GattoNeroRandagio ©

FRA_TE

Fra te e lei c'era un frate.

                                                                           Non so come sia andata.

Forse alle cosce non hai saputo resistere.
Forse ti sei sentito inutile ai più e ai meno.
Forse eri così solo e bastonato.
Forse hai decriptato la tua vanità.
Forse hai deciso di vivere fuori dal recinto.

                                                                           Io non so
                                                                           come sia andata.
                                                                           Ma se sono qui è andata
                                                                           ed è rimasta con te.
                                                                           Il gusto e l'angoscia
                                                                           del mistero,
                                                                           un'anguria gelida
                                                                           a gennaio.

Ricordi che scarpette indossava?
I suoi modi non proprio da Chanel?
Ricordi la madre di lei, a quel tempo già imbiancata?
E tuo fratello il missionario cosa disse?

Potrei riempire tombini con fogli di domande.

                                                                          Ma non lo farò.
                                                                          Non te le farò.
                                                                          Mai.

TRADENTE

              Usa la tua concentrazione per spillarmi di dosso il miele.
                                       Usa la tua concentrazione per farmi male.
                                       Usa il canto del gallo, l'indigestione.
                                 Usa il serpente, strisciamelo dove trovi aperture.

                                                                        Ripieno croccante
                                                      glassato, sbucciato.
                                                         Lecca e inietta
                                                         sale.

                                           Delicate praline con il mio epitelio.
                           Maneggia il mio sesso, amputa se lo trovi corretto.
                                           
                                                Tre giri di chiave, ingoia la chiave.
                                              Chiama il tuo prete, benedici.
                                    Ti porterò la colazione a letto.
                                                  Senza più le braccia. 

TIN TIN TIN

       Goccia
    Goccia
         Goccia Goccia Goccia
                          Sciocca Goccia
                                      Goccia
                                      Goccia
                                      Goccia
                                      Goccia
                                      Rotola Rivola Rigida
                                                         Go
                                                            Cc i a
                                                               Gocc
                                                          Go xx ia
                                                             Solca Schiocca Sciocca Goccia:
Sulla testa dell'impiccato goccia scava lava e non lava via la bava ---- che
sciocca!       

BY TRAIN

Uno dei ricordi indelebili
che avrò di questi tempi.
La porta incastrata del vagone 6.
Il vento siberoide del posto 102.

Poi la ruota luccicante
alle porte di Milano: il ritorno.
La ruota che all'alba è indifferente.
Il ritorno sembra meno ritorno.

Ad aprile il freddo non sarà più così freddo.
La porta incastrata sarà meno maledetta.
La giostra, chissà.

6, 102. 016, 2. 2016.

SEPSI

Sono in sepsi.
Il germe si sgrulla su di me.

Ti ho infettata.
Mi hai spurgato.
Abbiamo danzato e ne eravamo capaci.

Sono in sepsi.
Il germe è più intonato del solito.

Ti ho presa.
Mi hai succhiato.
Ci siamo saziati e avevamo tanta fame.

Una sepsi, due sepsi.
Ricordi?
Il contagio iniziò a settembre.

L'OCCHIO DISCRETO

Discreto.
L'occhio discreto.
Discretamente non discrimina.
Discreto l'occhio si sorregge.
Puntellato ai lati e in mezzo.
Con discrezione penetra gli occhi.
Altri occhi non notano.
Altri occhi non si fermano.

Occhio discreto è occhio gatto.
Scruta e invisibile tutto sa.
Attillato tra i suoi gangli premedita.
Occhio discreto nel tuo letto.
Nel tuo letto troverai un mattino.
Occhio discreto ama le tue labbra.
Occhio discreto si stringe al tuo naso.
Occhio discreto ti penetra.
Ti penetra e tu nemmeno lo sai.

L'IRA DEL CAVALLO

L''ira del cavallo mi tenta.
Amore per il disarcionamento.
Scrollarsi il peso molesto.
Bisogno di scalciare.
Frantumare il muro di gesso.

Coltivare l'ira del cavallo.
Per impare un giorno a disarcionare.
Amputarsi gli zoccoli e moltiplicare l'istinto.
Nitriti alla nitroglicerina.
Addio brutture del peso molesto.
Di gesso solo calchi istantanei al piacere.

S-calci. S-calici. Bevo e sputo, bevo e sputo.

ZIP, BANG!

Vendimi la pistola, zip bang!
Insegnami la pistola, zip bang!
Passami la pistola, zip bang!
Colpiscimi la pistola, zip bang!
Cavalcami la pistola, zip bang!
Pregami la pistola, zip bang!
Addormentami la pistola, zip bang!
Riprendimi la pistola, zip bang!
Usami la pistola, zip bagn!
Gettami la pistola, zip bang!

Non raccontarlo a nessuno.
Zip.

Conta fino a dieci.
Bang.

IN TRANS (IGENTE) MENTE

Fuori, appena fuori dai vetri (della finestra che guardo)
non c'è, non più, non c'è più la pioggia soffusa
di cotoni e arpeggi.
Cotoni e arpeggi che mi hanno cullato fino all'alba di oggi.

Rompo il vetro.
Scardino la finestra.
Urlo e sputo in direzione contraria.
Zittisco le polveri sottili con occhiate malevole.
La situazione non cambia.

Non più cotoni e arpeggi.
Questo cielo calato come il corpo di un fantasma
non lo posso sopportare.

B_M 2

A bagno_maria.
Nel bagno di maria.

B_M

Barca_Menandosi
tra i flash un po' usurati dell'andirivieni.
Tapis-roulant dall'ingranaggio macchinoso.
Mare senza mare.

Rompicapo, pigrizia?

Agro?
Che mi sforzi troppo poco di capire?
Burbero incontro al vento, contro vento.

Barca_Menandosi un po'. Sul Po.

SINFONISMI VOCALI (E CONSONANTI) DA UFFICIO

Coro (ritmica costante x 2):
Òmpa Òmpa Òmpa Òmpa

Solista 1:
Tìri-Tìc Tìc Tìc Tìc Tìc
Tìri-Tìc Tìc Tìc Tìc Tìc
Tìììri-Tìri Tìri Tìri Tìri Tìri Tìri
Tììììì...

Coro (ritmica costante x 2):
Òmpa Òmpa Òmpa Òmpa

Solista 2:
Ciùssssss-Khà! Ciùssssss-Khà!
Ciùss-Ciùss Kààààààà... Ding!

Coro (ritmica costante x 2):
Òmpa Òmpa Òmpa Òmpa

Solista 3:
Strèkepèkk-Uzz! Stripèkak-Tàff!
Uzz... Uzz... Bada-dadda-uzz...

Coro (ritmica costante x 3):
Òmpa Òmpa Òmpa Òmpa

Chiusura generale:
Ffffff.... ìssshhhhhhh.

PERÒ

No, non si dovrebbe mai dire però. No.
Però lo dico.
Necessità di aggiuntive possibilità.

Tà-tà-tà.
Rat-tat-tat-ta-tà.

Mi pensi?

M G G M

Mega, Giga, Gaga, Maga.

Mima, Gela, Gola, M'ama.

M'ama.

ALCOL

Quella volta ho aspettato.
Non è stato facile, quella volta.
Veramente, non ho proprio aspettato. Sapevo che avrei aspettato ma non l'ho fatto.
Ho lasciato aperta la finestra. A volte la finestra si è ristretta,
come la botola del gatto.
A volte non riuscivo a sbarrarla neanche inchiodando assi, per poi riaprirla
dopo un Microistante.

Ancora mi domando: ho aspettato sì? No?
Io non aspetto.

C'è un treno. Gli corro a fianco.
Nove volte su nove scivolo tra le rotaie.

Non ho mai perso il controllo con l'alcol, questo potrebbe essere il mio
vero problema.