ilcinghiale

Centro Ambiente : Cosa fanno i Comuni ?

Centralina rilevamento polveri sottili - Via Risorgimento, Moie -

Elettrodotto Moie

Altro tema che lancio all'attenzione di tutti e su cui ho fatto delle interrogazioni. Tema che sarebbe da approfondire: l'elettrodotto ad alto voltaggio che passa al centro delle Moie tagliando le piscine. Incide sulle patologie tumorali ? Sono stati fatti degli studi (risposta: no !!!). Qual'è l'incidenza delle leucemie lungo il suo percorso ? Qualcuno, ma non ho avuto modo di verificarlo, mi parla di un'incidenza alta. E' un argomento che può interessare ? Io ritengo di sì.

Serbatoio ex benzinaio P.zza Kennedy Moie

Problema della serata, da riprendere in considerazione. Ma lo pongo per vedere se suscita interesse e se deve essere ripreso in consiglio. Il serbatoio del benzinaio rimosso da piazza kennedy risultava bucato. Non si sà a che punto siano le bonifiche e se il petrolio sia stato rimosso. Inoltre mi risulta che altri benziani abbiano chiuso senza che si sia minimamente parlato di verificare lo stato delle botti contenenti gasolio. Io sono arrivato a Moie solo nel 2000, quando molti di questi avevano chiuso. Ritenete che la questione debba essere approfondita ? qualcuno può segnalarmi coon precisione dove questi vecchi benziai erano unbicati ? se il gruppo lo ritiene opportuno posso porre un'interrogazione sulla questione. Considerate che per tre anni e passa ho posto interrogazioni e mozioni ... Marco Gambini Rossano

La questione Discarica di Moie

Una delle cose che sono riuscito a fare a forza di rosicare le caviglie all'amministrazione (in proposito è rimasto famoso un filmato in cui a forza di urli ho fatto sospendere il consiglio, proprio sulla questione discarica) è stato convincerla ad istituire una commissione esterna sul controllo della discarica, in quanto non mi ritenevo soddisfatto dei controlli fatti da sogenus. Non perchè fossero implicitametne fatti male, ma perchè mal digerivo che l'oste desse giudizi sulla qualità del suo vino. All'interno di detta commissione, feci inserire, daccordo con l'altra minoranza, il Prof. Tamino, che avevo conosciuto all'epoca in cui, da Presidente del Comitato della Tutela ddella Salute e dell'Ambiente mi battevo contro la Sadam (battaglia poi vinta prima delle mie dimissioni). Tamino era ferocemente contrario all'idea stessa di discarica, tanto che nel momento stesso in cui lo contattai, mi minacciò di indire una conferenza stampa per sputtanarmi se gli avessi messo i bastoni tra le ruote. Ovviamente feci il possibile per dargli tutto il supporto di cui ero capace come consigliere. Ma devo dire che, in quel caso, l'amministrazione si mostrò particolarmente collaborativa. Il risultato finale della commissione fu, con la sottoscrizione di Tamino, che la discarica non presentava problemi di perdita di percolato nè di emissioni in aria. Il cattivo odore era dato dal sistema di compostaggio, che di lì a poco sarebbe stato smontato, e che produceva metano: puzzolente ma, in linea di massima, innocuo.problemi di criticità restavano, secondo Tamino riguardo la bruciatura del metano di discarica, puro, per stessa ammissione di sogenus, solo al 44%
L'amministrazione si impegnò a far avere i dati delle emissioni a camino. Onestamente lì mi sono fermato per sopraggiunta stanchezza. Ma mi pare di capire che i dati siano stati effettivaemtne consegnati al professore. Il che non risolve un quesito di fondo di cui, se vorrete, parleremo in un altro momento, perchè, sopraggiunte le due, devo verametne finire il mio lavoro: come si spiega l'aumento delle esenzioni per patologie tumorali, nella zona di Moie, del 500% in nove anni ? (Jesi + 380%). Nessuno mi ha fornito una risposta esaustiva. Potrebbe anche essere stato l'effetto di Chernobill, ma mi sarebbe parso logico che chiunque, sindaco, presidente di provincia o di regione, responsabile dell'ASUR, uno studio ad hoc lo promuovessi. Invece niente. Per ora buona notte ed alla prossima domanda.Piccola aggiunta a beneficio di tutti, in un altro momento di pausa lavorativa. E' interessanti porsi la domanad del perchè i sindaci dei dintorni richiamino, immancabilmente la discarica come scandalo ambientale nel momento ni cui sono sotto attacco per qualche porcata grossa che stanno combinando. Tale tecnica è stata tentata da papadopulos a Castelbellino quando ero ancora presidente del comitato, ma anche dallo stesso consoli, a poggio san marcello durante la questione della centrale ad olio esausto. Il motivo mi pare abbastanza evidente: tentare di distrarre l'attenzione dallo schifo in casa propria attirando l'attenzione su qualcosa di apparentemente enorme in casa d'altri .
Ci sono due punti che risultano particolarmente rivoltanti in tali atteggiamenti. 1) i sindaci della zona, TUTTI, mediante le loro partecipazioni in CIS e SOGENUS si garantiscono delle entrate, spesso importanti, proprio dalla discarica. Come mai in quelle sedi non contestano tale struttura ? 2) Io non amo la discarica. Mettere spazzatura dentro un buco lo trovo sciocco ed a lungo andare comunque non salubre. Ma devo prendere atto di quanto scritto in una relazione dove c'era un tecnico di mia fiducia. Si chiama onestà intellettuale. Se qualcuno individua motivi di accusa contro la discarica non sarò certo io a tirarmi indietro per ulteriori richieste di chiarimenti o eventuali j'accuse. Ma le cose devono essere motivate. Altrimenti sì, si diventa talebani. A questo punto, la questione discarica si può e si deve affrontare da un altro punto di vista. Quello economico, per una volta alleato a quello ambientale. La domanda giusta da porci è: possiamo permetterci di fare un buco in cui sotterrare preziose potenziali materie prime, in un momento di crisi grave come qusto ? Come farà il comune di Maiolati, adesso oggetto degli attacchi velenosi ed invidiosi dei sindaci circonvicini (ma dove erano quando si trattava di scegliere il luogo dove mettere questo maledetto buco ?) a mantenere il post mortem della discarica ed a garantire gli stessi servizi ? Devo dare atto che le giunte, di ogni colore, che si sono susseguite negli ultimi anni, hanno attuato una politica di progressivo sganciamento delle spese correnti del comune (quelle per intenderci dei servizi) dalle entrate della discarica, destinando tali proventi ad opere straordinarie (in alcuni casi più o meno condivisibili in termini di ubicazione come il campus, in altri in termini di compartecipazione, come il ponte sull'esino che collega il cimitero alla boccolina) od al ripianamento dei debiti ( il famoso virtuosismo del comune di Moie, unico comune assieme, mi pare, ad Asti, a non avere più mutui aperti). Non solo: ma tutte le giunte hanno proseguito ad accantonare un fondo, per altro obbligatorio per legeg, proprio per la manutenzione post mortem. La domanda da porsi è: con questa crisi e con quello che può succedeer a livello finanziario internazionale, tale cifra sarà sufficiente, al momento in cui dovrà esssere utilizzata ? Ma perchè non perpetuare le entrate con impianti di riciclaggio spinto, magari affidati proprio a sogenus, per trasformare i rifiuti in ricchezza ? Esempi in tal senso ne abbondano, da Vedelago ad arrowbio... Mi si obietta, per certi versi giustametne, che sarebbe una gara ad evidenza pubblica, e che non necessariamente vincerebbe sogenus. Mi si obietta che non ci sarebbero le volumetrie necessarie e che non tutti i comuni sarebbero disponibili, anche per invidia, a conferire in tal senso... Ma dopo una fusione di comuni, con un intero territorio chiamato a beneficiare dei proventi prodotti da tale sistema, siamo sicuri che tali obiezioni avrebbero ancora senso ? E soprattutto, in una Regione abituata a fare e disfare come più le piace, possibile che il sacrificio di Moie e l'occupazione data dalla sogenus, in un momento di crisi come questo, non contino proprio niente ? Ed infine... Ma qualcuno, si mai preoccupato di fare effettivamente i conti in tal senso ? E per stasera la chiudiamo qui, anche se mi sovviene un'osservazione che mi fu fatta da uno del gruppo di Moie che mi è stato vicino in queste battaglie e che è pertinente, riguardo la questione delle emissione dei fumi a camino del metano di discarica bruciato. Ferma la necessità di effettuare sempre e comunque ulteriori e dovuti controlli, possibilmente esterni, paradossalmente, la migliore alleata della salute, in questo caso è ancora una volta proprio l'economia. E questo per il fatto di come è strutturato il sistema di captazione e bruciatura del metano. In effetti la sogenus cede, in cambio di una quota percentualemnte fissa sui contributi ottenuti, il proprio metano ad una società privata, la Marco Polo Engineering. Questa società, ovviamente, ha anche lei un cosiddetto breack even point, ossia un punto di pareggio, in cui, spesati i costi fissi e variabili, comincia a guadagnare. Particamente, ogni euro al di sopra del punto di pareggio è la vera ciccia che la ditta si porta a casa. A sogenus, quello che la ditta produce, in effetti interessa poco, dal momento che se ha ricavi (la percentuale è agganciata ai ricavi, non all'utile: occhio: questo è il punto fondamentale) per cento, incasserà la sua percentuale su 100. Se la Marco Polo avrà ricavi per 200, sogenus incasserà la sua percentuale su 200. Il problema è della Marco Polo engineering, che deve contemplare, oltre al costo variabile di sogenus (è variabile in quanto legato agli utili prodotti), ai costi fissi dei macchinari (da ammortizzare), anche il così detto "imponderabile" Nell'imponderabile, rientrano tutti quei costi che non possono essere preventivati: rotture degli impianti, incidenti agli operai, manuntenzioni straordinarie non previste.... E vedete... Caso vuole che il metano di discarica, impuro, sia estremamente corrosivo e dannoso per i macchinari...Quindi la Marco Polo Engineering ha tutto l'interesse a vigilare perchè il metano sia il più pulito possibile. In altre parole, un metano aprticolarmente inquinato comporterebbe un drastico peggioramento del funzionamento dei macchinari ed un tracollo della loro efficienza, con danni economici incalcolabili che manderebbero i conti della Marco Polo, immediatamente in rosso. Ecco che la stessa ha tutto l'interesse a fare da cane da guardia. Incredibilmente l'economia aiuta l'ambiente. Ovviamente, dato che il metano, come dicevamo, è puro al 44%, il problema delle emissioni a camino (soprattutto di nanoparticelle) resta e deve essere verificato. Ma almeno il fatto di sapere che un feroce cane da guardia controlla, dall'interno, il funzionamento del meccanismo in parte mi consola. Ed è giusto che consoli anche tutti voi. A presto.
(Marco Gambini-Rossano, Lista Civica Maiolati)