J I C K Y

Quali sono le scelte più significative? Abbiamo un espositore davanti, e quando non basta ne abbiamo altri e alla fine dei conti ne abbiamo altri ancora nel tempo e nello spazio forse distanti ma nella Storia della profumeria sono tutti lì tutti presenti, quanti ne conosceremo ne avremo davanti, forse non li toccheremo tutti, nemmeno con una corsa per qualche centinaio di metri, ma suvvia, è un fatto mentale ci sono stati e ci sono, quelli che ricorderemo o conosceremo riecheggeranno nella nostra memoria, così ci torneranno nel naso e a volte sarà una benedizione, qualche rara e sventurata altra volta invece una disgrazia, anche se profumi da far tremar le gambe per lo schifo non se n'è visti mai.

Per un gusto trasversale e romantico l'incontro con un Galliano N°1 Le Parfum 90 ml EDP, l'interrotto, è un piacere verticale e gotico: è bello essere tutti d'accordo su questo capolavoro, un fiore viola oscuro, una rosa nera di rara qualità, un concetto olfattivo, un progetto di Arte Totale riuscito, che non ha prezzo. Ne stiamo facendo dissezioni vibranti come poche, 5 stelle.

Altro investimento gigliato è il Tiffany Pour Homme (altro 5 stelle brillanti): se conosciamo i materiali naturali e proviamo roba così, riconosciamo i pezzi da 10 necessari a comprare pochi ml di sandalo mysore o concrète di Iris tanto belle da tintinnare come campanelle di velluto, un profumo ("cologne") di 25 anni fa modernissimo, intenso e fitto e piacevole da decodificare, seta dopo lane kork e cachemere: una straordinaria poesia di Polge oggi stravolta, stando al raffronto di ieri l'altro tra il vintage e il recente riformulato.

Cose buone girano anche oggi, poche ma sì ci sono ancora. Ma se dobbiamo guardare al TOP dobbiamo conoscere la qualità (per saperla riconoscere) e per il resto apprezzare l'innovazione e ammirare gli interventi che hanno stravolto la Profumeria, in questo particolare modo di dipingere con gli odori che è la creazione di un profumo "nuovo".  E dove "nuovo" coincide con "buono" si dispongono davanti a noi le premesse all'apoteosi, a quell'amabile trip intellettuale che, nel naso, "solo" comincia.

Saper lavorare attorno a poche gocce di Rosa Bulgara nel canto e controcanto di assoulta e olio essenziale degli stessi petali e boccioli, non è per tutti.

Domare i più rari olii essenziali di Oud, è cavalcare la tigre. Quello che Morillas e Cavallier hanno fatto con M7 non è scolastico, è semplicemente geniale.

Incontrare l'epidermico legno di sandalo di mysore e sapervi accostare nota dopo nota le migliori tessere di quel mosaico olfattivo chiamato tavolozza del profumiere non è una passeggiata, e certamente non è per tutti (il saperlo fare, ma anche l'olio di sandalo mysore di questi tempi fitti di interdizioni Eco, Tarzan e CITES)

Ce ne accorgiamo oggi che gli asteroidi cadono sulla terra? Perchè li abbiamo visti?

Bene, abbiamo visto anche Patrimoni fondamentali della profumeria, facciamo scelte che contino qualcosa prima che diventino inaccessibili?