ILPUNGOLO

la bottiglia

              La bottiglia!

Un mastro vetraio costruiva le più belle bottiglie del paese. Erano ancora vuote e prive di etichetta, ma parlavano tra di loro, domandandosi: “ Quale sarà il nostro futuro? A chi saremo consegnate? Cosa porteremo?”. Tra tutte loro, c’era una che era fiera di sé ed era  sicura che, per la sua bellezza, sicuramente avrebbe portato al suo interno un vino pregiato. Nel momento dell’imbottigliamento, gli esperti sommelier controllavano che le bottiglie fossero perfette esteticamente. Alcune non superarono l’esame, mentre la vanitosa bottiglia fu dichiarata idonea. Fu subito riempita dello champagne più prezioso al mondo, e la sua felicità fu immensa! La bottiglia fu portata in una grande enoteca della capitale, e messa su uno scaffale in primo piano con altre bottiglie di vini pregiati. Non vedeva l’ora di essere aperta per farsi solleticare dalle bollicine; stette più o meno un anno sullo scaffale di quel negozio, poi arrivò il suo momento. “ Buon giorno! Vorrei la bottiglia di champagne più cara che avete”, disse un uomo ricco, mio figlio si sposa e dobbiamo festeggiare”. Il commerciante scelse proprio quella bottiglia e, mentre la incartava, le altre bottiglie gridavano: “ povera te, non sai cosa ti aspetta!”.  La bottiglia non capiva, voleva solo realizzare il suo sogno. L’uomo che l’acquistò, andò con la famiglia sulle sponde del fiume per festeggiare. Agitò un po’ la bottiglia, e poi la stappò. La bottiglia era al settimo cielo, aveva realizzato il suo gran sogno: finalmente poteva sentire lo stimolo delle bollicine! Non appena lo champagne finì, fu gettata nel fiume. “ Come  hanno potuto farmi questo dopo che li ho resi così felici! Mi hanno abbandonata così, come se fossi una squallida lattina!” Per  mesi la bottiglia passò dalle acque del fiume a quelle del mare. Approdò su varie spiagge con la speranza che qualcuno potesse riempirla di nuovo con quel dolce champagne, ma tutti la usavano solo per lanciare messaggi o per tirarla di nuovo  in acqua. Finchè non la raccolse una vecchietta, e se la portò a casa. Vi mise dentro dell’acqua ed una rosa. La bottiglia disse: “ Che brutta fine ho fatto, ho perso il prestigio!”. Ma la rosa rispose: “ Cara, non so cosa contenevi  prima , ma so che ora grazie a te posso vivere, sei importante e preziosa per me più dello champagne!”. Forse anche noi stiamo vivendo la nostra vita magari facendo cose che non ci piacciono. A volte potrà capitarci di vagare in alto mare; ma, se ci affidiamo a Dio, quando meno ce lo aspettiamo, Lui ci valorizzerà e ci darà un compito speciale.