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"Fuga dal Campo 14"

Post n°4354 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da giulia_770.it

Non sarà un libro di viaggio, ma di certo è un gran viaggio nell'assurdità e nella follia dell'essere umano.

 E' un  libro che racconta la vita delle migliaia di detenuti rinchiusi dal regime di Pyongyang nei campi di prigionia.....

"Fuga dal campo 14 racconta dei detenuti nei campi di lavoro nordcoreani. Shin è uno di loro. Solo che a differenza della maggioranza degli oltre centomila prigionieri lui nel campo c'è nato: figlio di due internati che in premio hanno avuto la possibilità di sposarsi e vedersi 5 giorni l'anno. Fino ai 23 anni Shin non ha conosciuto null'altro che il campo 14, forse il più duro di tutto il Paese. Ogni giorno per 23 anni Shin non ha conosciuto che il freddo d'inverno, la fame perenne, le umiliazioni quotidiane, le botte, il tradimento, la sfiducia, i lavori forzati. In 23 anni ha imparato a non fidarsi di nessuno, neanche di sua madre. Madre che ha odiato, per averlo messo al mondo. Madre che ha tradito, perché progettava una fuga.".........

É giusto ricordare che non esistono solo i viaggi dì piacere, alla scoperta dì nuovi luoghi, ma anche viaggi della speranza, viaggi alla ricerca della libertà, viaggi della solidarietà, viaggi alla ricerca dì sé stesso....
Commenti al Post:
AlbertoAABruno
AlbertoAABruno il 31/10/14 alle 22:14 via WEB
Non si può decidere dove nascere, ma quando ci doliamo del nostro Paese, dovremmo sempre, ma sempre ricordarci che vi sono Paesi in cui nascere può essere un vero inferno. Nascere in un gulag o in lager, ma anche nascere in una favelas e vivere nelle fogne. Facciamo presto a dimenticare, ma anche in questo Paese, quando una buona parte degli italiani voltò la faccia , per due volte negli stessi anni del 900, altri italiani nascevano e morivano nelle deportazioni su per i camini o giù per le foibe. Apprezziamo la libertà perché non è mai scontata.
 
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