our generescion...

Le ingiustizie non hanno mai fine!!!

Cari amici,
oggi vi scrivo con ancora addosso i fumi del nervoso che mi hanno presa ieri sera (o forse è più corretto dire stanotte, vista l'ora in cui sono andata a dormire). Colta da improvviso amore per la musica italiana decido di guardarmi TUTTA la finale del Festival di Sanremo, tifando (naturalmente) per Francesco Renga.
Vi tralascio l'attimo di smarrimento che mi è preso quando l'ho visto senza i suoi riccioloni e passo a descrivervi la serata: belle canzoni (alcune), Bonolis che risollevava il morale grazie anche a Laurenti, i vestiti della De Fillippi molto carini (tranne l'ultimo) e... nominano i 3 finalisti. Ecco, parliamone. Povia: va beh, io che son cresciuta ad Iron Maiden, Soundgarden e Guns n' Roses (e amo Renga alla follia), non mi dispiaceva nemmeno poi tanto... Sal da Vinci: non amo molto (spero vogliate scusarmi) le melodie che canta lui, anche perchè sembrava più una brutta imitazione di Gigi D'Alessio. Ora, se di Gigi D'Alessio ne abbiamo già uno, perchè proporre uno che lo copia??? MARCO CARTA: ne vogliamo discutere?!?!? Già ammetterlo tra la categoria dei "Big", come si chiamava una volta, è stato un insulto a chi la musica la fa da sempre. Un Marco Carta contro un Fausto Leali? Contro una Patty Pravo??? Contro questi mostri sacri lo mettono? Ma è come chiedere un hot dog in un ristorante vegetariano!!! Ma va beh, ha vinto la scorsa edizione di "Amici" e mettiamolo pure in mezzo a chi sa cantare.
E vince.
Di questo non riesco a capacitarmi. Marco Carta, in tutta la sua maleducazione, la sua inettitudine, la sua arroganza, il suo mancare continuamente un'intonazione che è una, VINCE IL FESTIVAL DI SANREMO.
E a questo punto mi chiedo: ma allora, la giuria composta dai maestri d'orchestra a che diavolo serviva se poi alla fine le sorti dei concorrenti erano nelle mani di un televoto? Se tutte le adolescenti d'Italia si sono prosciugate le ricariche del telefonino per votare lui? Che senso ha? Allora apri il Festival e invece di menarla con la giuria di qualità, demoscopica, arteriosclerotica, anzichè scomodare fior fiori di MAESTRI di musica, gente che sente anche le boiate sottili che noi non addetti ai lavori non percepiamo, dici: "OOH, canta sta gente qui. A noi di Al Bano, Fausto Leali, Patty Pravo e gente che SA CANTARE non ci frega un tubo! Votate voi quello che vi piace di più. Anzi, se è anche stonato ma piace tanto a chi spende un sacco di soldi per votare meglio ancora..."
Ma si può?
Resto con questo interrogativo che mi inquieta.
Ma comunque, anche se Renga non ha vinto niente, stamattina me la sono un filino ghignata: mentre ero sotto la doccia per radio hanno passato "Uomo senza età" che assomiglierà pure al "Nessun dorma", se non è identico nel passaggio "Dilegua o notte" ma che, scusate, un Marco Carta nemmeno a pregare sarebbe riuscito a fare... Nemmeno con 200 toni in meno...