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una voce amica

Post n°1058 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da ibisco9

Era il periodo del dolore e della solitudine.
Una voce gradita,
una voce chiara ed espressiva,
un po’ ironica,
e subito il cuore mi si apriva radioso.
Cara, bella amica dei momenti duri,
tanta acqua è passata sotto ai ponti,
ma la tua voce serena
in quelle sere di tormento,
la percepivo come una dolcissima armonia,
mentre il tempo fluiva
e non me ne rendevo conto.
E quando il telefono,
alla fine restava muto,
chissà perché frammenti di amore
galleggiavano nell’aria,
e la notte mi sorrideva più dolce.

--------------

eugen

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cicale

Post n°1057 pubblicato il 08 Gennaio 2012 da ibisco9

Scritto per le bambine di Tata

In un paese della Castalia chiamato Nonsodove, accadde un fatto strano, quasi un miracolo. Nei campi c’erano tanti formicai. In uno di questi la regina era molto intelligente, e quando vide che gruppi di formiche erano affascinate dal canto delle cicale promosse nel formicaio una “sala cicale”, e invitò per l’inverno le cicale della zona, evitando che morissero di freddo. In compenso all’ospitlità offerta, avrebbero dovuto impegnarsi a cantare per trasmettere un po’ di allegria alle formiche annoiate e stanche per il lavoro estivo. Il patto fu stabilito, e da quel giorno il formicaio divenne una piccola discoteca e alla sera le formiche ballavano al canto delle cicale, inventando persino nuovi balli, avendo molte più gambe di noi. Gli altri formicai non vollero essere da meno, e il campo si trasformò in una piccola Las Vegas campestre. Fu così realizzato un esempio di tolleranza tra animali diversi, a beneficio di ognuno. Venne infatti cancellato il vecchio conflitto tra cicale e formiche, grazie a una intelligente collaborazione tra le parti.

 
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Eccomi!!!!

Post n°1056 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da ibisco9

Ho imitato Lassie e sono tornato a casa...non vi dico cosa sia stata questa esperienza..mai provato nulla di simile...22 giorni di calvario...sono entrato per la pleurite e mi sono beccato un'infezione intestinale pesante....ospedale San Carlo Borromeo... chi lo conosce lo evita. Ora va veglio...vi saluto e vi ringrazio col cuore in mano (per così dire...ahahah).  Care amiche...vi voglio bene...a presto!...Baci a quintali!...Eu :))))

 
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una bella vacanza

Post n°1055 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da ibisco9

mi hanno appena annunciato che domattina mi accoglieranno all'ospedale, per passare un bella vacanza tra i camici bianchi....un Natale da sogno...allegriaaaaa! :((( 

 
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uccelli

Post n°1054 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da ibisco9

 

Supino sulla piccola terrazza,

immerso nell'ottuso silenzio,

guardo il cielo terso orfano di nubi,

ma un uccello inizia il concerto

da un nido nascosto

tra le foglie porpora della buga.

Ora tutto si muove

come se il pigolio insistente

avesse aperto un processo vitale,

e un alito di vento

agita le foglie a me d'attorno,

e il plumbago imita l'oleandro

nell'oscillante fruscio,

mentre l'ibisco amorevole

mi è accanto e mi guarda

con i suoi cento grandi occhi

di vermiglio passione.

Mi sento parte con le foglie

del mistero che inizia dal carbonio

a popolare la terra di vita,

e paragono il pigolio

che insiste sopra di me

agli immensi uccelli

della preistoria lontana,

e mi fa pensare al perché di questo,

e non riesco a capire

la fine di quei neri giganti alati

dominatori del cielo,

ma sento il filo che lega le cose

in un mistero armonico

per formare un tessuto

che a noi poveri umani

sembra così perfetto.

Immerso in un lago di luce,

accarezzato dalla brezza

che viene dal mare,

rifletto sulla vita e dintorni.

----------------------------------------- 

 eugen

 
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ritorno a rimini

Post n°1053 pubblicato il 12 Dicembre 2011 da ibisco9

Il tempo è dilatato

lo spazio si sfilaccia

in mezzo alle nebbie

dell'anima salata

dalla spuma di un mare

diventato nero

nell'inchiostro

di scritti conservati

e di memorie consumate.

 

--------------

etabeta

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campagna emiliana

Post n°1051 pubblicato il 12 Dicembre 2011 da ibisco9

Tocca con le dita

la gialla cupola di luce

lunga atarassia

di larga solitudine

fari di sole nelle fosse

cielo che assorbe

la paglia secca infilata

fra piume di uccelli.

Odore di frumento

fruscio sfregato

da secche pannocchie

sopra tegole arancione

dentro petali di girasole.

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etabeta

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una sera bucata

Post n°1049 pubblicato il 10 Dicembre 2011 da ibisco9

Una stroria che mi ha raccontato un'amica, e che io ho ricostruito sperando di renderla divertente.

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Guardo l'orologio.  Appena le undici!  Quasi vado al bar, c'è sempre qualche amica per spettegolare. Mi metto un golfino ed esco.  Al bar mi guardo in giro, ma nessuno degli amici è presente, forse per la partita.  Fuori dalla partita qualcuno verrà pure qui!  Intanto mi metto in un angolino strategico per osservare chi entra e chi esce, mentre una bella musichetta mi titilla l'orecchio. Soleado... Ah, che bello! Mi balza agli occhi  quella spiaggia assolata, dove Pedro mi ha regalato un attimo di passione. Chi la può dimenticare? Faccio cenno al ragazzo per una birra, mentre il pensiero corre lontano. Entra un tizio, mi vede sola e si siede al mio tavolo come se niente fosse. Non mi è piaciuta la sicurezza sospetta di costui. Chi si crede di essere? Ma era bellino, anche se con la faccia troppo lucida. Sembrava uscito da una telenovela. Mi chiede:"wisky?" Dico di sì, e stiamo a vedere. Comincia a parlare con la voce fessa, ma soprattutto dice cose banali, e tira subito al sodo. E' quando mi infila il ginocchio tra le mie gambe che scatto in piedi. "Mi hai preso per una puttana, vero? Vai da tua sorella, stronzo!" Esco sulla strada, sono le due e la notte è tiepida. Vorrei passeggiare un pò, ma decido di rientrare. La strada è vuota, e sento la eco dei miei tacchetti che rimbalza tra le case. Passo sotto una finestra illuminata, dove una donna grassa in vestaglia sta appollaiata sul davanzale e guarda in alto. Seguo il suo sguardo, e vedo al terzo piano di fronte un'altra finestra illuminata, e controluce si nota un uomo corpulento in canottiera che guarda giù, con le mani appoggiate al davanzale, come se stesse facendo un discorso al popolo. Sentivo sopra la mia testa gli sguardi e i pensieri osceni che i due si scambiavano, e mi veniva da ridere, ma non potevo. Per fortuna ero quasi arrivata, mi fermai sulle scale un momento e poi filai dritta al bagno.  Mannaggia, mi sono bagnata! Anche le calze, porca miseria!  E mi venne in mente Giulia, quella ragazzina quasi dimenticata che era mia amica di scuola, e ho rivisto i suoi stupendi occhi azzurri. Mi è venuto in mente come l'invidiavo, io che ero molto bruna, e non mi piacevo granchè, perchè i compagni guardavano più le biondine. Ma perchè proprio Giulia, dopo vent'anni e più?  Il cervello mi ronzava nella ricerca del motivo, mentre aprivo il frigo per bere qualcosa. Quell' wisky era una peste! Mentre mi avviavo a letto, ecco il flasch!  Il bello è che in quel momento non ci pensavo!  Giulia era quella che l'insegnante aveva sbattuto fuori dalla classe perchè quando, durante la lezione di latino, venne fuori "mutatis mutandis", lei scoppiò a ridere, e non riusciva a trattenersi. Ricordo la risata che si prolungava nel corridoio mentre Giulia si allontanava, fino a spegnersi del tutto. Soddisfatta per essere riuscita nel "pensiero a ritroso", decido di andare a letto. Però, mi chiedo:" se la serata è andata buca, vediamo se Bruno mi ha scritto qualcosa. E' sempre così dolce!"  Lo schermo azzurrino illumina debolmente la stanza, ma la schermata tarda, e mi cresce l'ansia. Finalmente il mio nome!  Caro Bruno.....sempre così caro..... Mi fai addormentare serena!  Mi caccio sotto le coperte stirandomi piacevolmente, con la pelle lambìta dalle sue parole.... Buona notte!  

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eugen

 

 
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un grande fiume

Post n°1048 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da ibisco9
Foto di ibisco9

 

 

 

 

 

Ho visto un grande fiume,

in filmato purtroppo...

il fiume Amur,

che non vuol dire amore,

ma la sua potenza si rivela all'istante.

E' immenso!

Chissà se riuscirò a vedere un grande fiume,

prima di partire,

un mare che si muove,

non avanti e indietro, ma sempre avanti,

possente e indomabile.

I fiumi nostrani

fanno tenerezza al confronto,

anche se trovandomi in mezzo al Ticino

circondato dai gorghi

ebbi paura.

Il fiume è vita,

il fiume è forza dinamica,

il fiume è bello!

Vorrei vedere l'Amur,

il grande fiume dell'Asia estrema,

troppo lontano e troppo immaginato,

sogno impossibile

come tutti i sogni di gioventù

che svaniscono lentamente come ombre.

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eugen

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nuovo governo

Post n°1047 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da ibisco9

Checchè dicano gli oppositori, io sono dalla parte di Cacciari, e cioè che nessun altro governo ci avrebbe rimesso la faccia per non perdere alle elezioni. Il buon Mariolino ha avuto il coraggio di tirare le castagne fuori dal fuoco ai signori politici, abili nelle parole, ma non nei fatti. Teniamo conto che in Italia il 50% è progressista, e il 50% è moderato, e non c'è motivo al mondo che faccia cambiare idea a queste teste sublimi. Anche un bambino capisce che in questo preciso momento nessuno poteva fare diversamente, pena il fallimento, e vedo che ancora c'è chi si perde in problemini locali. Sicuramente, come avevo detto qualche giorno fa, il punto nero di questo progetto è quello del blocco pensioni a un valore troppo basso....quello che ha fatto lacrimare la ministra, costretta a quel passo dalle circostanze parlamentari, e obbligata a ingoiare il rospo. Coraggio ministra...che sei brava!

 
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foglie

Post n°1046 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da ibisco9

da etabeta una sua bella poesia:

l'indifferenza

pota i rami d'autunno

spazza le foglie

e volta pagina

restano pensieri

sui fossili di sole

ridono luci

sulle ambre di arcobaleno

per un attimo

o per un giorno

carpe diem

grazie Mariella!

 

 
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sussurri delle foglie

Post n°1045 pubblicato il 30 Novembre 2011 da ibisco9

Scendono piano le foglie sussurrando tra loro,

e si posano sul tappeto verde scricchiolando delicate.

Si sentono vecchie e inutili così gialle e seccate,

e parlano piano della vita e della morte.

Tendo le orecchie e ascolto il mormorio discreto e sottile,

perché molte cose davvero la natura ci insegna.

Erano tra loro d'accordo che la morte è santa,

e nella primavera che verrà nuovi germogli nasceranno,

e il grande albero vivrà la sua lunga vita.

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eugen

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vita nova

Post n°1044 pubblicato il 28 Novembre 2011 da ibisco9

Vorrei che nel futuro mio

Brunetta Scilipoti ed io

fossimo presi per incantamento

e messi su una navicella

che ad ogni soffio di vento

andasse per il mare

secondo il vostro desiderio e il mio.

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Silviante Berluschieri

 
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da blade runner

Post n°1043 pubblicato il 27 Novembre 2011 da ibisco9

Ho visto cose che voi umani non potreste mai immaginare...
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione ...
e ho visto i raggi beta balenare nel buio alle porte di Tannhäuser...
... e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo...
come ... lacrime ... nella pioggia.
È tempo ... di morire.

E' il tragico finale di "blade runner", quando il replicante alieno, braccato dalla polizia che avrebbe dovuto ucciderlo, si lascia morire, perché programmato per un tempo fissato dagli scienziati al fine di impedire la formazione dei sentimenti già presenti allo stato nascente. Ecco, ci pensavo stasera dopo aver sentito un notturno di Chopin, un pezzo da brivido, e tutto questo bagaglio di sensazioni sublimi, la musica come suono delle stelle, la poesia come magia della parola, la bellezza di un paesaggio al tramonto, il Partenone al termine di una interminabile scalinata, e che dire dell'amore, musica dell'anima? Sensazioni che hanno plasmato il mio modo di pensare e mi hanno rivelato le meraviglie della sensibilità umana, tutti questi mirabili intrecci di profondi pensieri in bilico tra gioia e dolore, si estingueranno appunto "come lacrime nella pioggia".
eugen

 
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tubinga

Post n°1042 pubblicato il 25 Novembre 2011 da ibisco9
Foto di ibisco9

Un bel ricordo è quello di Tubinga. Ero da poco sposato con Anna, e siamo andati a trovare mia figlia Isabella, che era moglie del filosofo, il quale ci ha accompagnato in visita alla città. Qui siamo sul ponte del Neckar, e lui ci racconta la storia di Hoelderlin, che ha passato 30 anni assistito in quella torre in fondo a destra. Uno dei più grandi poeti di tutti i tempi , rinchiuso in quella torre, in difficoltà mentali, scriveva poesie e le gettava dalla finestra nel fiume. Una frase stupenda: "un dio è l'uomo quando sogna...un mendicante quando riflette". Sì, è un bel ricordo, anche perché in andata ci siamo estasiati alle cascate del Reno, a Shafhausen, e poi eravamo belli e giovani...mannaggia.

 
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la musica

Post n°1041 pubblicato il 20 Novembre 2011 da ibisco9

ALLA MUSICA

 

La musica è un mistero

nasce da pochi suoni

vibrazioni occulte

che diventano armonia

e creano il canto

che nasce con l'uomo

e trasforma suoni gutturali

in piacevoli sensazioni

nasce la danza

al ritmo delle percussioni

ed poi il canto sublime

l'anima che trionfa

prima degli strumenti

e la musica ci rivela

il suono delle stelle lontane

perché il cosmo è musica

non invenzione ma scoperta

le vibrazioni del cosmo

entrano in sincronia

con le nostre cellule

con il nostro pensiero

e il cuore  si dilata

fino a scoppiare di gioia

matematica che si trasforma

in melodia allo stato puro

e questo animale crudele

perduto nel sogno

sente l'infinito.

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eugen

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cade una stella

Post n°1040 pubblicato il 11 Novembre 2011 da ibisco9



Fu in una zona desolata che cadde una stella. Credo che la zona sia nell’Asia centrale, percorsa anticamente da eserciti a cavallo, e ora abbandonata e deserta.
In molti paesi circostanti percepirono una vibrazione della terra, simile a quella provocata da terremoti lontani. I satelliti avevano registrato tutto, e in breve un esercito di scienziati era sul luogo per verificare il fenomeno. 
Si trattava di un grande oggetto di forma schiacciata, simile a una goccia di latte ingrandita miliardi di volte.  Con la massima cautela si avvicinarono a questo enorme goccia rossa piovuta dal cielo, e cominciarono a misurare, a prelevare campioni per le analisi, e in un battibaleno migliaia di esperti erano indaffarati a capire come fosse fatto quel gigantesco complesso di sostanze chimiche che misteriosamente aveva scelto il nostro pianeta in questa magica caduta.
Era soffice la stella, e sembrava che al contatto delle dita rabbrividisse.  Lucida, con venature gialle che la percorrevano in tutte le direzioni, la stella era fatta di una materia morbida, elastica, sconosciuta.  Sembrava quasi un essere vivente, se non fosse per le enormi dimensioni, paragonabili a una collina.
Era quasi notte, e migliaia di elicotteri riportarono gli scienziati ai lontani alberghi della selvatica regione.
La mattina seguente quel rombo sinistro di pale che spaccano il vento, si udiva nella steppa deserta.  Gli scienziati in arrivo! Miracolo!  La stella si era afflosciata al suolo, lasciando poche tracce, simili a quelle di una medusa che si suicida nella sabbia della spiaggia.
Un pastore stava seduto su di un sasso assorto nei suoi pensieri.
Fu subito interrogato, e lui mestamente disse, come pensando a voce alta: “ troppi scienziati su questa Terra… tutti presi a misurare, a studiare, a provare… Solo io ero felice di aver visto una stella, come avevo sperato di vedere nei miei sogni da bambino…ed era qui, davanti ai miei occhi incantati.  La stella sperava di incontrare i sognatori, quelli con il naso all’aria nelle notti stellate, quelli che formulano pensieri d’amore…ma di sognatore c’ero solo io”. 
Il pastore, che parlava masticando una radice, si alzò barcollando, sputò lontano, e voltando le spalle si allontanò con il suo gregge.

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eugen

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anna entra

Post n°1039 pubblicato il 06 Novembre 2011 da ibisco9

Anna entra in camera,

entra con un sorriso

e il suo cappellino di lana

che la fa ragazzina.

Gli occhi ridono azzurro

mentre mi abbraccia.

Ci sono tante cose belle

in questo mondo difficile,

ma il sorriso di mia moglie,

brezza delicata

che sfiora la pelle,

 in questo luogo doloroso

fa scendere il miele nel cuore.

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eugen

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bambine cubiste

Post n°1038 pubblicato il 04 Novembre 2011 da ibisco9

BAMBINE CUBISTE

 

Da un'indagine compiuta tra ragazzi da dieci a quattordici anni, si rileva un cambiamento radicale nel comportamento, in particolare sul piano sessuale. Fino a pochi anni fa, il problema riguardava gli adolescenti, e il comportamento era ideologico, la conquista della libertà sessuale al di fuori della tradizione a sfondo religioso.  Un fatto rivoluzionario insomma.  Oggi c'è la tendenza al sesso selvaggio...un gioco che può essere pericoloso, anche per l'età nella quale viene praticato.  Si racconta di una ragazzina di undici anni che esce di casa vestita da bambina e passa da un centro dove si veste da vamp...e va a fare la cubista.

La studiosa di comportamento infantile ha girato due anni per raccogliere notizie, ha intervistato ragazzi...e ha scritto un libro allucinante.  Il fenomeno è diffuso parecchio.

Nel dibattito che è seguito alla presentazione del libro, ho notato la enorme differenza di stile tra una persona intelligente che presenta il suo studio e la sua analisi, e un certo Luigi Amiconi, fervente cattolico da corteo, che senza capire una mazza, si butta a lancia in resta contro la scrittrice propugnando la famiglia patriarcale...Invece di tentare di capire e inquadrare il problema, sbraitava come un ossesso, invece di tentare un argomento costruttivo da discutere tutti insieme. E poi parlano dei talebani!

 
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bose

Post n°1036 pubblicato il 26 Ottobre 2011 da ibisco9


Bose è una piccola comunità religiosa sistemata tra Biella e Ivrea. Nel mezzo di una conca verdissima c’è una chiesetta, e tutto attorno alcune case coloniche la stringono a sé in un abbraccio affettuoso.  I ragazzi della comunità avevano  sistemato case e stalle in modo da poter alloggiare una ventina di persone.  Tanta era la consistenza del gruppo.  Sembrava un villaggetto messicano, con le case imbiancate e le porte lustre con sopra le scritte della località biblica: Betania, Emmaus, Bethlem, e così via.  Questa notte mi è riapparso alla mente quel lontano ricordo di tanti anni fa. Erano gli anni settanta, così grevi di avvenimenti più o meno tragici, e Isabella si doveva sposare il filosofo.  Erano così carini davanti al sacerdote!  Sembravano più piccoli vicino all’altare...Durante la cerimonia, un uccellino entrò da una finestra e si mise a cinguettare con insistenza, e un fascio di luce illuminò gli sposi.  Nel silenzio assoluto della chiesetta, quel canto era penetrante come quello di un soprano.  Sembrò un evento augurale.  Eh, si…Dopo dieci anni il divorzio…Mah!  Mia moglie era morta due mesi prima, dopo aver confezionato a uncinetto e inamidato le coppette per i confetti.  Il tempo cancella tutto, come le onde sulla sabbia.  Non volevano sposarsi, ma convivere, come usa adesso, ma la mamma se ne stava andando, e sognava di vedere la coppia regolare. Hanno rispettato il suo desiderio, ma lei non c‘era più…
Sono tanti anni che non vado a Bose, ma a quell’epoca ci andai più di una volta.  Il luogo era un lago di pace, e i ragazzi erano ospitali. Il più importante di loro era Enzo Bianchi, che oggi è uno tra i massimi biblisti italiani.  Era amico del mio genero filosofo, e per quello frequentavo la comunità.  C’erano sempre dibattiti  in corso, ed io ascoltavo con interesse cosa dicevano in quel gruppetto di volonterosi, i quali avevano scoperto che basterebbe essere più buoni, che il mondo sarebbe stato migliore.  Certo che da giovani ci si illude, ma è un fatto che loro agivano.  Era il periodo in cui gli spagnoli perseguitati dal regime erano emigrati in Svizzera, e la loro famiglia era clandestina. I bimbi vivevano nelle cantine e nei solai per non arrischiare il rimpatrio forzato di tutta la famiglia.  Che faceva Enzo Bianchi e i suoi amici?  Traversavano la frontiera e andavano a insegnare ai bimbi spagnoli le nozioni primarie della scuola, onde evitare che crescendo potessero diventare soggetti violenti, dei quali oggi abbiamo esempi da manuale in quel di Palestina, ove i ventenni sono nati nei campi profughi.
L’atmosfera a Bose era davvero serena, e mi faceva riflettere sulla importanza di una fede.  E’ per quello che non sono ateo, anche se molte cose vorrei che cambiassero nella visione del mondo cattolico.  Mi piacerebbe che fosse messo più in luce il Vangelo, fonte di saggezza, e la figura del Cristo profeta, trascurando tutte quelle incrostazioni bibliche in aria di leggenda e tutte quelle norme perniciose istituite in seguito. Troppi “misteri”, troppi davvero! Credo che la religione del duemila dovrebbe essere più seria e tener conto di avere a che fare con masse più evolute.  Altrimenti finirà per essere praticata nel Burkina Faso,  mentre da noi mancherà un mezzo formidabile per dare speranza  a chi non è stato prescelto dalla signora Fortuna.
Mi spiace di avere abbandonato quell’isola felice, e non so cosa sia accaduto in seguito.  Enzo Bianchi l’ho visto più di una volta in tivù, nei dibattiti teologici della seconda serata.  Non l’avrei riconosciuto tanto è cambiato.  Ho saputo che la comunità aveva scelto la castità, perché Enzo sosteneva che l’amore individuale toglieva spazio all’amore collettivo.  Io avevo visto quei ragazzi di ambo i sessi, ed ho malignamente pensato che in fondo per quei soggetti la castità era facile…Sarei stato casto anch’io, visto le ragazze del luogo…Ma questa è solo una indegna maldicenza per chiudere con un sorriso. 
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eugen

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