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Ch'anæ!

Ma no cannæ
de ciongio,
ch'anæ a da do...

 

 

E se non vi piace
cogliate via
i portoni!

 

Quando parlate
male di me,
mi raccomando:

ESAGERATE!

 

 

 

SE NON PIACCIONO
I MIEI DIFETTI,
BASTA DIRMELO:
NE HO DEGLI ALTRI!

 



 

 

 

 

 
Creato da: guidopardo1 il 07/06/2008
scrivo andando spesso a capo...

Messaggi di Aprile 2014

 

 

Post n°1116 pubblicato il 30 Aprile 2014 da guidopardo1

Sentire l’urgenza del sangue scorrere nelle tempie ad alimentare pensieri, sentimenti, speranze, aspirazioni, voglie, passioni, amore, noie e paranoie, dubbi e certezze.

Avvertire il vuoto nei polmoni da dove l’aria fugge via attraverso il respiro e attendere nuova aria per poi ricacciarla via.

Ascoltare e seguire il ritmo del cuore che pompando vita chiede a che serva battere ancora in una stanza vuota.

Domandarsi quale sia l’utilità delle viscere che pretendono, insaziabili, continuamente cibo.

Accorgersi che il sesso ha il suo godimento solo nell’unione.

La vita ha lo scopo di unire. E’ bella solamente se approda su altre vite.

La vita da sola è solamente vegetale, non serve,  è solamente l’attesa della morte.

A che serve il mondo, l’universo intero, se non lo si può condividere?

Ecco l’importanza, anzi, l’assoluta necessità non della Vita, ma dell’Amore.

Così io credo…


 
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Post n°147 pubblicato il 08 Marzo 2008

Post n°1115 pubblicato il 29 Aprile 2014 da guidopardo1

   La belva avanzò.

   Forti scendevano gli odori dalla rupe e lei aspirò riempiendosi prima le nari e poi i polmoni con quegli aromi così sconvolgenti. Lontana dall’abitato, con la fame ingorda alimentata da quegli effluvi, la bestia aveva la bava che colava dalle sue fauci.

   Mentre avanzava improvvisamente la scorse: la donna era intenta a raccogliere la legna.    Silenziosamente le si avvicinò di lato e l’afferrò brutalmente. La ragazza sgranò gli occhi e rimase paralizzata dal terrore.

   La bestia, bloccandola con la sua forza sovraumana, spalancò la bocca investendola con il suo alito ripugnante, poi, con uno scatto, le addentò la guancia e con un forte strattone della testa, le strappò la carne e la pelle scoprendole la gola fino alla spalla. Avidamente la bestia iniziò a masticare il boccone sanguinolento, fissandola negli occhi. Terminata l’operazione, con gli artigli le strappò la camicia e si avventò con le zanne sulla mammella sinistra, se ne riempì la bocca e con un altro strattone poderoso gliel’asportò. Di nuovo masticò la carne guardandola negli occhi, assaporando sia il cibo che la lenta fine della sua vittima ormai completamente obnubilata dal dolore e dal terrore. La gettò a terra prona, le sollevò la gonna e affondò le zanne nella bianca natica strappandole un altro grosso brandello di morbida carne. Mentre masticava la rigirò supina, affondò gli artigli fra le costole dove aveva precedentemente asportato la mammella e con forza possente le divaricò. Vide il suo cuore ancora fibrillante e, afferratolo, con mossa decisa lo estirpò.

   Allora la belva si rialzò e divorando con gusto il cuore della donna si avviò verso il lago lì vicino.

   Giunto sulla riva, avendo terminato l’orrido pasto, s’inginocchiò per bere e si rispecchiò nell’acqua: a parte il sangue che colava dagli angoli della bocca, devo dire che mi riconoscevo un ottimo aspetto soddisfatto.

 
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Post n°1114 pubblicato il 26 Aprile 2014 da guidopardo1

Come un’onda del mare

sei bella, inarrestabile e selvaggia.

Sei fredda, sei calda,

sei languida, sei irruente, sei vigorosa.

Vai e vieni in un’eterna fluttuazione,

liscia o increspata,

violenta o carezzevole.

Continuamente prendi e sempre dai,

bagnata, bagni e ti ribagni.

 

Il giorno e la notte

ti osservano attraverso la luce

del sole e della luna,

illuminando il tuo infinito,

sensuale e seducente movimento.

Nell’essere cullati nel tuo abbraccio

si riceve vitale tormento

ed eccitante  godimento.

Nel tuo mare m’immergo…


 
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Post n°1113 pubblicato il 25 Aprile 2014 da guidopardo1

I pensieri rotolano nel mattino

alla ricerca di un approdo sicuro

che evidentemente non trovano.

 

Vorrebbero ancorarsi a dei fili

come aquiloni leggeri e inebriati,

tenuti da una mano amica e sicura.

 

Ma esausti attendono chi voglia

aiutarli a volare ancora in quel cielo

che immenso il tutto avvolge.


(immagine dal web)

 

 
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Post n°1112 pubblicato il 24 Aprile 2014 da guidopardo1

Se si riesce a imparare

dalle lezioni

che il vivere

ci sa dare,

 

dopo si diventa migliori

e più forti

e soprattutto capaci

di affrontare nuove lezioni.


(foto dal web)

 
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Ultimi commenti

Beh, allora se ne hai scritto per ben due volte, il tuo...
Inviato da: guidopardo1
il 07/02/2024 alle 07:03
 
Era un cuoricino... Č davvero bello questo post...
Inviato da: per_lettera
il 06/02/2024 alle 07:19
 
❤️
Inviato da: per_lettera
il 06/02/2024 alle 07:17
 
Grazie! <3
Inviato da: guidopardo1
il 12/12/2023 alle 06:01
 
Bellissima....
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