Mondo Parallelo

Ritagli di vita e di suoni

 

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BACK TO BLACK

He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...

 

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SI DEVE ESIGERE PIÙ DA SE STESSI CHE DAGLI ALTRI

Se a un certo punto un'amicizia o un amore cessano, forse non sono mai esistiti davvero.


aquila

 

S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)

 

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SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!

 

LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)

    

 
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FIAMMELLA SEMPRE ACCESA NEI CUORI

L'importante è come si vive e non quanto.

 

THE SECRET (BY GIOV@NNI)

 

Messaggi di Maggio 2014

COME IN UN LABIRINTO

Post n°535 pubblicato il 30 Maggio 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Non ho nulla da aggiungere di fronte a tutto ciò che già ho detto e che mi è sfuggito magari dal cuore in questo giorno di sole. Gente che mi spinge, gente che mi invita a parlare per rompere la monotonia di un velo nero che è costretta a portare davanti agli occhi, non solo per la loro religione, ma anche per fuggire agli sguardi curiosi dei turisti. Donne che mi chiedono perchè ho gli occhi di cielo e vorrebbero toccarlo solo guardando nel mio sguardo. Di sotto le vesti alzate dal vento il colore di una lingerie di prim'ordine e un fisico di Venere. Donne che mentre fai colazione mi guardano curiose e alzano il velo per ingerire ogni boccone con un movimuento talmente naturale che mi tocco il viso per vedere se per caso ho un velo anch'io. Poi sorrisi di buongiorno e i bimbi vicino che nei lineamenti arabi nascondono un mistero fatto di mezze lune che si affacciano e si specchiano nel mio sorridere loro agitando la mano per salutarli, come in un gioco fatto di gesti. E nella compostezza del salone, con musica rilassante di sottofondo, musica anni ottanta, mi fermo a parlare in inglese, dopo fatta colazione, con una giovane donna, sola, seduta al mio fianco e con solo il volto coperto da un velo trasparente nero. Mi parla di sé, del marito che lavora ad Ankara e che non vede mai, mi dà un numero di telefono e un indirizzo per visitare la sua pinacoteca. Io dico: "grazie! Se posso verrò con piacere!". Fuori il mondo caotico del centro, un rumore assordante, un dedalo di strade e di negozi uno dopo l'altro; un angolo di mondo unico e meraviglioso, un ombelico del mondo. Qui mi confronto con tutte le razze, con tutte le religioni, nel caos di una Istanbul che mi assorbe e mi fa girare la testa nel suo caotico turbine di vita. Io, resto a guardare, io solo uno tra i tanti di una megalopoli che mi stordisce e mi affascina. Io, solo, in mezzo a tanta gente, tanta gente sola, di fronte a me e a se stessa... Giov@nni (By smartphone)

 
 
 

BLOG IN PAUSA SU PC

Post n°534 pubblicato il 26 Maggio 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

BLOG IN PAUSA Giov@nni

 
 
 

IL MATTINO SI E' SVEGLIATO

Post n°533 pubblicato il 22 Maggio 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Ecco, il mattino si è svegliato e si è disteso contro il cielo mentre il prato qui di fronte, sotto la mia finestra, si è già sposato a uno spicchio di sole che lo sta esplorando per trovar qualche insetto da riscaldare dopo il freddo e l’umidità della notte. Più in là vedo che saltella e fischietta un passero tutto intento a beccare tra l’erba, in cerca di qualche briciola che ho gettato ieri dalla tovaglia prima di piegarla e riporla nel cassetto della tavola in cucina. La luce chiara, lenta sale e la via deserta e solitaria non dorme già più mentre, lungo il viale alberato che porta alla chiesa, la luce ritrova i colori tra le foglie dei vecchi filari, amici di sempre, con le braccia protese ogni volta che passo per rubarmi un pensiero e salutarmi gentili levando un cappello di foglie, alzandolo piano e facendo oscillare ogni ramo. Volgo gli occhi attorno, respiro piano, l’aria ancora fresca nella verzura dei viali e nel verde che macchia le vie della città che mi saluta col suo caotico ciao. Mi sento vero come questo cielo chiaro e un pensiero mi torna dolcemente dentro la mente e mi vedo soffiare piano piano su quel fiore lì così strano, tarassaco giallo che in palla di vetro s’è trasformato, adesso, perché ieri ricordo mi ha salutato con la corolla color del grano; e mentre con il pensiero soffio, mi vien da pensare che sembra neve ma neve non è: semi bianchi sospesi nell’aria si posano portati dal vento lontano. Poi mentre aspetto allo stop d’un semaforo rosso, mi viene la voglia di correre quasi volando tra i papaveri mossi dal vento in quell’aiola contorniata di fiori di ogni colore, a formare un disegno di benvenuto per chi, nella fretta di tanti motori accesi e rombanti, si ferma in coda ad aspettare di potersene andare. E dietro il vetro del finestrino, guardo aspettando, come ogni giorno, come ogni mattino, e mi  sento nuovo come l'aria che respiro e la voglia di volare adesso, al di là dei fili del tram, di sopra il caotico quadro della vita di oggi e di ieri e di ogni giorno vissuto tra i giorni che corrono via, si fa sempre più impaziente dentro la mente. Il mattino si è svegliato, e mi accorgo che vorrei ancora dormisse per ritornare indietro a sentirne il sapore e a goderne il risveglio, riprovar le emozioni d’ogni momento passato a contemplare del giorno che appare, la bellezza di un sole che sempre più in alto vaga nel cielo, compagno del mondo e dei girasoli che gli fan compagnia, là in fondo a quei campi di un paese vicino: da una parte e dall’altra di quel nastro d’asfalto che porta lontano, sorridono mentre li guardo e mi stringon la mano, e veloce nell’auto che corre, divoro la strada in questo mattino diverso dagli altri, ma uguale nel colore del cielo più chiaro dell’azzurro di ieri, che sempre, col suo delicato bisbiglio, mi scende nel cuore e mi viene a guardare, e poi, con un sorriso rubato ad un raggio di sole mi vuol salutare.

 

Giov@nni

 
 
 

NATO SOTTO IL SEGNO DEL CANCRO

Post n°532 pubblicato il 21 Maggio 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Mentre dormivo disteso sul letto, sotto le bianche lenzuola, e il libro m’era caduto dalle mani, la luna, che è il capriccio in persona, guardò dalla finestra e disse: "Questa oscurità mi piace, e mi piace anche il colore di questa lampada rimasta accesa; assomiglia all’alone che mi circonda nei giorni di pioggia". Così, discese languidamente la sua scala di nuvole, e passò senza far rumore attraverso i vetri. Poi si stese su di me con la morbida tenerezza di una donna innamorata, e depose i suoi colori sul mio volto, mi sfiorò le labbra con il suo raggio fresco, quasi a solleticarmi il contorno con un dito di fata. Avevo gli occhi chiusi e mi sono sentito baciare le palpebre. E allora attorno alle mie pupille è rimasto il colore del cielo, sono rimaste azzurre le iridi dietro le palpebre chiuse, e le mie guance straordinariamente morbide e rosa come quelle d’un bambino. E, come le sentissi sfiorare da una carezza, mi sono svegliato di colpo quasi avessi visto, china su di me, una luce giallastra dalla forma di uno spicchio di luna, poi tramutarsi in una figura dolce e sinuosa, dalle trasparenze indistinte di sotto le vesti bianche guarnite di trine. Contemplando quella visitatrice i miei occhi si sono subito bizzarramente ingranditi; e poi lei mi ha così teneramente serrato la gola, come uno strano nodo di stupore crescente, che mi è rimasta per sempre la voglia di amare, di confondermi nella luce del cielo, di cercar di sognare ancora quel volto, di raggiunger d’un balzo le stelle più in alto e di accendere la loro lanterna per fare mio ogni loro sussurro. Nell'espansione della sua gioia, la luna continuava a riempire tutta la stanza di un'atmosfera fosforescente, di un alone luminoso; e tutta quella viva luce pensava e diceva: "Subirai eternamente l'influsso del mio bacio. Sarai forgiato, e ti penetrerò il cuore a modo mio. Amerai ciò che io amo e ciò che mi ama: l'acqua, le nuvole, il silenzio e la notte; il mare immenso azzurro e verde; l'acqua informe e multiforme; il luogo in cui non sei; l'amante che non conosci, ma io sono lei, e tu non lo sai; i fiori misteriosi e profumati nati in un angolo del tuo giardino senza che tu facessi nulla perché loro spuntassero, vivi e colorati come l’aurora, freschi come il mattino che tra gli spettri del buio s’affaccia; sì, amerai i profumi che fanno delirare, i gatti che si beano sui pianoforti sdraiati a cantar serenate e che gemono innamorati, con voce roca e lamentosa guardandomi in cielo brillare.” "E sarai amato dalle mie amiche stelle, corteggiato dal sole che, quando mi vede, s’inchina e da sempre mi fa la corte. Io sarò la regina di chi come te ha gli occhi del color delle onde che accarezzano il cielo, di coloro a cui ho stretto la gola con le mie carezze notturne, così come ho fatto con te che mi sei venuto a cercar con lo sguardo da dietro i vetri prima di coricarti; sarò nei sogni di coloro che amano il mare, il mare immenso, tumultuoso e azzurro, macchiato di verde, l'acqua informe e multiforme, sarò anche il luogo in cui non sono. Io sono il volto di ogni donna che nel petto degli innamorati e dei naviganti è nascosta, io sono i loro pensieri e le loro poesie, la donna che non conoscono, i fiori  compatti dalle corolle carnose che, se ben li guardi, somigliano ai turiboli di una religione ignota; come i profumi che turbano la volontà, e gli animali selvaggi e liberi che sono gli emblemi per chi, come te, a me volge lo sguardo, della tua e della loro follia". “Ed è per questo, cara figura d’uomo che di me parli tanto, a volte assalendomi perché non ti ascolto, quasi fossi un bambino viziato, che io ora sono ai tuoi piedi, di fianco al tuo letto e cerco in tutta la tua persona il riflesso della temibile sete di luce che porti negli occhi: il riflesso della mia luce, il segno della fatidica voglia di raccontarmi i tuoi crucci e i tuoi sogni. Io sono il simbolo, la figura eterea e infinita dell'intossicante madre di tutti quelli che, come te, di me come api nei fiori di ireos suggon l’essenza e mi dicono che davvero non possono, del mio candore e dei miei bagliori, ormai stare senza!".

 

Giov@nni

 
 
 

COME UN'ONDA

Post n°531 pubblicato il 20 Maggio 2014 da menegi53
 
Tag: Parole
Foto di menegi53

Le parole sono l’espressione di qualcosa che trascende e a volte esprimono solo in parte un desiderio di farsi avanti e di comunicare ma sono sempre parole e come il vento volano, si perdono negli angoli dell’animo e poi scompaiono, si sbriciolano come un castello di sabbia perché sono solo un sussurro, qualcosa che neppure riconosco, una volta scritte, che mi appartengano perché cambiano di colpo il loro peso. Come onde che si riflettono uguali le une alle altre, onde sovrapposte a far da sfondo all’azzurro di ghiaccio, immenso rifugio nel mare infinito delle emozioni profonde, onde che vanno e ritornano più decise, parole cancellate sulla sabbia lambita dal loro passare incessante, onde di pensieri, mare infinito delle speranze di oggi, del sorriso di tanti, nascosto e poi offerto agli occhi che aspettano fissi a contemplare un silenzio fatto di schiuma, quella che poi si consuma piano, risucchiata dall’onda che sulla riva si frange.


Giov@nni

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: menegi53
Data di creazione: 23/11/2011
 

L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE

 

NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE

 

CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE

 

LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI

aquila-immagine-animata-0012

 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 

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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO

L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!

 

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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE

Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!

 

RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)

 

Volano, come rondini volano

poi nel cielo scompaiono

i miei sogni così.

Tornano come rondini tornano

anche se non vorrei...

I miei sogni così.

Chi non ama ricordi non ha...

sempre solo restare dovrà...

Una vita vissuta così...

non vorrei...non vorrei.

Meglio ridere e piangere se...

se l’amore ora viene ora va...

fa soffrire, ma è meglio così:

solo non sarai...no mai!

I ricordi verranno da te

come gocce di pioggia...

cadranno giù...

dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,

sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..

senza dirti nemmeno perché...

Sognerai... Di fermare quel bacio... così,

che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.

 

NOTHING MORE

 

Alcuni si ricordano dell'educazione

solo quando la pretendono dagli altri

 

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FELICITÀ

Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.

La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.Felicità

 

SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)

 

TURBOLENZE D'ONDE

Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.

 

 

POLVERE DI STELLE SULLE MANI

Io sono più importante dei miei problemi.

 

COME SPIGHE DI GRANO

Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole

 
 

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