dopo mezz'ora si presentarono nel locale due tizi bagnati fradici e, varcato l'uscio, notarono il tale in piedi. Uno dei due si rivolse allora all'altro dicendo: "Guarda Giuvà,  guarda dove sta chillu strunz che è salito sull'auto mentre la stavamo spingendo!"