Creato da GertdalPozzOscuro il 06/05/2008

REX MUNDI IMPERA

Come il potere,dio e'bramoso di dominio;come la follia il Diavolo e'assetato d'amore

 

 

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a cugiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!111

Post n°5 pubblicato il 12 Luglio 2008 da GertdalPozzOscuro

auguri di pronta guarigione a mio cugino valerio che si e'rotto il perone d'estate!che palle il gesso a luglio.....stamo tutti co te bonzo!!

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Commenti al Post:
fenicenera1968
fenicenera1968 il 16/08/08 alle 20:52 via WEB
:-( vento..
 
 
GertdalPozzOscuro
GertdalPozzOscuro il 10/09/08 alle 19:50 via WEB
saluti a te mia dama!ora mio cugino si e'ristabilito,sn contento.ti adoro...
 
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il tuo come il mio,mia signora...je t'aime
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il 10/09/2008 alle 19:52
 
saluti a te mia dama!ora mio cugino si...
Inviato da: GertdalPozzOscuro
il 10/09/2008 alle 19:50
 
:-( vento..
Inviato da: fenicenera1968
il 16/08/2008 alle 20:52
 
..il mio Totem..
Inviato da: fenicenera1968
il 04/08/2008 alle 21:43
 
 

"Il vampiro"

Tu che t'insinuasti come una lama
Nel mio cuore gemente; tu che forte
Come un branco di demoni venisti
A fare folle e ornata, del mio spirito
Umiliato il tuo letto e il regno-infame
A cui, come il forzato alla catena,
Sono legato: come alla bottiglia
L'ubriacone; come alla carogna
I vermi; come al gioco l'ostinato
Giocatore, che sia maledetta.

Ho chiesto alla fulminea spada, allora,
Di conquistare la mia libertà;
Ed il veleno perfido ho pregato
Di soccorrer me vile. Ahimè, la spada
Ed il veleno, pieni di disprezzo,
M'han detto: "Non sei degno che alla tua
Schiavitù maledetta ti si tolga,
Imbecille! Una volta liberato
Dal suo dominio, per i nostri sforzi,
tu faresti rivivere il cadaver
del tuo vampiro, con i baci tuoi!".

 

Charles Baudelaire


 
"La luna offesa"

Luna che i nostri padri veneravan discreti,
dall'alte azzurre lande dove, radiosa corte
di sultana, le stelle ti son lucide scorte,
mia vecchia Cinzia, lampada dei nostri antri segreti,

vedi con denti giovani gl'innamorati ridere,
tra il sonno, sopra il prospero giaciglio che li affianca?
Il poeta accanirsi sulla pagina bianca?
E sotto l'erba secca accoppiarsi le vipere?

Nel tuo dominio giallo, con piede clandestino,
ritorni come un tempo, dalle sera al mattino,
a baciar le decrepite grazie d'Endimione?

"Tua madre io scorgo, o figlio d'un secolo avvilito,
che allo specchio un pesante fardello d'anni espone,
e bistra ad arte il seno stesso che t'ha nutrito!".

 


Charles Baudelaire
 
"Il re degli Elfi"

Chi cavalca così tardi per la notte e il vento?
È il padre con il suo figlioletto;
se l'è stretto forte in braccio,
lo regge sicuro, lo tiene al caldo.

"Figlio, perché hai paura e il volto ti celi?"
"Non vedi, padre, il re degli Elfi?
Il re degli Elfi con la corona e lo strascico?"
"Figlio, è una lingua di nebbia, nient'altro"

"Caro bambino, su, vieni con me!
Vedrai i bei giochi che farò con te;
tanti fiori ha la riva, di vari colori,
mia madre ha tante vesti d'oro"

"Padre mio, padre mio, la promessa non senti,
che mi sussurra il re degli Elfi?"
"Stai buono, stai buono, è il vento, bambino mio,
tra le foglie secche, con il suo fruscio"

"Bel fanciullo, vuoi venire con me?
Le mie figlie avranno cura di te.
Le mie figlie di notte guidano la danza
ti cullano, ballano, ti cantano la ninna-nanna"

"Padre mio, padre mio, in quel luogo tetro non vedi
laggiù le figlie del re degli Elfi?"
"Figlio mio, figlio mio, ogni cosa distinguo;
i vecchi salci hanno un chiarore grigio"

"Ti amo, mi attrae la tua bella persona,
e se tu non vuoi, ricorro alla forza"
"Padre mio, padre mio, mi afferra in questo istante!
Il re degli Elfi mi ha fatto del male!".

Preso da orrore il padre veloce cavalca,
il bimbo che geme, stringe fra le sue braccia,
raggiunge il palazzo con stento e con sforzo,
nelle sue braccia il bambino era morto.


Johann Wolfgang Goethe

 


 

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