Creato da roby.floyd il 31/01/2014
un'anima alla ricerca di un chissà

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Impressioni di settembre

Post n°116 pubblicato il 01 Settembre 2014 da roby.floyd

" Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso,  anche l'abisso scruterà dentro di te ".
F. W. Nietzsche.

Rifocillato mi sento veramente in forma, ma la coscienza presuppone ben altre attenzioni...
Quanti marinai nel tirare su reti vuote, o in preda alla furia degli elementi che sovrastano le forze umane, non hanno imprecato contro il mare?
Ma veramente si può buttarlo via così facilmente?
La mia visione, da quel momento in poi, mi avrebbe impedito di potergli addebitare tutto ciò... elementi del tutto diversi da lui compiono, di fatti, i misfatti...
Lui, il mare, presta solo il suo mobile elemento, l'acqua, ad altre forze, adattando la sua forma e natura alla spinta che venti  e tempeste impongono alla sua superficie, ma sotto, nulla risente della tempesta ed uragani... così il suo vero esistere è protetto e tutelato.
E' nelle più recondite profondità che il mio sguardo, da quel momento in poi, avrebbe preso spunto per ogni riflessione... ma non solo il mio sguardo, tutti i miei sensi avrebbero potuto gioirne... il cibo imbarcato era notevolmente migliore dall'inizio del viaggio, ed anche se potevo accontentarmi di qualunque cosa  per soddisfare la fame, il mio palato aveva imparato a distinguere il buono dal soddisfacente  così come la mia mente il bello dall'accettabile fino al vero: unico concetto di bello possibile...
Guardiamo infatti l'abisso come tale, uno smarrimento dove mostruosità di ogni tipo vivono e vegetano  e si riproducono in un loro preciso significato esistenziale...
Niente a che vedere con le meraviglie estetiche a cui regolarmente facciamo riferimento...
Eppure, che fascino esercitano su di noi certe forze inspiegabili ed irrinunciabili dell'esistenza, come potremmo noi, piccoli esseri umani, pensare di poterle eliminare e controllare?
Fin quando esse esisteranno saranno la conferma stessa del nostro esistere e della nostra natura terrena... ed a nulla varranno gli sforzi degli scienzati per appropiarsene se non al caro prezzo della distruzione stessa...
Ma non elucubriamo, il sole splende e i miei termini di paragone si confondono tra lo spettacolo entusiasmante della superficie ed il gusto invitante del cibo e del vino che come potente medicinale cura tutte le ferite cullando malinconie ed assenze, delusioni e speranze... ed è così che, almeno oggi, smarrisco mente e corpo e cedo alle lusinghe di odori e sapori...

E per conservare intatta la purezza dell'anima  che il mio corpo è segnato,  ritrovo la verità della mia vita in ogni ferita e cicatrice senza mai preoccuparmene perchè ciò che era mio ancora mi appartiene...

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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