Creato da card.napellus il 11/04/2008
L'importante è accorgersene

AUGURI

 

 

Crederò in Dio quando lui crederà in me!

 

ADOTTA A DISTANZA IL CARD.

Adotta a distanza il Card.

Questo semplice e relativamente economico gesto ti darà un senso di beatitudine mai provato prima.

Al solo costo di un Negroni al giorno (servito al tavolino del Danieli di Venezia), potrai avere la gioia incomparabile di contribuire alla crescita, alla salute e all'istruzione del tuo Card. prediletto.

Lui ti manderà tutti i mesi una foto, una letterina e se gli telefonerai ti parlerà con voce suadente dei suoi progressi nello studio e nella vita.

Inoltre se sei una donna, puoi contribuire anche in modo più interessante, e coinvolgente, allo sviluppo e alla crescita del tuo Card. 

E ricorda, un Card. è per sempre.

 

Area personale

 

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Questo blog potrebbe sembrare una testata giornalistica visto e considerato il penoso livello della maggior parte dei quotidiani.

Si tratta invece di un contenitore di stronzare ad elevata densità, e come tale è regolato dalla legge n.173 del 29.02.2001 e dai successivi regolamenti attuativi.

Gli argomenti trattati in questo blog dovrebbero offendere pesantemente la sensibilità di tutti quelli che hanno un orientamento politico o religioso preciso. Non escludo che possano anche offendere qualche minoranza, ma il blog non è stato concepito espressamente per questo.

Nel leggere questo blog potreste pensare di essere idioti, o che sia idiota chi ci scrive. Entrambe le ipotesi sono valide e meritano di essere approfondite.

Il tempo perso qui non può esservi in alcun modo rimborsato.

Non ci sono più le mezze stagioni - di questo non può in alcun modo essere considerato responsabile il gestore del blog.

 

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Messaggi di Maggio 2014

Arminia.

Post n°675 pubblicato il 30 Maggio 2014 da card.napellus

Incredibile. Appena tre giorni fa non sapevo nemmeno chi fosse, e adesso mi pare di conoscerla da sempre. Se devo dire il vero, ho sempre pensato che esistesse da qualche parte, forse non proprio così, ma un vago sentore l'ho avuto già molti anni fa.

E quando lei ha avuto la certezza di trovarsi davanti proprio quella, proprio la persona che popolava i suoi sogni?

L'ho conosciuta tre giorni fa, ho capito che era proprio lei tre minuti dopo averla vista.

Come si chiama, se posso chiederlo?

Arminia Fregolazzi. Un nome non comune per una donna non comune, mi creda. Con lei io posso parlare di tutto e lei mi ascolta, mi lascia fare, esprime dei pareri sempre precisi, motivati, e non replica mai polemicamente. Ama come me il cinema uruguayano degli anni venti, la cucina della Papuasia nordoccidentale, la letteratura maltese medievale.

Insomma, una donna perfetta.

Proprio così dottore. Io mi sento già meglio, mi creda. L'ho detto anche a mamma: tuo figlio ha trovato a cinquantasei anni la donna perfetta! Vado via da casa e metto su una famiglia tutta mia.

Allora questo è un addio! Dopo sedici anni di sedute settimanali, finalmente siamo arrivati a una soluzione. Mi mancheranno i nostri giovedì pomeriggio.

Si dottore. Finalmente mi sento felice e realizzato. Anche mamma lo ha detto: ecco mio figlio, ora lo riconosco, Arminia è la donna che fa per te. Ecco, dottore, con questo assegno mettiamo a posto anche la parte economica del nostro rapporto. E presto la inviterò al mio matrimonio! Arrivederci.

Arrivederci. Scusi, ma mi chiamano al telefono...

La lascio dottore. Ancora grazie.

Pronto? Con chi parlo? Un appuntamento... ma quale è il suo problema? Ha conosciuto un uomo che la sta portando sull'orlo della pazzia... mi spiace... Cinema Montevideo? No, mai sentito... Ristorante Antropophagus? Come si chiama, signora? Arminia Fregolazzi... Mi si è liberato un posto proprio per giovedì pomeriggio...

 
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Incredibile.

Post n°674 pubblicato il 27 Maggio 2014 da card.napellus

Grillo non si ritira, e prendendo pubblicamente un Maalox fa pubblicità gratuita a una potente multinazionale, la Sanofi-Aventis!

 
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Coerenza.

Post n°673 pubblicato il 26 Maggio 2014 da card.napellus

La coerenza è una gran virtù, che purtroppo va a sparire.

Ma c'è un grande, forse il più grande blogger italiano che ha l'occasione di andare ancora una volta controcorrente.

Sono passati solo due mesi scarsi da quando Beppe Grillo, in un'intervista alla Repubblica, disse le testuali parole: ”Stavolta bisogna che la gente capisca che dobbiamo fare un culo così a tutti. Perché su una cosa non ho dubbi: o vinciamo, o stavolta davvero me ne vado a casa. E non scherzo”.

Tuttavia non è da escludere che, oltre che blogger, sia anche ormai diventato un uomo politico italiano a tutti gli effetti.

In questo caso egli, semplicemente, troverà modo di:

A) Dire che l'intervista è stata travisata, estrapolata dal contesto, fraintesa.

B) Dire che, sic et simpliciter, non ha perso.

 
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Due righe sulla Massoneria.

Post n°671 pubblicato il 23 Maggio 2014 da card.napellus

Purtroppo in Italia, dopo le vicende legate alla P2, si pensa sempre alla Massoneria come a un sodalizio di criminali o, nel peggiore dei casi, a una congrega di spietati affaristi.

In realtà senza i massoni il mondo sarebbe molto diverso.

I principali fra i padri fondatori degli Stati Uniti d'America lo furono: George Washington, Thomas Jefferson, Benjamin Franklin (anche grande scienziato), John Hancock (primo firmatario della Dichiarazione), oltre a Thomas Paine, il cui pensiero è forse quello che più ha influito sulla nascita di quella grande nazione.

Anche in Italia è stato così, tanto che Giuseppe Garibaldi fu massone e Gran Maestro. 

Molti edifici simbolo del mondo moderno sono stati il prodotto di un pensiero massonico: la statua della Libertà, la torre Eiffel, la Casa Bianca.

Non parliamo dei musicisti, basti pensare che Beethoven e Mozart sono solo due dei nomi del lungo elenco che in Italia annovera fra i tanti Paganini, Verdi e Puccini.

E come scordare che Totò divise il poco tempo che gli restava fra uno spettacolo e un film nel lavoro di Loggia e nella ricerca della sua complessa genealogia? Raggiunse i più alti gradi, il Principe.

Curiosamente, ancora ai nostri tempi, solo dopo la morte si sa che il tale era massone, e si scopre che in pratica ovunque c'è stato un massone: Armstrong sulla Luna, Lindbergh sull'Atlantico, Scott al Polo.

A Waterloo la Massoneria era rappresentata sia da Wellington che da Napoleone.

Viene voglia di chiudere questo breve post così:

A.'.G.'.D.'.G.'.A.'.D.'.U.'.

 
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Margherita al ballo dei cento re.

Post n°670 pubblicato il 19 Maggio 2014 da card.napellus

Sapevo che il libro di Bulgakov era già stato adattato al grande schermo, ma non che la televisione russa nel 2005 ne avesse fatta una versione in dieci puntate.

Tale Birri1981, che meriterebbe un monumento, su Youtube ha pubblicato le puntate con dei sottotitoli autoprodotti, piuttosto ben fatti, in italiano.

Me ne sono quardato due puntate e ho sbirciato qua e là per vedere quanto è fedele all'originale.

Secondo me è un prodotto davvero molto aderente al testo, si direbbe che la sceneggiatura sia stata fatta prendendo il libro così com'è e tagliando solo qualcosa.

Non tutto è come speravo: gli effetti speciali sono scarsi anche considerando che risalgono a dieci anni fa, il gatto Behemooth è un ragazzino con una pelliccia, gli attori non sempre sono come si immaginerebbe dalla descrizione che ne fa Bulgakov.

Pilato è ottimo, Margherita è perfetta, Berlioz - presidente del Massolit - sembra uno straccione, il capo della polizia segreta - con i classici occhiali a pince-nez - è ispirato a Beria (ai tempi di Bulgakov nessuno si sarebbe sognato di evocarlo).

La musica lascia un po' perplessi, ma ascoltandola più volte... 

Molto bello invece l'uso del bianco-nero seppiato o del colore a seconda del tempo e delle situazioni, ricorda molto "il cielo sopra Berlino", che io considero un capolavoro.

Stasera, dopo la partitella, un'altra puntata.

 

 
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La noia.

Post n°669 pubblicato il 13 Maggio 2014 da card.napellus

Non intendo parlare  di Moravia, tranquilli, ma della F1.

Una gara di formula uno oggi rappresenta una tisana alla camomilla, un sistema rumoroso di emulare il valium, qualcosa di lento, lungo e noioso.

Io sarò di un'altra epoca, ma le regole attuali decidono in pratica la forma delle vetture al millimetro, decidono il tipo di motore, gli accessori, tutto.

La cosa assurda è che prevedono norme per limitare i costi: niente prove e consumi di carburante ridotti e controllati.

Sono cose da non credere.

Io posso giustamente stare attento a non consumare troppo, quando vado a lavorare, ma questo dovrebbe essere il tempio della velocità.

I motori elettrici per recuperare l'energia... l'obbligo di usare anche le gomme che non vanno bene... alcune parti obbligatoriamente uguali per tutti...

E poi, la cosa che meno sopporto è quando dicono che si dovrebbe trasferire la tecnologia della F1 alle auto di serie... ma le auto di serie vanno più veloci! le Ferrari, le Lambo, le Bugatti sono più potenti e profilate, e non hanno limiti di consumo.

Sono cose che farebbero crollare a terra stordito dalla noia anche il diavolo di Tasmania dei fumetti.

Io sogno - ma non credo che mai la mia proposta verrà approvata - il ritorno alla formula Gran Prix del 1934: l'auto deve pesare almeno 750Kg. Basta.

Entro quel limite si può fare TUTTO. 

Se il motore è potente, ti fermerai più spesso a cambiare gomme e fare benzina, se è meno potente è più adatto ai percorsi misti e con meno soste ai box puoi vincere lo stesso.

Ma almeno ci si diverte.

 
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Corso di lingua locale.

Post n°668 pubblicato il 09 Maggio 2014 da card.napellus

A Firenze fino a vent'anni fa si usava un linguaggio molto colorito, che ormai è sempre meno comune.

Anche se un fiorentino è salito al governo nazionale, non c'è ragione di credere che usera queste locuzioni tradizionali, semplici e al tempo stesso efficaci, a fianco delle quali c'è la mia traduzione.

 

Gli fa quanto il cazzo alle vecchie = è inefficace

Un riesce a levassi un dito di culo = si arrende alle prime difficoltà

Dei tempi di Re Pipino = è molto vecchio

Fatto a cazzo di hane = fatto senza troppa precisione

Arrivi dopo i fochi = sei molto in ritardo

Fare come il Lombardi (che di presto fece tardi) = dilungarsi eccessivamente

Portato dalla piena = di scarsa qualità, di recupero

Trovato nel tide = di incertissima provenienza e poco pregio

A ufo = gratis

Un si smove nemmeno colle binde = duro da convincere

Quando pisciano le galline = mai

Non mangerebbe per non cacare = è poco generoso

Hai fatto il guadagno del Lica = sei poco portato per gli affari

Si fa prima a saltallo che a giragli intorno = è molto sovrappeso

 

 

La maggior parte delle frasi è più che comprensibile. 

Aggiungo che arrivare dopo i fochi vuol dire dopo che la fiera di San Giovanni è finita, visto che per tradizione ancora oggi si chiude con i fuochi d'artificio; il Tide era un detersivo nel quale si trovavano dei regalini di poco valore; UFO era una sigla posta sui carri che portavano materiali per fare il Duomo, quindi esenti dal pagamento delle gabelle; le binde sono una specie di grossi crick usati per muovere oggetti pesanti; il Lica si dice vendesse il culo per pagarsi la fica.

Buono studio.

 
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I viaggi del cardinale.

Post n°667 pubblicato il 08 Maggio 2014 da card.napellus

E così ci trovammo a fare la noiosa, infinita strada fra Cracovia e Bratislava.

Siamo nel 2002, i ragazzi sono già abbastanza grandi da non aver problemi di passeggino, Dario ha cinque anni e Stefano proprio in quella vacanza ne compirà 3, dunque possono camminare tutto il giorno con noi e farsi quei bei trasferimenti di 800-1000Km al giorno.

Fino all'arrivo a Cracovia abbiamo avuto tempaccio: Monaco, Praga (quell'anno la Moldava allagò mezza città), Brno.

La città polacca non ci ha delusi, è davvero bella, ma le strade, quelle fanno paura davvero. Siamo in auto, era un anno senza camper, e mentre si sale per superare i monti Tatra scansiamo buche e avvallamenti.

Durante la discesa sul lato slovacco, ho come l'impressione che la CItroen non vada bene... mi fermo e scendo: ORRORE, le ruote dietro sono paurosamente convergenti, cosa che non dovrebbe mai accadere con le auto che hanno le sospensioni oleopneumatiche. Controllo le gomme, già sono molto consumate all'interno.

Cerchiamo un'officina Citroen, sono auto che non gradiscono le attenzioni di meccanici che non le conoscono. Niente. Troviamo però un gommaio che può cambiarci una gomma, quella messa peggio, con una che ha in magazzino e che sembra piuttosto nuova.

Guidando con attenzione arriviamo a Bratislava, e troviamo subito l'officina Citroen: è una concessionaria, grande e apparentemente moderna.

Entro, chiamo fuori un meccanico, con un misto di francese, inglese, tedesco, versi gutturali e gesti eloquenti cerco di fargli capire ciò che è evidente: le sospensioni posteriori hanno ceduto.

Non capisce. Chiama un collega.

Si ripete la scena. Sembra che debba spiegare a un batrace come funziona un orologio. Niente.

A questo punto il capo ha un'idea: chiama l'agente Citroen locale, che per ovvi motivi conosce il francese, così io spiego a lui la cosa, poi passo il telefono al meccanico che dopo aver ascoltato va verso la mia macchina, si abbassa, guarda dietro e torna su con un espressione da Mr. Bean quando capisce tutto.

Di nuovo passa il telefono a me, poi lo riprende lui... si continua con questa conversazione surreale per un quarto d'ora, fino quando lo sconosciuto al telefono non mi conferma che possono riparare tutto, ma è giovedì sera, domani non ce la fanno, insomma, sarà pronta per lunedì o martedì. 

Ecco, Bratislava può essere anche una città interessante, ma doverci restare cinque giorni, e senza auto, è dura.

Ci stabiliamo al campeggio Zlate Piesky (significa "Sabbie d'oro", forse perché è sulla riva di un lago. Già lo conoscevamo: vecchio, maltenuto e con una vita notturna tutta speciale, forse ora è cambiato ma dieci anni fa alla sera c'era il coprifuoco, passavano i vigilantes a portare al sicuro le bici dei campeggiatori in una specie di bunker, mentre i campeggiatori più anziani avvertivano i novellini che di notte, nel fine settimana, era meglio non andare verso il lago.

La cosa positiva del soggiorno obbligato fu che allora la vita in Slovacchia costava poco, e tutti i giorni c'erano per i figli un paio di gelati, l'hot dog al baracchino davanti al supermercato, un giocattolino. Inoltre abbiamo visto dal grande ponte passare la piena del Danubio (paurosa), un matrimonio di un ufficiale dell'aviazione con partenza in aereo (un aliante biposto - senza ali, ovviamente - portato sul suo rimorchio davanti alla chiesa), il palazzo della televisione (l'unico edificio piramidale costruito con la punta in basso).

Il lunedì sera abbiamo ritirato la vettura pagando meno di quanto avrei speso in Italia per un normale tagliando, e siamo tornati lentamente a sud.

 
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Sarà che non capisco.

Post n°666 pubblicato il 04 Maggio 2014 da card.napellus

Ieri sera facevo un cruciverba con Chiara, quando alle ventuno precise abbiamo acceso la televisione per dare un'occhiata alla finale della coppa Italia, giocavano Napoli e Fiorentina.

Abbiamo acceso la televisione all'ora esatta del fischio di inizio per evitarci i pipponi assurdi di calcio parlato che precedono e seguono le partite.

Dunque accendiamo ma non vediamo i giocatori sul campo, c'è solo una grande confusione.

Dopo qualche minuto riusciamo a capire che la partita è stata sospesa, nonostante il tempo ottimo, la presenza dei giocatori e degli arbitri, le luci regolarmente funzionanti.

Il fatto è che, nel pomeriggio, c'è stato un atto di violenza gravissimo ai danni di alcuni tifosi napoletani, e per questo, occorreva che gli ultrà fornissero il loro benestare per fare iniziare la partita.

Capite, in Italia, nel duemilaquattordici, durante un evento che magari molte televisioni o canali web trasmettono nel mondo, per poter cominciare occorre che una manica di fannulloni diano il loro benestare.

In pratica una delegazione composta da dirigenti della lega, delle squadre, della poizia e il capitano del Napoli sono andati nel settore dei tifosi e hanno parlato con un signore seduto in cima alle reti di protezione, che lo speaker ha qualificato come "capo ultrà" - mi vergognavo per loro.

Alla fine lui o chi per lui pare abbia sentito i vicecapi e i capi della parte avversa, per poi dare il consenso.

Una cosa vomitevole. Io saltavo per la stanza come un pazzo. Io non voglio vivere in un paese dove accadono queste cose. Nel posto dove io voglio vivere la polizia arriva nella zona dei tifosi, tira giù il signore in cima alla rete e gli altri che si arrampicano e li portano in una cella di sicurezza con uso abbondante di ogni mezzo coercitivo a loro disposizione.

Nel posto dove io voglio vivere, quando al termine della trattativa parte la solita salva di petardi e bombe carta, gli steward identificano i criminali responsabili del gesto, dopodiché arriva l'esercito in tenuta antiterrorismo e li tira fuori per spedirli immediatamente davanti a un giudice. 

E la partita inizia ESATTAMENTE all'ora stabilita, cascasse il mondo.

A proposito, complimenti al Napoli e auguri a quei poveretti vittime dell'agguato.

 
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La festa del lavoro?

Post n°665 pubblicato il 02 Maggio 2014 da card.napellus

Comincio a non sopportare più queste feste, ma soprattutto il loro contorno: concerti, discorsi, cortei.

Capisco se una nazione è in un periodo di grande slancio economico e produttivo, ma qui si rischia di festeggiare qualcosa che riguarda una minoranza.

Non sopporto che il capo dello stato dica che siamo in emergenza, ma lo sa che nessun regnante o capo di stato europeo spende quanto lui per mantenere quello che è un inutile baraccone?

Non sopporto che i leader sindacali, tutta gente che campa alla grande, ripetano le solite parole vuote, lamentandosi prima perché non c'è lavoro e dopo perché alcuni sono costretti a lavorare nei giorni di festa nei supermercati (quelli che lavorano negli ospedali o nelle forze di polizia non sono citati, non fanno testo).

Non sopporto che una rockstar, dopo che lo aveva fatto un comico milionario, dica che ottanta euro al mese sono una miseria - Piero, servono eccome, fidati. 

Non risolveranno i problemi più grossi, ma fanno comodo (io in ogni caso non li vedrò).

 

Dal capo dello stato a quello di governo, passando per cantanti attori e sindacalisti, si pensa di risolvere sempre i problemi a parole...

 
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