Mondo Parallelo

Ritagli di vita e di suoni

 

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BACK TO BLACK

He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...

 

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SI DEVE ESIGERE PIÙ DA SE STESSI CHE DAGLI ALTRI

Se a un certo punto un'amicizia o un amore cessano, forse non sono mai esistiti davvero.


aquila

 

S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)

 

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SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!

 

LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)

    

 
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FIAMMELLA SEMPRE ACCESA NEI CUORI

L'importante è come si vive e non quanto.

 

THE SECRET (BY GIOV@NNI)

 

Messaggi di Giugno 2015

ALTALENA

Post n°813 pubblicato il 30 Giugno 2015 da menegi53
 

Rimaneva sospeso, quel minuscolo insetto, ad un filo sottile, ma forte al soffiare del vento. Nemmeno un colpo di frusta di un ramo caduto, è riuscito a spezzare quella piccola lama d'argento, fissata tra due spicchi di luna. Da una parte e dall'altra, un cielo più azzurro, sotto le foglie di un pino dagli aghi appuntiti, la mia anima appesa, sull'altalena del tempo, si dondola piano. Nel silenzio la osservo e aspetto che il filo d'argento s'inarchi a formare un disegno, magari a forma di cuore, nel giorno che muore. -- Giov@nni (By Xperia)

 
 
 

I SEGRETI DEL CUORE

Post n°812 pubblicato il 28 Giugno 2015 da menegi53
 

Le immagini erano come corrose dal tempo, e non si riusciva a comprendere cosa ci fosse dipinto. Colori che non saprei definire, adesso che a ben guardare un raggio di sole ha illuminato la stanza. Forse uno schizzo d'un paesaggio di fantasia, con sullo sfondo il colore sfumato della nostalgia. Macchie nere, uccellini in volo, rondini che cercano il nido lasciato un giorno per raggiungere le rive più calde d'un paese lontano. Mi fermo un istante di fronte a un puntino piccino. Mi colpisce la forma di cuore così m'avvicino alla tela sbiadita, il naso che sbatte sulla cornice, un po' di dolore, poi passa. Mi accorgo che nel mio petto non batte, mi accorgo che quello che vedo dipinto di rosso invece ha lo stesso mio ritmo e mi invita a seguirne il pulsare. Poi di colpo tutto scompare inghiottito da un gorgo dalle pareti di fumo. Nella stanza solo un raggio di sole e la polvere che tutto intorno, contorna la luce dividendosi in mille granelli di un bianco più bianco dell'astro dorato, quando l'alba piano precede il suo arrivo. E mi accorgo che negli occhi ho impresso quanto mancava a quel quadro indistinto. Non riesco a mandarlo lontano da me, la mano a volte sembra afferrarlo, ma poi capisco che è inutile distruggere quello che mi appartiene: il ricordo che affiora poi scompare come volesse farmi sapere che tutto non avviene per caso ma io non sono proprio d'accordo, chiudo gli occhi e mi faccio da parte. Domani ripasserò un altro pezzo di me, un altro quadro indistinto, domani forse capirò... Domani però! ..... Giov@nni (By Sony)

 

 
 
 

Oggi

Post n°811 pubblicato il 27 Giugno 2015 da menegi53
 

Mi ha colpito la tua strana apatia, mi ha colpito il tuo essere stanco, come lame le spine nel fianco, e nel petto la voglia di urlare. Mi ha colpito la tua voglia di dare il rispetto per chi non ha voce, per quel poco che conta ora tace, ma nel cuore sempre ti resta la voglia di amare. Mi han colpito i tuoi occhi di luna, la tristezza la si legge di sotto le lenti da sole, e traspare come fosse di sale. Se potessi, e ne fossi capace, ti darei un pezzetto di me, per vedere spuntar sul tuo viso, sia pure per poco, l'accenno di un lieve sorriso. Se mi abbracci e mi stringi più forte, il tuo seno al mio petto vicino, sento piano il tuo cuore che batte piccino, come passero quando nel nido sente il ramo che si vuole spezzare, quando nel vento comincia a vibrare. Mi ha colpito il tuo bianco silenzio, perchè nulla è importante da dire, tranne il fatto di dovermene andare e, piano, così, senza voler disturbare chi, come me, vorrebbe restare a mirare quel cielo più azzurro che mai. Le sue nuvole bianche che fuggono via, come la sabbia, piano, racchiusa nel tuo palmo di mano quasi clessidra di pelle chiara, come luna nelle sere di giugno. E mi hai sussurrato, guardandomi in viso, sì, lo dicevi con una ruga scavata nel volto: " lo sai che sei come sole per me, quando mi guardi e sorridi!". E ti ho risposto, ricordo; nel mentre una lacrima in viso, nascosta là sotto le ciglia, scendeva piano a rigarmi la guancia. E, sì, ti ho risposto con voce tremante: "Ti prego, domani dirai ciò che vorrai, ma adesso tra il vento di giugno, nel lento imbrunire, più niente vorrei sentire!". Solo, un attimo, nella tua mente leggevo questo pensiero: "Vorrei scomparire e perdermi nei tuoi occhi di cielo". Domani, chissà, sarai ancora qui, domani forse non sarà domani. Ma saprò che ci sei, anche se è solo un'immagine quella che rimane viva di te nei miei sogni più belli. Il motore si accende, dietro la curva poi tutto scompare, rumore di fronde, profumo di gelsomini. Nella mente che pulsa, nell'anima dentro, tra il rumore del mondo, la notte è più nera e nel vento soltanto un sospiro mi porta il ricordo di te. Il cuore è rimasto a guardare, là, in fondo alle pietre che ho gettate nel mare. ---------- Giov@nni (By Xperia)

 

 
 
 

BISBIGLI

Post n°810 pubblicato il 25 Giugno 2015 da menegi53
 

Scivolano antiche note

sopra le ali del vento

che danza tra gli abeti,

sul crinale dei poggi.

Nella capanna

presso la riva,

ignaro

mi mordo le labbra.

Le pieghe il silenzio

mi fruga nascoste nel cuore,

e mai non trovo

in esso un errore,

e mai si manifesta stupore.

A notte fonda

venne la tristezza

a rubarlo.

Sciolgo le nere trecce

del velo della mente

come l’ala del corvo

e sento che brucia

negli occhi

la luce del cielo.

Occhi negli occhi,

io ne taglierò una fetta

per farmi un cappello.

Come fiore dischiuso

tra le rocce,

l’arcobaleno

dopo l’acquazzone,

eppure i miei occhi

restano chiusi e smarriti.

L’onda del mare

si perde sulla riva

e come mille papaveri

nel grano,

il luccicare di ogni cresta

colore rosso, poi giallo

come oro,

quasi in ogni onda

una sirena, di lontano,

vedessi inginocchiata

piangere un amore perduto.

Ancora un poco, e,

giugno che sta finendo,

alleva le rose

alle porte del sogno

che adagerà

il desiderio di tenerezza

sulle labbra d’una donna

che passa e sorride.

Vorrei nella notte

guardarmi negli occhi,

specchio fatto di azzurro,

e voce senza voce

scoprire,

con la mia ombra che tace

il desiderio

che danza nel cuore.

Malinconiche note

di antiche ballate d’amore,

il vento disperde

tra i campi

di grano maturo,

in una macchia

d’arcano silenzio,

Avvolto nella notte,

chiaro senza sonno,

sento il mio cuore

fremere come corpo

di fiamma.

Vieni pensiero che arrivi,

a cercar quadrifogli,

a correr nel vento

sulla riva dell’onda.

A inseguire un gabbiano

col nido nascosto tra uno scoglio.

La brezza

mi passa una mano

distratta tra i capelli,

mi sfiora le palpebre

e poi sbadiglia;

io la accompagno

e insieme ci appisoliamo

un istante infinito.

Cieca una civetta

piange nella notte;

due galli cantano e

non spunta il sole.

L’anima mia balla

ma il liuto tace

perché so che domani

di certo,

andrò lontano a piangere

sui petali azzurri

di un tenero amore

nato a luna nuova.

Sì, perché

ho visto

un ramo di pesco

baciare la terra

e una rondine

trafiggersi il cuore

vedendo il suo nido

ancora vuoto d’amore.

Ho udito

la notte

il canto di un cigno

invocare la gioia 

ansante, appannata

da un alito di vento.

Lanterna accesa

lontano, su in cielo.

E carezzerò

le guance rosate

di un bimbo,

e bacerò le lacrime

sul suo viso,

come quel vecchio

chino col volto

di sasso

che mi passa accanto,

gli anni fuggiti tra pallide rughe.

Fioriranno all’alba

le rose sui rami

che parevano morti,

e magari distratto

un cuore parlerà d’amore,

ma sarà ormai troppo tardi.

Vorrei, sì vorrei  soffrire in sogno,

ma la luce mi abbaglia,

vorrei stordire il cuore a volte,

ma una voce mi chiama.

Il capo chino, la bocca socchiusa,

tra le labbra

lo stelo d’un fiore

e un canto leggero

che mi sale… dal cuore.

 

                                                       Giov@nni

 

 
 
 

LO SO CHE MI PENSI

Post n°809 pubblicato il 23 Giugno 2015 da menegi53
 

Avevo il cuore leggero e libero come l'aria, quell'aria che mi manca a volte quando non vedo il cielo da sotto le nubi. Avevo il cuore che volava come in quei caldi pomeriggi d'estate di tanti anni fa a sbriciolare il pane alle formiche. Con il rumore del mare dentro a una conchiglia e a rincorrere con lo sguardo voli di aerei e di rondini, per cercare di capire dove si nascondono gli angeli. Forse ogni nuvola bianca che passa ne nasconde uno, forse ogni battito d’ali indistinto è un angelo che mi sorride, o forse ogni pulsare del mio sentimento ne nasconde uno qui dentro piccino piccino. Ma dove si nascondono poi, se la nuvola si scioglie? Dove cadono le loro lacrime quando nel cielo sereno rimane una scia di luce? Mi metto in un angolo e sorrido, là dove volano le ali bianche il mio occhio segue, fino a dietro l’orizzonte, un volo di gabbiani sopra il mare e poi nulla perché il confine è stato varcato; azzurro su azzurro nell’abbagliante contrasto del rosso acceso che mi ferisce lo sguardo. E mi abbandono al fruscio dell’onda, senza pensare troppo al domani ancora troppo lontano eppure così vicino da essere già ieri. E so che mi sei accanto con le tue ali adesso che mi assopisco e mi sdraio presso la riva, con l’onda che mi accarezza le piante dei piedi. Lo so che mi pensi quando non ti penso, so che mi cerchi quando non mi ricordo di te! Ma in fondo lo sai che ti cerco, e che ogni tanto mi sveglio dal mio non senso e dalle mie idee senza troppa convinzione di fatto. Perché poi dovresti esistere, per me, per chi, e dove ti devo venire a cercare quando il mondo sembra bruciare? Dove sei quando ho bisogno di volare? E perché nei sogni a volte non hai le ali, e le vedo posate al tuo fianco mentre guardi nel cielo, quasi ti pesassero o ti facessero male le piume? Però, a ben pensarci, non ti posso dar torto, perché, in fondo, con me c’è sempre tanto da fare e a volte non riesci veloce a cambiar direzione: come il mio umore quando piove, cambia di colpo e divento un po’ cupo. Ma non ho scelto io di essere tale, altrimenti cambierei nome e magari paese, ma lo so che mi seguiresti lo stesso, tanto cosa ti costa? Tante parole, solo che il mare a volte mi forvia i pensieri e a me si unisce per prenderti in giro, ridendo con l’onde che  si frangono a riva. Io, sì io… lo so che mi pensi, lo so! Solo magari se faccio finta di niente lascia cadere dal cielo una piuma delle tue ali per farmi capire che davvero… mi pensi!

 

Giov@nni

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: menegi53
Data di creazione: 23/11/2011
 

L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE

 

NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE

 

CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE

 

LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI

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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO

L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!

 

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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE

Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!

 

RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)

 

Volano, come rondini volano

poi nel cielo scompaiono

i miei sogni così.

Tornano come rondini tornano

anche se non vorrei...

I miei sogni così.

Chi non ama ricordi non ha...

sempre solo restare dovrà...

Una vita vissuta così...

non vorrei...non vorrei.

Meglio ridere e piangere se...

se l’amore ora viene ora va...

fa soffrire, ma è meglio così:

solo non sarai...no mai!

I ricordi verranno da te

come gocce di pioggia...

cadranno giù...

dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,

sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..

senza dirti nemmeno perché...

Sognerai... Di fermare quel bacio... così,

che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.

 

NOTHING MORE

 

Alcuni si ricordano dell'educazione

solo quando la pretendono dagli altri

 

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FELICITÀ

Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.

La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.Felicità

 

SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)

 

TURBOLENZE D'ONDE

Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.

 

 

POLVERE DI STELLE SULLE MANI

Io sono più importante dei miei problemi.

 

COME SPIGHE DI GRANO

Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole

 
 

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