Creato da sistemaqualita.r il 15/02/2008
dott.ssa Raffaella Di Nardo

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Area personale

 

Dott.ssa Raffaella Di Nardo

laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali

specializzazione in Cultura e Gestione della qualità,

auditor ISO 9001 accreditato CEPAS

auditor ISO 14001 accreditato CEPAS

auditor OHSAS 18001 accreditato CEPAS

Consulente HACCP

Consulente Privacy

Consulente ISO 9001

Consulente ISO 14001

Consulente OHSAS 18001

Consulente IFS

Consulente BRC

Consulente SA 8000

 

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ISO 9001:2008

Post n°6 pubblicato il 12 Aprile 2011 da sistemaqualita.r
 

Le imprese devono far fronte alle crescenti sfide del mercato globale in termini di qualità, tecnologia e sviluppo sostenibile. Per questo diventa importante, identificare chiaramente i propri obiettivi, migliorare le proprie performance e assicurare che le esigenze del cliente siano chiaramente comprese e soddisfatte.

La nuova norma ISO 9001:2008 (in vigore dal 15 Novembre 2009) rappresenta oggi il nuovo riferimento, riconosciuto a livello mondiale, per la certificazione del sistema di gestione per la qualità delle organizzazioni di tutti i settori produttivi e di tutte le dimensioni.                                                                          
Il Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) permette di:

  • Gestire le attività in un’ottica di processo;
  • Incentivare il management nel riesame dei punti critici dell'organizzazione;
  • Creare procedure e condividere strategie per aumentare il coinvolgimento del personale;
  • Migliorare la comunicazione con i fornitori;
  • Monitorare la soddisfazione del cliente;
  • Ridurre i costi legati a una gestione non efficiente e migliorare continuamente il proprio prodotto/servizio;
  • Miglioramento dell'immagine aziendale.
  • Vantare una certificazione di validità mondiale, elemento aggiuntivo per  la  partecipazione a gare d'appalto.

La ISO 9000:2008 pone al centro della realizzazione di un sistema di gestione:

  • il cliente e la sua piena soddisfazione;
  • la visione dell'azienda come un insieme di processi tra loro in stretta relazione e finalizzati a fornire prodotti che rispondano in modo costante ai requisiti fissati;
  • l'importanza di perseguire il continuo miglioramento delle prestazioni.

Gestire la qualità significa gestire l'efficacia dei propri processi attraverso:

  • la conoscenza, la gestione e il monitoraggio dei processi;
  • la capacità di coinvolgere le risorse umane;
  • la centralità del ruolo dell'Alta Direzione aziendale.

La nuova norma chiede di individuare e misurare i punti dei processi che generano valore verso il mercato, considerando l'azienda come un insieme di clienti-fornitori tra loro concatenati.
In questo contesto ciascun processo riceve input da fornitori interni/esterni e fornisce prodotti o servizi a clienti interni/esterni.


L'iter di certificazione prevede:  

  • La definizione delle Politica per la Qualità, degli Obiettivi e dei requisiti del prodotto/servizio dell’Azienda;
  • La predisposizione della documentazione di pianificazione e di registrazione del Sistema di Qualità (Manuale di Gestione per la Qualità, Procedure Organizzative, Istruzioni Operative e Modulistica di supporto);
  • La formazione del Personale sugli aspetti della Qualità;
  • La fase di Certificazione da parte dell’Ente di Accreditato Accredia (ex Sincert) che prevede la visita di valutazione in Azienda, il  rilascio del certificato e il mantenimento per il 2° e 3° anno.
 
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“Bollino Blu” della ristorazione

Post n°5 pubblicato il 12 Aprile 2011 da sistemaqualita.r
 
Tag: HACCP

La Certificazione “Bollino Blu” offre al cliente del ristorante, che volontariamente ha scelto la certificazione, tutta una serie di servizi aggiuntivi a garanzia del massimo livello di attenzione in termini di igiene, sicurezza ed informazione alimentare.

La certificazione ha come obiettivo, oltre alla sicurezza alimentare, l’attuazione di corretti stili nutrizionali dando informazioni basilari su come evitare i più comuni disturbi dell'alimentazione come: diabete, celiachia, ipertensione, ecc.

Per concretizzare questi obiettivi è necessario svolgere un percorso di formazione, che coinvolge tutto il personale dell’esercizio, basato sulle tecniche di manipolazione e preparazione di alimenti, igiene del personale e norme di comportamento, pulizia e disinfezione degli utensili, conservazione dei prodotti semilavorati e di quelli finiti. 

Per questo si è pensato di utilizzare una "guida ai servizi" chiamata Carta dei Servizi che il ristorante certificato è in grado di offrire, e che darà informazioni dalle sale separate per fumatori alla tracciabilità dei prodotti, dalcalcolo del valore nutrizionale di un cibo alla sua storia, ai suggerimenti per una corretta alimentazione, perché sempre più è demandato al ristorante il compito difare corretta alimentazione, secondo i dettami della dieta mediterranea.


Il Bollino Blu è rivolto a tutte le imprese di somministrazione di alimenti e bevande di cui alla Legge 25 agosto 1991 , n. 287, senza alcun pregiudizio per la dimensione aziendale, la ragione sociale, la formula distributiva.

La Certificazione ne costituisce presupposto essenziale e si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • riduzione dei rischi da alimentazione a tutela della salute del consumatore;
  • condivisione con le autorità di controllo di obiettivi di sicurezza alimentare;
  • promozione su produttori e fornitori di azioni volte a conseguire maggiore qualità;
  • redazione di report annuale sullo stato di salute degli esercizi pubblici in Italia;
  • promozione di campagne annuali monotematiche di educazione nutrizionale da parte di Fipe di concerto con il Ministero della Salute.


Per poter accedere alle procedure di certificazione, l’impresa deve preliminarmente dimostrare di possedere i seguenti "pre - requisiti":

  • autorizzazioni sanitarie ed amministrative atte a garantire la conformità dei laboratori, delle attrezzature e dei locali di somministrazione alle vigenti norme locali e nazionali ed assenza di atti prescrittivi in corso da parte della Autorità Sanitaria;
  • rispetto sostanziale delle norme di corretta prassi igienica in modo da assicurare un corretto e cosciente rapporto con le sostanze alimentari in tutto il processo di produzione e somministrazione;
  • attuazione del piano di autocontrollo igienico-sanitario (H.A.C.C.P.).

I requisiti presenti nel regolamento si reggono sostanzialmente su tre capisaldi:
Formazione continua: competenza e consapevolezza quale garanzia basilare per il consumatore;
Carta dei servizi: definizione dello standard qualitativo e dei mezzi di controllo, con particolare attenzione a:

  • Informazione sulle modalità di preparazione dell’alimento e sull’origine e caratteristiche delle materie prime fondamentali (carne, prodotti ittici, derivati del latte, condimenti, ortofrutta);
  • Disponibilità e capacità di proporre preparazioni alimentari alternative adatte per malattie metaboliche, allergie e/o intolleranze alimentari e capacità di adattare le preparazioni della gastronomia locale alle esigenze dettate dallo stile di vita attuale;
  • Proposta nel menu di piatti che consentano la scelta per la composizione di un pasto a valenza salutistica;
  • Soddisfazione del cliente, quale guida per il miglioramento continuo.

La carta del servizio, è un documento redatto dal soggetto erogatore e contiene l'esplicitazione degli aspetti contrattuali tra il soggetto erogatore del servizio e i suoi clienti, definendo caratteristiche e livelli qualitativi dei servizi stessi. L'impresa deve descrivere la propria politica per la qualità che intende attuare con detto documento, in termini di obiettivi e impegni per la qualità, deve istituire all'interno della propria organizzazione un sistema che dia evidenza della sua applicazione e dei
risultati ottenuti e deve rendere evidente e disponibile la carta del servizio.

Rispetto della conformità della impresa e della attività di ristorazione alle specifiche GMP (Good Manufacturing Practise) per le aree critiche per la sicurezza alimentare.


Al fine di adeguare l’Esercizio a quanto richiesto dalla Norma Tecnica e in previsione della visita ispettiva di certificazione è fondamentale svolgere un’attività di "accompagnamento alla certificazione".


Il Certificato di Conformità viene emesso dall’Ente di Certificazione ad esito positivo della verifica ed a seguito dell’approvazione del Comitato di Certificazione dell’Ente stesso.


A seguito dell’emissione del Certificato da parte dell’Ente di Certificazione, il Comitato Tecnico Scientifico, anche attraverso alcuni suoi membri allo scopo incaricati, autorizza il rilascio del MarchioBollino Blu della Ristorazione” correlato al relativo certificato. L’esercizio è in tal
modo autorizzato all’utilizzo del Marchio.

Al rilascio del marchio, all’esercente sarà fornito il Kit del “Bollino Blu” comprensivo di:

  • Certificato "Marchio Bollino Blu" con i loghi nel Ministero della Salute e Fipe-Confcommercio;
  • La TARGA ufficiale "Marchio Bollino Blu" con i loghi nel Ministero della Salute e Fipe- Confcommercio;
  • Due Vetrofanie "Marchio Bollino Blu"con i loghi nel Ministero della Salute e Fipe-Confcommercio riportanti le date di validità del Marchio;
  • Inserimento nella Guida on-line previo invio della scheda (inclusa nel Kit) che riporta le caratteristiche dell’esercizio.

L’esercente dovrà esporre la Targa all’esterno dell’esercizio e applicare le vetrofanie sull’ingresso dello stesso. Inoltre è autorizzato all’utilizzo del Marchio su altro materiale (es. menù, biglietti da visita, sito dell’esercizio etc.) nel rispetto delle specifiche.

 
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obbligo, per gli Istituti di Vigilanza, di conseguire la conformità alla certificazione UNI 10891:2000

Post n°4 pubblicato il 12 Aprile 2011 da sistemaqualita.r
 

15 marzo 2011 entra in vigore il Decreto Maroni n. 269/2010  

La Norma UNI 10891:2000 definisce i requisiti che deve possedere un Istituto di vigilanza privata, di qualsiasi natura giuridica, per dimostrare la sua sistematica capacità di fornire un servizio sempre conforme ai requisti richiesti dalla legislazione

La norma UNI 10891 fissa una serie di requisiti minimi per l'organizzazione dei servizi di vigilanza e la formazione del personale. Tutti gli operatori del settore devono uniformarsi, ottenendo il riconoscimento di questa particolare certificazione di qualità da poter presentare alla clientela ed alle compagnie di assicurazione.

La norma contiene indicazioni per gli Istituti, relative all'erogazione di ogni singolo servizio, alle modalità di esecuzione, alle dotazioni tecniche necessarie, e alle metodiche di controllo sul servizio erogato:


�Servizio di Vigilanza Ispettiva
�Servizio di Vigilanza Fissa
�Servizio di Vigilanza Ispettiva
�Servizio di Vigilanza Antirapina
�Servizio di Vigilanza Antitaccheggio
�Servizio di Telesorveglianza
�Servizio di Televigilanza


La Certificazione di Qualità è di fondamentale importanza soprattutto nei rapporti con le compagnie assicurative, per quanto riguarda la valutazione del rischio in materia di responsabilità civile.

 
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Puglia: finanziamenti

Post n°3 pubblicato il 12 Aprile 2011 da sistemaqualita.r
 

E' stato rrorogato al 24 giugno 2011 il termine ultimo per la partecipazione al Bando per il finanziamento degli investimenti previsti dall'Asse 4, misura 4.1 "Sviluppo sostenibile delle zone di pesca" del Programma operativo Fondo Europeo della Pesca 2007-2013 della Regione Puglia.

La proroga è concessa con la determinazione n. 32/2011 del dirigente del Servizio Caccia e Pesca a seguito della richiesta avanzata delle Organizzazioni di categoria che hanno evidenziato la complessità della nuova procedura relativa all'Asse IV e l'esigenza di un maggior approfondimento della stessa da parte degli operatori del settore.
Con lo stesso provvedimento, pubblicato nel Bollettino Ufficiale regionale n. 47/2011, sono rettificati in parte gli artt. 6 e 9, nonchè gli allegati A2 e A3, del bando che ha avviato la procedura.

 
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30 /04/2011: Scadenza obblighi di comunicazione SISTRI

Post n°2 pubblicato il 11 Aprile 2011 da sistemaqualita.r
 

con l'introduzione del SISTRI (DM 17/12/2009 e delle successive modifiche che ne hanno posticipato la piena entrata a regime al 01/06/2011) sono soggetti alla Dichiarazione SISTRI entro il 30 aprile 2011:
Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi (tranne imprenditori agricoli con volume annuo di affari non superiore a 8000 €)
Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti e con più di 10 dipendenti

La presentazione della Dichiarazione SISTRI potrà avvenire secondo le seguenti modalità alternative e a scelta dell'interessato:
compilando in via telematica gli appositi modelli pubblicati sul sito www.sistri.it, oppurecompilando e trasmettendo alla CCIAA territorialmente competente le schede del Capitolo 1 � Rifiuti del DPCM 27 aprile 2010, previo pagamento del diritto di segreteria e con le modalità di cui alla Legge 70/94 (come per le dichiarazioni MUD degli anni precedenti)

Il SISTRI, la cui gestione è affidata al Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, consente di controllare la movimentazione dei rifiuti speciali lungo tutta la filiera, fino alla fase finale di smaltimento dei rifiuti, dove sistemi elettronici consentono di dare visibilità al flusso in entrata ed in uscita degli autoveicoli nelle discariche.
Si passa da un sistema documentale cartaceo (Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale), ad un sistema informatizzato che, da una parte, consente alle autorità di controllo di accedere in tempo reale alle informazioni, e dall'altro, riduce adempimenti e  costi a carico delle imprese.

I vantaggi per l'intero sistema saranno quindi molteplici in termini di legalità, prevenzione, trasparenza,efficienza, semplificazione normativa, modernizzazione e, non da ultimo, tutela dell'ambiente.

http://www.sistri.it/

 
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