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« I MISTERI DELLA SCIENZA....Igh Vah' Shik'Tlah »

I che non son che poca cosa

Post n°92 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da shiktlah
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Nel mezzo di tal vita ove’l sogno non più deterge fronte
dall’affanno,
ma greve del fardel, di cinerea veste tinto, havvi suon cupo
all’orecchio
e torvo all’alma che più non reca speme e luce,
udir battito d’ali come di driade leggiadra ,d’argentea luna
giunta,
fue musica e lietezza d’antichi tempi,
dianzi all’occhi colmi di stupor a veder sì dolci forme
che’l cor e l’intelletto ,alchè sì lieti ,ancor non pronti
fuero
e ratti volser l’un l’altro ciechi, pel gran splendore.
E come volgon stelle a lor eterna mèta, ove la bella Nut vi
pose trono
a cui fa strascico lucente di Febo il carro alato,
così,alma desiata, fè io per conoscenza di tal dono.
E per tal luce, che di suavissima dolcezza l’eburneo riso
rende,
mossi l’incerto passo ove tal driade tese sua mano,
e da quel dì, como nocchier  di vasti mari dotto
colgo del sol il sorger repentino,
pria che all’umane genti sia rivelato,
allorchè mia driade volge i luminosi rai e l’alma pura
verso’l mio guardo… e del fanciullo alato
con dolce fitta sento il dardo…

 
 
 
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