IL MONOLOCALE

La Cura.

"...e quannu t'ancontru 'nda strata
mi veni 'na scossa 'ndo cori..”

Non so se sia giusto parlarne. Ho sempre pensato che scrivendo dei miei sentimenti una parte dell’energia venisse dispersa.

Il silenzio è d’oro. Ma stasera voglio aprire il mio cuore e dirtelo anche se soltanto su questo blog. Lo so che è presto per parlartene. Lo so che ogni volta che ci provo ti arrabbi perché hai paura. Che ti amo ormai è un fatto assodato.

Te l’ ho detto già altre volte e tu che fai,  mi tappi la bocca o ti tappi le orecchie.

A volte litighiamo e con te è sempre un trauma perché a me dispiace tremendamente e anche a te. Così non ci sentiamo per un po’. Io sono triste e tu fai la sostenuta. Torno da te, mi dici che non mi vuoi più vedere e allora io me ne vado, ma non ti mollo. Ritorno e tu mi dici di sì.

Una volta, diverso tempo fa, mi confessasti che avevi paura che io non sarei tornato da te. Me lo hai detto ben due volte. Io sono sempre tornato e questo per te ormai è un dato di fatto. Ci conti! Lo sai che non ti mollo. Mi hai anche confessato che il tuo ex marito per due anni ti ha cercato  e l’ hai sempre respinto. Sei una tosta, ma dentro  sei una donna fragile e coraggiosa con una marea di problemi tra capo e collo a cui devi sopravvivere. Ti ho detto che quando ti ho conosciuta eri diversa e che adesso sei cambiata. Mi hai confermato che nella vita si cambia. Adesso sei indubbiamente più stronza, ma questo perché ne hai passate troppe e dentro di te hai eretto un muro. Lo dici anche tu che hai un cuore di pietra, anzi che un cuore non ce l’ hai. Ma in genere chi parla così ha soltanto tanta paura di vivere e di abbandonarsi ancora una volta all’amore. Come quella volta che senza dirmi niente mi hai baciato. E’ stato il nostro primo bacio e mi hai spiazzato. Non me lo sarei mai aspettato. In genere sono io quello che prende l’iniziativa. Quella sera quando sono venuto da te non mi hai fatto neanche parlare. Sei scesa di casa, sei salita in macchina, hai chiuso la portiera, ti sei seduta sulle mie ginocchia abbracciandomi e mi hai detto: “Questo te lo do io!” E’ stato un bacio di quelli che ti tolgono il fiato. In tutta la mia vita mi sono innamorato diverse volte, ma solo in due occasioni ho sentito quella “scossa nel cuore”, quella che ti manda in fibrillazione e ti sballa. La prima volta avevo diciotto anni, la seconda è accaduta esattamente venti anni dopo. Quando ti vedo mi bolle il sangue nelle vene e ho un’ansia, una smania, una voglia di te inenarrabile. Non è solo un fatto fisico, non è solo sesso, anzi in questo momento il sesso è l’ultima cosa. Ciò che desidero profondamente sei tu, il tuo cuore, la tua anima. Quell’anima che un giorno ho sfiorato. Così ti cerco ostinatamente. Tu lo sai che ci sono e che ci sarò sempre anche quando fai la stronza. Perché con te non si sa mai con chi hai a che fare. Sei lunatica. Un giorno sei la donna più dolce e appassionata dell’universo, la volta dopo sei la strega di Biancaneve. Ed io sto al tuo gioco e ti lascio fare. Quando sei strana non m’incazzo più e lascio correre. Faccio l’indifferente e fingo che non m’importi nulla di te e che siamo soltanto due buoni amici. Perché in fondo siamo amici l’ hai detto tu. Poi ridi e mi fai il solletico e tiri fuori la lingua. E allora tocca  a me  solleticarti e tu non fai una piega, dici che sai resistere ed io ribatto che sei una cicciona, che ti è cresciuta la panza! Un po’ ti dispiace. Sei permalosa. Del resto se ti dico che sei bella mi rispondi che lo sai, ma non è vero. Un giorno mi hai confessato che ti senti brutta e che non possiedi nulla di speciale e che non ti piacciono le tue gambe e la pancia. Bene una cosa speciale la possiedi, una cosa unica. Certe volte quando mi sorridi (ricordo quando ci siamo rivisti dopo la lite) ti s’illumina lo sguardo di una dolcezza infinita e penso che solo le stelle sono belle come i tuoi occhi. E quel sorriso a trentadue denti (da ebete!!!) mi intenerisce il cuore e mi commuove. Mi sembra in quei momenti che ti manchi il fiato tanta è l’emozione. Ed io vivo per questo, solo per questo. Mi ricordo tutto di te, il giorno che ci siamo conosciuti, il taglio dei capelli che avevi allora. Potrei elencarti tutti i tuoi abiti, le tue scarpe, le borse, gli orologi. Io che a momenti non  ricordo neanche cosa c’è dentro al mio armadio. Io che  odio guardare le vetrine e che, quando devo acquistare qualcosa, mi reco inevitabilmente sempre negli stessi posti, ho trascorso gli ultimi due mesi passando in rassegna tutti i negozi per cercare il regalo per il tuo compleanno. Io che se devo comprare qualcosa per qualcun altro mi ricordo sempre all’ultimo minuto, la vigilia di Natale, il giorno della festa perché sono un tipo che rimanda sempre. Ricordo ogni tua parola, ogni tua osservazione perchè mi piacciono i tuoi pensieri.
Adori le rose ed io te le regalo spesso. Sono belle, sono rosse, sono grandi. Le annusi, ma non profumano e non capisci. Te l'ho detto perchè l'ho appreso dalla fioraia che ormai mi riconosce. Sono di una qualità che non esiste in natura, sono un ibrido, e sono bellissime. Ma cos'è una rosa senza profumo? E' come una donna bellissima senz'anima. Invece tu un'anima ce l'hai ed è qualcosa di speciale. Il tuo corpo invece ha un profumo particolare e guarda caso sa di rosa!

Ti aspetto sai e non ti mollo. Perché in fondo credo che sia questo ciò che vuoi, qualcuno che ti aspetti e che ti dimostri il suo amore con la presenza.

Ostinata tu, ostinato io però, spero che questo sacrificio ci porti qualcosa di grande e di unico. Le cose che contano costano molto. E tu per me conti tantissimo. Sei in cima ai miei pensieri. Questo rapporto ci cambierà profondamente. Spero con tutto il cuore in meglio. Ti aspetto e non ti mollo perché ti amo. Dal profondo del cuore ti amo “…perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te…io sì, che avrò cura di te.”  

PS: non mi hai detto che ti saresti fatta fare il tatuaggio. Non ne hai mai parlato, ma io questa settimana l'ho avvertito, l'ho sentito e stasera...l'ho scoperto. Ma questo è un altro post.