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Grassi e Grassi

Post n°26 pubblicato il 25 Marzo 2007 da idealdieta_it

L'apporto lipidico ritenuto ottimale è quantitativamente a prevalenza vegetale e deve caloricamente essere pari al 30% per il bambino e l'adolescente e tra il 20-25% delle calorie totali assunte per l'adulto.
É importante che igrassi siano presenti in quantità sufficiente nella dieta in quanto apportano sostanze indispensabili all'organismo, quali acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili.
Rappresentano l'alimento energetico per eccellenza: 1 g di lipidi fornisce 9 Kcal.
E' risaputo che alti livelli di colesterolo nel sangue rappresentano un serio rischio di malattia cerebrale quali l'ictus e di coronarie e del cuore quali l'angina pectori e l'infarto.
Ciò costituisce un problema particolarmente importante anche in Italia, dove, con il cambiamento dello stile di vita e delle abitudini alimentari, la colesterolemia tende a raggiungere valori superiori a quelli desiderabili. Ma modificando il comportamento alimentare, è possibile ridurre il livello della colesterolemia.
In aree del Sud dove le tradizionali abitudini alimentari mediterranee sono maggiormente ancora seguite, l'introduzione di alimenti di origine animale, più ricchi di grassi saturi e di colesterolo, si è dimostrata capace, in un breve arco di tempo, di elevare la colesterolemia a livelli di rischio; per contro il ritorno alle precedenti abitudini ha rapidamente normalizzato la situazione.
Per abbassare la colesterolemia e prevenire il rischio di insorgenza della cardiopatia coronarica, appare di conseguenza necessario evitare di mangiare troppo e consumare, complessivamente, meno grassi e colesterolo.
Per gli stessi fini è preferibile consumare alimenti come il pesce (ricco di particolari acidi grassi polinsaturi), e gli oli vegetali e, tra questi, in particolare l'olio d'oliva.

 
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Pericoli nei cibi

Post n°25 pubblicato il 10 Marzo 2007 da idealdieta_it

Se leggiamo qualche etichetta di prodotti alimentari, potremo facilmente imbatterci in numerose categorie di ingredienti. Gli additivi comprendono: coloranti, conservanti, antiossidanti, correttori di acidità, addensanti, emulsionanti, gelificanti, stabilizzanti, edulcoranti, esaltatori di sapidità, aromatizzanti. Molti sono di origine naturale e assolutamente innocui (come l'acido citrico o l'anidride carbonica). Anche altri con nomi non comuni (come la pectina o i sorbati) sono sostanze contenute comunque in alimenti (come molti frutti). Particolare attenzione va invece riservata a conservanti e antiossidanti di natura chimica come i derivati dell'anidride solforosa, dell'acido benzoico, ecc. Molti additivi vengono poi aggiunti per migliorare l'aspetto estetico del prodotto (coloranti) o per rendere appetibile un prodotto di scarsa qualità. Non si tratta di prodotti nocivi,ma di un inganno verso il consumatore, se l'operazione non è evidente. Esempi sono i polifosfati (E450) che in genere vengono usati per dare un aspetto gradevole a formaggi scadenti e che sono usati anche negli insaccati e nella carne in scatola. In dosi elevate sottraggono calcio all'organismo. Oppure il glutammato, molto usato in insaccati e dadi per brodo; è usato in cibi che hanno perso l'originale sapore.

Tra l'altro il glutammato è uno degli additivi da evitare per chi deve moderare il consumo di sodio. L'idrogenazione - Un acido grasso può esistere in natura sotto due forme una cis e una trans (dal latino, al di qua o al di là della catena degli atomi di carbonio) a seconda della posizione di certi gruppi. Per dare maggiore consistenza a certi grassi insaturi (liquidi), il processo di idrogenazione modifica la struttura di un acido insaturo facendolo diventare saturo e quindi solido. Si ottengono prodotti in cui la percentuale della forma trans è molto alta (30-45% circa). Secondo la ricerca attuale, la forma trans degli acidi grassi contribuisce negli Stati Uniti a qualcosa come 30.000 morti all'anno per patologie cardiovascolari. Essendo grassi saturi, possono aumentare i livelli di colesterolo, ma, soprattutto, il nostro corpo cerca di usarli comese fossero buoni, utilizzandoli per proteggere le membrane cellulari. In realtà la protezione fallisce, la cellula si ritrova con minori difese e, cosa ancora più grave, la membrana non funziona correttamente nella gestione dei minerali e dei nutrienti che passano attraverso di essa.

Anche nella preparazione tradizionale della margarina viene effettuata una parziale idrogenazione; la margarina pertanto deve ritenersi un prodotto sintetico che non offre nessun beneficio salutistico. I nitriti e i nitrati - Nitriti (E249 ed E250) e i nitrati (E251 ed E252) sono ampiamente usati come conservanti per carni in scatola e salumi (e per migliorare il sapore e il colore del prodotto; si usano a questo scopo quantità tre volte superiori a quelle necessarie come conservanti). I nitriti, se si combinano con le ammine, possono generare nitrosammine, potenzialmente cancerogene. I nitrati di per sé sono innocui, ma in particolari condizioni (calore, ambiente acido, lunga conservazione) possono trasformarsi in nitriti (basterebbe la presenza di acido ascorbico, la vitamina C, per impedire la trasformazione, ma la legge non ne prevede l'obbligatorietà dell'impiego). Secondo l'AIRC (Ass. It. Ricerca sul Cancro) il consumo di insaccati con conservanti è una della cause accertate di cancro allo stomaco. È quindi importante orientarsi verso prodotti che non usano additivi o usano solo additivi sicuri.

 
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RITALIN

Post n°24 pubblicato il 17 Febbraio 2007 da idealdieta_it

 

Il Ritalin sta per arrivare nelle farmacie italiane e molti genitori si stanno già preoccupando. Il principio attivo, infatti, il metilfenidato, è un'anfetamina e nell'aprile del 2006 è stato inserito dal Ministero della Salute e della Giustizia nelle tabelle 1 e 2 delle sostanze stupefacenti, assieme alla cocaina, la mescalina, il metadone, la morfina, l'oppio e l'eroina.

Come si può dare una sostanza stimolante, dagli effetti simili a quelli delle droghe pesanti, a un bambino?

In base alle norme vigenti (legge Fini-Giovanardi) possedere più di 180 mg. di Metilfenidato è reato punibile con la reclusione e sanzioni pesanti. Vogliamo ripetere quello che sta accadendo in molte scuole americane, dove le pastiglie sono frantumate dai ragazzi e aspirate col naso?

Sembra di sì, dato che il “farmaco” è appena stato registrato presso l’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che però si pronuncerà in via definitiva soltanto alla fine di febbraio.

Intanto aspettiamo. Ignari di quello che sta per accadere, verso una campagna farmacologica che si preannuncia di dimensioni enormi. Si tratta di un pubblico potenziale di 800 mila bambini! Sono i cosìdetti bambini iperattivi (ADHD), quelli un po' più vivaci, per intenderci (di certo non malati).

Ma è già tutto pronto, ed hanno pensato proprio a tutto! Persino a un registro nazionale, dove saranno inseriti tutti i dati dei bambini sotto trattamento. In ogni momento si potrà sapere chi e quanti sono in “cura”. Una vera e propria schedatura!

Per non parlare degli effetti collaterali dello psicofarmaco. Per citarne alcuni: tachicardia, ipertensione, perdita dell'appetito, visione confusa, midriasi, nausea, vomito, dolore addominale, contrazioni muscolari, insonnia, confusione, cefalea, nervosismo, euforia, aumento della frequenza respiratoria etc. etc.

Secondo uno studio dell'Università del Texas del 2005 si aggiungerebbe un rischio di cancerosità; sono inoltre noti i casi di morte improvvisa.

Come tutte le droghe, infine, il Ritalin provoca assuefazione e dipendenza

 
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BOLLINO BLU

Post n°23 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da idealdieta_it

COSA DICE L'ORDINANZA
L'ordinanza prescrive il divieto di circolazione nel centro abitato del territorio del Comune di Bologna (delimitato da apposita segnaletica) agli autoveicoli (autovetture, comprese quelle ad uso promiscuo ed autocarri di massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate) dei residenti nella provincia di Bologna che non siano in condizione di attestare il contenimento delle emissioni inquinanti nei limiti previsti dal Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione del 05/02/96 mediante l'esibizione del bollino blu da applicare sul parabrezza nonchè di un apposito certificato da conservare a bordo.
Gli autoveicoli muniti di contrassegno e di bollino blu, non s'intendono derogati ad altre limitazioni alla circolazione, adottate in via preventiva o a fronte d'episodi acuti d'inquinamento e derivati dall'applicazione di norme specifiche, da accordi tra Enti, o da motivi sanitari.

CHI DEVE ESEGUIRE I CONTROLLI
Gli autoveicoli costituiti da:
· autovetture, comprese quelle ad uso promiscuo,
· autocarri di massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate,
di proprietà dei residenti nella provincia di Bologna, compresi quelli provvisti dei dispositivi ecologici di scarico o impianto di alimentazione a gas gpl o metano, con più di quattro anni dall' immatricolazione.

CHI E' ESCLUSO DAL CONTROLLO
· Gli autoveicoli del tipo omologato ai sensi della direttiva comunitaria 91/441 e successivi aggiornamenti immatricolati da non oltre 4 anni.
· Gli autoveicoli d'epoca, d'interesse storico e collezionistico come individuati dall'art. 60 dal D. Lgs.285/92.
· I veicoli ad emissione nulla.
· Veicoli delle Forze Armate (art. 138 del D.Lgs. 30/04/1992 n. 285 "Nuovo Codice della Strada").

CHE DURATA HA IL BOLLINO
· Per tutti gli autoveicoli immatricolati dopo il 1.1.1988 la documentazione che attesta il rispetto dei limiti delle emissioni, cioè il bollino blu ed il certificato, ha validità per non più di 12 mesi. I controlli pertanto dovranno essere effettuati entro 12 mesi dalla data d'effettuazione della precedente verifica.
· Per gli autoveicoli immatricolati prima del 1.1.1988 la documentazione attestante l'avvenuto controllo, avrà validità di 6 mesi dalla data di rilascio della precedente documentazione.
Pertanto i proprietari degli autoveicoli dovranno effettuare il rinnovo in relazione al mese d'emissione punzonato sul bollino precedente. Il certificato dovrà essere conservato sull'autoveicolo ed esibito a richiesta degli organi di controllo.

CHI RILASCIA I BOLLINI BLU ED I CERTIFICATI
· L'Ufficio provinciale della M.C.T.C., le imprese o consorzi o società consortili previsti dall'art.80 comma 8 del Nuovo Codice della Strada nell'ambito dell'attività di revisione dei veicoli. Pertanto agli automobilisti che sottoporranno i loro veicoli alla revisione periodica obbligatoria, in quell'occasione gli sarà rilasciato anche il bollino blu ma non il relativo certificato perchè in questo caso quest'ultimo s'intende sostituito dal tagliando adesivo che è apposto sulla carta di circolazione nel caso d'esito positivo della revisione.
· Le Officine abilitate e autorizzate dal Comune di Bologna, iscritte all'albo della Camera di Commercio nelle sezioni "Meccanica e motoristica" o "Elettrauto". L'elenco delle Imprese autorizzate può essere consultato presso l'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico del Comune di Bologna o su Iperbole.
· I controlli potranno intendersi effettuati anche presso ditte situate in altri Comuni del territorio nazionale, purchè debitamente autorizzate dalle rispettive Amministrazioni comunali nell'ambito d'analoghi provvedimenti ordinatori.

QUANTO COSTANO I CONTROLLI
Le ditte autorizzate, come concordato con il Comune di Bologna con le Associazioni di Categoria degli Autoriparatori e delle Autofficine dei concessionari, per l'anno 2003, s'impegnano ad applicare le tariffe fissate come limite massimo:
- per le autovetture a benzina EURO 12.18 (comprensive d'IVA)
- autoveicoli con motore diesel EURO 13.23 (comprensive d'IVA)
- per le autovetture benzina immatricolate fino al 31/12/87 EURO 18.53 (comprensive d'IVA)
- autoveicoli con doppia alimentazione (benzina/gas GPL e benzina/gas metano) EURO 18.53 (comprensive d'IVA)
- per le autovetture diesel immatricolate fino al 31/12/87 EURO 19.63 (comprensive d'IVA)
- autovetture a doppia alimentazione (benzina/gas GPL e benzina/gas metano) immatricolate fino al 31/12/87 EURO 27.89 (comprensive d'IVA)
L'importo sopraindicato comprende l'effettuazione del controllo secondo le modalità stabilite dall'ordinanza del Sindaco, gli eventuali interventi di semplice regolazione, nonché il rilascio del bollino blu e della certificazione in caso di positivo superamento del controllo.
Non sono invece da intendersi compresi eventuali interventi di manutenzione dei veicoli che risultassero non a norma.
L'utente, ricevuta l'informazione d'eventuali anomalie, a seguito del controllo, ha la facoltà di rivolgersi per gli interventi di riparazione o messa a punto anche ad altre imprese; in tal caso non deve pagare alcunchè per il primo controllo e il bollino sarà rilasciato dall'impresa che eseguirà la riparazione, se autorizzata dal Comune.
Nel caso in cui i controlli siano eseguiti dalla Motorizzazione Civile o dai Centri di revisione il costo del bollino è compreso all'interno della revisione medesima.

COME SONO ESEGUITI I CONTROLLI
I parametri da controllare sono, come disposto dalla legge, il monossido di carbonio per i motori a benzina nonchè il fattore lambda per le auto catalizzate ed il grado d'opacità per i diesel. Ai soli fini statistici saranno certificati anche i valori degli idrocarburi per le auto a benzina.
Il controllo s'intende positivamente superato se i valori delle emissioni inquinanti rientrano nei limiti previsti dalla legge; in caso contrario dopo i necessari interventi di manutenzione, si dovrà ripetere il controllo fino ad esito favorevole.

IL BOLLINO BLU ED IL CERTIFICATO
· L'attestato di superamento del controllo è costituito dall'apposito certificato numerato dal quale si deducono la data del controllo, la targa del veicolo, i valori delle emissioni rilevati, da tenere a bordo, e da un contrassegno autoadesivo (bollino blu) riportante l'anno in cui è effettuato il controllo. Il bollino blu deve risultare punzonato nel mese di effettuazione del controllo e deve essere applicato sul parabrezza del veicolo.
· In caso di smarrimento, deterioramento, sottrazione etc... l'autofficina che ha effettuato il controllo, su presentazione di copia di denuncia, potrà, sulla base della certificazione in suo possesso, rilasciare un duplicato riportante sul retro la dicitura "duplicato rilasciato a causa di ...".

LE SANZIONI
La vigilanza sulla corretta attuazione del Protocollo d'Intesa tra il Comune di Bologna e le Associazioni di Categoria e del Disciplinare Tecnico per l'esecuzione dei controlli, sottoscritto dalle Imprese, sarà effettuata dall'A.R.P.A.- Sezione Provinciale di Bologna.
A seguito delle ispezioni sopra descritte, nel caso si riscontrassero singole inosservanze alle clausole disciplinate, fermo restando l'applicazione delle sanzioni eventualmente previste da norme di legge, si procederà, a carico delle autofficine, alla sospensione dell'autorizzazione ad eseguire i controlli; in caso di recidiva o inosservanze plurime dello specifico Protocollo d'Intesa, si proseguirà con la revoca della stessa.
Nel caso di rilascio del bollino e della certificazione d'idoneità dei veicoli con emissioni inquinanti non conformi alla normativa vigente, senza rispetto delle procedure di controllo, le imprese d'autoriparazione incorreranno nelle sanzioni previste dalle norme del Codice Penale in tema di falsità d'atti.
L'inosservanza del divieto di circolazione comporta, a carico dell'automobilista, la sanzione amministrativa del pagamento della somma prevista dall'Art. 7 del D.Lgs. n. 285 del 30.04.1992 (Nuovo Codice della Strada) e successive
modificazioni.

 
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Banana

Post n°22 pubblicato il 17 Dicembre 2006 da idealdieta_it
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La banana è il frutto del banano. A forma oblunga, ha la porzione esterna (pericarpo)  costituita da una buccia che originariamente è di colore verde, poi nel frutto maturo diventa gialla. La porzione interna è la polpa commestibile, carnosa, di colore biancastro e di gusto dolce e aromatico. La banana contiene molto zucchero, è nutriente, ricca  soprattutto di potassio, di vitamina C e viene usata in pasticceria per la preparazione e la guarnizione di torte. Le prime banane furono consumate nella penisola malese e nel 500 a. C. arrivarono in India dove un paio di secoli dopo le assaggiò anche Alessandro Magno. Raggiunsero poi l'Africa, le Canarie e l'America (1516, a opera del frate spagnolo Tomas de Berlanga).

Tipica dei paesi tropicali, si trova facilmente tutto l'anno, proveniente soprattutto dall'America Centrale. Alcuni paesi (come l'Islanda) coltivano le banane in serra. Già dopo un anno dall'interramento dei rizomi si possono raccogliere i frutti; in genere i caschi (che possono contare fino a 200 frutti) vengono raccolti in caschi più piccoli e le banane, ancora verdi, vengono trasportate con navi frigorifere dove la temperatura viene mantenuta sui dodici gradi. Le banane vengono poi fatte maturare innalzando gradatamente la temperatura e trattandole con etilene: aumenta la colorazione gialla, diminuiscono i tannini e l'amido si trasforma in zuccheri. Le principali qualità sono la Musa sapientium, la Musa Cavendishii e la Musa paradisiaca, che, essendo più povera di zucchero e più ricca di amido, si cucina o viene fatta essiccare per ricavarne una farina.

 

I pro - Data la facile portatilità, è seconda solo alla mela per gli spuntini. Poiché le banane hanno dimensioni pressoché standard (200 g circa), una banana apporta meno di 100 kcal. Essendo ricca di fibre, a differenza di altra frutta, ha anche un notevole potere saziante ed è pertanto adatta da utilizzare come spuntino nelle diete ipocaloriche.

 

I contro - Poiché è comunque un frutto calorico (tre volte le nespole e 2,5 volte le fragole), nell'ambito di una dieta ipocalorica, è meno indicata come frutta di fine pasto o per i dolci (crostate).

 

  

INFO AL. - Carboidrati: 14,6; proteine: 1,2; grassi: 0,3; acqua: 77; calorie: 66.

Parte edibile: 65; calorie al lordo: 43.

 

 
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C'è Herba e Erba!!!Stramonio

Post n°21 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da idealdieta_it
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La yerba del diablo o datura e una pianta appartenente alla famiglia delleSolanacee, diffusa in Arizona, in California e nel Messico, oltreché nelle diverse aree delle Ande. Nelle sue diverse forme (ricordiamo le specie datura meteloides, d. inoxia, d. arborea, stramonium), e stata utilizzata nei riti religiosi e magici in tutte queste aree e nelle altre di diffusione. Gli Aztechi la chiamavano tolohuaxihuitl, in Perù chamico, huanto, huancancha, e veniva impiegata soprattutto nella divinazione. La preparazione, il consumo e l'uso della datura differiscono da cultura a cultura: i semi della pianta, o la radice, vengono ridotti in poltiglia assieme a qualche bevanda e in seguito ingeriti. Dopo un periodo in cui l'individuo che ha assunto la droga e scosso da una sorta di attacco improvviso di forza e di energia, che spesso sfocia in aggressività, avviene la caduta in un sonno profondo durante il quale sussistono allucinazioni molto vivide, segno del fatto che gli spiriti stanno entrando in contatto con l'uomo. I peculiari effetti della datura hanno dato origine ad una serie di rituali tutti diversi, ma collegati fra di loro proprio a causa della specificità di questo sonno profondo ed allucinatorio che segue l'ingestione. Mentre nell'area del Rio delle Amazzoni, in Brasile, viene usata come sostanza atta a far cadere lo stregone in trance, nel Panama e nella Colombia il suo uso è rivolto alla ricerca dell'oro.
La droga viene somministrata ai bambini, e quando essi dopo l'iniziale periodo di eccitazione s'addormentano, segnano con la loro caduta la zona del 'filone. Sotto il nome di tonga, la datura viene usata nelle aree andine per entrare in contatto con il mondo degli spiriti: l'individuo a cui è stata somministrata, al risveglio, viene interrogato da amici e parenti a cui racconta le proprie visioni che altro non sono che il resoconto dei messaggi del mondo degli spiriti. Gli Jivaros dell'Ecuador la usano, durante le cerimonie di iniziazione dei giovani, per avere informazioni sul futuro dei ragazzi che sotto l'effetto della droga "vedono" le loro gesta a venire, che lo stregone interpreta, e meccanismi del genere sono anche alla base dei riti degli indiani della California. Questa droga, però, a causa delle sue virtù particolari viene utilizzata anche come anestetico. Ancor oggi, presso gli Zuñi del Nuovo Messico è adoperata per piccole operazioni chirurgiche o per ferite dai curanderos locali, dai Cahuilla come unguento calmante e antidolorifico, ma sempre con le dovute precauzioni perché gli alcaloidi contenuti nella datura sono tali e tanti che possono dar effetto a fenomeni pericolosi, che vanno da stati transitori di psicosi a, seppur eccezionalmente, stati di coma irreversibile. Anche Carlos Castaneda, l'antropologo peruviano che studio per diversi anni sotto la guida dello stregone yaqui Don Juan, racconta le proprie esperienze con la datura. Secondo Don Juan, il limite maggiore della pianta consiste nel fatto che, rendendo forti i corpi, rende gli uomini prepotenti e aggressivi, al punto da farli cadere in proprio potere. La datura possiede quattro "teste", cioè la radice (attraverso cui si conquista il potere della pianta), lo stelo e le foglie (utili per far guarire le malattie), i fiori (che vengono utilizzati per uccidere, far impazzire o render schiavi i nemici), e i semi, che sono la "testa" più potente.
Il rituale di raccolta dalla datura avviene attraverso una ricerca che termina con l'escavazione di un buco che anziché a forma di imbuto risulta con un cono al centro più profondo verso il bordo esterno; la pianta viene estratta mediante un bastone di "paloverde", un arbusto "amico" della datura che è anche l'unico in grado di toccare la radice senza "ferirla", in una specie di rituale che non può non ricordare quello relativo al ritrovamento e al recupero della mandragora. Un tipo simile di datura, la varietà datura stramonium, conosciuta in Europa come stramonio risulta assieme alle diverse droghe della tradizione occidentale magica nella preparazione di filtri ed unguenti. Lo stramonio era considerato pericoloso, e in grado di produrre febbre, dissenteria, colpi di calore e sete, nonché sincopi e svenimenti, e il suo antidoto era considerato il succo di ribes. Ma la stessa datura compare, nella tradizione indiana, e più precisamente nell'Ananga Ranga di Kalyana Malla, come componente di un afrodisiaco utilizzato per affrettare l'orgasmo nella donna. La formula prescrive un unguento composto di grani di pepe nero, di datura, di betel, della scorza di una pianta chiamata "lodhra" (symplocos racemosa) macinati e tritati, e mescolati a miele bianco, che viene applicato sul pene prima dell'atto sessuale. In Africa, presso la tribù degli Haussa, la datura betel veniva utilizzata sacralmente in alcune veglie notturne: le ragazze ingerivano la sostanza durante la filatura del cotone ed entravano in uno stato di ebbrezza. Ma con il tempo la tradizione si è andata perdendo, e i semi della pianta vengono ingeriti per provocare una sorta di possessione simile a quella divina. Per far cessare il rito, e impedire che le ragazze "possedute" si muovano tremando sotto l'effetto della datura, giunge il "griot", il suonatore sacro, che con il suo tamburo invita le ragazze alla danza. Con la musica le ragazze si calmano, iniziando a danzare e la danza stessa , secondo l'interpretazione degli Haussa, serve a f ar fuggire da loro il "babba jiji", cioè la datura

 
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Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 25 Ottobre 2006 da idealdieta_it
 
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Due parole sulle previsioni al Lotto

Avendo gestito per una decina di anni una ricevitorìa lotto, superenalotto, totocalcio, totip e 1000 altri giochi d'azzardo legali in quanto gestiti dallo stato mi sono fatto una certa cultura in merito pur non avendo una spiccata propensione per il gioco in sé, e proprio per questo mi permetto di sperare che la mia opinione sarà spassionata e equilibratamente razionale.
Ora vengo subito a parlare del principe dei giochi, ovvero il Lotto, gioco che sussiste da centinaia di anni e che quindi ha dimostrato di avere uno charme particolare che ne ha decretato la longevità (a differenza di altri giochi, quali totocalcio, vecchio enalotto ecc.)

Mi han sempre incuriosito quelli che facevano previsioni al lotto e se ne facevano pagare (anche profumatamente) cosa ingiustificabile ai miei occhi, poiché essendo il lotto un gioco privo di montepremi fisso (a differenza del totocalcio e dello stesso superEnalotto) non c'è nessun rischio che vincite multiple abbassino l'importo delle singole vincite, in parole povere, al lotto, se fanno ambo in 10 anziché in 2 l'importo riscosso da ogni singolo giocatore è lo stesso, invece al totocalcio o al superenalotto se a far 13 (o 6) sono 5 persone anziché 1 la differenza si sente, eccome! Ci si divide infatti il montepremi come un bottino tra vari complici.

Al lotto non c'è montepremi, c'è un coefficiente di vincita fisso, se vinci avrai tot volte moltiplicato l'importo che hai giocato, non importa quanto giochi o in quanti vincono (per questo è possibile il cosiddetto caso dello sbanco ovvero che il lotto paghi a volte più soldi di quelli che ha incassato, caso limite e raro ma possibile da cui lo stato si premunisce con la possibilità di pagare vincite molto grandi anche con beni demaniali e simili)

Comunque, alla luce di quanto detto sopra, è evidente che se qualcuno ha delle previsioni buone al lotto, non ha senso farsele pagare, in quanto, se son buon, basta che le giochi così come sono e se anche le regala ad altri, lui non ci rimetterà nulla.

Al massimo, per riconosenza all'aver condiviso la buona previsione può chiedere una percentuale sulla vincita effettuata ma solo in caso di vincita effettiva.

Il resto, parafrasando Shakespeare, è aria fritta!

previsioni gratuite al lotto - previsioni gratuite al superenalotto

 
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BULIMIA

Post n°19 pubblicato il 22 Ottobre 2006 da idealdieta_it
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BULIMIA
La persona che soffre di bulimia ha una bassissima stima di sé che deriva da un profondo vuoto interiore. Nel disperato tentativo di riempire questo vuoto è costretta, al di là della sua volontà, ad ingerire enormi quantità di cibo.
Il senso di colpa che ne deriva, costringe ad escogitare pericolose condotte eliminatorie quali vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici.
La bulimia non è chiaramente visibile come l'anoressia, ma ha conseguenze altrettanto devastanti sulla vita e la salute di chi ne soffre.
Nella bulimia, quella che si instaura con il cibo, è una vera e propria dipendenza paragonabile a quella che lega il tossicodipendente alla droga.

 
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Campagna di sensibilizzazione.

Post n°18 pubblicato il 17 Ottobre 2006 da idealdieta_it

Il Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ha promosso una campagna nazionale di informazione per la tutela della salute nelle attività sportive e prevenzione del doping, denominata “Campagna di sensibilizzazione contro il doping”.
La campagna ha come obiettivi principali: la dissuasione dall’utilizzo di sostanze vietate per doping, informare sui rischi e possibili danni dall’uso di tali sostanze, sottolineare il concetto che i medicinali vanno utilizzati a fini terapeutici e non per esaltare le potenzialità fisiche.
Tale campagna ha come target di riferimento giovani, giovanissimi e coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo sportivo agonistico o amatoriale e frequentano, o si avviano a frequentare, palestre o circoli sportivi. La campagna, di tipo itinerante, è caratterizzata da un TIR che viaggerà per tutta l’Italia e sosterà nelle principali città del Nord, del Centro e del Sud animando strade, piazze e stadi con la distribuzione di materiale informativo, opuscoli e manifesti, al fine di avvicinare e sensibilizzare i giovani di fronte al problema doping. Verranno poi organizzati incontri e manifestazioni scientifiche nelle città in cui si sosterà e saranno messi a disposizione degli utenti supporti informatici e video (pc, monitor, stampanti).


(Redazione Ministerodellasalute.it / 22 febbraio 2006)

 
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Copio/Incollo  da ansa.it

Post n°17 pubblicato il 15 Ottobre 2006 da idealdieta_it

500.000 ITALIANI  RISCHIO ANORESSIA E DOPING

Cominciano ad andare in palestra per tenersi in forma, poi pian piano passano sempre più tempo fra attrezzi e corsi, fino a diventare sport-dipendenti: accade al 10% dei cinque milioni di italiani assidui frequentatori delle palestre ed è un problema in costante aumento. Si tratta di "una vera e propria dipendenza: chi vive la forma fisica come un'ossessione sperimenta una vera sindrome d'astinenza e si sente male se è costretto a stare lontano dalla palestra", spiega lo psichiatra Mauro Carta dell'Università di Cagliari: "L'esercizio fisico, per il compulsivo dello sport, è infatti fonte di sicurezza e stabilità emotiva ma purtroppo, come per qualsiasi dipendenza - sottolinea l'esperto - esiste una forte correlazione con altre patologie mentali più e meno gravi". L'allenamento compulsivo, infatti, si associa nel 30% dei casi a disturbi alimentari come anoressia e bulimia correlati a leggere forme di depressione; un altro 10% di sport-dipendenti presenta disturbi della personalità, per lo più narcisistici. La risposta al problema, a parte rivolgersi allo specialista, è il consiglio dello psichiatra, è la formazione di allenatori e trainers: "Sono loro che potrebbero e dovrebbero fare prevenzione primaria, ma spesso purtroppo, anziché modulare l'esercizio fisico, alimentano ed esasperano la spinta all'allenamento sul piano della sfida". Purtroppo, i malati di sport finiscono anche per cedere all'assunzione di sostanze illecite: secondo una ricerca del Dipartimento di Scienze Neurologiche dell'Università di Siena e dal Dipartimento di Igiene dell'Università di Cagliari su 232 frequentatori di palestre, il 3% degli sportivi non agonisti ammette di aver fatto uso di steroidi anabolizzanti.

 
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