La vita da genoana

Il GENOA una fede che ti fa impazzire

 

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Post N° 365

Post n°365 pubblicato il 08 Dicembre 2008 da genoai

Ecco qui dopo una giornata meravigliosa stupenda iniziano già a dire che dovevano pareggiare che abbiamo vinto con un gol giocando male ... ma chi se ne frega ... abbiamo VINTO e siamo 1000 volte superiori a loro !!!!

Ma allora dove è il problema ??? A me non interessava giocare bene e perdere a me interessava SPACCARE IL SEDERE a quelli che si credono di essere i migliori !!!

Noi abbiamo un PRINCIPE loro cosa hanno ??? Brufalo Bill ... e allora dovevamo VINCERE e la nostra STORIA e la nostra GRADINATA NORD è tutto quello che conta a Genova !!!

Grazie ragazzi e grazie Presidente per quella corsa sotto la Nord !!!!

 
 
 

Post N° 364

Post n°364 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da genoai
Foto di genoai

Lettera aperta a quelli là 

Lo dico onestamente, mi dà fastidio che il derby del mio Grifo sia contro di voi.
Meritiamo davvero di più.
Sarà per questo che fin da bambino vi odio? Forse no, vi odierei lo stesso, ma lo farei con rispetto.
Il mio rispetto come tifosi non lo avrete mai, dovreste guadagnarvelo sul campo, ma nelle poche (purtroppo) volte in cui vi siete trovati in difficoltà, avete mostrato la vostra natura di foglie al vento, schiavi dei risultati, pronti ad essere pecore che brucano l'erba, cambiare stadio, accettare qualunque tipo di dichiarazione del vostro presidente cacciagrano (ah ah ah)...basta vincere.
Mi vergogno a confrontarmi nel derby, con una tifoseria come la vostra.
Purtroppo però la realtà è questa, ci siete, non ho ancora capito perché a Genova, ma ci siete, qua, nella nostra città, giocate nel nostro stadio, camminate sulle nostre strade, vi riproducete pure!!
Non mi resta che odiarvi, non riesco ad essere indifferente, è più forte di me, la mia domenica è completa se voi perdete, lo so, ho 40 anni, non sono maturo? Ok non sono maturo.
Lo so, non è colpa vostra, vi mancano le radici, quelle che tengono saldi alla propria fede, il senso di appartenenza, la forza, la volontà, la costanza, il furore...i coglioni dài...ci siamo capiti...
Una vita 'di riflesso'...da marionette?..più o meno...siete degli 'juventini fallati'...
Capite bene che è triste 'derbare' con voi...mettetevi nei nostri panni...no no, lasciate stare...restate nei vostri stracci...a proposito, le avete viste le maglie storiche del Genoa? Ok non è roba per voi, ho sbagliato.
Comunque io sarò una del quelle 9.000 teste nella Nord, voi sarete 25.000...belin che bello, la mia sarà una delle 9.000 voci che vi manderà a fare in c@@o tutti insieme...c'ero anche quando ci avete detto 'addio'...e ci sono oggi, e ci sarò sempre,
Se per caso decideste di cambiare città...giocare e vivere da un'altra parte...insomma portare via i coglioni...per noi va bene eh? Possiamo restare anche senza derby, non siete necessari...trovate un'altra città che vi odia, la invadete, e venite presi per il culo da loro...cosa vi cambia?
Penso a domenica sera...il momento più brutto sarà quando uscirò dal tunnel sotto la Nord e vi vedrò...lo farò piano, con la mano davanti agli occhi, tutto insieme è troppo, siete davvero brutti.
Ah nel caso cambiaste città... continuerei ad odiarvi...

Scusate la mia rabbia ma proprio non vi sopporto
Senza alcuna stima.
 

 doria merda.

 
 
 

Lettera all'ospite ...

Post n°363 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da genoai
Foto di genoai

E´ dedicata a te questa settimana, si proprio a te che nacqui nel `46.

Questa settimana non è dedicata a te perché precede il derby, ma per tanti altri motivi più importanti di questo, anche del risultato di domenica.

Sai perché è dedicata a te? No? Perché tre anni fa ci davi per morti, ci ridevi in faccia in quell´agosto quando t´incontravamo, avevi quel ghigno di chi si crede superiore e crede di aver dato il colpo finale.

E´ dedicata a te questa settimana, per tutta la merda che sentivi in televisione e leggevi sui giornali sul nostro presidente che ti hanno inorgoglito più dei tuoi tragici colori.

E´ dedicata a te che ci salutasti con la manina al derby, convinto di non rivederci mai più, con la presunzione di essere il migliore.

A te che hai sempre puntato il dito sulla nostra "mania" di guardare la storia perché non avevamo altro, degli scudetti degli anni `20, adesso siete voi a guardare la storia.

E´ dedicata a te che cominci a pronunciare frasi del tipo "noi lo scudetto lo abbiamo visto e vissuto", perché in mano non hai più niente che una merda di sciarpa con la foto di Mancini.

A te che dici di andare in giro per l´Europa in UEFA nonostante la vostra squadra sia da Champion´s, e ci credi anche quando lo dici.

A te che hai giocatori che scrivono libri senza sapere nemmeno leggere il proprio nome sulla sua maglia, che canti di essere la squadra di Genova ma per la tua Genova tu non combatti mai!

Per lo stadio rimani indifferente, lo capisco si chiama Luigi Ferraris.

E´ dedicata a te non perché ti siamo sopra, non è quello che più ti fa male, o quello che fa godere noi, ma perché siamo ancora vivi, e più forti che mai, e questo ti terrorizza, t´incattivisce.

E´ dedicato a te che prendi per il culo il nostro presidente, ma almeno il nostro la faccia ce la mette i vostro dov´é? Da quanto non lo si vede? Il petroliere ... che fumava cubani davanti alle accuse del 2005 e commentava con ironia e falsa diplomazia.

E´ dedicata a te cugino adottato, orfano di passione, perché sei tu che ti giochi un risultato, noi il nostro lo abbiamo già ottenuto e ne usciamo vincitori al di la del risultato del campo e degli spalti.

Noi siamo vivi, e finche sarà cosi, di storia, a Genova, se ne leggera una sola, quella che comincio nel 1893.

Buona settimana cugino.

Un saluto.

 
 
 

Post N° 362

Post n°362 pubblicato il 30 Novembre 2008 da genoai
Foto di genoai

Quello che c'è sotto è la cronaca di una giornata andata non per il verso giusto ma nemmeno nel verso sbagliato in toto.

Abbiamo giocato in queste condizioni: terreno bagnato dove la palla faceva fatica a rimbalzare a dovere, due guarda linee che la mandierina era meglio che se la mettevano su per il c..o, un arbitro che ad un certo punto non ci ha capito più nulla, uno stadio (non so dare una spiegazione) era completamente afono, personaggio sugli spalti che vogliono fare gli allenatori e che la voce la usano solo per criticare ...

Devo continuare se no ditemelo ... il Genoa è al 4 posto: domenica sera ore 20.30 c'è il derby ... ritroveremo la voce ??? Il dodicesimo uomo in campo ci sarà ???

Non possiamo abbandonare i nostri giocatori: raga ho scritto i NOSTRI giocatori, perchè UNO io l'avrei già abbandonato !!! Forse abbandonato non basta: cosa ne pensiamo di buttarlo nella tazza del cesso e tirare la corda ... forse galleggia perchè quello non è un uomo ma è una merita MERDA ...

Purtroppo però, c'è qualcuno che critica un certo GIUSEPPE SCULLI ed invece esalta le doti di quello innominato ma esplicitamente causato in causa nel punto precedente: SVEGLIATEVI !!!

Non si devono esaltare i giocatori per le doti che gli attribuiscono ma bisogna guardare quello che da in campo ed il cuore che ci mette: il cuore di Beppe Sculli c'è sempre ... il "cuore" (se ne è dotato) di quel brutto merdoso è tutto dalla parte di una società che sa solo rubare !!!!!!!!!

Vi prego svegliatevi e riconoscete ai ragazzi i loro meriti ed fischiamoli quando non sono degni dei colori che indossano !!!!

Questa sarà una lunga settimana in previsione della partitissima di domenica sera, pertanto dobbiamo sostenerli tutti indistintamente (tranne sempre il gobbo detto sopra) pertanto, manteniamo con cura la nostra voce e iniziamo a preparare tutti i cori possibili da fare per dare ai ciclisti un'ulteriore smacco !!!

BASTA MUGUGNARE BISOGNA ESSERE UN'UNICA GRANDE VOCE CHE POSSA VOLARE E FAR VOLARE IN ALTO IL NOSTRO AMATO GRIFONE !!!

FORZA GENOA ... FORZA RAGAZZI !!!

CARICA ... MASSACRATE I CICLISTI !!!

 
 
 

GENOA FERMATO DA UN BEL BOLOGNA

Post n°361 pubblicato il 30 Novembre 2008 da genoai
Foto di genoai

GENOA: Rubinho; Sokratis, Ferrari, Bocchetti; Vanden Borre, Milanetto (32’ st. Olivera), Juric, Rossi (23’ st. Potenza); Sculli, Milito, Palladino (1’ st. Gasbarroni) (a disposizione: Scarpi, Biava, Brivio, Jankovic), All. Gasperini.
BOLOGNA: Antonioli; Zenoni, Terzi, Moras, Lanna; Mudingayi, Mingazzini; Adailton (32’ Cesar), Valiani (42’ st. Amoroso), Marchini (12’ st. Coelho); Di Vaio (a disposizione: Colombo, Britos, Carrus, Bernacci), All. Mihajlovic.
Arbitro: Sig. Velotto di Grosseto.
Assistenti: Sigg. Foschetti e Tonolini.
Quarto Ufficiale: Sig. Pierpaoli.
Reti: 9’ st. Sculli, 18’ st. Di Vaio.
Ammoniti: Terzi, Vanden Borre.
Espulsi: nessuno.
Recupero: pt. 1’; st. 3’.
Spettatori: 22856 abbonati e 1171 paganti.

Rossoblù contro. La 14ma di campionato propone per il Genoa, di ritorno a casa-Marassi dopo due turni in trasferta, il Bologna. E non si tratta solo di uno scontro… cromatico. Al Ferraris scendono anche due ex-genoani di fresca memoria come Marco Di Vaio, che dopo due anni vissuti all’ombra della Lanterna ha ritrovato in Emilia la vena dei giorni migliori, e Martins Adailton. E Mihajlovic, a dispetto delle anticipazioni degli ultimi giorni, manda in campo entrambi, allestendo una formazione che, almeno negli uomini, non appare proprio “catenacciara” come qualcuno aveva pronosticato. Davanti ai quattro di difesa, l’ex-secondo di Mancini all’Inter schiera i due mediani di contenimento Mudingayi e Mingazzini, per poi affidare al trio Marchini-Valiani-Adailton il compito di lanciare bomber-Marco, applaudito da tutto il Ferraris durante il riscaldamento pre-partita. Da parte propria Gasperini concede inizialmente un po’ di riposo a Biava e, dovendo rinunciare anche all’infortunato Mesto, affianca al rientrante Milanetto ed al confermato Juric il belga Vanden Borre. In avanti Sculli-Milito-Palladino. Dietro Sokratis e Bocchetti compongono con il neo-papà Ferrari la terza linea. Velotto fischia l’inizio e le squadre iniziano subito a spron battuto. Al 2’ Milito lancia Palladino tutto solo in contropiede, ma l’attaccante napoletano , forse tradito dal campo viscido, si fa recuperare da un avversario. Poi è Di Vaio che prova sulla sinistra un paio di discese pericolose, sulle quali la difesa interviene in modo attento. All'11’ triangolo in velocità Vanden Borre-Milito-Vanden Borre sulla trequarti: la difesa emiliana sbroglia con un po’ di affanno. Rossi e compagni provano a prendere in mano le redini dell’incontro e con una serie di fraseggi stretti mettono in difficoltà l’avversario. Avversario che, al 14’, risponde con una botta da fuori area di Marchini che Rubinho devia in angolo in tuffo. Al 18’ Bocchetti va sul fondo e centra basso: sulla sfera, a due passi dalla porta, non arrivano né Milito né Sculli. Al 21’ lo stesso Milito ruba palla al limite dell’area bolognese, la difende e spara a rete: Terzi ribatte in angolo. Sul corner Sokratis, di testa, alza di poco sulla traversa. Al 25’ Adailton spara da fuori area: Rubi, tradito da un rimbalzo fasullo, respinge come può. Al 31’ Mingazzini va via come un treno sulla destra e crossa al centro: Valiani sbaglia il “tap-in” a pochi passi dalla porta genoana. Bolognesi per lunghi minuti irretiti dal palleggio degli uomini di Gasperini ma bravissimi, allo stesso tempo, a buttarsi negli spazi non appena si presenta l’occasione buona. Il tecnico di Grugliasco, intanto, muove qualche pedina nel proprio scacchiere: Rossi, che aveva iniziato a sinistra, torna a destra, Juric passa dalla parte opposta e Vanden Borre scala accanto a Milanetto, ispiratissimo fin dal primo minuto. Al 44’ brivido in area del Grifone. Palladino perde palla a centrocampo, Zenoni scende sulla destra e mette al centro: Valiani e Mingazzini si ostacolano a vicenda e la palla, colpita dall’ex-spezzino, si perde di poco a lato della porta. Ancora due giri di lancetta e Velotto fischia la fine. La frazione si conclude sullo 0-0.
La ripresa si apre con Gasbarroni al posto di Palladino. E proprio “Gasba” prova subito a dare una svolta alla gara con un paio di accelerazioni devastanti. Come al 4’, quando si libera sulla sinistra e spara di destro una botta sulla quale Antonioli si salva di pugno. O come al 5’, quando un suo tiro “a giro” sfiora il “sette” alla sinistra dell’estremo difensore felsineo. Alza il ritmo il Genoa, la Nord apprezza e sale di un paio di ottave. Milito, intanto, continua a far finta di non accorgersi del fondo viscido: alcuni suoi controlli di palla, letteralmente perfetti, hanno quasi dell’incredibile. Proprio un suggerimento di Diego, al 9’, libera Gasbarroni sulla sinistra. Sul cross al centro irrompe Sculli, che di testa deposita alle spalle di Antonioli. Genoa in vantaggio ed equilibrio che si spezza. Vanden Borre, nel frattempo, è passato a sinistra, dove trova la sintonia giusta proprio con Gasbarroni, mentre Juric ritrova il proprio posto al centro. Al 17’ prova a reagire il Bologna con Mingazzini che vede il “taglio” di Di Vaio dalla sinistra. L’attaccante romano, all’altezza del dischetto del rigore, non ci arriva di un soffio. Un minuto dopo, però, lo stesso Di Vaio è puntualissimo su un cross dalla sinistra di un compagno e infila in rete. 1-1 e tutto da rifare per il Grifone. Gasperini allora cambia: dentro “Power” Potenza al posto di Marco Rossi. Il gioco diventa piuttosto spezzettato, con parecchi falli da entrambe le parti, ed il ritmo, inevitabilmente, cala un po’. Ne risente la manovra, che perde incisività. Al 32’, Gasperini richiama Milanetto, stanchissimo, ed inserisce Olivera. Genoa a trazione anteriore per il finale. Al 36’ la palla danza a lungo a pochi passi dalla linea di porta bolognese, ma Milito e compagni non riescono ad intervenire. Al 39’ Sokratis salta due uomini e cerca Milito in profondità: il Principe non ci arriva di un soffio. Il Grifone butta in campo le forze rimaste, ma la stanchezza inizia a farsi sentire. Al 42’ Olivera interviene di testa su un cross teso di Sculli: palla sul fondo. Al 47’ è il Bologna a rendersi pericoloso con Di Vaio, che va via sulla destra e conclude da posizione angolata: Rubinho si supera e devia in corner. Nemmeno sessanta secondi ed è Milito, dalla parte opposta, ad avere la palla buona per la vittoria: Antonioli emula il collega genoano e chiude lo specchio della propria porta al Principe. Le emozioni si susseguono fino all’ultimo, ma il risultato non cambia più. Genoa e Bologna chiudono sull’1-1.

 
 
 
 
 

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