Creato da card.napellus il 11/04/2008
L'importante è accorgersene

AUGURI

 

 

Crederò in Dio quando lui crederà in me!

 

ADOTTA A DISTANZA IL CARD.

Adotta a distanza il Card.

Questo semplice e relativamente economico gesto ti darà un senso di beatitudine mai provato prima.

Al solo costo di un Negroni al giorno (servito al tavolino del Danieli di Venezia), potrai avere la gioia incomparabile di contribuire alla crescita, alla salute e all'istruzione del tuo Card. prediletto.

Lui ti manderà tutti i mesi una foto, una letterina e se gli telefonerai ti parlerà con voce suadente dei suoi progressi nello studio e nella vita.

Inoltre se sei una donna, puoi contribuire anche in modo più interessante, e coinvolgente, allo sviluppo e alla crescita del tuo Card. 

E ricorda, un Card. è per sempre.

 

Area personale

 

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Questo blog potrebbe sembrare una testata giornalistica visto e considerato il penoso livello della maggior parte dei quotidiani.

Si tratta invece di un contenitore di stronzare ad elevata densità, e come tale è regolato dalla legge n.173 del 29.02.2001 e dai successivi regolamenti attuativi.

Gli argomenti trattati in questo blog dovrebbero offendere pesantemente la sensibilità di tutti quelli che hanno un orientamento politico o religioso preciso. Non escludo che possano anche offendere qualche minoranza, ma il blog non è stato concepito espressamente per questo.

Nel leggere questo blog potreste pensare di essere idioti, o che sia idiota chi ci scrive. Entrambe le ipotesi sono valide e meritano di essere approfondite.

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La teoria del Nulla.

Post n°725 pubblicato il 25 Gennaio 2015 da card.napellus

E così ieri sera, dopo oltre un anno, siamo tornati al cinema io e Chiara.

Abbiamo scelto un film che interessasse entrambi, una storia d'amore incentrata sul personaggio di Stephen Hawking, uno dei maggiori scienziati viventi, che da anni è  su una sedia a rotelle e che quasi non può più comunicare con l'esterno per gli effetti di una terribile malattia.

La cosa che salta all'occhio dopo aver visto il film è che il titolo non ha niente a che vedere con il film. Intendiamoci, bravo l'attore che interpreta Stephen, ben ambientata la storia, curata la sceneggiatura... ma della teoria del tutto, che per dirla tutta è stata oggetto di studio di molti altri scienziati con maggior profitto, niente.

E non si parla di Stephen quando per anni doveva insegnare con al fianco un suo allievo, uno delle poche persone capaci di intepretare quello che si sforzava di dire e ripeterle, di quando gli fu assegnata la cattedra lucasiana (quella che fu di Newton), del periodo in cui si interruppero del tutto i suoi contatti con il resto del mondo per il peggiorare delle sue condizioni, prima che un gruppo di brillanti scienziati potessero modificare la macchina sintetizzatrice.

Mi vengono i brividi mentre scrivo se penso a quel cervello straordinario che per giorni e giorni pensa senza alcuna interferenza o disturbo dall'esterno, preoccupato solo del fatto che forse non potrà mai comunicare agli altri il prodotto dei suoi sforzi.

Grandissimo teorico della fisica e della cosmologia formatosi in un ambiente e in un periodo eccezionali, avendo come professori e colleghi molti grandi della fisica del dopoguerra (nel film si cita solo Penrose due minuti, per condensare il lavoro di quel singolare fisico-filosofo ci sarebbe voluto un film nel film), dotato di una solidissima preparazione matematica, Stephen dal film ne esce come un bravo scrittore, molto attratto dal sesso, determinato nonostante la malattia, ma tutto sommato niente ci viene detto del suo lavoro.

Niente è citato delle sue battaglie senza quartiere contro altri scienziati (non sempre ha avuto ragione, peraltro), delle critiche a una certa sua tendenza a elaborare teorie molto complesse e di difficilissima dimostrazione.

Come sempre nei film da botteghino occorre che ci sia una storia d'amore ramificata, qualche battuta simpatica, due o tre istanti di suspence.

 
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Commenti al Post:
tiffany2021
tiffany2021 il 26/01/15 alle 08:54 via WEB
Bello andare al cinema, specie quando poi c'è anche un film che appassiona. Io è una vita che non ci vado...la Nana si stufa. I dvd a casa, sì, i film al cinema no. Chi la capisce pure lei. :)
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 10:39 via WEB
Anche noi causa pargoli abbiamo abbandonato le passioni cinematografiche. Meglio così, l'ultima volta che da piccoli li abbiamo portati a vedere un film 3D con l'amichetto è servito un mutuo fra biglietti, pop corn, bibite, gelati... potevo prendere il blue ray, il lettore e forse anche la tv!
(Rispondi)
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 26/01/15 alle 09:15 via WEB
E' la cifra del pubblico a cui si rivolge, per il botteghino un Cardinale e Signora sono solo un paio d'intrusi...
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 10:42 via WEB
In effetti intrusi lo siamo. E io sono anche un rompipalle, già quando andammo a vedere Pearl Harbor guardando la scena dove l'eroe abbatte (tenendo in mano una mitragliatrice pesante) un aereo che gli passa accanto. Già con l'arma che usa è difficile abbattere un aereo, poi figuriamoci quando passa a trecento all'ora...
(Rispondi)
 
 
 
silvia1996e
silvia1996e il 27/01/15 alle 17:28 via WEB
......... Vero!
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 27/01/15 alle 17:39 via WEB
Lo hai visto? Io ci ridevo, vedendo questo tizio che regge un non-so-cosa con attaccato un nastro di proiettili e che colpisce (abbattendolo) un aereo. Da fermo. Senza mirare. Mah!
(Rispondi)
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 26/01/15 alle 09:37 via WEB
E' vero, Card, ed è per questo che mi accosto sempre con somma diffidenza davanti ad un film di cui ho letto il libro o conosco gia' in qualche modo la storia, perchè regolarmente ne resto delusissima. L'unico film che dico sempre è stato molto, molto aderente a come mi aspettavo, è stato "Il silenzio degli innocenti", con persino le stesse battute del libro. Ma ovviamente stiamo parlando delle guerre puniche, oggi al botteghino vogliono le 50 sfumature e via andare...
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 10:45 via WEB
Io non ho letto il libro delle signora Hawkins, ma conosco abbastanza il signor Hawkins e la sua storia. Peccato, è un'altra occasione sprecata.
(Rispondi)
 
 
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 26/01/15 alle 11:04 via WEB
Si infatti...non capisco proprio perchè ispirarsi a storie vere, se poi ne snaturano completamente il senso..pensa che io ho letto tutti i libri di Kathy Reichs e ne ero entusiasta, e quando ho visto "Bones" mi sono cadute le braccia...le fanno fare la figura dell'innocentina sprovveduta e sulle nuvole...vabeh.
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 11:24 via WEB
Molti grandi libri in passato sono stati trasposti bene sullo schermo. Anche se non in modo letterale. Mi è piaciuta Arancia meccanica, e anche Fahrenheit 451, pur se abbastanza diverso. A volte è anche necessario adattare un testo alle necessità di una sceneggiatura, ai tempi che cambiano, alle diverse sensibilità. Spesso il tutto serve a far vendere il film punto e basta.
(Rispondi)
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 26/01/15 alle 10:02 via WEB
si sa che i film sono sempre un po' romanzati e forse si "doveva" fare così perchè è difficile raccontare un personaggio così complesso cercando di far appassionare lo spettatore. Io ho letto "dal big bang ai buchi neri" che ti consiglio.
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 10:46 via WEB
Se non sono appassionanti le sue ricerche, allora cosa è appassionante? Stephen ha indagato la struttura dell'universo, i legami fra le forze fondamentali, l'origine del tempo... Nel film si da molta più importanza al rapporto fra la moglie e il maestro di canto della parrocchia.
(Rispondi)
 
 
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 27/01/15 alle 09:56 via WEB
per quello preferisco appassionarmi leggendo un libro piuttosto che vedere certi film al cinema dove per appassionare la gente si punta sempre sugli aspetti intimi sentimentali.
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 27/01/15 alle 10:25 via WEB
Concordo alla grande. Leggo molto e vado poco al cinema, da sempre. Quando leggo un libro del resto "vedo" come se fossi al cinema quello che accade. Anche per questo i film spesso mi deludono.
(Rispondi)
 
sciarconazzi
sciarconazzi il 26/01/15 alle 10:11 via WEB
I film devono essere venduti.
I film costano.
(Rispondi)
 
 
sciarconazzi
sciarconazzi il 26/01/15 alle 10:14 via WEB
Nota a margine: forse non particolarmente pertinente ma mi è tornato alla mente questo film: http://it.wikipedia.org/wiki/Morte_di_un_matematico_napoletano
Mi ricordo che m'era piaciuto molto.
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 10:50 via WEB
Ma certo che i film devono essere venduti, e costano. Grandi registi hanno avuto il coraggio di fare film "diversi" senza fallire. Psycho o Arancia meccanica sono stati film "diversi" che hanno avuto successo e fatto soldi. Certo che dietro alla macchina da presa c'erano dei discreti registi...
(Rispondi)
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 10:58 via WEB
Non ho visto morte di un matematico napoletano, conosco per sommi capi la vicenda del protagonista. Non dovrei dirlo ma molti matematici hanno avuto problemi mentali non da poco. Ramanujan, Maiorana, Cantor, Perelman, il grandissimo Cantor sono esempi in questo senso. Una materia affascinante che richiede uno studio e un coinvolgimento totali.
(Rispondi)
 
 
 
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 26/01/15 alle 11:05 via WEB
(ricordo una frase di mia madre " 'l troppo capì gli ha dato alla testa"... con questo si sentiva tranquilla, a me non sarebbe mai successo...)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 11:22 via WEB
Conoscere le equazioni modulari non è necessario per vivere tranquilli, come non è necessario conoscere la biologia. Tuttavia è utile che qualcuno se ne occupi per far si che si possa vivere meglio e più a lungo.
(Rispondi)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 26/01/15 alle 18:10 via WEB
Pensavo che fosse un film fatto apposta per me ed ero intenzionato ad andarlo a vedere.
Ma dopo questa tua recensione mi sono venuti dei dubbi.
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 26/01/15 alle 19:04 via WEB
Il Nulla è pur sempre il Nulla. Dovrebbe conoscerti, quel tale Stephen!
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 26/01/15 alle 20:38 via WEB
Ho visto un suo video in cui teorizza che l'Universo spazio-temporale sia stato in origine un buco nero infinitesimamente piccolo, caldissimo e densissimo, prima del quale non c'era "alcun prima", perché tempo e spazio sono scaturiti dall'esplosione di quel buco nero.
Per cui non poteva esserci neppure un "dio creatore" proprio perché non c'era un Tempo in cui un dio potesse essere collocato "prima" di quel buco nero...
Ma in quel video non ho sentito dire che "prima" di quel buco c'era il Nulla.
Ne fa cenno, almeno, nel film?
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 27/01/15 alle 08:49 via WEB
Si, ne fa cenno, era la sua teoria iniziale, ma attualmente si pensa che più facilmente un universo alla fine della sua espansione possa nuovamente condensarsi in un buco nero e riprendere il ciclo. In effetti molte prove dicono che l'universo potrebbe anche espandersi per sempre, e la chiave di tutto sta nella famosa materia (o energia) oscura. Anche se si espande, non si arriverà al Nulla: il vuoto assoluto non è permesso dalle leggi quantistiche.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 27/01/15 alle 09:36 via WEB
Lo so, Andrea, che ignorantia legis non excusat e che quindi dovrei ritenermi colpevole di non conoscere le leggi quantistiche.
Ma il Nulla che conosco io corrisponde, di fatto e di diritto, al PIENO ASSOLUTO e se le leggi quantistiche non lo permettono bisogna varare al più presto un altra legge che lo consenta per poterlo controllare.
Sennò c'è il serio rischio che quel mio Nulla così instabile prima o poi possa esplodere con effetti del tutto inimaginabili.
(Mi hai convinto, oggi stesso andrò a vedere questa benedetta "teoria del nulla" e vedrà cosa posso fare, magari leggendo fra le righe della trama del film scoprirò qualcosa che possa tornare utile).
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 27/01/15 alle 10:21 via WEB
Non sono certo un esperto, ma è un dato di fatto provato sperimentalmente che non si riesce ad arrivare al vuoto assoluto: il vuoto ha una sua energia diversa da zero e questo porta alla creazione spontanea di particelle atomiche. Nell'universo non c'è un luogo più vuoto dei laboratori dove si studiano i fenomeni legati alla bassissime temperature come i condensati di Bose-Einstein, dove la luce rallenta alla velocità di un uomo in corsa.
(Rispondi)
 
StregaM0rgause
StregaM0rgause il 27/01/15 alle 07:51 via WEB
non l'ho visto, di proposito. dopo aver letto il libro e qualche recensione del film ho pensato che non ne valesse la pena.buona giornata,e.
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 27/01/15 alle 08:50 via WEB
Credimi, è un film che si vede volentieri, e scorre anche bene. Mi aspettavo solo che si parlasse di più dello Stephen Hawking scienziato. Un'occasione persa.
(Rispondi)
 
lisa_m
lisa_m il 27/01/15 alle 11:13 via WEB
Non ho visto questo film, anche se mi piacerebbe: adoro il cinema, ci andrei tutti i giorni, potendo, ma, purtroppo, è tanto che non ci vado, perché non tollero la gente che parla invece di guardare il film o che risponde al cellulare.. lo so, sono intollerante e loro sono maleducati, ma per me il buio ed il silenzio della sala cinematografica dovrebbero essere sacri e 'sta gente mi rovina tutto il bello, ahimè..
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 27/01/15 alle 12:23 via WEB
Nel cinema dove sono stato io, uno dei pochissimi rimasti in centro, ci sono diverse sale, e questa è una media. Non gremita, ottimo impianto audio, silenzio assoluto. Ho avuto fortuna.
(Rispondi)
 
 
 
lisa_m
lisa_m il 27/01/15 alle 15:11 via WEB
Hai avuto una gran fortuna, lasciatelo dire.
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 27/01/15 alle 16:22 via WEB
Anche Chiara ha ruttato solo una mezza dozzina di volte...
(Rispondi)
 
silvia1996e
silvia1996e il 27/01/15 alle 17:28 via WEB
Ho visto il film lunedì, mi è piaciuto Andrea, mi ha commosso mi ha fatto riflettere, ma ora leggendoti ho capito che come al solito un film deve attirare gli spettatori di futili cose come il sesso..e non la mente vera di quest'uomo incredibile.
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 27/01/15 alle 17:37 via WEB
Ovviamente. Due sono le cose che fanno vendere nel mondo dello spettacolo: le vicende di cuore e quelle di sesso. In questo film ci sono le prime. Se l'hai visto avrai notato come di fisica e dell'intelligenza di quell'uomo appena si parla. Nel titolo.
(Rispondi)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 27/01/15 alle 20:25 via WEB
Ecco. L'ho appena vito e devo dire che ne è valsa la pena. Bello.
E fra le righe della trama del film si è anche intravisto ciò che dovrebbe spiegare la Teoria del Tutto.
L'unica cosa che impedisce di farla emergere in tutta la sua forza e semplicità, è la fede che molta gente, purtroppo, ripone ancora in Dio...
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 28/01/15 alle 08:17 via WEB
Nel film si avverte molto che la signora Hawkins, che ha scritto il libro da cui è stato tratto, è religiosa. E in alcuni momenti sembra quasi che si voglia far credere a un afflato religioso in Stephen. So che queste cose fanno vendere molto di più in America, come citare Einstein che dice "Dio non gioca a dadi". La teoria del tutto potrà dirsi compiuta quando si riuscirà a unificare le forze fondamentali della natura, lavoro che è tutto dei fisici teorici e dei più brillanti matematici. Un lavoro molto duro che ridisegna la realtà di un mondo che i nostri sensi non possono comprendere appieno.
(Rispondi)
 
to_revive
to_revive il 30/01/15 alle 22:24 via WEB
Mi viene in mente la storia di Bauby che rimase paralizzato in tutto il corpo e dettò la sua autobiografia solo con l'ausilio del battito di una palpebra. Peccato che morì a pochi giorni dalla pubblicazione del suo libro che è di una bellezza e di una delicatezza disarmante.
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 02/02/15 alle 08:26 via WEB
Mio zio per un farmaco avariato è rimasto paralizzato. Doveva sopravvivere due anni, secondo i medici, è campato 45. E non era mai triste, sempre sorridente, allegro, stava bene quando casa sua era piena e si giocava a carte o si chiacchierava fino a tardi. La forza di una persona spesso viene fuori in situazioni limite, e allora è incontenibile.
(Rispondi)
 
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