Di me....

DIARIO

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: gingerfar
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

immagine

 

PRINCESS TRIBUTE

immagine

 

L'amore è come una clessidra: quando si riempie il cuore, si svuota il cervello.

Jules Renard

 
LA MIA COPPIA IDEALE
 

Tesoro mio, non scalpitare troppo, lo so che non resisti più all'idea di starmi lontano, ma te lo prometto, prima o poi ce la leviamo dai piedi quella stronza di tua moglie !!!

Sempre tua,

:-)))

 

immagine

 

immagine

 
immagine
 
 

 

« Infanzia »

Se tornerai

Post n°24 pubblicato il 09 Novembre 2006 da gingerfar

Questa è la storia mia e di David.

Questa è una storia vera, purtroppo, anche se vorrei dire il contrario.

Il mio primo amore si chiamava David e, per ironia della sorte, questo amore non nacque mai. Visse solo nel mio cuore, non divenne mai reale. Eppure, dentro di me, negli anni, posso dire di non avere mai più provato un sentimento così immenso, totale e vero.

Banchi della classe terza D, a Milano. 12 anni.

Avevo solo 12 anni.

David non aveva mai saputo quello che io provavo all’epoca per lui. Le poesie che scrivevo, pensandolo, le spedizioni e gli inseguimenti che organizzavo con le mie amiche, per spiarlo di nascosto.

Mi vergognavo terribilmente: David appariva così perfetto ai miei occhi, mentre io stessa mi vedevo brutta e goffa, in piena crisi adolescenziale. La nostra professoressa di italiano riteneva che David non si applicasse a sufficienza nello studio, ecco perché sarebbe stato meglio affiancarlo ad una ragazza diligente e seria, quale ero io all’epoca. Per me fu la gioia più grande. Mi ricordo ancora quando David dimenticava i libri a casa, ed io aprivo il testo in mezzo i nostri due banchi, in modo da seguire insieme la lezione.

Terminata la scuola media inferiore, non ebbi mai più un compagno di banco come David: bello sensibile, dolce, con due occhi che, quando mi osservavano, mi lasciavano senza fiato. Ma soprattutto, non ebbi mai più un compagno di banco maschio.

La fortuna volle che, vivendo David proprio nel palazzo accanto al mio condominio, era facile per me, nel corso degli anni successivi, incontrarlo a passeggio per strada con il suo dalmata Pongo, sempre scodinzolante ed allegro. Ci fermavamo a chiacchierare sempre, a parlare dei nostri studi e del gruppo di musica rock, nel quale David suonava la chitarra.

Ricordo ancora il suo sorriso lieve, timido, e tante delle sue frasi. Mi rimasero sempre impresse, chissà come mai. Gli anni intanto trascorrevano rapidi: liceo e poi università; David faceva spesso capolino dal fondo della strada, ed io avevo quindi sempre occasione di scambiare qualche parola con lui.

Se avesse saputo che un intero diario gli era stato dedicato, quando sedeva accanto a me a scuola.

Se avesse saputo che sentimenti belli e sinceri provavo per lui.

Tanti se, nell’aria per sempre.

Poi un giorno David pensò di farsi ricordare da tutti in modo diverso.

Decise di togliersi la vita, e si lanciò dalla finestra della sua stanza, proprio davanti al mio palazzo. Un volo d’angelo, che lo portò in un mondo dove le sue paure e la sua ansia di vivere sarebbero forse state annichilite.

Ad un tratto, il buio.

Mi ricordo che quella mattina stavo camminando dall'altro lato della strada per raggiungere l'ufficio. Vidi delle ambulanze e delle transenne. Mi sentii una fitta al cuore, senza un motivo razionale, senza un perchè. La gente per strada parlava di un poveretto, che si era lanciato dalla finestra. Di un'anima senza un nome, intorno alla quale tutti i passanti reglavano una riflessione banale sulla vita. Una retorica sulla morte voluta.

Non avrei mai più potuto incontrare David per strada, non avrei mai più potuto vedere quei suoi occhi profondi, quelle sue mani eleganti. Non avrei mai più potuto scorgerlo dal fondo della strada con il suo cane.

Ripensai all’ultima volta che lo avevo visto.

Quell’ultimo pomeriggio che David mi passò davanti, ero di fretta. Correvo verso il bus, vestita di tutto punto, per andare al ristorante di una mia amica.

Mi ricordo ancora. Ero uno splendore. Non ebbi neppure il tempo di fermarmi due minuti a chiacchierare con lui.

Ricordo che gli urlai un “ciao”, mentre rincorrevo il mio dannato autobus.

Ricordo che David alzò il viso e ci mise più di un attimo per riconoscermi. Ma, in ogni caso, ci fissammo, per un secondo, senza parlare.

Quel secondo vive tuttora in me come un'eternità. Fu l'ultimo attimo che io e David ci guardammo.

Per sempre e mai più.

Spero che David si ricordi di me, ora che non c’è più.

Spero che il mio David possa sentire, ovunque si trovi adesso, quanto io lo abbia amato, se di amore si può davvero parlare quando si hanno dodici anni.

David non faceva parte della mia vita, ma piansi tantissimo.

Lo pensai intensamente, ed ancora di più.

Il mio David sarebbe appartenuto, da quel momento in poi, a quelle nuvole che tante volte avevo osservato, pensandolo.

Di notte, prima di addormentarmi, David era nei miei pensieri.

Nel mio diario delle scuole medie trovai un suo capello, che avevo conservato come reliquia. Mi fece impressione toccarlo, dopo che seppi che David era morto.

David,

stasera ho pianto quando sono passata sotto casa tua. Adesso che sono tornata a vivere a San Siro è un casino.... Perchè passerò sempre sotto la tua finestra, per forza di cose, anche se a volte ne farei a meno.

Mi fa ancora un po' male, anche se sono passati quasi 15 anni. Eppure sembra ieri. Quando suonavamo la chitarra insieme, nell'orchestra della scuola.

Sai che hanno demolito l'edificio della nostra scuola media?

Ma si che lo sai, che scema.. So benissimo che da lassù ci guardi.

Me lo sento.

  

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/gingerfar/trackback.php?msg=1876240

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/11/06 alle 18:12 via WEB
Che incontro sfortunato...
 
gingerfar
gingerfar il 11/11/06 alle 13:26 via WEB
In che senso? Io credo negli angeli
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/11/06 alle 23:46 via WEB
A questo punto dovrei chiedertelo io... in che senso credi agli angeli?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/11/06 alle 11:43 via WEB
cazzo che botta!! ho finito ora di leggere questo tuo messaggio, logicamente mi dispiace molto per questo ragazzo che forse ha fatto una scelta coraggiosa quanto dura. Questo pezzo di vita mi ha colpito molto, mi dispiace. Cri
 
gingerfar
gingerfar il 13/11/06 alle 11:54 via WEB
Grazie. Grazie a voi che scrivete delle belle parole. Io credo negli angeli nel senso che le persone che ho perso (e sono tante) vivono nel mio cuore. Penso che la loro presenza sia paragonabile a quella di Swayze in "Ghost". Le coincidenze che a volte mi capitano me lo fanno credere...
 
gingerfar
gingerfar il 13/11/06 alle 13:30 via WEB
Purtroppo la morte non è mai una scelta coraggiosa. E' cio' che ci resta per non pensare. E David non voleva piu' pensare. Io lo sento, dentro di me. Come sento che quei suoi occhi avevano qualcosa di speciale, qualcosa che non ho mai ritrovato dentro a nessun altro sguardo. Se ci penso, li ricordo ancora come allora.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/11/06 alle 22:53 via WEB
Non saprei dire, sai, se la morte sia la massima espressione del non pensare o se invece sia la massima espressione del pensare troppo.Come non saprei dire se lo sceglierla in modo così deliberato, sia o meno una scelta di coraggio.Voglio essere realista, e morire è brutto, è qualcosa che fa paura, a chiunque, ed è per questo che penso sia un atto di coraggio in fondo andarla così incontro.Io generalmente, contrariamente a quanto si fa in giro, penso che un gesto del genere sia sbagliato, si, ma che comunque rende onore a chi lo compie. So di essere mezzo pazzo ma sono convinto che essere suicida non significhi essere un povero vigliacco, anzi.Cri
 
gingerfar
gingerfar il 15/11/06 alle 10:40 via WEB
Certo puoi avere ragione. Ma io so che lui non voleva piu' pensare. Condivido anche il tuo punto di vista in ogni caso...
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/11/06 alle 18:00 via WEB
comunque certo tu saprai come si sentiva... A te non è mai capitato di pensarci, magari di sfuggita a prendere una decisione del genere?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/11/06 alle 17:54 via WEB
Pensare certe volte è doloroso, specie se il dolore di tutti i giorni è intollerabile, e allora si cerca di non pensare più; così, basta un niente e la capacità di vivere e pensare viene demolita. Credo che David abbia davvero fatto parte della tua vita e continui a farne parte con quel po' di male che ti porti ancora dentro.
 
gingerfar
gingerfar il 16/11/06 alle 13:33 via WEB
E' vero. Avete ragione. Su tutto. Io me lo sono sempre portato dentro e sempre sara' così. Mi sono rimaste impresse delle sensazioni indescrivibili, anche se avevo solo 12 anni e anche se lui poi non ha piu' fatto parte della mia vita. Vorrei che lui sentisse cio' che io provo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 18/11/06 alle 00:27 via WEB
pensare a David è inutile perchè lui nemmeno ti considerava una ragazza con cui poter stare, era una amica e nemmeno vi vedevate per una cena o un pranzo insieme, ma per strada...parlavate del più e del meno...e saresti stata più triste vivendo con un potenziale suicida...fidati, vivi pensando al futuro e lascia i morti e il passato sorro terra, perchè è il posto dove tutti andremo ed è inutile pensarci adesso...ci rovineremmo e basta...
 
gingerfar
gingerfar il 18/11/06 alle 12:53 via WEB
Non ho parole! Questa è la storia tra me e il mio compagno di banco!La mia vita è sempre andata avanti, ma se muore una persona che ha fatto parte della tua vita, che era giovane, che conoscevi, forse è umano e normale avere dei pensieri e delle emozioni! Cosa c'entra che lui non mi considerava "niente" quando io in quegli anni ero solo che sempre fidanzata?? Questo blog è il mio diario semplicemente, e una persona che scrive quello che ho letto non merita risposte!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/11/06 alle 17:18 via WEB
Io posso solo ricordare una cosa, un paio d'anni fa stavo corteggiando una ragazza, che mi faceva impazzire, mi faceva girare la testa ogni volta che mi fissava con lo sguardo. Oltre a me c'era un'altra persona, un mio conoscente, nulla più, ci parlavamo ogni tanto, per lo più quando si usciva in compagnia, 4 chiacchiere, una birra.. ma mai nessuna confidenza, perchè eravamo rivali nel cercare di conquistare la stessa donna. la sera del giorno della befana questa persona ha avuto un incidente in moto ed è morta..... anche se all'epoca lo vedevo più come un concorrente che un amico, più come un "problema" che una persona la sua moto mi ha traumatizzato, mi ha cambiato la vita, mi ha fatto riflettere.... e adesso che lui non c'è più mi rammarico ogni giorno per non aver potuto conoscere meglio una persona che adesso non c'è più, che mi ha cambiato tanto, facendo diventare più uomo, con la sua morte che con la sua vita. per cui posso capirti benissimo
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/11/06 alle 14:27 via WEB
di dove sei? di Genova?
 
gingerfar
gingerfar il 25/11/06 alle 14:31 via WEB
Infatti, è davvero così! Come si fa a non riflettere se una persona si uccide? Uno di miei migliori amici si è ucciso per una cogliona che non valeva mille lire. E io non sono stata capace di fargli capire, l'ultima volta che mi aveva telefonato, che non ne valeva la pena. Purtroppo io non posso più fare nulla, a parte sperare che, ovunque i moti siano, ci possano aiutare e guidare dall'alto. DI GENOVA??WHY?? SONO DI MILANO, è SCRITTO NELL'INTESTAZIONE DEL BLOG
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: gingerfar
Data di creazione: 04/09/2006
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Ginfizz1977Caribbean.Bluearbmomino.gaiLo.Scrittorepi1961twoweeksmaskgreunquarantennesimone.fantozziPierreRochedolceshevagingerfarAusteros
 

ULTIMI COMMENTI

Ciao,stò pubblicizzando il mio primo forum appena nato,e...
Inviato da: elluzza
il 22/10/2008 alle 15:44
 
amore, ma i take? che c'entrano!??!?!! minkia e'...
Inviato da: soren79
il 26/05/2008 alle 17:30
 
Auguri per una serena e felice Pasqua...Kemper Boyd
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 13:04
 
Auguri di un felice, sereno e splendido Natale dal blog...
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 21:19
 
UN GIRASOLE PER TUTTI! GRAZIE (FEDE, MASCHERATA DA...
Inviato da: Anonimo
il 24/12/2007 alle 12:33
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

FU FU!!!!!

DATO CHE IL MIO GINGER NON C'è PIU'....
 

 Amore guarda non con gli occhi ma con l'anima

William Shakespeare

 

immagine

Non sono in grado di spiegare razionamente l'attrazione che provo verso questo essere alieno, così ambiguo e così bizzarro, da disorientami ogni volta che osservo una sua foto.

Questa è una delle mie preferite.

David Bowie è l'unico marziano che ha deciso di vivere sulla Terra.

 
immagine
 

immagine

Cara Kate,

a volte penso che il mondo viva sulle nuvole. Che un tipo come te potesse avere a che fare con la coca, poteva essere intuibile, ma cosa frega alla gente poi, ancora non l'ho capito!

E, anche se il tuo fidanzato è un mezzo tossico, oltre che bruttino, la cosa mi dà molto coraggio.. Perchè anche io generalmente non amo i "troppo belli" (magari anche perchè non mi notano!!)

Ma chi se ne frega!

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963