A R T E

Fatevi un'assicurazione ehhh che già ci abbiamo rimesso parecchi soldi per riportarvi da mami e papi!

Abbiamo migliaia di volontari sparsi ovunque nel Mondo e nessuno s'è mai infilato in situazioni simili a questa… e fra l'altro ci sono molti rapiti che non sono più tornati… anche per rispetto a queste persone, forse io, fossi in loro due, farei un passo indietro.

Potrebbero andare a fare le volontarie a lampedusa lì di profughi ce ne sono più che in siria...

ho letto la dichiarazione di Vanessa su presunte dichiarazioni delle persone (solo guardandole),sulla vergogna... spero per i genitori che diano ad entrambe uno sprono ad un senso di responsabilità ..

abbiamo elargito 12 milioni ad Al Qaeda , non so se rendo...queste due dovrebbero almeno avere il buon gusto di stare zitte fino alla fine dei loro giorni....

Per la prima volta mi tocca dare ragione a Salvini ...

Ma statevene a casa e lasciate il lavoro a chi lo sa fare.

Se fossero state trattate veramente come trattano i prigionieri da quelle parti, non si sognerebbero nemmeno di andare ancora laggiù.

Vogliono aiutare? Bene in italia esiste un'associazione che aiuta i bambini poveri italiani si chiama "adozione in vicinanza" andassero a dare aiuto li come volontarie i bambini italiani hanno gli stessi diritti dei siriani e non sono addestrati ad uccidere. Se voglio fare volontariato non lo faccio a spese degli altri.......

Ragazzi....le ragazze e la loro famiglia ha sempre smentito un loro possibile rientro in Siria...

No Corinna l'intervista l'hanno fatta, poi ritirata dalle famiglie..Non auguro nulla di male a queste due ragazze, dico solo una cosa 5 mesi di prigionia e dopo neanche 70 giorni questa dichiarazione....significa che sono state trattate davvero bene dai rapitori, significa che non sanno che cosa sta succedendo nel mondo, e non si rendono conto del pericolo perchè la loro mente è oscurata da grandi ideali che in questo momento (mi spiace dirlo) non valgono più nulla....

Io sono stato tra i primi che (con una discreta esperienza di missioni umanitarie alle spalle) ritenni scellerato il modo in che le due fanciulle andarono in pasto ai banditi (perché tali sono chi li ha rapite), detto ciò non trovo nulla di scellerato invece manifestare (che un po' diverso dal fare) l'idea di essere disponibili a ritornare in Siria ad aiutare, a patto che.... A patto che ti sei veramente ripresa in termini psico fisici, e questo lo può dire solo solo il terapeuta che la segue. A patto che sei maturata da questa prigionia e hai capito che non si va in quei teatri di guerra alla carlona, ma con Organizzazioni Umanitarie serie e strutturate (e non fatte nel tinello di casa), cosa che avviene tutti i giorni, perché - per fortuna- continuano le missioni di soccorso in Siria delle grandi e piccole organizzazioni alla popolazione stremata. A chi spara sentenze da casuccia, vorrei invece che, guardandosi davanti uno specchio, si decidessero, perché delle una delle due: O si va nelle zone di confine con le guerre, a rischio della propria vita e libertà, ad aiutare le vittime innocenti di queste barbarie, o viceversa le vittime di guerra si assistono da noi! Non vi sono alternative!!!

Forse a qualcuno il volontariato da fastidio, non a me. A me irrita, la superficialità, la presunzione, l'irresponsabilità, e l'esibizionismo. Non basta un fine nobile per essere sicuri di fare la cosa giusta, nè la disponibilità a sacrificarsi per essere certi di fare cosa intelligente. Non c'è un minimo di consapevolezza, buon senso, ragionamento, di tutto ciò mi resta l'impressione di un desiderio esibizionistico di martirio. Senza contare il coinvolgimento di tutto il paese nelle irrinunciabili attività di salvataggio e recupero.

Concordo appieno Pietro!

:) Grazie Lange...

Bisognerebbe discutere con serenità e serietà di come gestire gli italiani che vanno in teatri di guerra a vario titolo. Giornalisti, suore, ONG, contractors ecc. E metterci d'accordo una volta per tutte su quale politica adottare in caso di rapimenti. Al di là di scambi di prigionieri e altre trattative possibili, non pagare vuol dire farli morire, pagare vuol dire finanziare i terroristi e incentivare futuri rapimenti. Riguardo alle due ragazze in questione posso suggerire loro di stipulare un'assicurazione, ma dubito che qualcuno le assicuri, però non ci sono solo Greta e Vanessa

Che voglia ritornare in Siria lo ha gia' detto appena scese dalla macchina di ritorno dalla Siria, quando un giornalista le chiede se ritornera' lei risponde: per il momento no. lo ha gia' detto lei di fronte alle telecamere?penso che sia la prima volta che un rapito risponda cosi ai giornalisti. e' evidente che lei e' stata una rapita consenziente...

Ricordo che, in quel drammatico video, una delle ragazze dichiarava che lei e la sua compagna erano in pericolo di vita, e quindi lo stato doveva affrettarsi (sottinteso: a pagare il riscatto), salvo poi, una volta liberate, smentire di essere mai state in pericolo. Libere di ritornare in Siria, a spese loro e senza rompere le scatole al popolo italiano, che di problemi ne ha già abbastanza.

Sono state solo un mezzo per finanziare i terroristi con i nostri soldi, altro che volontariato. Tornino pure in Siria, questa volta, però, a loro rischio e pericolo.

Credo che nessuno è in grado di poter giudicare. Credo che nessuno lo debba fare. Credo, però, che ognuno si debba responsabilizzare delle proprie azioni in maniera totalmente autonoma senza coinvolgere la collettività.

Corinna non è una bufala, semplicemente ha ritrattato subito dopo non concedendo l'autorizzazione alla pubblicazione....

Trovo anche improbabile che il giornalista una mattina si sia inventato di andare a intervistarla e ne abbia persino tratto un articolo di pura fantasia. la mia sensazione è che la ragazza qualcosa abbia detto ma poi sia stata consigliata da qualcuno di negarne la pubblicazione per ovvie ragioni di opportunità....

-Bisogna ancora capire che cosa stessero realmente facendo li e chi stessero aiutando. -In che modo e con l'´aiuto di chi sono entrate in Siria dalla Turchia -Quanti soldi sono stati pagati o cosa hanno avuto a cambio i rapitori per la loro liberazione -Perché non é stato ritirato loro il passaporto. Per il resto ritornino pure in Siria,ma dopo aver rinunciato all´aiuto dello Stato Italiano una volta "rapite"

intervista o meno resta il fatto che questa signorina sta pensando di tornarci. ora, in genere quando una brama di tornare in un posto dove ha rischiato la vita le spiegazioni possibili sono limitate...

Quali sono Simo' le spiegazioni limitate :)...

Beh Pietro... o è pagata bene,o si è trovata bene,o è un santa o è una spostata ..... ma per farla breve mi piace sempre ricordare il pensiero di pascal, "la maggior parte delle tragedie dell'umanità avviene perchè la gente non se ne sa stare a casa propria".. :/

ocio Pietro che Simona ti sistema nè! :)

Una persona sana di mente dopo essere stata ostaggio per tutto quel tempo nelle mani di questa gente proverebbe orrore al solo pensiero di ricascarci,a quanto pare queste due non stanno nella pelle di tornare in braccio ai jihadisti e questo squarcia il velo su questo "rapimento" che ormai si può definire consenziente,un'autentica truffa al cittadino che ha pagato per finanziare i tagliagole ...

Ma queste intanto che sognano la jihad cercarsi un lavoro no?Cosa fanno adesso,stanno solo sul groppone dei familiari dopo essere state sul nostro?

Il governo stili una lista delle organizzazioni umanitarie che ufficialmente riconosce (Croce Rossa, Emergency, Medici senza Frontiere, ecc). Solo chi va in teatri di guerra sotto l'egida di queste organizzazioni potrà avere la tutela e il sostegno dello Stato in caso di rapimento...

basterebbe applicare la legge nazionale anti sequestri, con relativo congelamento dei beni e divieto di riscatto. E' una delle poche leggi che ha funzionato bene nel nostro paese (forse perchè le vittime erano un certo gruppo ristretto di persone...), perchè non dovremmo applicarla sempre?

Spero si faccia chiarezza sul giornalista e la veridicitá della sua intervista, perchè se le affermazioni riportate sono vere è piuttosto grave che siano state dette, a maggior ragione nel caso il riscatto, come credo, sia stato pagato. Spero che qualcuno s'inacrichi di controllare il giornalista e prenda le dovute misure o da una parte o dall'altra.(magari non incaricandoci di pagare il riscatto a persone non autorizzate a fare volontariato in paesi ad alto rischio).

Non è chiaro con che organizzazione fossero in Siria, infatti durante la crisi nessuna delle organizzazioni italiane conosciute si fece avanti, quindi potevano benissimo essere là di loro spontanea volontà e senza l'egida di nessuno....Posti per fare volontariato senza rischiare la vita ce nè sono tanti anche in Italia, senza il bisogno di andare in un paese instabile, con una guerra civile in corso.....

La passione di queste due ragazze è encomiabile,ma penso che se hanno la sindrome della crocerossina la loro opera sarebbe benemerita anche in posti magari meno pericolosi,anche in Italia........

l'Italia deve cominciare a prendere una posizione chiara sul tema dei riscatti nelle zone di guerra. Chi va in zone di crisi deve essere ponto ad assumersi le proprie responsabilità quando viola i regolamenti e le prassi delle ong o degli eserciti in cui va a fare l'embedded. Altrimenti c'è davvero il rischio - come è successo con Greta e Vanessa - che per andare a portare un centinaio di pasti alle popolazioni in difficoltà si finisca per far incassare decine di milioni di euro alle organizzazioni terroristiche. E non mi sembra un gran affare, dal punto di vista strettamente etico (figuriamoci politico o economico).

Nel caso la ragazza voglia tornare a correre dei rischi in Siria, non mi sembra un bel gesto nei confronti dello stato italiano che l'ha aiutata. Non basta ringraziare a parole, di quello siamo tutti capaci, bisognerebbe almeno reagire di conseguenza, e cioè non tornare in Siria.

Un conto è il volontariato fatto seriamente un altro è quello di queste due signorine che per un'ideologia politica sono andate volenti o nolenti (io sarei per il volenti) a finanziare un gruppo di terroristi, creando un danno di immagine ad associazioni di volontariato serie e realmente utili.

Nel caso in cui dovesse tornare là ( ma per me non lo farà mai) non si deve pagare più nessun riscatto! Per qualsiasi motivo lo faccia, fosse pure il motivo più nobile ( ed improbabile) del mondo. D’altro canto nel caso in cui qualcuno sia così vicino alla santità da voler sacrificare la sua vita per gli altri, è sicuramente il primo a non volere che si paghino riscatti a terroristi senza scrupoli.

Bene ... Buon viaggio ...prima firmate una liberatoria che ciò che vi accade .... Vi arrangiate da sole...

A questo punto siamo autorizzati a pensare che il loro sequestro era tutto un bluff. ...non è bello pensare questo ma se vogliono tornare significa che non sono state poi così male... e quei soldi potevano essere spesi per gli italiani disagiati che ce ne sono molti