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UMBERTO ECO A ORTA

Post n°37 pubblicato il 17 Maggio 2015 da ilibridellago

In attesa del ritorno di Umberto Eco a Orta ecco un articolo tratto dal settimanale Eco Risveglio

Man mano che le settimane trascorrono sempre più lettori si rendono conto che tra le pagine dell’ultimo romanzo di Umberto Eco, “Numero Zero”, si parla anche di Orta San Giulio, quasi  come un omaggio ai suoi soggiorni cusiani. Proprio così, infatti lo scrittore alessandrino in passato ha frequentato assiduamente Orta, per un paio d’anni ha perfino trascorso le sue estati con la famiglia presso il “conventino”  del Sacro Monte, quasi certamente il luogo dove in “Numero Zero” colloca la casa ereditata dalla amica del protagonista, Maia, che diventerà un rifugio sicuro dal quale si gode la visione dell’isola di San Giulio. Ma Eco amava venire a Orta anche e soprattutto per la sua grande amicizia con il musicologo Roberto Leydi, scomparso nel 2003. La moglie di Leydi, Sandra Mantovani, ricorda sempre con piacere quegli incontri nella casa che ancora oggi possiede, lungo l’antica via di accesso al borgo, parte di quell’edificio che appartenne all’insigne anatomico, Angelo Cesare  Bruni, il professore che, come ricorda una iscrizione posta sul muro, fu “cercatore d’ignoto”. “Ci sedevamo a chiacchierare in giardino quando il tempo lo permetteva”.  Anche lo storico Cesare Bermani, “vicino di casa” della famiglia Leydi, ricorda questa grande amicizia: “Come si conobbero Eco e Leydi è presto detto, entrambi frequentavano gli ambienti culturali di Milano e due personaggi così non potevano far altro che incontrarsi. Quello che forse non tutti sanno è che Eco ha fatto numerose ricerche sulle canzoni popolari, in particolare sui canti della Resistenza sui quali Roberto scrisse un libro e Umberto Eco alcuni articoli. Entrambi inoltre frequentarono il DAMS di Bologna”. Non è possibile però che tutto questo passi  quasi inosservato, l’amministrazione comunale sta infatti attivandosi per conferire al professor Eco la cittadinanza onoraria. “Siamo in contatto per invitarlo a Orta in autunno – annuncia in anteprima il sindaco Giorgio Angeleri – conosciamo i suoi numerosi  impegni per l’uscita del romanzo in 30 paesi del mondo ma siamo fiduciosi che riesca a ritagliare uno spazio anche per un ritorno nelle terre che tanto lo hanno affascinato”. Sarà magari anche l’occasione per  sfatare, o anche no, una volta per tutte la leggenda metropolitana che vede in Eco l’autore de “I numeri della sabbia”, romanzo nel quale  qualcuno ipotizza abbia usato lo pseudonimo Roger R. Talbot.

 
 
 
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