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MEMORY bOX, LA SCATOLA DEI RICORDI

Post n°48 pubblicato il 11 Febbraio 2010 da genitoridiunastella
 

Memory Box, la scatola dei ricordi: cosa è, a cosa serve, come si prepara

di Federica Mattei

 

 

Per chi non lo sapesse la Memory Box è una scatola in cui usualmente, nei paesi anglosassoni, si conservano i ricordi delle persone sia vive (ricordi dell’infanzia, di scuola, del matrimonio etc) sia morte. Nel caso della morte perinatale la Memory Box ha un’importanza particolare. La maggior parte dei genitori che perdono un bambino non vogliono dimenticarlo. Creare una Memory Box può essere un modo di rendere viva e tangibile la presenza del bambino. Quando la morte colpisce un bambino nel periodo della gestazione, al termine di essa o quando è appena nato ci sono pochissime cose che gli appartengono. Il test di gravidanza,l’immagine ecografica, una tutina comprata per lui e poco più. All’estero, se il bambino viene a mancare dopo le 20 settimane di gravidanza, quando nasce viene chiesto ai genitori se vogliono prendere in braccio il figlio, avere delle foto del piccino e/o le impronte delle sue mani e dei piedi. Queste cose servono a rendere reale il “bambino immaginario” che i genitori creano nei loro pensieri durante la gravidanza. Rendere “reale” il bambino favorirà poi il processo di elaborazione del lutto e queste memorie raccolte alla nascita diventano così parte della Memory Box. In Italia quasi nessun ospedale o operatore propone ai genitori di raccogliere queste memorie, ma si spera che presto diventi una prassi anche da noi. La Memory Box non raccoglie soltanto i ricordi della gravidanza che si è interrotta o dell’evento nascita/morte ma può venire arricchita col passare degli anni. In occasioni come la ricorrenza della data di nascita, del Natale, nelle occasioni importanti per la famiglia molti genitori comprano piccoli regali per il bimbo, scrivono lettere, preparano compilation musicali e tutti questi oggetti possono essere inseriti nella Memory Box. Inoltre coloro che fanno parte di associazioni per il sostegno ai genitori colpiti da morte perinatale, di gruppi di discussione e/o sostegno su internet etc... spesso mandano l’un l’altro piccoli oggetti, poesie, bigliettini in ricordo dei propri figli. Anche queste cose diventano parte della Memory Box. Insomma qualsiasi cosa per un genitore è importante diventa parte della Scatola dei Ricordi. Ma conservare in una scatola questi ricordi serve? Sicuramente serve a farci sentire chi non c’è più è ancora parte della nostra vita e questo è di aiuto ai genitori perché essi vogliono continuare a pensare ai loro figli. Tenere una Scatola dei Ricordi è un modo di dire loro che li amiamo e che loro sono ancora parte della nostra vita. Fare attivamente qualcosa aiuta i genitori a focalizzarsi sui ricordi felici, sull’amore che persiste anche se la vita del bimbo che amiamo è finita. Inoltre, se si decide di coinvolgere tutti i membri della famiglia, tenere una Scatola dei Ricordi aiuta a parlare del bambino che non c’è più e ad esprimere i sentimenti di ognuno al riguardo. Ciò può essere particolarmente utile per i fratelli del bimbo o per altri bambini presenti nella famiglia o fra gli amici più cari. I bambini fino a una certa età non hanno idea di che cosa sia realmente la morte e spesso hanno livelli di stress alti perché hanno paura di ciò che non conoscono. Quando sono più grandi anche se si rendono conto di cosa è accaduto realmente non hanno un vocabolario adatto per spiegare come si sentono. Questo spesso fa si che mettano in atto degli atteggiamenti aggressivi. Perciò tenere una Scatola dei Ricordi può aiutarli ad esprimere le loro idee sulla morte, le loro preoccupazioni, i loro sentimenti al riguardo,può aiutarli a parlare del fratellino con i genitori e i parenti ma anche a instaurare con lui un rapporto diretto e a mantenere un legame. Chiedere ai fratelli di disegnare e dipingere qualcosa da mettere nella Scatola dei Ricordi oltretutto li aiuta a descrivere i loro sentimenti. Quest’ultima cosa è particolarmente importante nel caso i figli siano adolescenti e che quindi tendano a nascondere i loro sentimenti per timore di sembrare immaturi. Occuparsi di creare una Memory Box aiuta i genitori in lutto a prendersi del tempo per se stessi, pensare a ciò che è successo, lasciarsi ad andare a ricordi ed emozioni, sentire in qualche modo di stare accudendo il proprio piccolo. Troppo spesso qui in Italia i genitori non sono ammessi a prendersi cura del bimbo che è morto, soprattutto quando è una perdita precoce. Creare una Scatola dei Ricordi è un modo per loro di rendersi partecipi dell’evento, di onorare la breve vita del proprio figlio. Se l’esistenza della Scatola dei Ricordi è condivisa con altri membri della famiglia ciò ricorda a tutti coloro che sono vicini ai genitori che il loro lutto non finisce anche se pian piano essi tornano alla vita. Creare delle memorie significative fa parte di un salutare processo di elaborazione del lutto come dimostrato da uno studio dell’ inglese Perinatal Institute che usa il modello RTS(Resolve Through Sharing) , perché i genitori trovano conforto nell’avere ricordi del proprio bambino, fa sentire loro che la vita di loro figlio, a qualsiasi stadio della gestazione, è riconosciuta e onorata. Avere una Memory Box serve a dare un posto nella famiglia al bambino che non ce l’ha fatta, a dare valore alla vita che si è interrotta, a riconoscerne il valore ma anche a dare un posto reale e materiale all’interno della casa, un posto dove toccare le cose che sono appartenute o che erano destinate a lui. La Scatola dei Ricordi contiene una piccola vita che i genitori porteranno con se lungo la loro esistenza. Non esistono regole su come deve essere fatta una Scatola dei ricordi o su cosa può contenere. Si possono comprare delle scatole già confezionate e decorate sia di cartone che di legno o di un qualsiasi altro materiale oppure si possono comperarne di grezze e decorarle come preferiamo, rivestendole di carta, stoffa, pittura. Al loro interno possiamo mettere qualsiasi cosa per noi sia un ricordo significativo del nostro bambino, naturalmente gravidanze interrottesi in periodi diversi avranno diverse possibilità di raccogliere ricordi: il test di gravidanza, le immagini ecografiche, le impronte delle mani e dei piedi (che possono essere prese con un comune tampone inchiostrato per timbri e fatte su un cartoncino), una ciocca di capelli, le foto scattate, il braccialettino dell’ospedale, la copertina in cui il piccolo è o sarebbe stato avvolto ma anche giocattoli, lettere, diari, gioielli, cd musicali, foglie dell’albero piantato in memoria, creazioni che abbiamo fatto per lui, doni scambiati con altri genitori speciali, disegni o regalini fatti dai fratelli. Questi sono suggerimenti ma sono sicura che ogni genitore troverà tante altre cose  perché ognuno di noi ha un rapporto unico e speciale con suo figlio e le cose per noi significative e importanti non mancheranno di venirci alla mente. Nel passare degli anni la Scatola potrà essere insufficiente a contenere i ricordi e quindi si potrà pensare a comprare e decorare una piccola cassapanca. Se abbiamo altri figli potremo poi dare ad ognuno di loro, se lo desiderano, parte del contenuto della scatola quando lasceranno la nostra casa. Altrimenti potremmo disporre che il contenuto della scatola venga seppellito con noi alla nostra dipartita. Insomma ognuno di noi darà vita alla propria Scatola come meglio crederà. Sarà il nostro modo di onorare i nostri bambini e di condividere con loro nel cuore quello che non abbiamo potuto condividere nell’esistenza.

http://www.psicoterapie.org/536.htm

 
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