Creato da alyssa_14 il 29/03/2009

Il mondo di Alyssa

curiosando nel mondo dell'arte in tutte le sue forme...

 

« * Natività con i Santi L...*Tamara de Lempicka* mis... »

Le Catacombe Paleocristiane sull'Isola di Pianosa...

Post n°24 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da alyssa_14
 

..." Bianca di muri a secco” è l’isola piatta dell’arcipelago toscano...

Fino a poco tempo fa, parlando di Pianosa si pensava ad un triste luogo di pena, una terra piatta e ventosa dove non giungevano nemmeno gli echi dell’allegria “vacanziera” delle pur vicine isole dell’Arcipelago.

Pianosa è un'isola in provincia di Livorno e fa parte del comune di Campo nell'Elba. Dista quattordici chilometri dall'isola d'Elba ed è lunga circa sei chilometri e larga quattro e mezzo. Sviluppa un'area di oltre dieci chilometri quadrati ed è una striscia di terra bassa (da questo deriva il nome Pianosa) i cui punti più elevati raggiungono soltanto i 27 metri sul livello del mare. La sua conformazione geologica è diversa dalle altre isole dell'Arcipelago toscano: Pianosa è infatti formata da sedimenti marini, le sue coste sono alte, frastagliate e le sue rare e piccole insenature sabbiose sono quasi tutte irraggiungibili da terra.

La parte centrale è costituita dalle coltivazioni e dai pascoli mentre in quella più costiera regna la macchia mediterranea come il lentisco, il ginepro e l'olivastro, cactus, ulivi e agave.  I primi cristiani che vi giunsero, costruirono le catacombe più importanti a nord di Roma. Le catacombe di Pianosa risalgono al III-IV secolo, e vi si accede da una piccola grotta vicino al porto.

Sono costituite da un fitto intreccio di gallerie che venivano utilizzate, come luogo di sepoltura, probabilmente dalle prime comunità cristiane che si insediarono sull'isola, forse per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano, attirate dalla fertilità e ricchezza d'acqua dell'isola stessa e dalla facilità con cui era possibile scavare la roccia, costituita da arenarie conchiglifere. Le gallerie erano basse e, lungo le pareti laterali, le sepolture erano disposte in tre ordini sovrapposti, partendo dal piano di calpestio; soltanto i personaggi più importanti avevano una tomba a vasca, che occupava i due ordini superiori. Per ragioni di economia di spazio, i corpi erano deposti in posizione fetale ed i loculi erano coperti con lastre di pietra, dove erano incisi i nomi dei defunti.

 

L'accesso alle catacombe era posto dal lato del mare ed indicato da un'incisione nella roccia raffigurante una grande croce, sormontata da una fiamma rappresentante lo Spirito Santo e da una croce più piccola che ne indicava l'ingresso. Sia pure spogliate lungo i secoli, soprattutto durante il periodo della pirateria e spesso usate come vere e proprie discariche, grazie a recenti restauri, si presentano in buono stato di conservazione. Nei circa 110 metri attualmente visitabili, che durante il periodo di maggior sviluppo della colonia penale agricola erano stati usati come cantina, sono state censite circa 700 sepolture. Nel sedicesimo secolo i pirati distrussero completamente la comunità che vi risiedeva, e da quel tempo l'isola è rimasta deserta o sede di penitenziari che ne hanno impedito lo sviluppo. È stata sede prima di una colonia penale poi carcere di massima sicurezza; qui furono incarcerati dai briganti di Maremma ai prigionieri austriaci, ai prigionieri politici fino alle persone in collusione di mafia. Nel sanatorio di Punta Marchese vi fu confinato agli inizi del diciannovesimo secolo anche Sandro Pertini. Ma dopo 150 anni e dal luglio del 1999, l’isola non è più sede penitenziaria ed il Comune di Campo nell’Elba, di concerto con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ha elaborato un progetto che possa coniugare la tutela dell’ambiente, con la fruizione di un territorio che vale la pena di “scoprire”.

Proprio l’essere stata per tanti anni unicamente sede del penitenziario, ha fatto sì che Pianosa rimanesse intatta. Infatti vanta un ambiente naturale unico, in cui il mare, ricchissimo di vita, esprime tutta la bellezza ormai rara in altre zone del Mediterraneo. Ma Pianosa non è solo natura: la sua realtà è fatta anche delle numerosissime tracce degli insediamenti antropici che l’hanno “vissuta” fin dalla preistoria: una necropoli dell’età del rame, la Villa Romana, le catacombe paleocristiane, oltre, naturalmente, a tutte le costruzioni di epoche successive. Oggi l’isola viene visitata quotidianamente da un gruppo a numero chiuso di turisti, con la possibilità di sostare una giornata per godere del mare e della natura, ma anche per visitare le vestigia storico-architettoniche, accompagnati da guide qualificate.

Per arrivare a Pianosa ci si può imbarcare sia da Piombino che da Porto Azzurro, Portoferraio o Rio Marina, gli ultimi tre sono comuni dell' Isola d'Elba.

Origini delle Catacombe

Le catacombe nascono a Roma tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C., con il pontificato del papa Zefìrino (199-217) che affidò al diacono Callisto, il quale diverrà papa (217-222), il compito di sovrintendere al cimitero della Via Appia, dove saranno seppelliti i più importanti pontefici del III secolo. L’uso di seppellire i defunti in ambienti sotterranei era noto già agli etruschi, ai giudei e ai romani, ma con il cristianesimo nacquero dei sepolcreti ipogei molto più complessi ed ampi, per accogliere in un’unica necropoli tutta la comunità. Il termine antico per designare questi monumenti è coemeterium, che deriva dal greco e significa "dormitorio", sottolineando con ciò il fatto che per i cristiani la sepoltura non è altro che un momento provvisorio, in attesa della resurrezione finale. Il termine catacomba, esteso a tutti i cimiteri cristiani, definiva, in un primo tempo, soltanto il complesso di S. Sebastiano sulla Via Appia.

 ( Foto 1 e 6 sono scatti miei. Non ho immagini delle catacombe, oltre quella pubblicata, in quanto è proibito fotografarle )

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: alyssa_14
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 72
Prov: LI
 

 Siti 

Dettagli blog.libero.it/ibiscus/

Classifica

 


mi trovi anche qui...

 

                                                                                     

 

ULTIMI COMMENTI

Un..nostalgico saluto con affetto...
Inviato da: zeno1949
il 01/08/2012 alle 21:03
 
Tanti Auguri di Buon Compleanno Baci Pietro
Inviato da: gattoselavatico
il 20/05/2012 alle 11:31
 
E' triste vedere questo meraviglioso blog...
Inviato da: zeno1949
il 21/04/2012 alle 14:03
 
MIA CARA..CHE MERAVIGLIA QUESTO POST, bellissime le...
Inviato da: donnavittoriana
il 14/08/2011 alle 22:33
 
Buon compleanno e 100 di questi giorni
Inviato da: professore.50
il 20/05/2011 alle 07:27
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

OGNI DONNA VORREBBE SENTIRSI DIRE...

                                                                                                              @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@                                     Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

 IL BACIO  Pablo Neruda

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

 

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

   Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo.
     Amo in te l'audacia
   dei giocatori delle grandi scoperte.
    Amo in te le cose lontane
    Amo in te l'impossibile
   entro nei tuoi occhi come
  in un bosco pieno di sole
  e sudato affamato infuriato
  ho la passione del cacciatore
   per mordere nella tua carne.
  Amo in te l'impossibile
   ma non la disperazione.

   AMO IN TE    Nazim Himet
  

 @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

 @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

                                                                
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
IL PIU' BELLO DEI MARI
Nazim Himet
 


@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Il girasole piega a occidente
e già precipita il giorno
 nel suo occhio in rovina
e l'aria dell'estate s'addensa
 e già curva le foglie e il fumo
dei cantieri.
 S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo.
 Ancora, e da anni, cara,
ci ferma il mutarsi degli alberi
 stretti dentro la cerchia
dei Navigli.
Ma è sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.
Non ho più ricordi,
non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita è senza fine.
 Ogni giorno è nostro.
 Uno si fermerà per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua,
 i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.  

QUASI UN MADRIGALE

Salvatore Quasimodo

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

 

            @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

"Andai nei boschi perché
desideravo vivere con saggezza,
 
 per affrontare solo i fatti essenziali della vita,
 e per vedere se non fossi capace di imparare
 quanto essa aveva da insegnarmi,

 e per non scoprire, in punto di morte,
 che non ero vissuto.

Non volevo vivere quella che non era una vita,
 a meno che non fosse assolutamente necessario.
 
Volevo vivere profondamente,
 e succhiarne tutto il midollo..." 
 

ANDAI NEI BOSCHI

 Henry David Thoreau

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963