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Milano: andiamo avanti o torniamo indietro?

Post n°5414 pubblicato il 10 Giugno 2016 da AlbertoAABruno

#Milano ...vogliamo andare avanti o tornare indietro?

Il 19 giugno la mia città, la nostra città dei tanti che scrivono e leggono nel blog di Giulia e che amano la città, l'Arte che in essa si crea, si conserva e si espone, ma che sono anche attenti ai bisogni dei più vulnerabili, si dovrà confontare con l'elezione finale della nuova Amministrazione comunale, il #voto di #ballottaggio

Non  è solo eleggere il Sindaco, ma scegliere se si vuole tornare indietro ai ventanni di cantieri aperti e mai aperti, ad assessori e amministratori sotto processo, a politiche sociali escludenti e speculazioni sui vulnerabili, o se proseguire migliorando quanto fatto in questi ultimi cinque anni, anche correggendo e modificando progetti devastanti ereditati.

Partiamo dalla città dell'arte: 

Tanti diranno che la giunta di centro sinistra poteva fare di più. Vero, ma con un buco di bilancio lasciato dalla giunta Moratti (quella che nemmeno l'elettorato di destra volle più) ciò che si è fatto è un miracolo. Si è aperto un nuovo spazio d'Arte, il MUDEC e non lo si è fatto in centro. No si è aperto un Museo nuvo e lo si è fatto in quella che era la perferia operaia fino a solo venti anni fa, portando cultura in una zona in piena espansione.

Si è lavorato per rendere più fruibili le piazze dedicate ai musei esistenti, pedonalizzado il tratto di via Brera e Fiori Oscuri, che cintano la Pinacoteca e l'Accademia di Brera, così si è fatto attorno al Castello Sforzesco e davanti alla Pinacoteca Ambrosiana in Piazza Pio XI e Via Cantù, così come si sta compiendo il recupero completo delle vestigie romaniche in via Brisa e via Moriggi. Soprattuto si è data battaglia ai famigerati cantieri eterni dell'era di Albertini, composti dai parcheggi privati mai finiti  che avevano deturpato Piazza Sant'Ambrogio rendendo invivibili l'accesso alla basilica romana e valorizzando il pezzo con il fossato dell'antica Pusterla di Sant'Ambriogio; si è obbligato anche l'impresa che teneva nello stallo assoluto Porta Garibaldi (Piazza XXV Aprile) a chiudere il cantiere e restituire la piazza in quella che oggi è la lunga passeggiata che si può compiere in una unica soluzione, dalla Stecca di Via De Castilla all'Isola, fino a Duomo, attraverso l'asse Gaia Aulenti-Garibaldi-Pontevetero- Broletto con l'alternativa pure della divagazione in Brera. Si è recuperata la Darsena, ma sopratutto, si è dato respiro e un nuovo assetto a Porta Ticinese (Piazza XXIV Maggio), cosentendo così una seconda unica paseggiata che da Duomo permette di arrivare ai Navigli. E chi ricorda il delirio dei parcheggi piantati li da Albertini e Moratti in Piazza Novelli e in L.go Rio De Janerio a Città Studi? Anche lì a forza sono stati fatti fare le conclusioni dei cantieri e il ripristo della vita per i cittadini prigionieri dai cantieri speculativi.

Stiamo parlando tutte di opere e azioni compiute in solo cinque anni dopo venti di amministrazione della Destra.

Ora vogliamo tornare ad avere Assessori all'Urbanistica, che sò, una come la Gelmini che ci fa scavare una nuova linea metropolitana da Ginevra al Gran Sasso per far correre i neurini???

A proposito della Metropolitana, ma ci ricordiamo che solo ora  e grazie alla giunta Pisapia, stiamo facendo le opere per la linea 4 della metropolitana, quando la giunta Moratti, fece scavare prima la 5 e durante EXPO, non avevamo una linea che unisse l'aereoporto cittadino e la zona Est di Milano al centro e i turisti di tutto il mondo che ridevano quando guardando le piantine e vedevano le linee 1, 2, 3 e 5 chiedevano della 4, ma gli dovevamo dire che la 4 non esisteva ancora nonostante questo deficit ereditato dalla Moratti, abbiamo fatto passare e vivere per qualche giorno a Milano, più di ventimilioni (20milioni) di turisti in sei mesi, dieci volte di più dei nostri 2 milioni e più di residenti.

C'è tanto da fare è innegabile, ma si rischia un brutto passo indietro che Milano non merita e se vero che le due persone Parisi e Sala possono essere simili, la differenza la fa chi li accompagna, perche il detto "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei" è sempre valido.

Milano è la nostra città e il nostro voto fa la differenza per questo il 19 vi invito a votare e a votare Sala, perchè Milano sia sempre più quella grande metropoli internazionale che si sta costruendo.

 

 
 
 
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Chiedo a chiunque passi di qua di mantenere un tono basso, qui non si urla nè si offende nessuno. Ogni vostro pensiero è ben accetto, come ogni critica, ma sempre nel rispetto reciproco.

Grazie!

 
 
 
 

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