Creato da: pa.oletta il 31/05/2010
ed è la vita che seduce...

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Lei ...

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a mio figlio - 12 marzo

Io li proteggo ancora
i ricordi che ho di te,
io ti proteggo ancora
e non importa dove sei tu,
io ti penso sempre.

 

 

 

Tu non sei i tuoi anni,
nè la taglia che indossi,
non sei il tuo peso
o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome,
o le fossette sulle tue guance,
sei tutti i libri che hai letto,
e tutte le parole che dici
sei la tua voce assonnata al mattino
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,
e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera
e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei.

         Ernest Hemingway

 
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Ricordi ...specchi riflessi

Post n°316 pubblicato il 03 Giugno 2015 da pa.oletta
 
Tag: Vita

 

 

Ci sono incontri che strappano il cuore, che non fanno dormire la notte, che fanno piangere di gioia e hanno origine antica.

Ricordi? Il nostro fu un incontro casuale, nato intorno alle parole, non cercato e all'inizio non voluto.

Questo, fu uno dei primi racconti  che postai e parlava di noi. Era l’inizio dell’estate di qualche anno fa. Mi accorgo solo ora  che in rete è stato  riproposto in diversi blog e in diverse piattaforme.

Poco importa. Si vede che l'amore e la passione non hanno confini ne tempo.

Ed ora la mia mente ritorna a quei ricordi, fra le cose che accadono.

Mi ritrovo  allo specchio, il riflesso di un sorriso accompagna i miei ricordi. A volte mi chiedo se anche per te è stato amore e se qualche volta mi pensi.

Guarda, sta volando un aquilone….

 

Da sempre uso i cinque “sensi”.

Fin da piccola, ma per l'olfatto è come se avessi una percezione in più.

Mi sono sempre piaciuti gli odori e i profumi delle cose.

Ricordo da bambina l’odore della cera che la nonna stendeva sul pavimento di marmo, l’odore di benzina, il profumo fresco che aveva il bucato steso in terrazzo e che entrava dalle finestre aperte, il dopobarba di papà quando di sera si chinava a darmi il bacio della buonanotte, il profumo di mamma, e chi se lo dimentica più?

 

E ora sono qui, quasi nuda, con indosso un asciugamano di spugna morbido in questa camera nella penombra di un pomeriggio cittadino.

La luce filtra dalle persiane socchiuse.

Il letto è grande e profuma di pulito, le lenzuola sono bianche e i cuscini sono morbidi, di piuma leggera giusto quanto basta per affondarci dentro.

Vicino trovo una benda nera di seta.

Al telefono mi ha chiesto di bendarmi. So che è arrivato, non lo vedo ma sento i suoi passi, è nell’altra stanza.

Le pareti sono chiare, di un leggero color pesca.

Sfioro le lenzuola, prendo la benda, faccio un grande respiro e l’appoggio sulle palpebre che involontariamente si chiudono.

Arriva.

Riconosco il suo odore. Deve essersi rasato da poco perché ha messo qualche goccia del dopobarba che gli ho regalato.

Sento che appoggia qualcosa sulla poltroncina, forse la sua borsa di pelle.

C’è silenzio.

Stiamo in silenzio ed è strano per me, appoggiare quella fascia nera sugli occhi.

Ma poi capisco il gioco: fare l’amore principalmente con uno dei cinque sensi,usare il mio olfatto per rendere più intenso il piacere.

Ha voluto allacciarmi lui la benda e mentre lo faceva mi ha baciato le spalle e l’incavo del collo, piccoli baci che sembravano un soffio di vento caldo.

Mi ha spogliato lentamente e io ho sentito liberare nell’aria l’odore del mio corpo, del mio profumo e del suo quando si è spogliato a sua volta.

L’asciugamano è sceso ai miei piedi, per un attimo il mio corpo è stato percorso da brividi leggeri ma poi lui mi ha preso, si è appoggiato a me, ha baciato la mia bocca e io ho accolto il suo sapore, la mia lingua l’ha gustato come lui avrebbe fatto con un dolce al cioccolato.

Ho raccolto il caldo della sua pelle fra le mie mani, il mio viso è vicino al suo ed io lo respiro.

Mi stende sul letto e lentamente lo sento scivolare verso il basso, mi copre di baci il seno, lo prende fra le mani; è un seno grande, morbido, bianco.

Poi la sua bocca prosegue, scivola giù sull’ombelico per poi fermarsi li sul monte di Venere.

Mi accorgo che il mio corpo si è messo in movimento, afferro un nuovo odore, un aroma, è il mio. Una traccia acida e dolce.

E’ l’odore del mio sesso.

Non stacca le mani dal mio seno ma scende affondando la sua bocca in me.

Mi assaggia con la lingua, emette un suono. Sa essere lieve e calmo.

Ho un fremito.

Con le mani gli accarezzo il collo, le sfioro i lobi, la nuca e sento di aprirmi sempre più.

Sono in apnea.

Improvvisamente si stacca ma non è più calmo, lo capisco da come mi bacia.

La sua lingua danza con la mia.

Mi morde il labbro inferiore e lo succhia e il sapore del mio sesso s’infila nelle narici di entrambi.

Mi accelera il cuore.

Si stende e rimane supino. Io sono al buio.

Non mi sta più toccando e così mi metto in ginocchio, uso l’olfatto come guida e lo trovo.

Sembrerà strano, ma da questa percezione posso sapere in che stato è: sento il suo testosterone, quell’odore caldo e umido del sesso maschile prima del sesso.

Risalgo con la lingua lungo le sue gambe ma non è per baciarlo.

Arrivo a lui e voglio sentire le diverse sfumature. Più denso verso il basso, più acre in punta.

Ma sempre lui. Un profumo che sa di gola, di uomo, di voglia di me.

Poi, lo assaggio.

E lui si lascia fare. E’ mio. Completamente mio.

All’improvviso mi distende e mi passa le mani prima sul viso, poi mi sfiora le labbra e con l’indice mi apre la bocca.

Scende sul seno, sul ventre e finisce per poi appoggiarle sui fianchi e con un movimento fluido mi entra dentro e inizia a muoversi e a danzare con me.

Capisco che il suo corpo sta cambiando odore.

Ora è più carico, più selvaggio.

Mi sorprende scoprire quante informazioni mi arrivano dagli altri organi, ora che la vista non può vedere.

Avverto che i miei sensi si sono affinati, come esploratori nel buio.

Ogni fragranza mi esorta a lasciarmi andare.

Non bado alle posizioni, a come si muove su di me, a come prende il mio corpo, in questo momento non m’importa dei dettagli ma sono gli odori a prendermi, come se fossi in un vortice.

Tutto è progressivamente più intenso.

La pelle lucida e umida, il mio sesso sempre più dolce, il suo desiderio che diventa più aspro.

Sento che sto per avere un orgasmo senza suono, come sott’acqua.

Lo sperimento come una cosa nuova che il corpo mi regala.

Lui è al culmine dell’eccitazione. Lo sento fremere, irrigidirsi.

Io uso l’olfatto, lui usa le mani come se fossero una morsa. Ho il suo viso sul collo, lo sento respirare, ansimare.

Io sono in apnea e lui mi sta divorando con il respiro.

E l’aria si riempie di un odore leggermente pungente, quasi aspro; sento quello, prima del suo grido.

Dalla sua bocca esce un urlo rauco. E anche se non lo vedo capisco che mi sta guardando, sta guardando il mio viso, non si sta perdendo nulla.

Nulla, e solo allora ci lasciamo andare e godiamo, insieme.

Rimaniamo così, non so per quanto, ma lui rimane sopra di me, rimane dentro di me.

Dice che vorrebbe stare così, immobile fino a quando mi prenderà un'altra volta e un'altra volta ancora.

Odoriamo di sesso, profumiamo d’amore.

Solo poi mi toglie la benda.

Contempla il mio volto trasformato, mutato dall’orgasmo ma io non apro gli occhi nemmeno un istante.

Sa che se lo guardo adesso, poi non potrà più fare a meno di me.

 

 

 

 
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Commenti al Post:
Web_London
Web_London il 03/06/15 alle 11:17 via WEB
Ah, i ricordi, sono sempre un'arma a doppio taglio ...
Un saluto
(Rispondi)
 
Be_Reborn
Be_Reborn il 03/06/15 alle 12:12 via WEB
Intenso.
(Rispondi)
 
WhatYourSoulSings2
WhatYourSoulSings2 il 03/06/15 alle 14:32 via WEB
posso soltanto ribadire il commento precedente... intenso sì. Ah.. i ricordi, i ricordi....
(Rispondi)
 
Katartica_3000
Katartica_3000 il 03/06/15 alle 15:52 via WEB
Io lo ricordo bene questo brano quando lo pubblicasti la prima volta: pieno di fremiti e di odori, anche solo virtualmetne parlando:-)))...Dolce Paolè, Mr.Grey e la sua Anastacia possono definirsi dei poppanti al confronto:-))))
(Rispondi)
 
sensibilealcuore
sensibilealcuore il 03/06/15 alle 21:52 via WEB
E' stupendo, mi sembra proprio di averlo vissuto anni fa anch'io:)
(Rispondi)
 
selvaggi_sentieri
selvaggi_sentieri il 04/06/15 alle 12:35 via WEB
Tutto si racchiude in queste parole finali "Sa che se lo guardo adesso, poi non potrà più fare a meno di me" se avesse guardato i suoi occhi sarebbe potuto essere un Sentimento che va Oltre il comune
(Rispondi)
 
VENT_ANNI
VENT_ANNI il 05/06/15 alle 08:49 via WEB
caspita wow ho letto e riletto il tuo scritto senza quasi respirare... bellissimo, bellissimo! ciao Paola buona giornata un sorriso;)
(Rispondi)
 
Vince198
Vince198 il 05/06/15 alle 11:21 via WEB
Nel mondo dei sentimenti tutto avviene casualmente: un incontro fortuito, una circostanza neanche immaginata e poi.. e poi..
Ma sarà vero tutto questo o, piuttosto, quella via era tracciata da tempo a nostra insaputa?
Francamente ho preferito dare il massimo di me in uno scambio osmotico di sentimenti naturali e slanci mai prima immaginati.
Certi ricordi si appalesano nei momenti più imprevedibili. Meglio così.. si, meglio così: chiudere gli occhi e riviverli. Dolcemente ^____^
(Rispondi)
 
arcangel48
arcangel48 il 06/06/15 alle 18:31 via WEB
...è una poesia in movimento... che riaccende i sensi... non manca altro che slanciarsi e lasciarsi andare... al potere dei sensi!
(Rispondi)
 
blunightavenue
blunightavenue il 18/06/15 alle 09:30 via WEB
Si legge e si rilegge... sempre con la stessa passione!
(Rispondi)
 
fosco6
fosco6 il 30/06/15 alle 02:31 via WEB
Ho sempre sostenuto che le donne sanno scrivere di erotismo molto meglio delgi uomini. Gli uomini sono più rozzi, talvolta più volgari, le donne molto più morbide ed eleganti. Le donne sanno usare le sfumature, i dettagli, sanno "sentire" con le parole, e soprattutto sanno comunicare le sensazioni e le emozioni che le pervadono, convolgendo completamente il lettore.
Non sei retorica, non sei ampollosa, non sei stravagante o esageratamente intellettuale, sei una donna che sa esprimere con semplicità le sue emozioni, i suoi desideri, i suoi pensieri, così che possano essere patrimonio di tutti, anche di quelli meno acculturati.
Questo tuo scritto è il più bel racconto erotico (vissuto o meno) che abbia letto nei blog. Sono pennellate lievi ma decise, sono immagini proiettate con le parole, sono suoni e odori che si sollevano da dietro ogni lettera. E soprattutto sono musica, la sensualità e l'erotismo accompagnati dalla musica delle parole.
Hai fatto vivere questo ricordo, l'hai valorizzato, e soprattutto sei riuscita a far sì che ognuno di noi si sentisse non un guardone, ma un protagonista della scena, insomma ce l'hai fatta vivere insieme a te...e questo non può che farti sentire gratificata.
Brava.....
Ciao....CARLO.
(Rispondi)
 
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