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Un blog creato da ilPrincipeNero il 18/09/2006

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LA BAMBA E LA FINANZIARIA DI PRODI

 

...L'UNICO LAVORO IN CUI SI INIZIA DALL'ALTO E' SCAVARE UNA FOSSA...

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DA UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI 1/02/07 meditiamo tutti....

Post n°17 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da ilPrincipeNero

Tv nascoste in moschea L’imam: sharia in Italia
L’inchiesta in incognito di due giornalisti di SkyTg24 Da Viale Jenner a Centocelle:
Allah vuole il velo integrale
A coloro che immaginano che il velo islamico sia una libera scelta della donna o addirittura il suggello di una società multiculturale dove saremmo tutti felicemente realizzati, consiglio di seguire questa sera alle 22,35 la puntata dal titolo «Un velo fra noi», della trasmissione Controcorrente condotta da Corrado Formigli su SkyTg24. Scopriremo che nelle nostre moschee il niqab, il velo integrale, viene imposto come un precetto divino e che simboleggia la penetrazione della sharia, la legge coranica, in vista dell’islamizzazione dell’Italia. Due coraggiosi giornalisti, una somala e un iracheno, camuffati da coppia «islamicamente corretta» (lei con il niqab, lui con la barba incolta), si sono avventurati in seno alle «moschee calde» di Centocelle a Roma, di Varese e di viale Jenner a Milano, muniti di una telecamera nascosta. Ed è proprio l’imam di quest’ultima moschea, Abu Imad, a rivelare con maggiore franchezza la strategia di conquista islamica del nostro Paese: «A noi la loro democrazia fa comodo, ci è utile come comunità e come individui. In verità, nella terra dei musulmani, se siamo musulmani, dobbiamofarci governare dalla sharia. Mettiamo che il mezzo per raggiungere la sharia di Allah siano elezioni libere o l’esercizio del potere. Mettiamo che i musulmani in Italia siano d’accordo ad istituire la sharia di Allah. E allora...».
Abu Imad si ferma un attimo prima di concludere: «E allora l’Italia diventerà uno Stato islamico». Ma il senso è chiaro. L’imam della moschea più inquisita per i suoi legami con il immagineterrorismo islamico internazionale, svela una decisa preferenza politica per la sinistra: «Vedi dove la sinistra è forte, come in Liguria e in Emilia, noi stiamo meglio. Ma purtroppo la sinistra in Lombardia è meno forte». Potrà sorprendere ma per Abu Imad l’arma vincente degli estremisti islamici è la Costituzione italiana: «Il compromesso tra le nostre convinzioni religiose e la democrazia è possibile. La Costituzione è al di sopra di qualunque legge e la Costituzione di questo Paese garantisce la libertà di culto. Perciò una legge che impedisce a una donna musulmana di portare il niqab, il velo integrale, è una legge anticostituzionale. Non venga qualcuno nel nome della libertà a togliermi la mia libertà. Sarebbe contro la Costituzione e i diritti dell’uomo. La poligamia poi, vedi, è un problema risolvibile. Intanto i poligami sono pochi e se qualcuno vuole avere due mogli si può trovare la scappatoia. Per esempio ne sposi una ufficialmente in Comune e l’altra la sposi solo secondo la sharia. Non è un problema ». Anche Haji Ibrahim, imam della moschea di Varese, indossa come Abu Imad la divisa dei radicali salafiti, la jellaba, una tunica bianca, barba incolta e sulla testa la taqiya, uno zucchetto bianco. «Il vero responsabile è in carcere.
La moschea qui non è estremista, abbiamo questa fama perché hanno arrestato alcuni fratelli», premette l’imam, «il niqab è un volere di Allah e basta. Il profeta durante la sua vita l’ha fatto mettere alle sue mogli e alle sue figlie. Alcuni ulema dicono che la donna può lasciare scoperto l’ovale del volto e le mani,ma ci sono altri ulema che sostengono che la donna è tutta una awra, una vergogna, da coprire. Io sono convinto che una donna deve portare il niqab in questa società immorale». «Stiamo combattendo una guerra, qui siamo in trincea». Lo stesso concetto viene riformulato dall’imam della moschea di Centocelle a Roma: «Noi caro fratello non siamo nella terra dell’islam. Proprio per questo dobbiamo mostrare un volto adeguato dell’islam, specie ora che sul velo c’è grande polemica. La gente qui non è abituata al hijab, figuriamoci al niqab.

 
 
 

PREDICARE MALE E RAZZOLARE BENE 

Post n°16 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da ilPrincipeNero

La brava coalizione di centro sinistra si sta accorgendo che essere all'opposizione e spararle grosse su mille cose, accontentando così la marmaglia che vota Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Verdi (ma mi chiedo io perchè non fanno un partito unico? Visto che sono sempre concordi su tutto? Ah si.....dimenticavo le poltrone moltiplicate per 3) è molto facile. Pacifismo a go go, pensioni, finanziaria, relazioni internazionali, terzomondismo alla Gino Strada, TAV, ecc. ecc.

Quando si passa dalle belle parole che accontentano l'ala No Global (intendendo con questa affarmazione tutto il peggio possibile) alla realtà di Governo, tutto cambia.

La TAV si farà con buona pace dei Verdi (i Verdi francesi la considerano una cosa ottima, i nostri no......,ma noi abbiamo il Pecoraro...quello che in campagna elettorale girava con i pannelli solari per ricaricare il cellulare....).

I nostri soldati continuano giustamente ad andare in giro per il mondo per operazioni di Pace, come sono sempre state (mi pare che solo il vecchio governo D'Alema avesse dato l'ok per bombardare il Kosovo).

La riforma delle pensioni (pronto a scommetterci) rimarrà pressochè identica, perchè con la demagogia della marmaglia (vedi sopra), i conti saltano, dato che nel 2020 si stima che gli ultra 65 enni sarano incrementati del 54% (stima OCSE).

La base a Vicenza di farà, perchè oltre agli aerei che bombardano e uccidono....brutti cattivi; la base del "diavolo" eviterà di lasciare a casa circa 1000 persone, e creerà molti altri nuovi posti di lavoro, senza contare l'indotto.

Non viviamo su Marte e quando si Governa e si vuole essere una Nazione degna di questo nome, e non Cuba tanto cara alla marmaglia, si devono prendere decisoni anche non facili.

Il problema è che l'armata brancaleone che ci governa prede per i fondelli tutti, perchè quando è all'opposizione dice una cosa quando governa ne fa (per fortuna) un altra.

 
 
 

HABEMUS PAPAM

Post n°15 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da ilPrincipeNero

immagineE' con le lacrime agli occhi che comunico, a chi non lo sapesse ancora, il ritorno di Enzo Biagi in TV. Evviva il papa è tornato. Il pontificatore è di nuvo tra noi. Il fustigatore dei vizi della parte italiana malata (la destra) ci accompagnerà ancora per un bel pò di tempo.

Giornalista sopravvalutato, chi legge il Corriere della Sera si sarà accorto di quanto i sui editoriali siano lontani per acutezza e approfondimento delle argomentazioni (salvo quando parla dell'uomo di Arcore), dagli altri editorialisti.

Da un pò adorato dal popolo della sinistra, ma a loro basta che ti scagli contro Berlusconi e ti adorano, dimenticano come d'incanto che prima magari ti erano nemici, che ti criticavano, che ti predevano per i fondelli. Come la bella lavandaia che tutto lava e smacchia, basta che critichi sempre a comunque il Belzebù di Arcore e loro ti adottano, ti lavano per benino e diventi l'icona della resistenza e della lotta (loro amano queste parole) al tiranno. Gli esempi di personaggi lavati e stirati sarebbero molteplici, ma ne parleremo forse un altra volta.

Nessuno più ricorda al buon Biagi, lui paladino della libertà di stampa, le sue interviste "inginocchiato sui ceci" fatte a Giovanni Agnelli. Interviste, lui così duro e puro, garante dei giornalisti non servi del potere, che facevano venire le carie ai denti. Gli dedicò se non erro più di un libro. E per questo era inviso alla sinistra. Perchè come si sa Agnelli non era l'ultimo dei proletari. Ma al buon Biagi questo non importava, per lui il "Signor FIAT" (come intitolò un suo libro) era la quintessentza della trasparenza, non un uomo che era il vero monarca d'Italia, che nulla accadeva di importante in questo Paese senza un suo OK. Un uomo con una sorella Ministro degli Esteri, con interessi economici e infulenze politiche enormi. Ecco a quest'uomo, il bravo Biagi nel intervistarlo mai, dico mai, una volta gli pose delle domande....non dico cattive ed imbarazzanti, ma neppure leggermente scomode.

Habemus Papam

 

 
 
 

"DURA" LEX SED LEX...

Post n°14 pubblicato il 22 Novembre 2006 da ilPrincipeNero

immagineIl mio libro di diritto privato dell'Università, nelle pagine iniziali, dice una cosa che lascia allibito un giovane studente universitario: "la legge NON è uguale per tutti" e di questa frase apparentemente provocatoria, ne spiega i motivi.

Una persona con qualche anno sulle spalle e un pò di esperienze di vita lo sa.....la legge non è uguale per tutti.

Uno appena sente sta frase subito pensa al riccone, o al potente di turno che spesso ha dei benefici o addirittura delle assoluzioni che altrimenti non avrebbe se fosse una persona qualunque.

Questa mia frase, apparentemente qualunquista, non è da intendersi come un grido alla corruzione della legge e dei suoi tutori, ma solo ad una semplice regola di vita.

Se ho i soldi, se sono potente, posso avvalermi consulenti, periti, avvocati di prim'ordine, che molto verosimilmente mi consentiranno di limitare o azzerare i danni.

Se sono un morto di fame, quello che avrò sarà solo un distratto avvocato d'ufficio e nulla più. E se la mia pena prevede 30 anni di galera, molto pobabilmente me li farò tutti, a meno che....a meno che......non intervenga una variabile impazzita, che nella nostra epoca sempre più agisce come tale.....che è rappresentata dai Mass Media.

Si...se diventi un caso interessante per i mass media allora tutto cambia. Hai interviste nei giornali, nelle TV, sei invitata come ospite nei Talk Show, quasi come un VIP, hai come d'incanto i più importanti (e costosi) avvocati che si offrono di patrocinare la tua causa, mille periti italiani od esteri che studiano il tuo caso. E tu non paghi un soldo per tutto ciò...incredibile ma vero....

Per la ribalta mass mediatica questi professionisti ti "servono" gratis.

Esempio lampante di questo teatrino che ha stancato tutti è la Signora di Cogne, ormai presente nelle nostre case da qualche anno. La si vede nei giornali al mare con i piccoli....in auto col marito, a fare la spesa, ce la dobbiamo sorbire in mille interviste con quella sua voce flebile....quasi da santa...ormai insomma è un membro effettivo delle nostre famiglie, quasi un'amica conosciuta. Fa audience e quindi via così...

Cosa ci insegna tutto ciò? una sola cosa a mio avviso

Miei cari amici se dobbiamo commettere un reato, e nn siamo ricchi di nostro, pensiamoci bene prima e commettiamolo eclatante, spettacolare, di immagine, da audience. Solo così potremmo sperare di farla franca. Di uno che ruba 3 pere o un paio di scarpe, non gliene frega na mazza a nessuno.

 
 
 

I DEMOCRATICI AMERICANI E I MARZIANI NOSTRANI....

Post n°13 pubblicato il 13 Novembre 2006 da ilPrincipeNero

immagine

Hanno vinto i Democratici ed io non certo di sinistra, ne sono felice.

Non ho mai amato molto Bush per mille motivi: per quel suo stile texano alla Texas Ranger, più consono ad un telefilm che al Capo della maggior potenza del Mondo; per l’essere colpevolmente sordo agli accordi di Kioto, per la salute del nostro pianeta, come se gli Usa fossero il Costa Rica e non la nazione che inquina per il 25% del totale mondiale, per la crescente chiusura o rinegoziazione dei diritti laici di uno stato moderno. Negando ogni tipo di sperimentazione sulle cellule staminali, cosa che a me fa letteralmente andare in bestia, e le pressioni sempre più marcate agli Stati federali per vietare l’aborto, assurdamente, anche per donne stuprate.

Per queste e per mille altre ragioni i Democratici hanno vinto, usando una strategia intelligentissima: hanno evitato di presentare candidati estremi, dalle idee fuori dal tempo, ma molto più pragmaticamente, si sono affidati a candidati moderati e non dalle idee radicali.

La gente vuole questo, non desidera chi vieta tutto, ma nemmeno chi apre a tutto, loro lo hanno capito ed hanno vinto.

Spero (ma sono estremamente pessimista) che la lezione americana abbia insegnato qualcosa anche alla coalizione italiana di centro sinistra, a dire il vero molto poco centro e tanto estrema sinistra.

Se i partiti più riformisti e moderati della sinistra (Margherita e DS in primis) avranno il coraggio di seguire quella impostazione liberandosi dei Marziani, (dopo vi spiegherò perché li chiamo così), avranno molta maggior probabilità di avere il voto da persone anche dell’altro schieramento (il sottoscritto ad esempio), che mai e poi mai voterebbero per una coalizione con all’interno degli alieni.

Forse avrete già intuito chi sono per me i Marziani, sì sono la triade (non Moggi, Giraudo e Bottega) ma i tre partiti di estrema sinistra, di cui se ne potrebbe fare solo uno…tanto sono sempre d’accordo, ma per via delle poltrone ce ne sono tre.

Parlo dei COMUNISTI italiani, di rifondazione COMUNISTA, e dei Verdi (come le angurie, verdi fuori ma rossi dentro)

Sono Marziani, perché vivono e provengono da un altro mondo.

-          Credono ancora in un ideologia che, alla prova dei fatti e non con mere e astratte teorie, ha solo prodotto miseria e dittature con milioni di morti o incarcerati.

-          predicano ricette economiche inapplicabili, che farebbero saltare i conti di un qualsiasi Stato, dove il loro primo credo sono i diritti e quasi mai i doveri.

-          hanno tra le proprie correnti, all’interno del partito, gente che si definisce Trozkista..(e siamo nel XXI sec. E poi dicono che sono progressisti…)

-          rappresentano elettori che vanno ai cortei, parlando di libertà e pace, ma poi spaccano vetrine ed incendiano quel che gli capita a tiro. Gridano slogan vecchi di 70 anni come se il tempo per loro non passasse mai.

-          sono a priori contro ogni cambiamento e innovazione, la temono, ne hanno paura, meglio sempre lo status quo, vedi la TAV (i cui colleghi francesi approvano senza riserve), il MOSE (20 anni che lo bloccano e non hanno saputo mai proporre NULLA di veramente alternativo), i Termovalorizzatori (siamo costretti pagando a peso d’oro a mandare i rifiuti in Germania), i Rigassificatori (siamo in balia dei capricci Russi per la fornitura di Gas), e potrei continuare con cento altre cose.

Questi sono la vera palla al piede dell’Italia, questi sono la variabile impazzita che fa correre l’Italia con il freno a mano tirato, questi sono le cariatidi imbiancate da cui ci si deve sbarazzare.

Se D’Alema &C, trarranno insegnamento dalle elezioni americane (non cito Prodi perché è un non senso politico, un utile idiota da mettere sotto i riflettori) e avranno il coraggio di mettere nell’angolo questa gentaglia, avranno l’appoggio di molte più persone di quanto possono credere.

E perdere il voto di chi grida 10, 100, 1000 Nassyria, non sarà un gran danno.

 

 

 
 
 

NON TENGONO SCUORNO....(in napoletano mi pare significhi: "non provano vergogna")

Post n°11 pubblicato il 04 Novembre 2006 da ilPrincipeNero

Solo due righe per evidenziare l'ennesima pagliacciata:

Oggi a Roma si è tenuta una manifestazione  dei lavoratori precari, per protestare contro il Governo.

Dietro di loro una selva di bandiere rosse del Prc, dei Cobas, della Fiom e di altre organizzazioni sindacali e associazioni; e cosa succede?

Succede che è talmente radicato nel loro DNA (la protesta, lo scendere in piazza, il manifestare, il fare casino con bandiere, slogan e tutto il classico repertorio) che esponenti del Governo (pare addirittutura 10 sottosegretari) hanno manifestato anche loro! Si...incredibile ma vero, sarebbe da mettersi a ridere se non ci fosse da piangere.

Riescono a menifestare contro se stessi....

 
 
 

GLI "ELETTI"...........

Post n°9 pubblicato il 02 Novembre 2006 da ilPrincipeNero
Foto di ilPrincipeNero

immagineLa Campania, Napoli e Provincia, sono guidate da ormai più di un decennio (ne ho perso il conto) da una giunta di sinistra. Come sappiamo ormai tutti, le cose non vanno molto bene.... Le mille facili polemiche sulla collusione tra politica e camorra sono molto edulcorate dal fatto che quei governanti.... sono i depositari della democrazia, dell'onestà, della serietà e mille balle simili.

Ci avete mai fatto caso che gli eletti (dal Signore) di sinistra si presentano sempre così? Provate ad immaginare le mille polemiche, i mille ulteriori sospetti, le mille girda di collusione, se invece di esserci gli "ELETTI" al governo, (Regione, Provincia, Comune) ci fosse stato il classico corrotto (loro la pensano sempre così) di Forza Italia &Co.

Sai i titoloni di Repubblica? Le Fatwa dell'Unità? Le analisi socio-politiche di MicroMedia?

Invece gli "eletti" sono lì...sì li si critica,...ma sai...Napoli e la Campania sono realtà difficili, si è fatto in realtà tanto, solo che come sempre si evidenzia solo ciò che non va....ecc ecc.

Ora, le cose vanno talmente bene che, c'è chi chiede l'intervento dell'esercito.

"L'Esercito?"

Rispondono gli ELETTI (mentre una luce gli illumina gli occhi)

"...sì,...potrebbe essere una soluzione.....con l'esercito cambierebbe tutto! La colpa è che fino ad ora NON abbiamo avuto l'esercito!"

 
 
 

CHI C'E' DIETRO IL VELO ISLAMICO. LEZIONE DA UNA PUNTATA DI "PORTA A PORTA"

Post n°8 pubblicato il 24 Ottobre 2006 da ilPrincipeNero

Sta mattina sono un pò assonnato perchè ieri sera ho visto la puntata di "Porta a Porta" finita come sempre tardissimo.

La puntata aveva come tema generale l'islam, e in particolare verteva sulla scorta assegnata all'onorevole Santanchè dopo le minacce avute per una discussione, con un imam, in merito all'obbligatorietà o meno del velo per le donne islamiche.

Tralasciamo orami di evidenziare che non siamo più liberi di esporre le nostre idee in merito alla religione islamica. Se lo si fa, lo si fa a prorpio rischio e pericolo. Complimenti...

Ma torniamo al fatto che più mi ha colpito della puntata.

Ospiti della trasmissione, oltre all'onorevole Santanchè, un ministro del Governo, e a un onorevole della Margherita di origini arabe (molto bravo), sono arrivate una dopo l'altra due ragazze arabe che vivono in Italia o da moltissimi anni o addirittura nate qua, ora nn ricordo.

Una vestita all'occidentale l'altra con il velo. Appunto per contrapporre i due modi i essere arabi e mussulmani.

Quest'ultima ha suscitato, subito, la mia curiosità e dentro di me dicevo: "sentiamo cosa dice...vediamo se il mio colpevole pregiudizio verso una parte del mondo islamico che ostenta i loro simboli, viene dipanato"...Giuro ne sarei stato felice.

Tutto andava benissimo, la ragazza, dolce, intelligente e colta (frequanta con profitto l'università), parlava della sua scelta di portare il velo. Scelta dettata solo dalla sua coscenza e dal suo rappprto con Dio, senza nessuna imposizione.

Mi piaceva proprio ascoltarla e cominciavo a pensare che sbagliavo a guardare con sospetto chi porta il velo. Tutto sembrava logico e profondamente rispettoso di una scelta solamente interiore e personale. Come la mia potrebbe essere quella di mettere un cappello o un altro indumento.

Ma la mia speranza si infrange appena si inizia a parlare di un argomento atroce: la lapidazione delle donne adultere in alcuni paesi arabi, e contestualmente della lapidazione avvenuta qualche giorno fa in Iraq, di una ragazza 22 enne colpevole di questo reato (non riesco a chiamarlo crimine).

Alla domanda di Vespa (il quale pensava di avere una risposta scontata) su cosa ne pensasse e se condannasse l'atto, la ragazza inizialmente muta, ha cominciato a svincolare la risposta e a trincerarsi dietro un "non volgio parlare di questo perchè non so.. e non posso giudicare"

All'insistenza di Vespa, per capire se lei condannava o meno la lapidazione come atto, non è stata capace, dopo un ora, di esprimere la benchè minima condanna di una simile barbarie. E siamo in Italia e parliamo di una ragazza colta!!!

Continuava a parlare della parola di Dio e che se Dio dice certe cose, non si puà giudicare.
Vespa come tutti gli ospiti erano basiti, e ciliegina sulla torta durante l'intervallo pubblicitario il solerte padre della ragazza gli ha consegnato un foglietto (credendo di trarla d'impaccio probabilmente)  in cui si citano passi della Bibbia in cui anche per un cristiano si parla di lapidazione, come condanna per certi reati.

A tal proposito LEGGETE, IN MERITO A QUEI PASSI, IL MIO ARTICOLO SU COSA SUCCEDEREBBE SE ANCHE NOI CRISTIANI PREDESSIMO ALLA LETTERE COSA CI ORDINA LA BIBBIA. Era un articolo ironico, ma cosa agghiacciante, c'è chi lo prende a paragone. Infatti

La povera sventurata si giustificava afferamando: "anche voi avete sulle vostre sacre scritture questo tipo di condanna, quindi non dovete indignarvi per quello che è successo".

Poco è servito farle osservare che da NOI sono 2000 anni che abbiamo abbandonato tale pratica, perchè lei sembrava non cogliere la "sottigliezza" e continuava a ribadire il concetto. "Se Dio ci dice certe cose.....ecc ecc"

Un ultima chicca...

Dopo la bucolica parte iniziale, in cui sbandierava la sua libertà di donna, ad una domanda di un ospite se le pareva giusto che un uomo mussulmano possa sposare una donna di un altra religione mentre una donna mussulmana no; la ragazza ha risposto che è giusto così.

EVVIVA! E a questi, per dargli la cittadinanza italiana basta che risiedano qui da 5 anni e giurino sulla Costuzione?

 
 
 

LA CHIESA E' O NON E' AGENTE POLITICO?

Post n°7 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da ilPrincipeNero

In merito a quanto detto dal Papa al convegno ecclesiale di Verona: "La Chiesa non è un agente politico", mi preme fare alcune riflessioni, su quanto sia in effetti rispondente a realtà.

Mesi or sono in un intervista rilasciata, al Corriere della Sera, dal Cardinale Schönborn, vi era un lungo e articolato discorso, in cui si trattava la questione dell'evoluzionismo e del suo padre fondatore: Darwin.

L'alto prelato arrivava ad affermare che l’evoluzionismo delle specie viventi, può essere sì insegnato nelle scuole cattoliche, ma facendo però attenzione a presentarlo come “una delle tante teorie” che spiegano la storia della vita sulla Terra, e non come la teoria principe dell’evoluzionismo, con buona pace del povero Darwin, e delle mille conferme che questa teoria ha avuto nel tempo. Questa retrocessione, da cardine dell’evoluzionismo, a semplice ipotesi,  porrebbe la Chiesa al riparo da un imbarazzante scontro tra l’esistenza di un “disegno” divino, che asseconda lo sviluppo della vita, e quanto esposto, al contrario, dallo scienziato.

Quello, a mio parere, era uno dei tanti indizi di una controffensiva della Chiesa, neppur tanto larvata, in ogni abito: dallo scientifico, al politico, al sociale; debordando, anche di molto, da un unico ambito che secondo me le appartiene: quello morale. E il suo apparente distacco e rispetto della laicità dello Stato, così tanto strombazzato, anche nell'ultimo convegno di Verona, è in profondo contrasto con il suo agire reale.

L'ultima, più importante, invasione di campo, in ordine di tempo, è stata nel referendum sulla procreazione assistita, in cui si è arrivati anche ad influenzare ( ma non è cosa nuova) i cittadini, addirittura, durante le celebrazioni delle messe, invitandoli ad astenersi dall’andare a votare.

Unica mia consolazione è, che vivendo in un mondo globalizzato, le importanti conquiste scientifiche che si faranno, purtroppo lontane dall’Italia, non potranno essere tenute, per molto, fuori dai nostri confini, con buona pace della Chiesa.

Quello che vorrei provocatoriamente dire è questo: se per caso tra qualche anno attraverso i mezzi tanto aborriti dalla Chiesa si arrivasse a trovare la cura per gravi malattie, che faranno i tanti cattolici che, come bravi soldatini ubbidienti, si sono astenuti dal votare? Se avranno un parente, o se saranno loro stessi ad essere malati, per coerenza, eviteranno di sfruttare quelle cure? Non credo! E qui sta la totale ipocrisia di tutto ciò.

Questa Chiesa, espressione di Dio a suo dire, fin dalla sua comparsa è stata sempre fonte di freno e ostacolo ad ogni forma di rinnovamento ed evoluzione, salvo poi accettarla con secoli di ritardo. E non mi riferisco solo al modello tolemaico che, se fosse dipeso da essa sarebbe ancor’oggi il fondamento della ricerca astrofisica, ma venendo ai giorni nostri, per fare pochi esempi, parlo dei mille strali e previsioni catastrofiche fatte in occasioni delle conquiste laiche come aborto (si tuonava dicendo che ci sarebbe stato un ricorso in massa a tale pratica), divorzio e cosa ancora più sorprendente, anche in occasione della prima operazione di trapianto di cuore di Christian Barnard. Anche in quella occasione la Chiesa non mancò di distinguersi, disapprovando tale pratica, salvo poi….,come sempre, adattarsi e riconoscere la bontà del progresso scientifico avvenuto.

Tale istituzione di uomini, è stata il seme che ha creato fin dagli albori del medioevo, superstizione e sospetto. Mortificando l’uomo e insinuando in esso il senso di colpa per ogni cosa che non era da lei gradita. Regno tanto temporale, quanto poco spirituale, ha agito quasi sempre con scopi politici camuffati per volontà di Dio. Per il suo fine ha voluto rappresentare Dio non come sommo bene e come  Padre indulgente, ma come implacabile censore e severo giudice, pronto a colpire ogni nostra debolezza. Ed ergendosi essa stessa a suo braccio nel mondo terreno, agiva con implacabile, quanto calcolata, severità.

Si è inventata il dogma dell’infallibilità papale, per giustificare e rendere immune da ogni critica il suo agire, non riconoscendo che il Papa non è altri che un uomo, eletto da altri uomini, con metodi ed intenti tanto terreni, quanto poco spirituali.

Ancora oggi, all’inizio del 21° secolo, mi sorprendo su come sia possibile accettare una simile cosa. Come ogni sua parola, o atto, siano sempre scevri da (pur con tutto il rispetto possibile per ciò che tale figura rappresenta) anche una minima critica. Che nessuno abbia mai il coraggio (e non mi riferisco certo alla gente comune) di dissentire apertamente con certe sue posizioni. Che il nostro Stato sia così condizionato in ogni suo agire da apparire tutto tranne che uno stato laico, con politici che non hanno mai il coraggio di dire veramente ciò che pensano, ma prima di aprir bocca fanno sempre il calcolo di quanto gli potrebbe costare tale affermazione inimicandosi il clero.

Ritengo inoltre che la Chiesa (come istituzione) abbia rappresentato, per secoli, nella penisola italiana, un insormontabile ostacolo a qualsiasi progetto (anche parziale) di unificazione. Agendo in ogni contesto e con ogni mezzo, per  tenerla il più a lungo possibile in uno stato, citando il Metternich, di “mera espressione geografica”.

Mi è capitato più volte di essere a Roma e trovarmi a passare nelle vicinanze di S. Pietro, mai, le confesso, è venuto meno il mio stupore nel veder passeggiare lungo le vie attigue, certi prelati, con un impeccabile abito sartoriale e la valigetta 24 ore di pregiata pelle, che se non era per quel collarino bianco che ne distingueva l’appartenenza ecclesiastica, li si sarebbe potuti tranquillamente scambiare per importanti uomini di affari.

Vero che esistono anche i missionari che tanto bene fanno nel mondo, ma in cuor mio credo che tale aspetto romantico, oltre che minoritario, sia lontano anni luce da quella realtà, che ci cammina davanti ai nostri occhi, ogni giorno.

La Chiesa è fatta ed è gestita da uomini, e dubito che tale Istituzione sia stata e sarà porto franco dei suoi intriseci difetti.

 
 
 

EVASORI FISCALI? Gli altri...

Post n°6 pubblicato il 18 Ottobre 2006 da ilPrincipeNero

Qualche giorno fa ho iniziato a discutere di politica, tasse e finanziaria a cena con amici.

Una coppia di queste era di estrema sinistra (ora va di moda dire sinistra radicale) e come tale si sentiva unta dal Signore.

Loro sono i democratici, loro sono gli onesti, loro sono i colti, solo loro sono degni di avere parola in questo Paese, ecc ecc. Chiaramente ODIA Berlusconi, perchè è un ladro, è un mafioso, ha rovinato l'Italia, è impresentabile internazionalmente (un altra volta vi parlerò del caso D'Elia, a proposito delle presentabilità della sinistra).

Insomma le solite cose sentite mille e mille volte.

La gentil signora pende dalle labbra del buon e onesto Prodi, e il suo sogno erotico proibito è passare la notte a tre con Bertinotti e Diliberto. De gustibus...

Ad un certo punto tuona: "Finalmente c'è Visco! E quei ladri di liberi professionisti, commercianti, imprenditori pagheranno le tasse che meritano! sarà lotta dura (loro avete notato che lottano sempre?) contro questa marcia Italia di evasori!

Io ascolto in silenzio e poi le dico: "scusami ma come la mettiamo con tuo marito?"      

E lei: "Perchè lui che centra?"

Io: "Ha un regolare lavoro dipendente di mezza giornata e l'altra mezza fa un lavoro molto lucroso TOTALMENTE IN NERO, di cui non paga nemmeno un euro di tasse"

Lei: "ma cosa c'entra! Cosa vuoi che siano quei pochi (sic!) euro guadagnati in confronto ai veri evasori!"

Che risponderle....

 
 
 
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AVVISO IMPORTANTE AGLI OSPITI!

L'autore di questo Blog è persona di scarsa cultura, ignorante e rozza.

Non essendo di sinistra, e quindi non avendo avuto, per discendenza di casta, tutte quelle qualità che tale appertenenza ha insite nel priprio DNA, è una persona che: 

ama la violenza, non è democratico, legge poco e quel poco sono solo giornali scandalistici e libri di quart'ordine e, la cosa peggiore di tutte, in TV guarda solo Reality, Soap Opera e Rete 4! 

Quindi siete avvisati...

 

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PRESENTAZIONE

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Salve a tutti ho appena creato questo blog e per evitare stupidi malintesi e fraintendendimenti, preferisco spiegare ai più che forse non lo sanno chi sia il Principe Nero. Non si tratta nè di un essere demoniaco nè del figlio di satana, quindi gli amanti del "genere" (bestie di satana e affini) sono avvisati.

Non si tratta nemmeno di un personaggio che le menti un pò fantasiose possono identificare come un "Masters" (credo che si dica così) adito a rapporti sado-masochisti. Quindi prego astenersi amanti del genere.Nè si tratta di un nome di fantasia da me inventato. 

Ma chi sarà mai allora questo Principe Nero?

Molto banalmente è un non secondario protagonista del passato che fu.

Essendo io molto appassionato di Storia ed in particolare di Storia Medievale, ho utilizzato (spero di esserne all'altezza ) il soprannome di battaglia di Edoardo d'Inghilterra, Principe di Galles. Persona molto ma molto lontana sia per l'epoca, ma anche per carattere, temperamento, sagacia e forza dell'attuale pretendente al Regno d'Inghilterra.

Giusto per non annoiarvi troppo, vi traccio brevemente chi fosse Edorado d'Inghilterra detto il Principe Nero

Edoardo, nacque a Woodstock nel 1330 e la sua vita non fu lunga infatti non arrivò mai a diventare re. Morì infatti nel 1376 a soli 46 anni per una banale infezione.

Primogenito di Edoardo III di York (rosa bianca) dei Plantageneti, fu uomo di grande coraggio unito alla straordinaria abilità strategica. Il soprannome (Principe Nero) gli derivò dal colore dell'armatura da questi indossata in battaglia.

Giusto per citarne una, forse la sua più famosa vittoria, la battaglia di Poitiers (1356)

Edoardo si scontra in un epica battaglia contro il sovrano francese Giovanni II che sicuro della superiorità numerica 1 contro 2, lo attacca vicino alla cittadina di Poitiers. Subendo una rovinosa sconfitta (grazie soprattutto ai temibilissimi arcieri inglesi) e rimanendo catturato, per poi essere portato in Inghilterra come prigioniero.

Le pagine di questo Blog cercheranno di rifarsi al carattere di questo personaggio. Certo non ci saranno battaglie campali con frecce, spade o lance, ma non ci sarà nemmeno il buonismo deleterio e la ipocrisia che pregna il nostro Paese da troppo tempo.

Le cose qui da me scritte si rifaranno allo spirito con cui Oriana Fallaci amava trattare gli argomenti affrontati. (mi perdoni da lassù per un così ardito paragone sia culturale che di capacità e stile narrativo.)

 
 

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