Post n°116 pubblicato il 01 Settembre 2014 da roby.floyd
" Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te ". F. W. Nietzsche.
Rifocillato mi sento veramente in forma, ma la coscienza presuppone ben altre attenzioni... Quanti marinai nel tirare su reti vuote, o in preda alla furia degli elementi che sovrastano le forze umane, non hanno imprecato contro il mare? Ma veramente si può buttarlo via così facilmente? La mia visione, da quel momento in poi, mi avrebbe impedito di potergli addebitare tutto ciò... elementi del tutto diversi da lui compiono, di fatti, i misfatti... Lui, il mare, presta solo il suo mobile elemento, l'acqua, ad altre forze, adattando la sua forma e natura alla spinta che venti e tempeste impongono alla sua superficie, ma sotto, nulla risente della tempesta ed uragani... così il suo vero esistere è protetto e tutelato. E' nelle più recondite profondità che il mio sguardo, da quel momento in poi, avrebbe preso spunto per ogni riflessione... ma non solo il mio sguardo, tutti i miei sensi avrebbero potuto gioirne... il cibo imbarcato era notevolmente migliore dall'inizio del viaggio, ed anche se potevo accontentarmi di qualunque cosa per soddisfare la fame, il mio palato aveva imparato a distinguere il buono dal soddisfacente così come la mia mente il bello dall'accettabile fino al vero: unico concetto di bello possibile... Guardiamo infatti l'abisso come tale, uno smarrimento dove mostruosità di ogni tipo vivono e vegetano e si riproducono in un loro preciso significato esistenziale... Niente a che vedere con le meraviglie estetiche a cui regolarmente facciamo riferimento... Eppure, che fascino esercitano su di noi certe forze inspiegabili ed irrinunciabili dell'esistenza, come potremmo noi, piccoli esseri umani, pensare di poterle eliminare e controllare? Fin quando esse esisteranno saranno la conferma stessa del nostro esistere e della nostra natura terrena... ed a nulla varranno gli sforzi degli scienzati per appropiarsene se non al caro prezzo della distruzione stessa... Ma non elucubriamo, il sole splende e i miei termini di paragone si confondono tra lo spettacolo entusiasmante della superficie ed il gusto invitante del cibo e del vino che come potente medicinale cura tutte le ferite cullando malinconie ed assenze, delusioni e speranze... ed è così che, almeno oggi, smarrisco mente e corpo e cedo alle lusinghe di odori e sapori...
E per conservare intatta la purezza dell'anima che il mio corpo è segnato, ritrovo la verità della mia vita in ogni ferita e cicatrice senza mai preoccuparmene perchè ciò che era mio ancora mi appartiene...
Qualsiasi cosa avvenga in Natura che non sia stata distorta dall'uomo, segue appunto un suo ritmo naturale che a volte ci appare, misterioso, incomprensibile e pauroso e non avendo il diritto di interferire con esso dovremmo non lasciarci spaventare. Così come quando veniamo presi da inquietudini che provengono dalle profondità del nostro essere dovremmo guardarle senza porci domande, senza volerle spiegare a tutti i costi o giudicarle o sforzarci di mandarle via, solo in questo modo se ne andranno al più presto.
Alle volte trovare le parole giuste è quasi impossibile... alle volte nemmeno il mio sguardo sul mare trova risposte... alle volte credere in qualsiasi cosa è davvero dura... mi sento impotente perchè non decidiamo sempre noi della nostra vita ed è dura accettarlo. Alle volte anche Dio dimentica che noi che crediamo in lui facciamo davvero una gran fatica a comprendere determinati disegni divini. Vorrei essere in cima ad una montagna, ora, e gridare tutto me stesso sino ad evaporare. O farmi una spremuta col mio cuore, degustando me stesso, con la speranza di capirci qualcosa... e fanculizzarmi una volta per tutte. Ecco, già sorrido...
In questo tuo post molto bello ci sono tanti stati d'animo, il dubbio, lo sconforto,il conflitto interiore, ma anche voglia di bellezza, di vita, e speranza...
Salire in cima ad una montagna per gridare con tutta me stessa un "No" è qualcosa che conosco, ma riguarda il passato. Ricordo che solo il fatto di poter immaginare di compiere quel gesto era liberatorio...
... e non posso far altro che condividere questo tuo pensiero, ma la montagna la sto scalando con non poche difficoltà; mi auguro che un giorno giungerò alla cima e possa urlare di gioia e gustarmi anche il famoso panorama. Grazie. Roberto.
Hai mescolato realtà e fantasia, sogno immaginazione ed illusione, provando ad incollarli alle disfatte della vita, .. dandoti una spiegazione con le connessioni del cosmo e della natura, ed anche con l'abisso, che ci attira, ogni giorno. Così come il cielo, anche ci attira e il mare.
La parola, forse ti ha liberato.
La parola scritta.
E' questo poi però che deve servire. La parola, a concludere un fatto.
E credo ti abbia aiutato nella tua quotidianità.
Con coerenza.
Vero?
Roberto, se pensi che il commento non sia calzante, o abbia scritto una stupidaggine, cancella pure.
Un abbraccio.
Roberta
Ogni mio commento è superfluo perchè ogni tua frase spiega in maniera semplice ed esaustiva quello che ho scritto. Però, consentimi, una stupidaggine l'hai scritta, che non calza per niente, ossia, l'eventuale cancellazione da quanto te scritto... non c'avrei pensato proprio... nemmeno se non fosse stato a tema perchè ogni tua parola scritta dovrebbe, anzi deve essere protetta e quindi, anche tu, perchè ti ritengo patrimonio dell'UNESCO. Ciao. Roberto.
Inviato da: occhi_digatta
il 23/06/2021 alle 11:08
Inviato da: ReCassettaII
il 17/03/2021 alle 13:44
Inviato da: cassetta2
il 12/10/2020 alle 09:33
Inviato da: Roberta_dgl8
il 27/08/2020 alle 21:48
Inviato da: ditantestelle
il 20/08/2020 alle 17:28