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Hyveta's Cronicle

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Dal Diario di Yora Rakim

Post n°8 pubblicato il 16 Dicembre 2008 da rachiel_yora
 
Tag: yora

Giorno 3 - Primo Quarto

La Terra dell'ombra - 1° giorno viaggio.


Eravamo partiti all'alba seguendo nel dettaglio tutto ciò che il vecchio saggio ci aveva raccomandato di fare. Avevo indossato il mio mantello nero e mi ero coperta il volto con il cappuccio di questo per evitare che qualche contadino mi notasse con Yakim, la mia migliore amica eravamo montate in sella ai nostri cavalli e c'eravano dirette alla carrozza che ci attendeva insieme a Yoahn.
Eravamo scese dai cavalli e montate sulla carrozza ormai eravamo in viaggio da quasi tre ore ma per arrivare a Morroc c'era ancora molta strada da fare.
Il viaggio era proseguito tranquillo e silenzioso. L'unico rumore udibile era quello del trottare dei cavalli e lo sbatacchiare della carrozza a causa delle strade disestate. Yakima se ne stava con gli occhi chiusi e la testa poggiata alla mia spalla. Non sapevo dire se dormiva o meno. Il vecchio saggio era suduto davanti a me e mi osservava mettendomi un leggero disagio cosi, avevo di nuovo abbassato la testa per continuare a leggere il libro sulla magia bianca che avevo incominciato a casa. Sentivo su di me sempre lo sguardo di Yoahn ma non dissi niente fu lui a parlare facendomi sobbalzare appena...

mi domandò attendendo una mia risposta. Alzai lo sguardo portandolo su di lui e scossi la testa.

  rimase in silenzio alcuni secondi poi riprese. Lo osservavo attenta e curiosa evidentemente questa cosa lo divertita perchè prima di proseguire lasciava sempre la frase in sospeso...

Lo ascoltavo ma non sapevo cosa volesse dirmi veramente.

rimasi pensierosa un momento poi domandai

Ero davvero contenta che il vecchio saggio ci avesse accompagnato in questo viaggio.

ero avida di sapere.

< La terra di Morroc...la terra del fuoco e delle passioni secondo me la più interessante. Il tuo libro sulla magia Rossa ti aiuterà sicuramente.>

Sentendo pronunciare il nome della magia che meno amavo feci una smorfia che cercai di nascondere ma a quanto pare il saggio era un ottimo osservatore.

Rimanemmo in silenzio entrambi. Io ero troppo presa da quello che mi aveva detto che non avevo più aperto bocca e lui fece altrettanto. In fin dei conti aveva ragione anche se non mi piacevano determinate cose se volevo diventare un'ottima maga dovevo saper fare tutto poi, stava a me decidere cosa praticare e cosa no. Tutto quel silenzio e il leggero rumore mi avevano provacato sonno tanto che, chiusi gli occhi senza neanche accorgermi fuori era pieno giorno. Qualche ora dopo o cosi mi sembrava qualcuno mi chiamava a bassa voce.

Lentamente aprii gli occhi e mi trovai difronte Yakim.

mi domandò e subito mi alzai. Sporsi la testa dal finestrino e rimasi completamente a bocca aperta. Una macchia di verde enorme si presentava davanti a noi. Sembrava impenetrabile come un muro e, al di la non c'era luce neanche un piccolo raggio di sole riusciva a penetrare in quella fitta boscaglia. Era una visione meravigliosa e allo stesso tempo paurosa.
La carrozza si avviava lentamente verso di questa e arrivati difronte al muro di alberi non mi sarei sorpresa di sentire uno schianto che ci impediva di passare invece, il nostro mezzo fluido passò tra gli alberi proseguendo per il sentiero e, man a mano che ci addentravamo dietro di noi la luce si allontanava fino a quando non rimanemmo al buio più totale. Il buio intorno a noi durò solo pochi secondi perchè, sentii battere le mani dello stregone e la luce si accese.

chiesi precedendo la mia amica.

rispose prontamente.

dissi vergognandomi.

Arrossii appena e dissi:   l'osservai attentamente poi mi venne in mente un cosa...

Sorrise compiaciuto. disse...io, mi morsi il labbro e ripresi a parlare:

Annui. e con una mano indicò fuori spostai lo sguardo da lui alla foresta ed era stupefacente quello che vidi. La foresta, non era del tutto in ombra. Dentro di questa si creava una sorta di luce che si formava grazie a delle pozze di acqua naturali che facevano apparire tanti piccoli arcobaleni o cosi mi sembravano. I giochi di luce e colori rosa, blu, giallo si andavano a sfumare con il verde delle piante...

dissi più rivolta a me stessa che agli altri anche se sapevo che mi stavano ascoltando.

indicai una pianta poco distante dal cinquefoglie sospirai poi chiesi al saggio

lo guardai supplichevole

mi ammoni il saggio. Veloce chiesi al cocchiere di fermarsi e scesi dalla carrozza con in mano una cesta enorme. Mi avviai verso il cinquefoglie e ne raccolsi un pò poi, toccò all'Acanto seguito dal Giusquiamo che dona saggezza, dalla Maggiorana che da protezione, l'Ortica che protegge dai nemici e dalla gelosia, dalla Peonia, dalla Valeriana , la verbena...erano talmente tante che non sapevo quali raccogliere e mi fermai solo perchè il saggio mi aveva richiamato.

Mi abassai per raccogliere l'ultima pianta lo Zafferano e mi avviai di nuovo verso la carrozza mi mancava poco e avrei toccato la porta per risalire quando tutto si fece buio.

nessuna risposta chiamai esasperata d'un tratto, una voce dentro di me mi disse "...cerca la luce interiore" a questo punto cercai di non farmi prendere dal panico ma era una cosa inevitabile. La voce poi, si era fatta sempre più forte e continuava a ripetere sempre la stessa cosa..."cerca la luce interiore". A quel punto alzai le mani e poggiai il palmo della destra sulla sistra chiusi gli occhi per immaginare la luce dentro di me poco dopo allontanai le mani l'una dall'altra ma, in mezzo a queste sentivo una forza e un calore particolare. Lentamente aprii gli occhi, ero riuscita a far apparire la luce e, poco distante da me il vecchio saggio... mi sorrideva soddisfatto. Velocemente raggiunsi lui e la mia amica ma, quando salii sulla carrozza persi conoscenza e, l'unica cosa che ricordo sono le parole spaventate di Yakim e quelle rassicuranti del saggio... poco dopo mi ritrovai di nuovo al buio ma stavolta non avevo intenzione di evocare la luce ero troppo stanca...

y.r.

Giorno 4 - Gibbosa crescente.

La Terra del Fuoco...Morroc - 2° giorno di viaggio.

Parte I

Ero ancora incosciente reduce da una terribile perdita di forze del giorno prima. Era davvero fastidioso  perchè  qualche volta sentivo le voci del saggio e di Yakim che parlavano e rimbombavano nella mia stanza scura durava per poco questo chiacchiericcio perchè poi ritornavo nel buio e nel silenzio più profondo. Successe cosi per due volte e la terza però mi svegliai. Qualcuno mi aveva scosso violentemente.

Era il saggio a parlare. Il timbro della sua voce era autoriatario e io, con grande sforzo mi ripresi.

chiesi imbarazzata.

rispose Yakima

Mi affacciai nuovamente come avevo fatto il giorno prima per vedere la Terra dell'ombra ma questa volta quello che mi si presentò difronte era ancora più bello....Un deserto rosso fuoco. Rosso come la passione, di fuoco come l'amore bruciante, quello desideroso. Questa terra aveva un non so che di travolgente. Qualcosa di unico e di sensazionale. Dovevo leggere il libro sulla Magia Rossa e approfondire la mia conoscenza solo cosi potevo dire se faceva per me oppure no però, già quello che stavo vedendo mi faceva capire molto....

domandai un pò distratta.

rispose prontamente la mia amica.

esclamai. Tornai silenziosa intenzionata a non dormire più dovevo stare sveglia per non perdermi nulla...per non perdermi un eventuale tempesta di sabbia....

Y.R.
 

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scrivisulmioblog
scrivisulmioblog il 17/12/08 alle 12:32 via WEB
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