Mondo Parallelo

Ritagli di vita e di suoni

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

virgola_dfshivasal16Costanzabeforesunsetlascrivanamariomancino.mNORMAGIUMELLIletizia_arcurimenegi53Quid_Zenbatengmariangela.adorisioserena9990sempliceauroraardizzoia.nataliaemanuela_00
 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

BACK TO BLACK

He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

SI DEVE ESIGERE PIÙ DA SE STESSI CHE DAGLI ALTRI

Se a un certo punto un'amicizia o un amore cessano, forse non sono mai esistiti davvero.


aquila

 

S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!

 

LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)

    

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

FIAMMELLA SEMPRE ACCESA NEI CUORI

L'importante è come si vive e non quanto.

 

THE SECRET (BY GIOV@NNI)

 

Messaggi di Marzo 2014

SERE DI PRIMAVERA

Post n°489 pubblicato il 31 Marzo 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Le sere di primavera mi ricordano che anch’io ero piccino, come quel bambino che corre e rincorre a gran voce una piccola palla nel giardino vicino. I boschi giacciono bui, il giorno si scolora ai bordi dei colli in rosse aureole. In una casa, poco lontano, piange un bimbo, lo sento distintamente, e Il vento, che mi porta quel suono in mezzo a tanti mischiato, se ne va a passi tardi attraverso i tronchi a scuotere le verdi foglie. Poi sale, abituata ormai da lungo, lunghissimo tempo ai torbidi sguardi, l'estranea solitaria falce di luna con la sua mezza luce da terre sconosciute. Se ne va fredda, indifferente, per il suo sentiero. La sua luce avvolge il bosco, il canneto, lo stagno e il sentiero che porta al mare con un pallido alone malinconico, e dolce. Anche a primavera, in notti senza luce, quando sotto le finestre vorticano danze di gnomi in festa ed elfi e il vento si fa turbine, ho spesso l'impressione di non riuscire a scorgere appieno le forme e i contorni del mondo festoso che si para dinnanzi ai miei occhi, nel luccicare dei suoi colori pastello, tra le ombre di questa luce diafana e giallastra. Un piano intona con forza un ingannevole ritmo di mille e una notte, e poi, un fa diesis così basso, da bruciarmi l’orecchio, mi fa voltare per dirmi che adesso devo ascoltar della luna la voce che mi parla nel cuore. Ma lei, come la più crudele delle belle donne, si fa avanti beffarda e mi passa innanzi senza nemmeno un saluto. Era solo uno scherzo, per farmi paura, un dispetto per farsi notare mentre nel cielo s’alzava sicura. La mia mano afferra la lampada per ricambiarle il “favore” e confonderne la luce che, tenue con lei che si scosta per non esserne offesa, si posa sulla larga parete. Dall’antica cornice sul muro un’immagine oscura, di mille anni fa mi guarda, e, più sopra, è dipinta una falce di luna; mi bacia con gli occhi socchiusi, e mi conosce bene e mi sorride, stranamente. Ma io faccio finta di niente e ricambio il suo bacio con gli occhi e le labbra ridenti e lei dalla cornice dorata, tende le mani ondeggiando i capelli: io piano sussurro un nome che non le appartiene, ma lei, felice di tanto interesse, fa finta di niente e sorride lo stesso; e mi parla di sé, come mille volte ha già fatto, come da sempre ho sentito, le solite cose di un mondo lontano, dipinte olio su tela, le labbra che sembrano rose, io ascolto, va bene lo stesso, va bene, parlami pure di te, parlami, sì, parlami... adesso!

 

Giov@nni

 
 
 

L'UOMO CHE VOLEVA INCONTRARE DIO

Post n°488 pubblicato il 30 Marzo 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Un tempo non molto lontano, c’era un uomo semplice e buono. Era un padre tenero, un vicino generoso e un onesto lavoratore. Anche se tutti lo circondavano di tenerezze, pur tuttavia, l’uomo trovava che il destino era stato duro con lui. Non faceva che lamentarsi della sorte che gli era toccata. Invano gli amici tutti, gli dicevano: “Il buon Dio sa quello che fa, fidati! “E’ vero, Lui sa il perché di tutto questo e allora posso fare una cosa sola: andare a cercarlo e chiederlo a Lui”. Così un bel giorno quell’uomo, semplice che mai era uscito dal suo villaggio, si mise in cammino alla ricerca di Dio. Una sera, mentre dormiva sotto un albero, riparato da una coperta, sentì la gelida lama di un coltello appoggiata alla gola. Era un bandito, dagli occhi di fiamma. “Dammi i soldi! Ho già rapinato novantanove persone e tu sei la centesima!” Il pover’uomo vuotò il sacco e le tasche dicendo tremando: “Se vuoi, prendimi tutto, ma lasciami andare. Voglio incontrare Dio per chiedergli perché l’uomo onesto è così spesso povero e il disonesto ricco”. Il bandito cambiò atteggiamento e gli disse: “Ti chiedo solo un favore. Uno solo. Quando troverai Dio, chiedigli se un uomo che ha assalito novantanove volte il prossimo, ma ha provato pietà per il centesimo, merita ancora il suo perdono”. “Non mancherò”, disse l’uomo, e ripartì. Dopo alcuni giorni, fu coperto dalla polvere sollevata da un superbo cavallo. Il cavaliere dagli abiti sfarzosi chiese al polveroso viandante: “Dove vai?”. “Vado a cercare Dio”, spiegò l’uomo un po’ intimidito. “Devi farmi un favore”, proseguì il ricco a bassa voce. “Quando incontrerai Dio non dimenticare di raccontargli che io sono molto ricco ma anche molto pio e buono. Chiedigli se, per questo, mi riserva un bel posticino in cielo”. Il viandante, promise e poi riprese il cammino. Finché una strana figura gli venne incontro. Era un vecchio, o meglio un uomo senza età, scarno e miseramente vestito. “Fermati e riposati un po’ ”, disse il vecchio. L’uomo si sentì avvinto dalla dolcezza che scaturiva da quella figura strana e si fermò. “Sono io colui che cerchi…”, gli disse sorridendo. “Guardami bene: io ho creato tutto e non possiedo nulla. Perfino tu sei più ricco di me, come vedi”. Il pellegrino si inginocchiò e disse al vecchio tutti i suoi dubbi e i suoi perché. “Tu sei ricco”, gli disse il vecchio, abbracciandolo dolcemente. “Io ti ho dato un’altra ricchezza, quella del cuore, che il ricco non possiede, perché nemmeno sa che esiste. E’ quella che ti fa indignare di fronte alle ingiustizie del mondo. Io ti ho evitato il fardello della fortuna che corrompe e rende l’uomo cieco nell’animo e nel cuore. Ti ho donato il coraggio di cercarmi, e anche l’occasione di trovarmi. Non è cosa facile, credimi! Ora ti dò un’ultima ricchezza, la più rara: la felicità di accettare ciò che si è.  E adesso, torna da dove sei venuto, e vivi in pace. Tornando, dirai al ricco che il mio cielo non si compra con l’oro, e al bandito che è perdonato perché ha scoperto la giusta via. Vai, e quando sarà il momento verrò a prenderti e ti terrò con me per sempre”. E poi il vecchio scomparve, sì, svanì come brezza calma, come aria limpida, serena… immensa, perché nulla succede per caso, tutto ha un senso, spesso dipende solo dalla prospettiva da cui lo guardi, o per lo meno così io… penso!

 

Giov@nni

 
 
 

IL MONDO NON STA BENE

Post n°487 pubblicato il 29 Marzo 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

 

 

"Sai il mondo non sta bene, l'ho capito quando quel passerotto volava sotto la pioggia insistente senza cercare riparo come a volersi ripulire da qualcosa che nemmeno un diluvio potrebbe cancellare, l'ho sentito dalle labbra serrate di un bambino che la vita ha privato della sua infanzia mostrandogli troppo presto cos'è un adulto, l'ho letto tra le pagine bianche di un libro ancora da scrivere; credetemi, nessuno riempirà mai quelle pagine perché nessuno è in grado di leggerle! L'ho sentito nel grido silenzioso di tutti quei volti sconosciuti che vedo nei telegiornali della sera; sì, quante urla di disperazione ho udito nel loro silenzio! La disperata consapevolezza di un destino inevitabile! Il mondo non sta bene e noi siamo tutti troppo presi per capire quanto. La nostra vita è il nostro piccolo universo che nessuno deve invadere e che così riusciamo a mantenere integro. Se non mi tocchi tutto va bene! E se un giorno il passerotto bagnato riuscisse ad entrare, se un giorno sentissimo le labbra serrate urlare ed i volti angosciati spiare la nostra tranquillità forse che non crollerebbe il nostro piccolo mondo?".

 

Giov@nni

 
 
 

COME FA IL MARE

Post n°485 pubblicato il 28 Marzo 2014 da menegi53
 
Tag: Musica
Foto di menegi53

Spesso la musica mi porta via, mi rapisce, come fa il mare. E suono una melodia che magari mi viene dal cuore per poter concentrarmi sul sonno che avanza e sgombrar dalla mente i pensieri, prima di leggere un libro che parla di sogni e di amore cercato come fosse un naufrago tra i flutti che invoca un aiuto mai dato. Sotto una volta di bruma o in un vasto cielo metto vela verso la mia pallida stella. Gli occhi fissi in avanti e i polmoni gonfi come una randa, scalo la cresta dei flutti accavallati che la notte mi nasconde; sento vibrare in me tutte le passioni d'un vascello che vaga tra le onde, il vento gagliardo, la tempesta e i suoi moti convulsi sull'immenso abisso mi cullano. Altre volte, piatta bonaccia, grande specchio della mia impazienza sull'orlo della palude, nell’abisso sotto la roccia a strapiombo sul mare, vedo uscire dall’erba vicino, rospi improvvisi e fredde lumache. E meno male arriva un falco di mare e se ne fa un lauto banchetto, poi mi guarda e mi strizza il suo occhio giallo del colore dell’oro, come a ringraziare per averlo lasciato tranquillo atterrare vicino. Le ali chiuse un istante, e poi via di nuovo sul mare a volare. E mi dice gridando nel cielo: “Uomo libero, tu amerai sempre il mare! Il mare è il tuo specchio, contempli la tua anima nello svolgersi infinito della sua onda! E il tuo spirito non è un abisso meno profondo, lo sai? Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine; l’accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore si distrae a volte dal suo battito al rumore di questa distesa indomita e selvaggia, al rumor della musica che sale dall’acqua che s’alza, sotto le rocce, e, con l’alta marea, un mondo che tace, coperto da una coltre di sale”.

Giov@nni

 
 
 

NON MUOVERTI PENSIERO

Post n°484 pubblicato il 27 Marzo 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Non muoverti pensiero, rimani seduto con me a contemplare. Se ti muovi lo infrangi. È come una gran bolla di cristallo sottile stasera il mondo: è sempre più si gonfia e si leva. Ed io lì a cercare di spiarne il ritmo e il respiro. Meglio non muoversi. È un azzurro subacqueo umido di sale e di gocce rubate alle nuvole in cielo quello che mi ravvolge e in questo azzurro pullulano forme e immagini come arabeschi. Qui non c'è luna per me perché non c’è posto per lei: più oltre deve sostare! Ne schiumano i confini del visibile. Fiori d'ombra non visti, immaginati, frutteti imprigionati fra le mura del sentimento, profumi tra le dita che stringono dei fiorellini di campo appena colti per metterli tra i capelli della primavera appena sbocciata come quei fiori! E poi, anche tu, oscura notte che crei fantasmi o adagi tra le tue braccia il mondo, non muoverti. Come un'immensa bolla tutto si gonfia, si leva. E tutta questa finta realtà scoppierà forse, perché è troppo piccola la bolla che la contiene. Io e il mare, io insieme al cielo, sì, noi forse resteremo quando la bolla scoppierà perché quella che ci contiene è l’immensa ala del sogno che ci culla tra lo scorrer del tempo. Noi forse, resteremo. Noi… forse. Non muoverti pensiero. Se ti muovi lo infrangi. E adesso cielo, ti chiedo: “perché piangi?”.

 

Giov@nni

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: menegi53
Data di creazione: 23/11/2011
 

L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE

 

NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE

 

CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE

 

LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI

aquila-immagine-animata-0012

 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO

L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 

A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE

Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!

 

RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)

 

Volano, come rondini volano

poi nel cielo scompaiono

i miei sogni così.

Tornano come rondini tornano

anche se non vorrei...

I miei sogni così.

Chi non ama ricordi non ha...

sempre solo restare dovrà...

Una vita vissuta così...

non vorrei...non vorrei.

Meglio ridere e piangere se...

se l’amore ora viene ora va...

fa soffrire, ma è meglio così:

solo non sarai...no mai!

I ricordi verranno da te

come gocce di pioggia...

cadranno giù...

dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,

sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..

senza dirti nemmeno perché...

Sognerai... Di fermare quel bacio... così,

che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.

 

NOTHING MORE

 

Alcuni si ricordano dell'educazione

solo quando la pretendono dagli altri

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

FELICITÀ

Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.

La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.Felicità

 

SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)

 

TURBOLENZE D'ONDE

Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.

 

 

POLVERE DI STELLE SULLE MANI

Io sono più importante dei miei problemi.

 

COME SPIGHE DI GRANO

Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963