Creato da chopin83c il 25/10/2014
un pugno di Grecale oltre le onde dentro due occhi di sale....

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poesia n.4

Post n°4 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da chopin83c

ERO, SONO, SONO STATO

 

Eri nel parco con la calma di chi rara bellezza ha;

eri la stanza del dinosauro, come il vino di pomeriggio.

 

La tua firma è nel candelabro e nel tappeto,

un crocevia o chissà cosa;

i miei soldi non hanno sudore sulla groppa; le tue scarpe minute.

 

Eri nella prigione della nebbia come un cane il suo latrare umano;

eppure sei stata la fiaba dei cortili e delle giostre,

la donna degli scoiattoli su e giù per i giardini verdi,

per l'inverno e per l'autunno nel cestino delle ghiande.

 

Tutto gira intorno ai cinque sensi;

 

il piacere vero e l'oblio grigio come la strada:

 

nè via nè viatico e quel passato di sole ceneri.

 

FABIO STRINATI

 

 

 

 
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